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Stando alle nuove ricerche, un forte vincolo unirebbe asma nei bambini e inquinamento atmosferico

Stando alle nuove ricerche, un forte vincolo unirebbe asma nei bambini e inquinamento atmosferico

Stando alle nuove ricerche, un forte vincolo unirebbe asma nei bambini e inquinamento atmosferico

 
[2013-10-15]
 

ATENE, Grecia, October 15, 2013 /PRNewswire/ —

I ricercatori forniranno la prova più decisiva a tutt’oggi sul vincolo biologico esistente tra inquinamento atmosferico e asma nei bambini nel corso della riunione su asma e allergia pediatrica (PAAM 2013) dell’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI come da sigla in inglese), che si terrà dal 17 al 19 ottobre ad Atene, Grecia.

     (Logo: http://photos.prnewswire.com/prnh/20121012/567656-a )

I dati pubblicati congiuntamente dal Département dÉpidémiologie et Maladies Allergiques et Respiratoires (EPAR) dell’Università della Sorbona e dallo Institut National de le Santé et de la Recherche-Médicale (INSERM), aventi sede entrambi a Parigi, indicano che l’inquinamento atmosferico può essere alla base di nuovi casi di asma. Inoltre, segnalano che le prove ricavate da studi tossicologici, unitamente a informazioni relative ai geni associati all’asma, evidenziano un legame biologico verosimile tra inquinamento atmosferico e asma.

Stando ai nuovi dati, è altresì probabile che 1 bambino su 7 che abita a meno di 75 m da una strada trafficata sviluppi asma (http://www.aphekom.eu) mentre nelle aree a forte inquinamento, la percentuale di bambini che potrebbero esserne affetti è di 1 a 4.

Inoltre, i livelli di inquinanti presenti nell’aria aggravano le condizioni degli asmatici malgrado il calo generale registrato in termini di inquinamento atmosferico industriale.

L’inquinamento atmosferico in ambiente confinato è dovuto a stufe a gas o a cherosene con sistema di ventilazione deficiente, fumo di sigarette, solventi, adesivi presenti nelle vernici e altri materiali simili. Inoltre, tale forma d’inquinamento è in costante aumento e, dato che le persone trascorrono, in media, quasi il 90% del tempo al chiuso, tale circostanza è motivo di preoccupazione.

Questi esiti vengono resi noti complessivamente “nell’Anno dell’Aria” in cui l’UE ha rafforzato la legislazione relativa alla qualità dell’aria. Tuttavia, a tutt’oggi non è stato preso alcun provvedimento di rilievo in merito all’asma e ad altre malattie analoghe.

“Tali risultati evidenziano che fattori ambientali come le emissioni atmosferiche, nei cui confronti è possibile la prevenzione, possono essere vincolati direttamente a malattie quali l’asma -sostiene la Prof.ssa Isabella Annesi-Maesano, Direttrice per le Ricerche dell’INSERM e Direttrice del Dipartimento EPAR-. Dal momento che l’inquinamento atmosferico è attualmente al secondo posto del ranking mondiale dei fattori di rischio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, serve un approccio serio per l’asma e altre malattie analoghe”.

“Questi tipi di studi contribuiscono a sottolineare quanto sia importante proteggere i bambini dai rischi ambientali -prosegue il Prof. Nikos Papadopoulos, Presidente di EAACI-. Si rende necessaria una maggiore attenzione da parte di tutti e, in modo particolare, dall’UE, sia verso i livelli di inquinamento atmosferico sia verso le malattie allergiche respiratorie, per poter garantire progressi significativi atti a migliorare la vita dei bambini”.

PAAM 2013

PAAM è uno degli appuntamenti più importanti di EAACI a cui partecipano oltre 1.000 addetti ai lavori. Nell’ambito di questo evento principale dell’anno imperniato su allergia e asma, si esaminano aspetti quali l’anafilassi, l’allergia alimentare e l’asma, la rinite, l’eczema e l’immunoterapia.

“L’allergia, l’asma e gli aspetti sanitari connessi alle medesime riguardano i giovani che, spesso, sono oggetto di diagnosi errate da parte dei medici -aggiunge il Prof. Nikos Papadopoulos-. PAAM informa regolarmente su come si deve attivare chi ne soffre, non soltanto in Europa ma in tutto il mondo, per lottare contro alcune delle malattie a maggior crescita su scala globale. Si tratta dell’evento di maggior spessore di questo tipo e mi auguro che il successo e i risultati di questa riunione trovino riscontro nell’edizione del 2015 di PAAM a Berlino, Germania”.

Info EAACI

L’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica, EAACI, è un’organizzazione non-profit attiva nel campo delle malattie allergiche e immunologiche quali asma, rinite, eczema, allergie professionali, allergie alimentari e farmaci e anafilassi. Fondata nel 1956 a Firenze, EAACI è la maggiore associazione medica in Europa nel settore dell’allergia e dell’immunologia clinica. Vanta oltre 7.800 membri provenienti da 121 Paesi nonché 42 Società nazionali di allergologia.

http://www.eaaci.org

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