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Rimini, la riviera delle vacanze salvata ancora dai russi, sono più degli italiani

La riviera si tiene a galla con il rublo e i turisti russi superano quelli in arrivo dalle due roccaforti per eccellenza: Emilia Romagna e Lombardia.

È quanto emerge dai dati statistici diffusi ieri dalla Provincia e dedicati ai primi tre mesi dell’anno.

Il confronto con il 2011 è positivo, crescono sia il segmento italiano sa quello estero, mentre si registra l’ormai consueto boom delle presenze russe: più 8,7 per cento, con un incremento di prenotazioni negli hotel rimini 4 stelle

Il dato numerico è ancora più eclatante se messo vicino a quello degli italiani: da gennaio a marzo sono arrivati 89.616 russi, seriori quindi ai 78.466 della Lombardia e ai 76.036 dell’Emilia Romagna.

Va bene la Germania: più 12,3 negli arrivi.

Ancora bassa la permanenza media straniera: 2,9 giorni.

Piace l’entroterra: arrivi più 5,6 per cento e presenze più 14,9.

Segni negativi a febbraio, colpa delle forti nevicate.

Aspettando i turisti estivi, la riviera conte gli avventori invernali: da gennaio a marzo.

I dati dell’Ufficio Statistica della Provincia, riferiti al movimento clienti negli esercizi ricettivi, mettono in evidenza, come nei primi tre mesi dell’anno si siano registrati trend positivi sia per quanto riguarda gli arrivi che le presenze.

Gli arrivi italiano fanno segnare più 3,7 e quelli stranieri più 3 per cento.

Le presenze estere superano quelle italiane: più 1,9 contro 0,5.

Il mese peggiore è febbraio: arrivi meno 14 per cento, presenze meno 5.

Il dato negativo di febbraio è, con ogni probabilità, principalmente dovuto alle eccezionali nevicate della prima metà di quel mese, che hanno causato enormi disagi.

Il primo bilancio turistico dei mesi invernali, banco di prova per la cosiddetta destagionalizzazione, mette in luce ancora una volta la crescita del segmento russo: più 8,7 per cento rispetto al 2011 delle notti trascorse in riviera per un cifra di 89.616 presenze, superiori alle notti trascorse da lombardi ed emiliano romagnoli, i principali bacini interni.

Bene anche le presenze della Germania e della Svizzera, meno bene dal Regno Unito e Svezia.

Per quanto riguarda i territori, da segnalare la performance oltre la media della provincia di Rimini: più 5,6 per cento di arrivi e più 14,9 di presenze, con un ottimo più 32,5 del segmento estero.

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