La Sindrome del Tunnel Carpale è una neuropatia che interessa il polso ed è causata dalla compressione del nervo mediano nel suo passaggio attraverso il tunnel carpale. Ma cos’è il tunnel carpale? E’ un canale costituito dalle ossa carpali sulle quali è teso un nastro fibroso che prende il nome di legamento traverso del carpo e costituisce il tetto del tunnel stesso. In questo spazio denominato tunnel passano il nervo mediano, dei vasi e dei tendini.
Si parla abitualmente di sindrome del tunnel carpale perché si ha un insieme di sintomi e segni clinici come la alterazione della sensibilità delle dita, in particolare del dito medio. In situazioni di affaticamento o degenerazione infiammatoria degli elementi che costituiscono il tunnel la pressione nel canale del carpo aumenta ed il nervo mediano rimane compresso determinando una condizione di sofferenza che causa dolore e parestesie (i tipici formicolii delle dita), gonfiore della mano.
Le donne soffrono maggiormente di questa sindrome in un rapporto di 3:1 rispetto agli uomini. Più frequente nella fascia di età che va dai 50 ai 60 anni, si presenta in oltre il 50% dei pazienti in entrambi i polsi. Fattori predisponenti sono determinati lavori che causano un movimento ripetitivo della mano e del polso, come cucire, digitare al computer, ecc.
Anche le malattie sistemiche come il diabete mellito, l’artrite reumatoide, il mixedema e i traumi come pregresse fratture del polso, artriti e artrosi deformanti possono essere associate alla sindrome del tunnel carpale.
Nelle fasi iniziali la sindrome del tunnel carpale si manifesta con dei formicolii, l’intorpidimento della mano e anche un gonfiore alla mano. Questi sintomi prevalgono per le prime tre dita della mano in particolar modo al mattino o durante la notte. In una fase successiva il dolore può irradiarsi all’avambraccio. Con l’aggravarsi della malattia si può arrivare anche alla perdita di sensibilità alle dita e della forza della mano e all’atrofia dell’eminenza thenar.
Nel corso degli anni la sindrome del tunnel carpale tende ad aggravarsi anche se può rimanere stazionaria nel tempo in alcuni casi. I periodi invernali aumentano i sintomi della malattia, mentre nei periodi estivi questi tendono a rendersi meno evidenti.
Come si può capire se si è colpiti da questa sindrome? La diagnosi si basa sull’evidenza clinica e da test che confermano la sofferenza del nervo mediano. La diagnosi va confermata con l’esame elettroneurografico (ENG), che misura il grado di sofferenza del nervo mediano nel tunnel carpale.
E la cura? Si può intervenire attraverso una terapia conservativa quando non ci sono deficit della forza o della sensibilità. In questi casi può essere anche sufficiente modificare le modalità di svolgimento dell’attività lavorativa per ottenere un miglioramento del quadro complessivo. Trattamenti utili si avvalgono dell’utilizzo di ultrasuoni, laser e ionoforesi che vanno a migliorare i sintomi, ma non intervengono sulle cause della sindrome.
La terapia chirurgica prevede il taglio del legamento traverso del carpo associato talvolta a una neurolisi. L’intervento si effettua in anestesia locale: attraverso un’incisione sul polso o sul palmo della mano di circa 2 centimetri si espone il legamento del carpo consentendo così al nervo mediano di non essere più compresso ed ottenre leliminare del dolore. L’intervento è rapido e si esegue in regime di day hospital. Dopo l’intervento si applica una fasciatura per permettere ai tessuti di cicatrizzare.
D.ssa Daniela Messori
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