Da ormai 35 anni tra i principali player della ristorazione collettiva in Italia, Serenissima Ristorazione è stata riconosciuta dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza come “Green Star” della sostenibilità nella categoria Servizi di Ristorazione.
Serenissima Ristorazione: lo studio di Itqf per l’assegnazione del riconoscimento
Il riconoscimento è arrivato a seguito di un’attenta analisi delle citazioni online legate all’impatto di aziende italiane sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Per lo studio sono stati raccolti e analizzati oltre un milione di siti, news, comunicati stampa, commenti sui blog e sui social contenenti riferimenti alla sostenibilità, in seguito valutati dall’intelligenza artificiale che ha determinato se il contenuto fosse positivo, neutro o negativo. “Siamo orgogliosi di essere una delle 300 imprese ‘Green Stars’ della sostenibilità – ha affermato il Cfo di Serenissima Ristorazione Tommaso Putin – Essere stati riconosciuti dall’approfondita ricerca dell’Itqf, su un panel di 2mila imprese, tra i campioni di sostenibilità in Italia ci conferma che il nostro impegno per migliorare il nostro impatto sull’ambiente, nel territorio in cui operiamo e, in generale, verso tutti i nostri interlocutori sta andando nella direzione giusta. Siamo consapevoli che la strada verso la sostenibilità è ancora molto lunga e articolata, questa certificazione ci spinge a fare ancora di più e meglio”.
Le iniziative di Serenissima Ristorazione sul fronte della sostenibilità
Sono diverse le iniziative a cui ha aderito Serenissima Ristorazione. È recente il progetto, in collaborazione con Foodinsider, volto a favorire il consumo di menu a basso impatto ambientale. Introducendo la Green Week Food all’interno delle scuole del Comune di Bolzano, al quale la società fornisce i suoi servizi di ristorazione scolastica, si sta provando a sensibilizzare maggiormente i ragazzi sui temi della sostenibilità, ad esempio attraverso la sostituzione di proteine animali con quelle vegetali nella dieta dei bambini. Un’altra interessante iniziativa deriva invece da una partnership con Biova Project, la società che realizza birra artigianale a partire dal pane invenduto, applicando i principi dell’economia circolare. Il pane non somministrato presso i centri cottura e le cucine del territorio viene quindi consegnato a Biova Project che lo lavora e lo trasforma in birra. E non è finita qui. Da anni, Serenissima Ristorazione recupera il cibo ancora perfettamente integro ma non somministrato per devolverlo come pasto solidale ad associazioni benefiche come il Banco Alimentare. Nel 2021 il Gruppo Veneto si è persino aggiudicato il Premio Emas Italia dedicato alle comunicazioni ambientali più efficaci.
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