Il 10 ottobre è stata inaugurata la mostra “Spoleto incontra Venezia”, presso palazzo Giustinian, in zona San Marco e Rialto, a Venezia. Organizzatore dell’evento è il manager della cultura Salvo Nugnes e curatore il Prof. Vittorio Sgarbi; in occasione della mostra, presso la sede della Milano Art Gallery, in Calle dei Cerchieri, sono esposte anche alcune opere del maestro Gino De Dominicis.
Di seguito l’intervista al pittore Luciano Tonello, che è presente in mostra con sei originali opere di sua produzione:
1) Come nasce l’occasione per partecipare a questa importante mostra di “Spoleto incontra Venezia”?
Promoter arte mi ha inviato la proposta di partecipare a questa iniziativa, che ho giudicato particolarmente allettante, visto che Venezia è sempre Venezia.
2) È la prima volta che espone a Venezia?
No, non è la prima volta.
3) Quali opere porta in mostra e da quale tematica sono ispirate?
Tre acquerelli e tre chine su carta; la tematica è quella del linguaggio, analizzato da un punto di vista pittorico e inteso come veicolo di nuove forme di espressione.
4) Quale tecnica utilizza in prevalenza e perché?
Utilizzo prevalentemente l’acquerello (perché meglio riflette la mia sensibilità artistica), poi la china ed infine l’olio.
5) Ci racconta la sua formazione e gli esordi nel mondo dell’arte?
Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed, in seguito, dopo una breve parentesi che mi ha visto insegnare in varie scuole pubbliche e private, ho intrapreso l’attività artistica in senso stretto, alternandola a quella in ambito editoriale; e quindi ho incominciato ad esporre in varie sedi nazionali ed internazionali.
6) Una riflessione di commento sul legame sinergico di connessione tra Spoleto e Venezia, creato da questa mostra.
Venezia e Spoleto sono due città d’arte complementari, che si integrano a vicenda, per il contesto ambientale, in cui madre natura le ha collocate.
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