È nel 1886, che Therese de Dillmont, una signora viennese, già membro dell’Accademia del ricamo dell’Imperatrice Maria Teresa, si unisce ad un importante imprenditore tessile e realizza un vero e proprio manuale del ricamo, l’enciclopedia di Therese.
Quest’opera che diverrà la Bibbia per le donne di tutta Europa, si diffonderà nei ceti dell’aristocrazia e della borghesia e solo più tardi tra le contadine, che migliorata la condizione economica si potranno dedicare anche loro al ricamo.
Pare che nel 1586 sia stato diffuso in Francia il libretto “ La clef des champs” con simboli di fiori e animali, che riportavano i caratteristici ricami orientali.
Il 1600 è il momento del colore e delle tinte che arrivano nelle stive dei galeoni, da terre lontane come le Americhe; nuovi colori naturali con i quali tingere i fili e i tessuti affollano i banchi dei mercati d’Europa. Il 1600 è anche il periodo dell’educazione femminile, giovani donne imparano a leggere e scrivere e si esercitano ricamando alfabeti di ogni forma e tipo, su tele di lino prodotte in Irlanda.
Arrivò intorno al 1500 la tecnica del ricamo a punto croce, che velocemente si diffuse in tutta Europa.In breve tempo, questa tecnica entra nelle scuole, nei conventi e nei collegi e diventa parte integrante dell’educazione di giovani educande.
Il punto croce che ha avuto il suo boom negli ultimi anni, ha subito un’interruzione intorno alla fine del 1800 agli inizi del 1900, quando donne combattive e determinate hanno cominciato a chiedere e a ottenere maggiori diritti e più poteri, nel lavoro e nella vita quotidiana.
Hanno dimostrato di essere capaci di affrontare anche lavori maschili abbandonando per qualche tempo merletti, ricami e trine, considerati passatempi da salotti femminili. Oggi queste tecniche di ricamo sono state riprese e molte donne seguono corsi organizzati in città o più semplicemente navigano in rete alla ricerca di tutorial con i quali imparare qualche trucco e schemi da scaricare gratis, per esempio schemi Winnie The Pooh.
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