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Tachipirina: cambiano sul foglietto illustrativo i dosaggi consigliati.

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dallo scorso febbraio ha deciso di rendere più chiare le informazioni sulle dosi dei medicinali.
Tra gli effetti dovuti a questa decisione è sicuramente da considerare la modifica dei folgietti illustratibi della Tachipirina e di altri medicinali contenenti paracetamolo, da solo e in associazione con altri principi attivi (come Efferalgan, Tachiflu, Sinegrip).
Il pericolo legato all’uso di tali farmaci, secondo l’agenzia, risiederebbe proprio nel dosaggio. Risulterebbe infatti facile superare le dosi di paracetamolo tollerabili dall’organismo in quanto tale principio è contenuto in più farmaci venduti al pubblico con nomi diversi. L’ eccesso nell’uso di paracetamolo, stando a quanto diffuso dall’agenzia, potrebbe provocare danni considerevoli a fegato e a reni.
Disponibile in commercio come farmaco da banco, acquistabile pertanto senza prescrizione medica, la tachipirina trova impiego nel trattamento dei sintomi dolorosi in genere: cefalea, mal di denti, dolori muscolari, dolori osteo-articolari, dolori mestruali, interventi chirurgici di piccola entità. Inoltre, la Tachipirina viene impiegata nella cura degli stati febbrili in genere.
Come si vedrà nei nuovi foglietti illustrativi, l’AIFA consiglia di non assumere paracetamolo per un periodo superiore a tre giorni di seguito, Dopo i tre giorni, se i sintomi persistono, è necessario consultare il medico, che valuterà la situazione e l’opportunità di proseguire col farmaco.


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