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Stefano De Capitani: focus sull’intervista del Presidente di Municipia S.p.A.

Trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione: il punto di vista di Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A., intervistato da "Repubblica".

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: Pnrr, il valore delle piattaforme digitali dovrebbe emergere in tutta la sua centralità

Digitalizzazione, rinnovo e sicurezza: quasi dieci miliardi in interventi per "rendere la Pubblica Amministrazione la migliore "alleata" di cittadini e imprese, con un’offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili". È quanto prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: per raggiungere l’obiettivo è necessario agire sull’infrastruttura digitale e accelerare sia il processo di migrazione al cloud delle amministrazioni che la loro interoperabilità rafforzando inoltre le difese di cybersecurity. Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A., in un’intervista a "Repubblica" promuove il documento definendolo "ben fatto, chiaramente di alto livello". Ma "quando si parla di risorse, come per tutto il piano il problema non è che siano tante o poche, ma come si riusciranno a impiegare". Dal 2017 alla guida della società del Gruppo Engineering, leader in progetti per smart cities e trasformazione digitale, Stefano De Capitani nell’intervista si esprime anche su diversi passaggi fondamentali che il documento non contempla. Innanzitutto "per evitare le distribuzioni a pioggia di denari e la duplicazione di progetti a livello locale" bisognerebbe estendere la partecipazione alla Cabina di regia, nella quale è già prevista la presenza delle Regioni, anche ai Comuni. Inoltre "si parla di migrazione al cloud, interoperabilità, cybersecurity: tutto bene, ma non si tocca il tema delle piattaforme digitali. Un aspetto che dovrebbe emergere in tutta la sua centralità".

Stefano De Capitani: il partenariato pubblico-privato la chiave per la trasformazione digitale dei Comuni

Nell’intervista, il Presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sottolinea come per permettere a un Comune di sviluppare servizi sostenibili ed efficienti occorra infatti "un sistema digitale capace di incrociare informazioni provenienti da numerose fonti e soprattutto di sfruttarle per agire sui bisogni reali dei cittadini". È poi necessario considerare anche altre due questioni che costituiscono problematiche per l’efficienza della PA. In primo luogo l’assenza, all’interno degli enti, di figure specializzate in digitalizzazione: non sono rari i casi in cui progetti validi sono scartati ad esempio per "opposizioni tecniche ingiustificate". Inoltre bisognerebbe pensare agli strumenti amministrativi per scaricare a terra i fondi del Pnrr: su questo fronte le semplificazioni di cui si parla nelle ultime settimane non toccano infatti l’ambito della trasformazione digitale. "Si tratta di progetti importanti che sforano i tetti per le procedure in affidamento diretto. E quando si entra nel campo delle gare a evidenza pubblica, non vedo ad ora interventi in grado di velocizzarle", spiega in merito Stefano De Capitani. La soluzione è nel partenariato pubblico e privato, come rileva il Presidente di Municipia S.p.A.: "Consente alle amministrazioni di sfruttare la capacità di progettazione del privato. Questo, a sua volta, si assume il cosiddetto ‘rischio di collaudo’, ovvero deve presentare progetti che siano realizzabili e bancabili, perché in caso di aggiudicazione si carica il rischio operativo e di mercato".

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