Pochi giorni fa l’aggressione da parte di un orso del Parco Nazionale d’Abruzzo ad uno dei custodi del parco, Diodato Paglia.
Un episodio grave ma per fortuna le conseguenze fisiche per il custode sono ad oggi meno gravi di come erano apparse ai soccorritori subito dopo l’aggressione. Infatti Paglia è stato dimesso dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Castel di Sangro persso il quale è tuttora ricoverato ed è stato assegnato al reparto di chirurgia.
Le sue condizioni sono quindi sotto controllo, il paziente reagisce bene alle terapie, così come ha riferito il chirurgo dell’ospedale che lo ha operato, fermo restando che lo shock psicologico ed i danni fisici subiti impongono cautela anche perché la prognosi supera i 30 giorni.
Intanto vi sono delle conseguenze anche per l’orso del Parco Nazionale d’Abruzzo: è stato infatti disposto il sequestro fiduciario. L’orso quindi sarà sottoposto a 10 gironi di stretta osservazione dei veterinari dell’Asl e del parco durante i quali si cercherà di capire, osservando il comportamento dell’animale, i perché dell’aggressione e di studiare quindi i suoi comportamenti.
Se da una parte vi è massima attenzione alle condizioni fisiche del custode, dall’altra tutti gli attori preposti sono in campo anche per salvaguardare anche l’orso. L’obiettivo è di riportare anche l’animale alle condizioni di vita pre-aggressione e naturalmente di far sì che episodi di questo tipo non si verifichino più.
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