I volontari del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU Onlus) sabato, 9 marzo 2013, hanno manifestato contro l’uso dell’elettroshock (TEC) di fronte all’Ospedale di Montichiari.
I volontari da anni stanno lottando per chiedere una legge che abolisca i trattamenti psichiatrici invalidanti in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private del territorio nazionale e che stabilisca un risarcimento economico e di status ai cittadini che hanno subito invalidazioni neurologiche, che siano stati sottoposti a tali trattamenti senza il loro dichiarato e consapevole consenso o con l’acquisizione di un consenso poco informato dei familiari.
La manifestazione è stata composta e civile e ha visto la partecipazione di alcune decine di persone che esponevano cartelli e striscioni. “Stop elettroshock!”, “Psichiatria = niente risultati”. “Elettroshock produce zombie”, alcuni dei manifesti.
La discussione e protesta contro l’elettroshock al presidio di Montichiari si è acuita all’indomani della pubblicazione della relazione sullo stato della Salute in Italia, presentata dal Senatore Marino. Nella relazione si indica Montichiari come uno degli ospedali nazionali dov’è più in uso questa pratica.
“L’uso dell’elettroshock in così vasta proporzione è equivalente a dire che la medicina non ha fatto passi avanti. O che la Psichiatria non ha altri metodi che piazzare elettrodi in testa alle persone, nella speranza che stiano meglio”, ha commentato Emilia Kwasnicka, portavoce del CCDU Brescia. “E’ una pratica barbara, di non comprovata certezza curativa, eppure continua ad essere usato e abusato”
Le manifestazioni continueranno prossimamente.
Firma anche tu la petizione: http://www.avaaz.org/it/petition/2013_Lelettroshock_e_ancora_in_vigore_FIRMA_PER_ABOLIRLO/
Per maggiori informazioni: Dott.ssa Emilia Kwasnicka 3287269909
www.ccdu.org www.ccdu.it
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