Un buon logo deve essere semplice, ma quante volte abbiamo sentito pronunciare questa parola, senza capire bene quale sia la sua applicazione pratica? Tradurre in realtà la parola ‘semplice’ può davvero diventare un rompicapo, perché il concetto di semplicità non è così universale come si può pensare. Certamente un logo che si compone di mille ghirigori, che impiega cento colori diversi e che si sviluppa in sensi alternativi semplice non è, ma anche loghi meno complessi non possono raggiungere il livello di semplicità desiderato per una pluralità di fattori.
Come ottenere quindi questa caratteristica e rendere il logo vincente? Si tratta di impiegare un po’ di buon senso nella creazione logo e di cercare con pochi tratti di dare vita ad un’immagine grafica assolutamente coerente con l’attività aziendale, che sappia regalare un certo impatto emotivo.
Se, ad esempio, l’azienda che richiede il logo si occupa di creare macchine fotografiche, il logo può richiamare l’elemento disegnandolo in modo stilizzato, enfatizzando la presenza del flash per renderlo più giocoso e quindi con pochi tratti grafici creare un prodotto decisamente intuibile. Se la macchina fotografica fosse dotata di griglia, di bottoni o di altri accessori, tutto diventerebbe più elaborato e il logo potrebbe avere molto meno successo, confondersi nelle sue versioni più piccine e non rendere affatto nelle soluzioni ingrandite.
Pochi tratti, un pizzico di buon senso e tanto gusto estetico sono quindi gli ingredienti che decretano la semplicità del logo e che sono caldamente richiesti per dare vita ad un prodotto coerente, ma che sappia conquistare in un baleno il pubblico di consumatori.
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