Proprio perché rappresenta una fase fondamentale nello sviluppo del gusto alimentare del bambino e le basi di un suo corretto stile nutrizionale futuro, è quanto mai importante che già nello svezzamento si introducano alcune “buone norme” basilari per impostare il piccolo verso un’alimentazione il più possibile sana ed equilibrata.
Oltre che a garantire in buone dosi la presenza degli elementi nutritivi più importanti, dalle proteine ai carboidrati, alle vitamine e ai sali minerali, è altrettanto importante preoccuparsi che il piccolo non si abitui ad assumere alimenti o sostanze che potrebbero comprometterne un corretto sviluppo del gusto e, di conseguenza, dello stesso regime alimentare nel suo complesso.
La raccomandazione è rivolta soprattutto a evitare l’eccessivo utilizzo del sale, che nell’alimentazione del neonato non dovrebbe peraltro mai essere aggiunto per insaporire i pasti, se non in una piccolissima quantità per salare l’acqua di cottura della pastina. Allo stesso modo, vale il consiglio di non proporre al piccolo frequentemente, se non in assoluto, cibi già molto salati di per sé.
Un’alimentazione ricca di cibi particolarmente sapidi come ad esempio i classici formaggini potrebbe a lungo andare sviluppare una predisposizione a ricercare alimenti eccessivamente proteici, che nei primi mesi di vita del bimbo rischiano oltretutto di appesantirne il corretto metabolismo.
Lo stesso invito a non esagerare riguarda poi i cibi dolci, in particolare biscotti e zucchero, da considerare a tutti gli effetti un “additivo” di cui si può tranquillamente fare a meno, alla stregua del sale. Da smantellare assolutamente la vecchia usanza di mettere del miele sulla tettarella del biberon, almeno fino al 6° mese di vita, ma anche oltre!
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