I danni che le chiusure delle scuole hanno arrecato ai giovani non sono più sostenibili: così Susanna Esposito in un appello rivolto al Governo durante la terza ondata.
Susanna Esposito: l’appello dei medici
La riapertura parziale delle scuole è uno dei recenti risultati ottenuti dal nuovo Governo nel contrasto all’emergenza sanitaria. Oggi, grazie all’istituzione di zone con diversi gradi di restrizioni e soprattutto all’accelerazione della campagna vaccinale, buona parte degli studenti è tornata in presenza. Susanna Esposito, Ordinaria di Pediatria all’Università di Parma, fin dai primi mesi di pandemia aveva posto l’attenzione sui rischi della didattica a distanza come modalità unica di insegnamento. La virologa è stata anche tra i promotori di due appelli rivolti al Governo sulla strategia da adottare per limitare gli effetti della terza ondata, tutelando sia la salute che l’istruzione dei più giovani. Le richieste del gruppo di medici, tra cui Stefano Zona, specialista in Malattie infettive dell’Ausl di Modena, si sono concentrate sull’adozione di lockdown intermittenti almeno fino al mese di giugno, con particolare attenzione durante i periodi festivi. Uno degli obiettivi principali permettere agli istituti scolastici di ripartire al più presto con la didattica in presenza. Per Susanna Esposito una priorità non più rimandabile: con la chiusura reiterata delle scuole, i danni psicologici e fisici sui ragazzi rischiavano infatti di diventare sempre più consistenti.
Susanna Esposito: DAD non basta, accelerare su campagna vaccinale
L’opinione di Susanna Esposito sulla didattica a distanza è sempre stata critica. Per la Presidente di WAidid infatti si tratta di una modalità stancante e spesso anche inefficiente. Ora che elementari e medie sono tornate in presenza, è necessario che anche i licei raggiungano il 100%. Al momento il miglior alleato per uscire dall’emergenza sanitaria e consentire un rientro sicuro a tutti gli studenti è la campagna vaccinale. Dopo alcuni mesi di tentennamenti, in Italia il ritmo delle somministrazioni giornaliere ha raggiunto il target prefissato di 500mila. Tuttavia persiste il problema della disponibilità delle dosi. Numerosi anche gli episodi di rifiuto del vaccino per timore degli effetti collaterali. Ma i benefici sono ben superiori ai rischi, soprattutto se si considera lo sviluppo di nuove varianti. Susanna Esposito non ha dubbi: bisogna vaccinare il più possibile e raggiungere il 70% della popolazione in modo tale da ottenere l’immunità di gregge. Possibilmente concludendo al più presto le somministrazioni a insegnanti e personale scolastico, indispensabili per continuare nel processo di riapertura totale delle scuole.
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