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Servizio Pubblico fa sempre discutere: polemica Santanchè-Travaglio

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  • 19 Maggio 2013

Il noto programma televisivo di La7, Servizio Pubblico, condotto dal giornalista Michele Santoro, fa sempre discutere: non ultima la polemica scoppiata tra la Santanchè e il giornalista, sempre pungente, Marco Travaglio. Ovviamente, argomento principale è stato il classico “caso Ruby”, con l’ex Premier Berlusconi oggetto della discussione.
L’atmosfera, l’aria che si respira durante le puntate del format di La7, Servizio Pubblico, non è mai serena e tranquilla. Vuoi per la presenza di eccellenze del mondo politico, scelte e selezionate con arguzia e occhio vigile verso l’Audience, vuoi per la spiccata verve polemica del conduttore e giornalista salernitano Michele Santoro, e del suo ‘compagno di viaggio’, sempre presente, Marco Travaglio. Questa volta la polemica verte sulla nota vicenda denominata “Caso Ruby”, che ha visto coinvolto l’ex Premier Silvio Berlusconi, con la spalla del Cavaliere, una Santanchè quanto mai agguerrita e il giornalista in prima linea accusatoria.
Sempre uno spettacolo vedere il grintoso Travaglio alle prese con argomenti che tendono a fare chiarezza sul passato di Silvio Berlusconi, forse l’argomento più coinvolgente del panorama politico ed extra politico italiano degli ultimi vent’anni. Lo spettacolo e la polemica sono portati avanti con mano ferma e sagace da un Michele Santoro in forma smagliante, voglioso sempre di far sfociare polemiche tra gli ospiti in studio: infatti, stavolta è stato il “caso Ruby” a fomentare le discussioni, con una Santanchè quanto mai irascibile e intenzionata a difendere a spada tratta la propria icona politica. Proprio il conduttore ha spinto la Santanchè ad una prima reazione, ricordandole le dichiarazioni di Luigi Zanda, capogruppo del Partito Democratico, e in particolare quella molto schietta e chiara: “il Cavaliere è ineleggibile ed indegno della nomina di senatore a vita”. Il dibattito che ne uscito fuori è sfociato in una pesante diatriba tra Marco Travaglio, reo di aver commentato con pesanti accuse la dichiarazione, giustificandola con le “scappatelle con minorenni” del Cavaliere, e la reattiva Santanchè. Ma la reazione a catena è stata scatenata, ne prende parte anche il conduttore salernitano, che, infiammandosi, accusa la stessa esponente di Centro Destra di non rispettare le argomentazioni altrui e di interromperle continuamente.
Com’è ovvio, le opinioni del vicedirettore de “Il Fatto Quotidiano” non possono trovare riscontro positivo nei pensieri della Santanchè, infatti, il noto giornalista ha commentato, polemizzando che, sebbeno non debba essere processato lo stile di vita privata, esso non deve cozzare con la vita pubblica e le pubbliche cariche assunte. Inoltre, sottolinea Travaglio, riferendosi al “caso Ruby”, “In questo processo attaccano tutti i magistrati, ma manca la contro-storia. Quella della difesa”. Daniela Santanchè obietta: “il RubyGate è costruito sul nulla! L’unico scopo è quello di condannare Berlusconi, infatti, non esiste alcuna ragazza che abbia affermato di essere stata costretta a fare qualcosa contro la sua volontà nei chiacchierati festini di Arcore”.
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