Fedeli alla tradizione ma anche molto orientati all’innovazione: questa la fotografia degli italiani in cucina restituita dall’ultimo sondaggio Bonduelle. Affetti e bisogno di relax sono ancora le principali motivazioni che spingono a cimentarsi tra i fornelli, internet primeggia come fonte d’ispirazione
Sussistono pochi dubbi che la cucina sia tra i trend del momento. Format e canali televisivi dedicati confermano ormai un interesse, assolutamente trasversale, che circonda tutto ciò che ha a che fare con ricette, abbinamenti e presentazione dei piatti.
Per conoscere meglio le ragioni di questo fenomeno sociale Bonduelle ha quindi voluto dedicare a questo tema un nuovo sondaggio di Bonduelle Camp, il laboratorio partecipativo tra l’Azienda e i suoi consumatori – tra iscritti alla Newsletter e semplici “follower” di altre iniziative – intervistati sul tema delle motivazioni e fonti d’ispirazione in cucina.
Numerosi utenti non hanno fatto mancare la loro partecipazione, rivelando come i valori tradizionali di attenzione alla qualità degli alimenti e del mangiare come momento di condivisione stiano incontrando le nuove risorse messe a disposizione dal web.
Se alla domanda “ti piace cucinare?” era prevedibile il sì plebiscitario (96%), le motivazioni indicate dal panel Bonduelle Campmettono al centro uno degli aspetti tipici della cultura italiana associata al cibo, evidenziando che il piacere di condividere e far star bene i propri cari è ancora la spinta più forte per chi cucina in casa, seguita da relax, divertimento e gusto di sperimentare. In particolare agli italiani piace cucinare per il partner (40%), la famiglia (24,5%) e gli amici (24,3%). Inoltre, se proprio devono condividere spazi e compiti in cucina, preferiscono farlo con il coniuge (46%), i genitori (23,9%) o i figli (16,4%).
Altro aspetto curioso riguarda la graduatoria degli elementi ritenuti indispensabili per ottenere una buona performance in cucina: la maggior parte del panel Bonduelle Camp, assegna il primato alla scelta delle materie prime – seguito da creatività, tecnica, attrezzatura e, da ultimo, il tempo – tuttavia sembra che un’altra grossa fetta di utenti lo consideri un impegno a monte, quasi scontato, mettendo gli ingredienti all’ultimo posto privilegiando il valore aggiunto messo nella preparazione vera e propria.
Nessuna incertezza, invece, per quanto riguarda la portata preferita da chi cucina, con il primo (33,5%) e il dolce (30%) che lasciano letteralmente le briciole alle altre voci del menù.
Altrettanto chiaramente emerge che i punti di riferimento per le ricerche sono sempre più portali di cucina e siti: tra i dati più significativi emersi dal sondaggio Bonduelle Camp spicca infatti la nuova graduatoria delle fonti più utilizzate dagli italiani per attingere ricette e consigli, dove internet, con il 36,2% delle preferenze, sembra ormai aver superato qualsiasi altra risorsa – ovvero principalmente riviste di cucina (16,9%), ricettari (15,2%)e persino televisione (14,2%).
Segno di una tendenza degli italiani a una maggiore autonomia al momento di pensare a cosa portare in tavola e dell’avvenuto passaggio alla società 2.0. di cui Bonduelle si è accorta già da tempo, tanto da aprire sul sito ufficiale www.bonduelle.it un’ampia sezione dedicata alle ricette consultabile per livello di difficoltà, portata, occasione, ricettari scaricabili completamente gratuiti, ma anche aperta a contributi originali da parte degli utenti.
D’altra parte la ricerca d’ispirazione culinaria risulta talmente pervasiva da orientare anche buona parte delle scelte di lettura sulle riviste: il 35% del panel indica infatti nella rubrica di cucina il contenuto più utile e interessante delle testate femminili, distanziando nettamente le preferenze date agli spazi dedicati a bellezza (19%) e moda (14%).
Da sottolineare infine l’ordine di importanza dei criteri di scelta delle ricette: primeggia in assoluto la bontà e la genuinità delle materie prime con il 46%, seguite dai benefici per la salute e il benessere con il 21,2% e, solo al terzo posto, gli abbinamenti fuori dell’ordinario con il 14% delle preferenze. Una definitiva riprova del fatto che in cucina, soprattutto in quella di casa, qualità e genuinità vengono prima di tutto.
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