Si dice solitamente che il sensitivo è una persona dotata di particolati poteri, noti anche come poteri paranormali, le cui manifestazioni non possono essere accertate o spiegate seguendo le logiche razionali. Ne consegue che i poteri del sensitivo ricadono nell’ambito del mistero, del non razionalmente accertabile e classificabile seguendo le logiche della mente.
Così quando parliamo dei poteri di un sensitivo, trattiamo essenzialmente di poteri paranormali che secondo alcune ricerche, tra le quali anche indagini psicologiche, sono rintracciabili in modo più evidente in determinate persone, sebbene siano presenti in maniera più o meno latente in tutti gli individui.
Sono però piuttosto rari i casi in cui questi particolari poteri possono manifestarsi come accade nel caso dei sensitivi, ma anche dei paragnosti e dei medium, quando tali poteri si manifestano con un tale evidenza da non lasciare dubbi. Nel corso del tempo numerosi studiosi hanno cercato do spiegare l’origine e le modalità di questi poteri e in linea di massima hanno potuto notare come questo contraddicono alcune leggi fondamentali della scienza.
Si è quindi accertato come i cosiddetti poteri paranormali si scontrano con il principio secondo il quale gli esseri umani possono comunicare solo tramite i 5 sensi, quello per il quale, senza l’intervento di una forza conosciuta, non sia possibile influire sullo stato di quiete o di moto di un oggetto, ed infine quello per il quale nessun tipo di avvenimento può realizzarne uno prima che questo si sia fattualmente realizzato.
Generalmente i poteri paranormali vengono definiti anche PSI, comprendendo in questo gruppo poteri come la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione, e PSI-cinetici o PK, gruppo nel quale vanno inseriti tutti quei poteri che indicano l’influenza di una forza psichica sulla materia come la telecinesi, la telergia, la tele plastica, la ectoplasmia e così via.