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Rapporto innovazione nel triveneto: venezia (+28,13%) diventa la patria degli archimede con bolzano (+31,91%), inventori in fuga da belluno ( -38,10%) e trieste (-57,14%)

Venezia diventa patria degli inventori nel Veneto ( + 28,13%), mentre gli “Archimede” fuggono da Belluno ( -38,10%). Questo lo stato dell’arte della creatività nel Veneto emerso dall’indagine del Cesdoc ( Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) sull’andamento dei marchi e brevetti depositati nelle province del Triveneto lo scorso anno, su dati CCIAA del Triveneto e UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).
Nel Veneto sono stati depositati complessivamente 6.612 marchi e brevetti nel 2011, 246 in più rispetto all’anno precedente, pari al + 3,86%, con una performance ben superiore a quella nazionale ( +0,38, il trend italiano). Nel dettaglio 1.290 invenzioni nazionali con una crescita del +1,90%, 4.895 marchi nazionali in aumento del +4,62% , 130 disegni e modelli nazionali, con una flessione del – 16,67% e 297 modelli di utilità, con un incremento del +12,08%.
Creatività sugli scudi in laguna. A Venezia infatti si registra una escalation delle invenzioni ( +28,13%), disegni e modelli nazionali ( +38,46%) e modelli di utilità ( addirittura il +100%), flessione solo per i marchi ( – 2,42%). Complessivamente i depositi passano da 503 a 528, con una crescita del +4,97%. A livello regionale fanno scalpore per i depositi di invenzioni, il crollo di Belluno ( -38,10%) e Rovigo ( -33,33%), decremento più contenuto per Verona ( -3,94%) e Vicenza ( -2,82). In crescita invece Treviso ( +7,65%) e Padova (+5,81%).
Il capoluogo euganeo si conferma anche per il 2011 la provincia leader nei depositi di marchi e brevetti nel Triveneto con 2.148 depositi totali , quasi un terzo del Veneto ( 6.612) ed un quarto se rapportato al Triveneto ( 8.844), con una crescita rispetto al 2010 del +10,72%.
Nel periodo 01/01/2011-31/12/2011 nella provincia di Venezia sono stati depositati complessivamente 528 marchi e brevetti, rispetto al 2010 si sono presentati 25 depositi in più, pari ad una crescita del +4,97%. In particolare i depositi hanno riguardato:
 82 invenzioni nazionali, in crescita del +28,13% rispetto l’anno 2010;
 404 marchi nazionali, in calo del -2,42% rispetto l’anno 2010;
 18 disegni e modelli nazionali, in crescita del +38,46% rispetto l’anno 2010;
 24 modelli di utilità, in crescita del +100% rispetto l’anno 2010.
” Le aziende devono avere l’innovazione come prerequisito, non più come valore aggiunto. – sottolinea Massimo Miani, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia – Se nel passato, promuovere sviluppo e ricerca, era una prerogativa solo delle imprese di grandi dimensioni, ora anche le PMI di cui e’composto il tessuto economico del Triveneto, devono modificare il proprio dna. E’ fondamentale dare spazio nella nostra politica economica ai marchi e brevetti, incentivando, promuovendo e tutelando questo patrimonio di beni immateriali e creatività su cui poggia la competitività delle nostre aziende ed il loro patrimonio commerciale. In questa difficile congiuntura in cui la qualità del prodotto, garantita dal Made in Italy, é un valido strumento di lavoro bisogna decisamente dare una sterzata alle nostre politiche di sviluppo”.
Sulla stessa linea Massimo Da Re, coordinatore del Cesdoc : ” L’innovazione é la leva della competitività. E’ necessario incentivare le imprese ad utilizzare la ricerca e l’innovazione come fonte di vantaggio competitivo. I costi della innovazione tecnologica, dal processo produttivo ai prodotti, non sono solo costi, ma investimenti che nel tempo pagano e garantiscono di superare le sfide dei mercati globali. La crescita nel Triveneto, nell’ultimo anno, del deposito di marchi e brevetti, può’ essere letto come un segnale positivo per la nostra economia, finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel. Ma per accelerare questo processo servirebbe una regia istituzionale in grado di coordinare le potenzialità del nostro patrimonio di ricerca scientifica spesso frenato dalla debolezza strutturale del sistema Paese”.
Tra le invenzioni più interessanti e curiose depositate a Venezia l’anno scorso: gelatiera monodose, dispositivo meccanico per bicicletta a pedalata assistita, macchina stenditrice di pelli di animali, apri ostriche, installazione di parcheggio automatizzato per biciclette.

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