Dopo la quotazione oro adesso anche l’argento comincia a salire di valore, questo accade solitamente quando gli investitori cominciano a ritenere il prezzo aureo troppo alto e scelgono come alternativa l’argento come bene rifugio in cui investire.
Nell’ultimo periodo l’allarme sui mercati azionari è tornato al livello rosso a causa degli attriti della guerra dei dazi tra Usa e Cina, inevitabilmente un fattore macroeconomico così negativo incide sulle prospettive di qualsiasi asset, incentivando le strategie compro oro e argento per difendersi da eventuali perdite degli indici azionari.
Fino ad oggi i fattori negativi che potevano incidere sull’andamento dei mercati azionari erano di livello locale troppo piccoli per poter mettere reale paura ad una finanza che oggi dipende non più dalle vecchie e piccole economie europee, accadimenti ben lontani da innescare preoccupazioni tali che potessero portare ad alimentare preoccupazioni a livello internazionale e innescare un rialzo della quotazione oro.
Da quando la Cina è entrata come competitor nel mercato libero dopo essersi presa gran parte dell’economia reale con la delocalizzazione in Asia dei processi manufatturieri e industriali, anche la finanza ed i mercati azionari si sono dovuti adattare al nuovo ordine economico mondiale.
Adesso che la Cina e gli Stati Uniti si sfidano con i dazi e con la guerra delle valute i mercati azionari temono contraccolpi sugli asset che nella stragrande maggioranza dei casi dipendono dall’andamento dei mercati delle due super potenze economiche.
Qualsiasi sia l’epilogo il fatto stesso che ci sia conflittualità tra queste due super potenze provoca sfiducia negli investitori per le imprevedibili conseguenze che gli attriti economici e finanziari tra Usa e Cina possano innestare.
Oltre alla guerra dei dazi a spingere gli investitori verso oro e argento ci sono anche alcuni dati poco incoraggianti sull’economia globale con in testa gli Stati Uniti che sembra siano entrati in un fase meno dinamica dell’economia che potrebbe essere di passaggio ma potrebbe anche essere presagio di un rischio recessione che si prospetta in un prossimo futuro.