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Rendering fotorealistico: la luce e i dettagli impreziosiscono l’interno

Il rendering 3d ha senza dubbio aperto nuove prospettive nella progettazione degli interni di un immobile. Testimonianza di questa evoluzione è la crescente domanda da parte degli studi di arredamento o degli studi immobiliari in genere, di grafici che siano esperti nella rappresentazione tridimensionale. Gli operatori del settore hanno infatti perfettamente compreso le enormi potenzialità di questa tecnica, incrocio tra arte e tecnologia, nel loro lavoro quotidiano, preferendola nettamente rispetto ai tradizionali mezzi di progettazione, come ad esempio i disegni, che per quanto efficaci hanno il loro limite maggiore nella scarsa corrispondenza tra la soluzione progettata e la realtà. Il rendering forealistico invece sviluppando immagini tridimensionali sulla base di precisi dati di riferimento, permette di creare una struttura di un interno, con la relativa dislocazione dei vari arredi, perfettamente corrispondente alla realtà.

Chiaramente, come spesso accade, oggi gli studi professionali cercano grafici che riescano a sviluppare al meglio le enormi potenzialità del fotorealismo, applicativo alla base del rendering 3d. A fare la differenza infatti è sempre più spesso la capacità da parte del grafico di curare con precisione ogni dettaglio dell’interno, in modo tale da renderlo perfettamente reale. Non si tratta solo di prestare particolare attenzione alle prospettive per impedire l’effetto distorsivo. Un buon rendering fotorealistico infatti non può prescindere dall’attenzione verso l’illuminazione e i singoli oggetti presenti nell’interno. Come nella realtà anche nella progettazione tridimensionale, si devono tenere in considerazione gli effetti che l’ingresso della luce dalle finestre, provocano sulle superficie degli arredi o sulla pareti. Il fotorealismo permette di riprodurre le ombreggiature, le sfumature e i riflessi in modo ragionato e coerente, creando così interni che danno l’impressione di essere vissuti. Stesso discorso per quanto riguarda oggetti e suppellettili. Curare i dettagli in un rendering d’interni, ponendo, ad esempio, dei cuscini su un divano tridimensionale, impreziosisce la location. In termini pratici l’effetto è immediato: l’osservatore ossia, è portato a sentirsi maggiormente coinvolto. Sfruttare appieno le potenzialità del rendering fotorealistico è oggi una delle principali richieste a cui sono chiamati i grafici che collaborano con studi di progettazione d’interni.

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