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Riva Acciaio contribuisce al benessere della comunità con il progetto “Un santuario da ascoltare”

Il successo della campagna di raccolta fondi dimostra come il tema dell’inclusione e dell’accessibilità sia sempre più importante nella società di oggi. Quando ci si unisce per una buona causa, si possono ottenere risultati straordinari: la generosità delle aziende, come Riva Acciaio, e delle associazioni che hanno partecipato alla raccolta fondi, ne sono la conferma.

Riva Acciaio partecipa alla raccolta fondi “Un santuario da ascoltare”

Il Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo, si apre sempre di più alla fruizione da parte di tutti i visitatori, compresi quelli non vedenti. Grazie alla recente campagna di raccolta fondi “Un santuario da ascoltare”, promossa nell’ambito del bando “Santuari e Comunità” della Fondazione Crt e alla quale ha partecipato anche Riva Acciaio, verranno realizzati degli speciali sistemi di audio guide. Tali supporti permetteranno di seguire una narrazione evocativa, studiata appositamente con l’aiuto di esperti, in modo da rendere la visita del Santuario un’esperienza più coinvolgente e accessibile. In particolare, il progetto si è focalizzato sulle persone con disabilità visiva, cercando di offrire loro la possibilità di godere della bellezza della basilica attraverso i sensi dell’udito e dell’immaginazione.

Il contributo di Riva Acciaio a favore di inclusione e accoglienza

Non è la prima volta che Riva Acciaio contribuisce a progetti dedicati al benessere della comunità. L’azienda ha infatti partecipato attivamente a numerose iniziative portate avanti sul territorio nazionale. Un’altra nota di merito va ai volontari dell’Associazione Acli Nativitas aps, che hanno collaborato alla campagna di raccolta fondi “Un Santuario da ascoltare”. Grazie alla loro preziosa opera di sensibilizzazione e di supporto, è stato possibile raggiungere un risultato straordinario, superando di gran lunga l’obiettivo prefissato. In totale, sono stati raccolti ben 27.862 euro, una somma che testimonia l’enorme generosità e solidarietà dei cittadini e delle organizzazioni del territorio. Il rettore del Santuario, don Francesco Tarò, ha espresso la sua gratitudine a tutte le persone che hanno contribuito alla campagna di raccolta fondi, sottolineando l’importanza di queste iniziative per promuovere una cultura dell’inclusione e dell’accoglienza.

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