Crisi, incertezza economica e quanto altro fanno temere il risparmiatore che vuole far fruttare i propri risparmi. Una delle scelte migliori e più convenienti non può essere altro che l’apertura di un conto deposito che, forse ancora pochi sanno, nella maggior parte dei casi non prevede costi né di apertura, né di gestione e tanto meno di chiusura. Il conto deposito è la miglior soluzione per chi desidera depositare delle somme per qualche mese o per 12 mesi avendo la sicurezza di far maturare degli interessi maggiori a quelli riconosciuti dal proprio conto corrente e poter nuovamente disporre dell’importo alla scadenza del vincolo. I conti deposito, come i conti correnti, aderiscono al FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) che garantisce fino a 100.000 euro per ciascun intestatario.
Un altro punto a favore dei conti deposito è il taglio della ritenuta fiscale, a partire dal 1° gennaio 2012, sugli interessi maturati che passa dal 27% al 20%. Questa modifica aumenterà i rendimenti a discapito di altri prodotti come i Pronti Contro Termine (PCT) dove invece la tassazione crescerà dal presente 12,5% al 20%.
Nel ampio mercato delle offerte bancarie c’è però chi ha già pensato di proporre la nuova tassazione sui conti deposito, parliamo dell’offerta di Che Banca che già dallo scorso ottobre applica la tassazione al 20%. I vantaggi offerti dalla proposta Che Banca non terminano qui, infatti i clienti possono incassare gli interessi in anticipo, cosa che in tempo di crisi non fa mai male, sulle somme vincolate per 3, 6 o 12 mesi.
Ottimi sono i rendimenti offerti da Rendimax di Banca IFIS e ContosuIBL di IBL Banca che riconoscono rispettivamente un tasso netto del 3,32 (4,55% lordo) e 3,29% (4,50% lordo) per le somme vincolate un anno. Entrambe le proposte non sono però svincolabili non è quindi possibile prelevare i fondi prima della scadenza. Chi preferisce non vincolare i propri risparmi può considerare l’offertaDeposito Sicuro di Banca Marche che offre un tasso d’interesse del 3,60% annuo.