Il Centro studi di Confindustria ha stimato che tra il 2009 e 2010 i posti di lavoro che si perderanno saranno intorno ai 700000 e nonostante che tutti gli indicatori economici mondiali danno chiari segni di ripresa tale ripresa sarà lenta, faticosa e graduale per cui necessita intervenire con nuove politiche imprenditoriali per potersi allontanare da questa situazione piena di incertezze.
Il Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia individua nelle grandi ristrutturazione e nelle riconversioni, per le quali è necessario ottenere il credito, le priorità per uscire il più velocemente dalla crisi.
Anche il ministro delle finanze Tremonti ha nuovamente confermato che il danaro per le imprese li possono mettere i governi e le banche, ma, anche se il governo si sta adoperando con il massimo impegno sono le banche le principali attrici e da loro ci si aspetta in impegno maggiore attraverso l’utilizzo dei Tremonti Bond.
Al momento risulta che solamente il Banco popolare abbia utilizzato i bond governativi mentre invece le banche più grandi quali Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno recentemente dichiarato che non intendono utilizzarli andando contro gli interessi del paese Tremonti ha dichiarato che le grosse banche ragionano da “grande industria bancaria” per cui risultano poco idonee a servire un tessuto produttivo come quello italiano, richiamando le banche stesse all’accordo firmato pochi mesi fa al quale hanno aderito la maggior parte degli istituti di credito italiani(Moratoria dei debiti alle PMI) altrimenti non ci sarà per gli istituti di credito la detassazione sulle perdite sui crediti.
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