Chi di voi non possiede, ha desiderato o desidera un foulard disseminato di teschi di Alexander McQueen?
Il celebre foulard, divenuto il feticcio glam delle giovani celebrities, è un pezzo cult e un dettaglio “must have” ormai da qualche stagione.
Ma purtroppo Alexander McQueen, giovane stilista di grande successo, e all’apice della carriera, conosciuto come lo stilista “provocatorio”, è scomparso l’11 febbraio scorso, a 40 anni: è stato trovato morto, probabilmente suicida, nella sua casa londinese.
Figlio di un tassista, Alexander lascia la scuola all’età di 16 anni per entrare subito nel mondo del lavoro e all’età di 20 anni si trasferisce a Milano per lavorare per Romeo Gigli.
Nel 1996 McQueen viene assunto come direttore creativo di Givenchy al posto di John Galliano; vi rimarrà fino al 2001, anno in cui entrò a far parte del gruppo fiorentino Gucci. Iniziò così la sua scalata più creativa e più felice; iniziarono le collaborazioni con le multinazionali sportive come Puma.
Il mondo della moda britannico e del mondo intero ha perso così uno dei suoi protagonisti più geniali e trasgressivi: ogni sua sfilata era al tempo stesso provocazione e genialità.
Realvanity.it ha scelto di celebrare l’estro del designer mancato prematuramente nell’ambito di future iniziative.
Prossimamente su Realvanity.it.
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