E’italiana una delle aziende leader nel mercato delle scarpe antinfortunistiche. Parliamo oggi delle scarpe da lavoro Cofra, prodotte da un’azienda fondata del 1938 nei pressi di Barletta, con il nome originario di Cortelgomma. L’azienda dal momento della sua fondazione ha portato avanti un veloce e costante processo di crescita che l’ha portata a diventare un marchio noto anche fuori dall’Europa. Oggi i prodotti Cofra vengono commercializzati anche in Australia, America e MedioOriente.  Il vantaggio dei prodotti di questa azienda è legato sicuramente al meticoloso iter di produzione; le scarpe infatti prima di essere distribuite sono testate a vari livelli; le materie prime utilizzate oltre ad essere di innegabile qualità rispettano la natura, così come anche il ciclo produttivo che ove possibile si serve di energie rinnovabili e riduce l’emissione di anidride carbonica.

L’attenzione verso la sostenibilità ambientale si fonda con una continua ricerca tecnica, che ha portato il brand non solo a sperimentare macchine e cicli di produzione di propria invenzione, ma anche a cogliere e far propri tutti gli esperimenti di successo di altri attori del mercato. Volete avere un’idea delle tecnologie di avanguardia che questa ditta al momento applica? Il sitema slip-duck permette di sfilare le scarpe con l’aiuto solo di un dito qualora una situazione di pericolo lo renda necessario. Intervengono invece su leggerezza e resistenza, la fiberglass cap e la tecnologia Sfhera. La prima si basa sull’utilizzo di un puntale realizzato in fibra di vetro che appare leggero ma resistente; resistenza assicurata anche dall’utilizzo del materiale sfhera che compone la fodera e rende l’interno delle scarpe traspirante, leggero ma resistente.

Sebbene quanto sopra descritto possa apparire superfluo e i risultati di queste attenzioni difficilmente misurabili, coloro che hanno avuto modo di testare le scarpe antinfortunistiche Cofra hanno potuto notare come i prodotti abbiano davvero qualcosa in più rispetto ai prodotti della medesima categoria.