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San Giovanni Battista: la festa a Cassino, le dediche ovunque

San Giovanni Battista è il patrono di sarti, cardatori di lana, albergatori, fabbricanti di coltelli, cantori, trovatelli, marittimi, comari e compari, e protegge dalle calamità naturali; inoltre, è ricordato nelle chiese che sorgono dove prima c’erano templi pagani, come l’Abbazia di Montecassino.
Nel luogo scelto da San Benedetto da Norcia per erigere l’Abbazia di Montecassino prima sorgeva un tempio pagano dedicato ad Apollo; a san giovanni cassino dedicò, per volere di San Benedetto, la nuova chiesa. Molte delle chiese che occupano il posto di templi pagani sono dedicate a lui in ricordo del fatto che l’innovazione che San Giovanni Battista apportò al battesimo stava proprio nell’impegno di conversione del battezzato. Prima di lui, infatti, il rito esisteva già nella tradizione giudaica, ma era un rito purificatore e non implicava necessariamente una totale conversione.
Insieme alla Madonna, San Giovanni è l’unico santo di cui si ricorda non solo l’anniversario della morte, che per la religione cristiana corrisponderebbe al dies natalis, ovvero l’inizio della nuova vita eterna (che nel caso di San Giovanni Battista si celebra il 29 agosto), ma anche la nascita, il 24 giugno. Il suo legame con l’Abbazia di Montecassino, quindi, fa del 24 giugno una data da celebrare nell’abbazia e nell’accogliente città di Cassino, a cui si potrà partecipare soggiornando in uno dei confortevoli hotel cassino 4 stelle.
Tutte le categorie di lavoratori e persone che San Giovanni battista protegge sono legate alla vita del santo, che protegge i sarti, ma anche i pellicciai e i conciatori di pelli, perché vestiva un abito di pelle di cammello; i cardatori di lana, perché ha annunciato l’Agnello di Dio; gli albergatori, perché la causa della sua morte fu il banchetto di Erode. Sempre a causa della sua morte, che avvenne per decapitazione, protegge i fabbricanti di coltelli, forbici e spade, ed è stato legato ai cantori perché Guido D’Arezzo trovò in un inno in suo onore l’ispirazione i nomi delle note musicali, ognuna delle quali corrisponde alla prima sillaba di ogni verso di una preghiera: “UT queant laxis REsonare fibris MIra gestorum FAmuli tuorum SOLve polluti LAbii reatum Sancte Johannes” (ovvero “affinché possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni i tuoi servi, cancella il peccato del loro labbro contaminato, o san Giovanni”). Inoltre, protegge i trovatelli come battezzatore, perché questi venivano abbandonati alle porte dei battisteri, e ricordando che battezzò Cristo, protegge i compari e le comari di battesimo.
Sono molte le chiese che portano il suo nome, San Giovanni Battista o come San Giovanni Decollato, in ricordo del suo martirio: l’esempio più celebre è il battistero di San Giovanni battista di Firenze; a Venezia, invece, c’è la Chiesa di San Zan Degolà, il cui nome in dialetto veneziano la lega a San Giovanni Decollato.
Le celebrazioni che Cassino riserva a San Giovanni battista sono chiaramente in ricordo della dedica al santo della celebre Abbazia di Montecassino; soggiornare in un albergo, cogliere l’occasione epr assaggiare le bontà culinarie della zona in un ristorante cassino e partecipare ai festeggiamenti si tengono dal 23 al 26 giugno è un’ottima occasione per tuffarsi nell’atmosfera festosa della cittadina laziale all’inizio della stagione estiva, partecipando ad un evento importante dal punto di vista religioso e della storia della città e dell’Abbazia.

A cura di Lia Contesso
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