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La rivoluzione dello IED: 17 nuovi master per trasformare la creatività in un business

Leonardo Arienti, 30 anni, è uno dei fondatori di Wemanage, una startup che fa consulenza di management per imprese attive nel campo della moda.

Antigone Acconci, 36 anni, è una designer toscana che ha fondato insieme al compagno Riccardo Bastiani lo studio di progettazione A/R.

Alessandro Tunno, 32 anni, è il co-fondatore dell’agenzia milanese di brand strategy Mad Factory. «Ho avuto la fortuna e il coraggio di fare un’ottima scuola che mi ha permesso di giocare direttamente nella serie A della comunicazione visiva. E ora nella mia startup sfrutto anche le competenze da economista per offrire ai clienti un servizio a 360 gradi».

Cosa accomuna queste tre storie? La capacità di saper trasformare la creatività in un business e la fortuna di aver perfezionato il percorso di studio in IED, una scuola 100% italiana capace di attirare studenti non solo dall’Italia ma da tutto il mondo. E come Leonardo, Antigone e Alessandro ci sono tanti altri giovani che hanno lanciato le loro iniziative imprenditoriali o che le lanceranno presto. Questa è l’innovazione che IED ha introdotto all’interno del sistema formativo italiano: una scuola dove non solo si insegna “il sapere e il saper fare” e si apprende come entrare nel mondo del lavoro, ma una scuola-laboratorio dove si impara a trasformare la creatività in attività imprenditoriale. Un approccio che è alla base del grande successo di Berlino e di altre città del mondo che hanno capito che creatività fa rima con startup.

Ecco allora i 17 nuovi Master “targati” Istituto Europeo di Design per giovani di talento che nutrono una grande passione e vogliono mettersi in gioco per perseguire il loro sogno.

I nuovi percorsi formativi proposti sono volti alla formazione di profili che svilupperanno una conoscenza tecnico/teorica di alto livello professionale nei settori del design, fashion, grafica, advertising, luxury, arte e cultura, marketing e digital management.

Per chi vuole creare, sviluppare e gestire con consapevolezza un brand, il Master “Brand Management and Communication”, ad esempio, offre tutti gli strumenti necessari per diventare un innovatore preparato e un abile stratega. Per chi vuole esplorare le tendenze moda, il Master in “Fashion design” si rivolge a una nuova generazione di fashion designer:  quella che deve saper esprimere le estetiche in voga tramite l’analisi delle tendenze e delle caratteristiche della società, cercando di bilanciare un’inconfondibile creatività individuale con l’esigenza di rimanere coerenti al concetto di moda espresso dal mondo circostante. E ancora, con il Master in “Interior design for luxury living”, i partecipanti saranno in grado di sviluppare complessi e sofisticati progetti per Living, Hospitality spaces (SPA Hotel & Resort), Exhibition Spaces, utilizzando e reinterpretando le competenze classiche della tradizione italiana del Design e del suo artigianato d’eccellenza con le più elevate e avanzate competenze tecnologiche (qui l’elenco completo dei 17 nuovi Master:

 

http://www.ied.it/corsi/master-in-italia?activityId={AACE96C7-8071-E411-941F-00145E690974}

 

Ogni anno più di 500 giovani creativi scelgono un master IED e in un percorso intenso tra lezioni, testimonianze e progetti in collaborazione con le aziende, studiano, imparano, sperimentano con tenacia ostinata, dedizione e passione.  IED Master costituisce oggi un laboratorio dinamico e innovativo, dove si possono trovare le migliori condizioni per imparare e crescere in un contesto strategico e di ricerca. Un posto per pensare al presente  disegnando il proprio futuro.

Per partecipare alle selezioni, richiedere informazioni e prenotare un colloquio,

 

http://www.ied.it/corsi/master-in-italia?activityId={AACE96C7-8071-E411-941F-00145E690974}

 

 

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Settimo Continente – mostra personale a Roma

SETTIMO CONTINENTE

SCULTURE dell’artista JEAN-MARIE MARTIN

dal 13 al 21 Dicembre 2014

Presso lo spazio espositivo E.Co. Point a Roma, via del velodromo n.77

Opening sabato 13 Dicembre ore 18.00

Dal martedì al sabato 17.30 – 19.30 – ingresso libero

 

Lo spazio espositivo E.Co.Point, focalizzato su artisti che dedicano il loro lavoro alle tematiche ambientali e di eco sostenibilità, con il patrocinio del Comitato Culturale, Centro Comune di Ricerca – Commissione Europea – Ispra, presenta la mostra di sculture di Jean-Marie Martin dal titolo “Settimo Continente”.

 

Gaia, la dea della Terra, è oggi vittima della follia distruttrice degli uomini, che si  manifesta nel riscaldamento climatico, nello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, sia viventi che minerali, e nell’inquinamento dell’aria e dell’acqua.

L’obiettivo di questa mostra è quello di focalizzare alcuni problemi relativi agli oceani e al mare.     Il titolo della mostra, “Settimo Continente”, si riferisce ad un’enorme isola galleggiante più estesa dell’India, costituita di rifiuti, principalmente plastica, che raggiunge in alcuni punti lo spessore di una trentina di metri, che si è aggregata nel corso dei decenni, nel Nord del Pacifico, per un vortice di correnti. Il problema dell’accumulo di plastica interessa purtroppo anche il Mar Mediterraneo. I frammenti di plastica dispersi in acqua causano ogni anno la morte per soffocamento di centinaia di volatili marini e, naturalmente, di pesci, tartarughe e mammiferi acquatici.

Un altro serio problema per il mare è la proliferazione di meduse nelle zone costiere, conseguenza del riscaldamento globale, dell’inquinamento, e soprattutto della scarsità di pesci dovuto alla pesca intensiva.

 

Le opere esposte nell’ambito di questa mostra, sculture in plastica riciclata, tecnica di ricerca innovativa e affascinante, e refrattario e smalto, tecnica più classica, invitano a riflettere e vogliono sensibilizzare su questi problemi le persone che la visiteranno.

 

L’opera artistica di Jean-Marie Martin (http://jeanmariemartin.info/it/) deve molto alla sua educazione e alla sua esperienza professionale nel campo scientifico.  Laureato all’Università di Parigi, è stato Direttore di Ricerca nel Centro Nazionale della Ricerca Scientifica e alla Scuola Normale Superiore. Dottore-ès-Sciences, Dottore “honoris causa” e membro di varie Accademie internazionali, ha sviluppato la sua ricerca sull’ambiente marino costiero in Europa ed altri continenti, soprattutto nel Sud Est Asiatico e nell’oceano Artico sovietico.   Divenuto Direttore dell’Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità della Commissione Europea a Ispra (Italia) si è dedicato in parallelo alla scultura ed ha esposto le sue opere fino ad oggi soprattutto in Italia e in Svizzera.

 

Le sue ultime sculture, esposte in questa serie alla E.Co. Point di Roma, sono state realizzate nel laboratorio delle “Fornaci Ibis” di Cunardo (Varese). Le opere in plastica riciclata sono state elaborate col supporto dell’impresa MGM a Castelseprio (Varese).

 

Per info: [email protected]     tel.  3498462168

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Memorie dal Futuro

Memorie dal Futuro

un progetto di Marina Zatta  per

 

Soqquadro

www.soqquadroarte.it

http://associazionesoqquadro.wordpress.com/

https://www.facebook.com/pages/Associazione-Culturale

https://www.facebook.com/groups/185759801297/

 

11-22 dicembre  2014

Inaugurazione 11 dicembre ore 18.00

L’esposizione si svolgerà nelle Sala Atelier, I piano, della

Casa Internazionale delle Donne

All’evento è abbinata un’iniziativa benefica  favore dell’associazione ONLUS Peter Pan

Artisti partecipanti:

Claudia Berardinelli, Sabrina Carletti, Michele Coccioli, Saverio Feligini, Francesco Freddi, Fabrizio Giusti, Giusy Maletta, Flavia Manfroncelli, Fiorella Manzini, Nadia Misci Conter, Gisella Pasquali, Manuela Scannavini, Angelo Tricoli, Simona Vitello.

 

Curatela Marina Zatta

 Il Progetto

 

Spesso sentiamo dire: “Nell’Arte Moderna tutto è già stato detto”. Noi di Soqquadro non riteniamo sia così. Possiamo dire che dai primi del ‘900 ad oggi l’Arte si è evoluta in numerosi correnti di stile e manifesti culturali che hanno traghettato il linguaggio artistico verso sponde inedite che, nei secoli passati, sarebbero state improponibili.

L’allontanarsi della Pittura e della Scultura dalla figurazione attraverso le correnti Astratte, e la stessa evoluzione Informale, Surreale, Simbolica, del Figurativo; l’integrarsi nelle progettualità artistiche della Fotografia e, successivamente, della Video Arte e della Computer Art; le ricerche Concettuali, il percorso dell’arte Spaziale e dell’arte Povera; Pop Art, Land Art, Installazioni, Performance, possiamo senz’altro dire che gli ultimi cento anni hanno partorito con prolificità idee, stili, ricerche innovative.

Questo fa’ nascere la sensazione che tutto è già visto, niente è nuovo. Ma questa è, per l’appunto, una sensazione.

La Tecnologia e la Storia sono in continuo movimento, questo rende impossibile la staticità di qualsiasi linguaggio umano. Se cambiano gli strumenti e si modifica il contesto sociale/esistenziale, come è possibile che non ci sia nulla di nuovo da dire?

La necessità di compiere i percorsi fino in fondo spinge gli artisti è perseguire la continuazione di ricerche iniziate negli anni passati, ma l’utilizzo di un linguaggio già noto non crea necessariamente la conseguenza del “nulla da dire”. In questi anni, come è sempre avvenuto nei secoli, si avverte una “discendenza” degli artisti odierni da ricercarsi tra i grandi maestri di ieri, ma le cose che vengono dette non sono affatto le stesse.

Ogni artista, oggi come ieri, trova il suo percorso partendo da cose già svolte alle sue spalle, ciascun artista riconosce e si riconosce in figure che hanno determinato l’evolversi del linguaggio, ma il riconoscere e cercare un Maestro non gli impedirà di trovare un suo percorso personale.

Soqquadro chiede agli artisti partecipanti di quest’esposizione, di presentare i loro lavori comunicando al pubblico quale grande Maestro riconoscono come guida nelle loro opere, allo scopo di presentare una visione della mostra che consenta la coniugazione di Passato e Presente e, al contempo, offrire la possibilità di leggere i lavori attuali con la consapevolezza della storia che li accompagna e, di conseguenza, vedere e capire il percorso evolutivo degli stili presentati.

 

Parte degli artisti partecipanti hanno deciso di donare una significativa percentuale della vendita delle loro opere all’Associazione Peter Pan ONLUS e durante la serata inaugurale saranno raccolti dei fondi tra i visitatori della mostra.

 

Soqquadro nasce nell’ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all’Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer. Soqquadro collabora con la Casa Internazionale delle Donne dal 2009 e vi ha realizzato diversi eventi espositivi e letterari.

 

La Casa Internazionale delle Donne è uno spazio molto vitale situato nel noto e caratteristico quartiere Trastevere, nel centro di Roma. Lo spazio è nel del seicentesco palazzo del Buon Pastore, dove per oltre tre secoli sono state rinchiuse donne imputante di “trasgressione” alle quali venivano imposti dei rigidi percorsi di “pentimento” che prevedevano la mortificazione dei corpi e l’annullamento della loro identità di persone e di donne. Questo spazio è stato riscattato dal movimento femminista romano che lo ha trasformato restaurandolo e salvandolo dal disfacimento, rendendolo un luogo dedicato alle donne e un fulcro culturale di conferenze, dibattiti, mostre.

 

L’Associazione Peter Pan Onlus offre accoglienza gratuita ai bambini malati di cancro e alle loro famiglie che da ogni parte d’Italia e del mondo giungono a Roma per essere curati nei reparti di oncologia ed ematologia degli ospedali Bambino Gesù e Policlinico Umberto I. Nelle sue 3 Case il clima di normalità e serenità che si vive contribuisce al loro recupero psicofisico. Peter Pan è casa, è parte della cura!

 

 

Location: Casa Internazionale delle Donne

Via della Lungara 19 – Via San Francesco di Sales 1A, Roma

Orari di apertura dal Lunedì al Venerdì  9.00/19.00 – Sabato 9.00/13.00

Info: www.soqquadroarte.it – [email protected]  – cell. 333.7330045

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ArtItaly & Art World.

Esposizione Collettiva di Arte Contemporanea: ArtItaly&ArtWorld.

Direzione Artistica e Curatela: Pamela Cento.

Coordinators: Giulia Antonelli, Katrin Hupke, Marco Angelini.

Staff: Giulia Antonelli, Elena Forte, Valentina Marin, Ileana Matriciani.

Collaborazione: Alessandra Carbone/Gaze Photography.

Artisti ArtItaly&ArtWorld:

Iuliano Alfonso, Franco Armieri, Gabriele Berretta, Stefano Bertolucci, Maria Rita Bertuccelli, Paola Bressan, Fabio Campari, Alessio Capone, Roberto Capuzzo, Dominique Catton, Giorgio Chiarvesio, Massimo Ezio Domenico Costanzo, Davide Danesi, Silvano Debernardi, Sabrina Di Vaio, J.D. Doria, Marco Fabozzi, Clara Fantini, Marco Ferrari, Carmine Fiore, GA, Gigi Galli, Tito Gargamelli, Enrico Gherardi, Claudia Giacchetti, Paola Guerra, Iron Sculptor, Giovanna La Falce, Lale, Santo Lavorato, Alessandro Lonzardi, Simona Luchian, Fabiana Yvonne Lugli, Francesco Mangiaracina, Matteo Mancini, Angelo Martinelli, Giulio Cesare Matusali, Maurinomangiapanino, Enza Messini, Emanuela Mezzadri, Nicola Morea, Nascar, Panic, Sara Pettinella, GA, Giulia Pex, Federico Pisciotta, Sara Radaelli, Marco Randazzo, Ranieri, Massimo Rivenci, Domenico Sorrenti, Gisella Sorrentino, Gilberto Sossella, Franco Spina, Marco Stefanucci, Sigrid Thaler, Simone Tirelli, Maurizio Travani, Jason Wicks.

Dove: DomagkAteliers: Margarete Schütte-Lihotzky Str. 30 – Gebäude 50, München, Bayern, 80807 – Deutschland.

Quando: Primo Step da giovedì 5 a martedì 10 giugno 2014/ Secondo Step da giovedì 27 novembre a martedì 2 dicembre 2014.

Inaugurazione: Primo Step: giovedì 5 giugno, dalle ore 15.00 alle 20.00; Secondo Step: giovedì 27 novembre, dalle ore 15.00 alle 20.00.

Orari: tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00, altri orari su appuntamento.

Info: +39 3911420050 – +39 3331210272 – +39 3665049211 – www.centoproduzioni.com – www.artitalyartworld.net

Produzione: Cento Produzioni Arte e Comunicazione.

ArtItaly&ArtWorld è un progetto espositivo (che si sviluppa in due Step Espositivi) che vuole mette a confronto il lavoro artistico di artisti italiani e artisti provenienti da altre Nazioni; l’organizzazione è di Pamela Cento (Cento Produzioni Arte e Comunicazione) che proprio sul dialogo artistico fra differenti culture ha costruito le proprie basi.

Nel percorso espositivo arte made in Italy e arte realizzata da artisti nati o che da anni risiedono all’estero (ArtItaly&ArtWorld Primo Step Espositivo dal 5 al 10 giugno 2014; Secondo Step Espositivo dal 27 novembre al 2 dicembre 2014). Nei due Step Espositivi di ArtItaly&ArtWorld, si possono ammirare opere di differenti generi e linguaggi artistici, dalla fotografia analogica alla digitale, dalla pittura di sperimentazione a quella più tradizionale, dalle installazioni alla video arte. Dal 27 novembre al 2 dicembre in esposizione le opere d’arte di: Iuliano Alfonso, Franco Armieri, Stefano Bertolucci, Maria Rita Bertuccelli, Paola Bressan, Fabio Campari, Alessio Capone, Giorgio Chiarvesio, Massimo Ezio Domenico Costanzo, Sabrina Di Vaio, GA, Iron Sculptor, Lale, Alessandro Lonzardi, Matteo Mancini, Enza Messini, Emanuela Mezzadri, Panic, GA, Giulia Pex, Federico Pisciotta, Sara Radaelli, Ranieri, Domenico Sorrenti, Marco Stefanucci, Sigrid Thaler, Simone Tirelli, Jason Wicks.

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Personale di Maria Teresa Alemano

MARIA TERESA ALLEMANO

Personale

TRA BOSCHI E FIORI… TRA LUCE E COLORI

Spazio Arte Castello Torino- dal 27 novembre al 10 dicembre 2014 –

 

“La poesia del colore di Maria Teresa Allemano genera prose floreali e romantiche simili a inni cantati all’universo. L’artista osserva la natura, medita su di essa e ne vive ogni istante. Gli attimi diventano respiro e quando il soffio delicato dell’ispirazione scivola sui supporti, il pensiero e la sensibilità risiedono costantemente nel dialogo tra il colore e lo studio accurato del reale. La ricerca per accrescere la conoscenza del mondo e la pratica della sua rappresentazione si fondono senza esitazione. L’artista osa nell’incanto e nella pace, dona armonie cromatiche a volte accese a volte leggere a volte sopite nel dettaglio. Allemano ostenta la vita dove si nasconde il sentimento: l’arte diventa metafora interiore e il giusto compromesso per vivere nella bellezza di un sogno percepibile anche nella realtà. Nessun limite tra empirismo e illusione: dove l’edera di un giardino si unisce al bosco, come cita una parte del titolo di un’opera, così ciò che sembra regolato da leggi di ordine e sistemazione viene stravolto dall’invasione selvaggia di una natura comunque perfetta, che ha solo bisogno di essere percepita, adorata, vissuta, guardata. Ecco la deflagrazione di vita, di corolle di fiori, di foglie e di voli dalle piume di smeraldo, un colore che ricalca il verde di una vegetazione che fiata sul mondo e sull’artista donando movimento, euforia e pace nello stesso tempo. Allemano gioca con il paesaggio: lo fa proprio, su supporti di legno, dove crea rugosità e zone lisce, dà l’effetto luminoso e il contrasto, scherza con la velocità di fasce di colore che attraversano la superficie, corre nella contemporaneità come in Estate, e dona il respiro a distese di prati. Fauvismo e informale sembrano intrecciarsi ma il ritorno alla realtà diventa più forte e il richiamo al figurativo s’imprime nella maggior parte delle opere….”

Curatrice e critica d’arte Barbara Rotta

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Arte Padova 2014: Giuseppe Oliva parla della sua esperienza con la Milano Art Gallery

Si è svolta nel periodo dal 14 al 17 Novembre la fiera Arte Padova 2014, l’importante Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea. Presentate nello stand della rinomata galleria milanese “Milano Art Gallery”, che ha sede in via Alessi 11, le pregiate opere del noto pittore Giuseppe Oliva che si racconta nella seguente intervista:

D: Come nasce l’opportunità della sua partecipazione alla fiera Arte Padova?

R: L’opportunità di esporre all’interno della prestigiosa fiera Arte Padova, nasce da un invito del manager e gallerista Salvo Nugnes, che anche in questa occasione, dopo avermi convinto ad esporre le mie opere sia a Spoleto che a Venezia, ha voluto con grande determinazione che esponessi anche a Padova, una manifestazione di grande stima ed apprezzamento per i miei lavori.

D: E’ la prima volta che espone a Padova nel rinomato contesto fieristico?

R: No, vi ho preso parte nel 2012 sempre all’interno dello stand della Milano Art Gallery ed è stata una esperienza esaltante, che mi ha permesso con le due opere presentate, di farmi conoscere ed apprezzare. La cosa più bella, che per ogni artista è sicuramente la più importante, quale riconoscimento del proprio lavoro, è il ricordo di vedere tante persone, anche straniere, osservare i miei quadri, rapiti dai colori e dalle spatolate.

D: Ci racconta i suoi esordi nel mondo dell’arte?

R: Dipingo ormai da tanti anni, ma il vero salto di qualità, il momento cioè in cui ho cominciato a dipingere in modo diverso e decisamente più completo, è sicuramente quando ho cercato di dare un senso alla mia pittura, non più come trasfigurazione del visibile, della realtà, ma semplicemente quale strumento per far emergere le mie emozioni, sprazzi e momenti della mia vita. Il colore, non più come riempitivo di una forma, ma come parte essenziale e fondamentale delle mie opere. I colori nella loro sovrapposizione e naturalezza, sono gli unici e veri protagonisti di una pittura, che si propone di far rivivere allo spettatore particolari emozioni e lo inducano in qualche modo a pensare, a non limitarsi a osservare e basta, ma ad andare oltre, e cioè ad elaborare dal particolare rappresentato qualcosa di nuovo e di diverso per scrutare meglio e in modo più approfondito la realtà circostante. Ed è stata proprio questa filosofia, che mi ha spinto nel 2009 ad esporre per la prima volta  le mie opere in una personale a Varese, che mi ha dato la forza e la giusta energia per continuare e perseverare in questo progetto. Da quel momento si sono succedute altre personali, tra cui quella che mi rimarrà per sempre impressa nel cuore e che non potrò mai dimenticare: quella che con forza e grande ostinazione ho voluto organizzare in Sicilia, nella mia Trapani, con lo specifico intento di riportare i miei colori e le mie emozioni nella terra da cui traggono  origine.

D: Se dovesse con una frase darsi una personale definizione come artista contemporaneo?

R: Non è facile rispondere a questa domanda, anche se a dire il vero la risposta in qualche modo potrebbe desumersi da quanto sino adesso ho avuto modo di dire. Potrei considerarmi “un artista informale”, che attraverso il colore e l’intensità delle spatolate, cerca di trasferire allo spettatore le proprie emozioni, scorci della propria vita, che emergono in modo netto ed inequivoco dalla contrapposizione tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande,  dicotomia in cui l’infinitamente piccolo che è parte integrante del tutto, rappresenta il mezzo attraverso il quale capire ed apprezzare sempre di più la realtà che ti circonda, che è ciò che fondamentalmente dà origine alle nostre emozioni, bagaglio del passato per vivere il presente ed affrontare più forti il nostro futuro.

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Grande attesa per la prima edizione della Biennale Milano su iniziativa della Promoter Arte

Il cosmopolita capoluogo lombardo ospiterà l’attesissima prima edizione dell’innovativa esposizione d’arte internazionale: Biennale Milano. Essa si terrà, a breve, in una location d’eccezione, con l’organizzazione di Promoter Arte, affermata società specializzata in mostre, editoria e comunicazione.

L’idea di una Biennale a Milano analoga a quella di Venezia è del manager produttore Salvo Nugnes che ha dichiarato: “Milano è sempre stata molto recettiva, sensibile e pronta ad accogliere nuove situazioni. In più, è una città dove svolgo già diverse attività connesse al mondo dell’arte e della cultura, dunque la ritengo ottima come sede ospitante per un evento come la Biennale” La passione e la voglia di generare un appuntamento artistico-culturale atto a promuovere l’arte, a superare le difficoltà, a unire diversi stili e idee è quello che muove Promoter Arte a realizzare un evento culturale di portata internazionale. La grande manifestazione accoglierà quindi l’arte in tutte le sue forme quali la pittura, la scultura, la fotografia, la video-arte e molte altre, comprese quelle più innovative. Le straordinarie opere giungeranno da talentuosi artisti provenienti da tutto il mondo.

Biennale Milano cercherà di andare oltre alla semplice mostra. Sarà luogo di confronto, di valorizzazione di ogni artista, che si sentirà totalmente libero di potersi esprimere trasmettendo ogni emozione attraverso l’originalità delle sue creazioni. La pregiata iniziativa sarà inoltre luogo d’incontro di numerosi curatori, grandi critici e studiosi d’arte specializzati, di fama mondiale che arricchiranno l’importante evento.

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ARTE: OPEN DAY ALL’ATELIER DI TOTI SCIALOJA

Porte aperte alla casa Casa-Museo intitolata a Gabriella Drudi e all’artista romano simbolo dell’arte astratta. Domenica 30 novembre, dalle 10.30 alle 20.30, una giornata dedicata alla pittura e alla poesia

Casa–Museo di Toti Scialoja e Gabriella Drudi

Via Santa Maria in Monticelli, 67 – Roma

Ingresso Libero – prenotazione obbligatoria per le visite guidate, gradita per gli altri appuntamenti

  

 

 

Pittura, musica e poesia. Una giornata dedicata all’arte in tutte le sue forme.

 

La Fondazione Toti Scialoja, in collaborazione con InventaEventi, apre le porte della Casa-Museo di Toti Scialoja e Gabriella Drudi. La casa potrà essere visitata gratuitamente per tutta la giornata del 30 novembre 2014 dalle ore 10.30 alle 20.30.

 

Toti Scialoja è stato un pittore, uno sceneggiatore e un poeta il cui eclettismo si è inevitabilmente riflesso nelle mura della sua casa che, ad oggi, custodisce un gran numero di opere e documenti unici.

Per questo motivo la Fondazione Scialoja ha deciso di condividere questo spazio con il pubblico, rendendolo un vero e proprio monumento al pittore e alla sua passione per l’arte in tutte le sue forme.

Dopo l’inaugurazione dello scorso 10 ottobre 2014, quando la Casa-Museo è stata aperta al pubblico per volontà del Commissario straordinario, avv. Antonio Tarasco, dopo 15 anni dalla istituzione della Fondazione, l’affascinante appartamento sarà nuovamente aperto al pubblico per una giornata fatta d’incontri, musica, poesia e molto altro.

A rendere tutto questo possibile sarà la collaborazione gratuita di molte persone e sponsor che, per amore nei confronti dell’arte e della cultura, hanno deciso di appoggiare l’iniziativa dando il loro personalissimo contributo.

Il programma della giornata è estremamente ricco e prende il via alle 10.30 con un’ottima tazza di caffè offerta da Caffè Castroni Roma Service. Il primo appuntamento è previsto per le ore 11.00: una visita guidata – con prenotazione obbligatoria – nella Casa-Museo nella quale sono conservati non solo i lavori dell’autore, ma anche i molteplici quadri della sua collezione personale che comprende pittori italiani e americani.

Alle 12.15 Mariastella Margozzi e Giovanna Falcone racconteranno l’arte di Toti Scialoja in tutte le sue sfaccettature, mentre alle 13.00, la cantante jazz Gisa Ottaviani, accompagnata da una chitarra, curerà il primo appuntamento musicale.

I presenti avranno modo di gustare dei curiosi «stuzzichini poetici» – a cura de La Corte degli Eventi Montineri – per le 13.45 finché, alle 15.00, inizierà il secondo giro di visita del museo.

A introdurre gli appuntamenti pomeridiani sarà il commissario straordinario della Fondazione, l’Avvocato Antonio Tarasco, che interverrà alle 16.15 esponendo il programma delle numerose attività elaborate per il centenario della nascita di Toti Scialoja.

Dopo una breve pausa per un tè, Cosimo Cinieri e Vincenzo Mascolo presenteranno alle ore 17.15 il Toti Scialoja  poeta  e leggeranno alcune sue poesie.

A prendere la parola alle 18.00 saranno Doriano Fasoli e Mario Scialoja che racconteranno l’uomo Toti Scialoja, aiutando i presenti a mettere meglio a fuoco una figura così artisticamente ricca e complessa.

La terza e ultima visita guidata è invece prevista per le ore 18.45, appena mezz’ora prima dell’appuntamento musicale di chiusura: l’esibizione della cantante e autrice Pilar accompagnata dal contrabbassista Andrea Colella.

Gli incontri si chiuderanno con una degustazione di vini offerta dall’azienda vinicola Castello di Corbara.

Lo spazio della casa per la giornata del 30 novembre  sarà impreziosito da un’installazione dello scenografo Enrico Miglio mentre, le foto dell’evento, verranno scattate da Alessandro Zingone.

L’ufficio stampa è a cura di Simone Spirito; mentre la grafica è stata realizzata da Donatella Chianella.

Un gentile omaggio sarà offerto ai partecipanti da Roma Feste Franchising e un piccolo gadget da Eppi srl.

 

Segreteria organizzativa:

dal lun. al ven. – 10.00/18.00

InventaEventi srl

[email protected]

0698188901

www.inventaeventi.com

 

 

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Le opere della nota artista Maria Pia Severi esposte ad Arte Padova dalla Milano Art Gallery

Grande attesa per l’imminente inizio di Fiera Arte Padova 2014, che si terrà dal 14 al 17 Novembre del contesto fieristico cittadino. Al suo interno lo stand presso il Padiglione 7 della “Milano Art Gallery” (ubicata in via Alessi 11 a Milano, in zona centro storico) accoglie gli scatti d’autore di Maria Pia Severi, poliedrica artista modenese. In particolare le immagini proposte sono dedicate a Milano, città da lei molto amata e sono state anche raccolte in un interessante volume intitolato “Milano – Il fascino di una metropoli” (Artestampa editore) contenente la prefazione introduttiva del direttore Alessandro Sallusti.

Sulla Severi è stato scritto “Nelle istantanee della severi la banale e rigida realtà viene magicamente trasfigurata e assume quell’infinitezza e indeterminazione, che la sublimano, le tolgono materialità, pesantezza e inerzia e la elevano, attraverso l’imprecisione dello sfumato, il vago e l’indefinibile, verso una più alta percezione della sua misteriosa essenza”.

In occasione della sua recente partecipazione alla prestigiosa mostra di “Spoleto incontra Venezia” con la curatela di Vittorio Sgarbi, il noto critico ha dichiarato “La Severi opera una sorta di frammentazione della realtà, che regala una stupefacente intensità. Le sue fotografie colpiscono per i giochi di luce e l’assenza di nitidezza. Presentano tratti impressionistici e sono arricchite da rimandi al dinamismo e alla celerità, che rapiscono lo sguardo muovendolo all’interno di un vortice, in cui la città rievocata smette di essere solamente l’ambito del quotidiano e del comune per arrivare a conquistare anche colui, che la osserva per la prima volta, rendendola città universale e magnifica”.

Sallusti ha commentato “Le immagini raffigurate suscitano immediata curiosità proprio per la non voluta nitidezza, per quell’intenzionale dimensione di non completa visibilità percettiva, che le rende -entità evanescenti- avvolte da una magica atmosfera onirica, determinata dalla loro -visione imperfetta-“.

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Arte Padova 2014: presentazione eccezionale de “Il leone di terracotta” di Silvana Giacobini, supportata dal manager Salvo Nugnes

Appuntamento culturale di grande interesse all’interno della Fiera Arte Padova 2014, con la presentazione dell’ultimo avvincente romanzo giallo della giornalista scrittrice Silvana Giacobini, dal titolo “Il leone di terracotta” (Cairo). L’evento è previsto in data Domenica 16 Novembre alle ore 17.30, presso la sala conferenze (Padiglione 8). Ad affiancarla come relatore durante l’incontro sarà il manager Salvo Nugnes e verrà dato anche ampio spazio per un vivace dibattito con il pubblico presente in loco.

La coinvolgente narrazione ha come protagonista Margot Amati, scrittrice di successo, che inizia quella che crede essere una tranquilla vacanza ospite dall’amica Maria Beatrice Tornero D’Albrizzi, ex compagna di collegio, che le chiede di fare luce sulla misteriosa scomparsa del fratellastro James, avvenuta circa vent’anni prima, che Beatrice non ha mai smesso di attendere. I Tornero D’Albrizzi sembrano davvero una famiglia da romanzo quasi fiabesco. Nobili di antichissimo lignaggio vivono nella loro villa da sogno e sono immensamente ricchi. Ma non è tutto come appare. Infatti, in un crescendo di episodi ad intreccio e colpi di scena ad effetto, Margot si addentra per indagare e scavare, imparando a muoversi in un ambiente formalmente ineccepibile, ma che in realtà si rivela assai crudele e spietato. Nella sua ricerca della verità rischia la vita, ma poi trova l’amore appassionato, travolgente e inatteso, proprio come racconta nei suoi scritti.

Sul contesto scelto come cornice territoriale la Giacobini precisa “Ho individuato come ambientazione più congeniale la zona piemontese delle langhe, che considero una terra di rara bellezza e prezioso fascino, che è da sempre avvolta da misteri occulti. Mi ha incuriosito pensare, che dietro questa immagine così paradisiaca si possa nascondere il veleno del male, rappresentato metaforicamente dalle masche ossia le streghe, qualcosa che dunque non corrisponde ad un’immagine in apparenza così perfetta e mi ha stimolato la fantasia di scrivere un giallo, che avesse l’apparente andamento di un viaggio nella normalità. La villa è un collage di fantasia, ma molti dei luoghi sono reali. Il Divin Caffè esiste davvero a Barolo, come anche il Castello Falletti con il Museo del Vino”.

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La Milano Art Gallery presenterà i lavori dell’eclettica artista Maria Pia Severi presso il suo stand in fiera Arte Padova 2014

Lo stand n. 74 della Milano Art Gallery (con sede a Milano in via Alessi 11) allestito nel Padiglione 7 della Fiera Arte Padova 2014, che si terrà dal 14 al 17 Novembre, accoglierà al suo interno gli scatti fotografici dell’eclettica artista Maria Pia Severi, in omaggio alla città di Milano, con la gestione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes. Le immagini sono state raggruppate nel suggestivo testo di nuova pubblicazione, dal titolo “Milano – Il fascino di una metropoli” (Artestampa editore) nel quale è inserita l’illustre prefazione introduttiva di Alessandro Sallusti. Il noto direttore, scrive “Lo scenario narrativo rievocato dalla Severi sembra inserito in uno spazio virtuale di sospensione tra reale e irreale, apparenza e sostanza, invenzione e riproduzione fedele, che offre una prospettiva di vivace innovazione nel campo applicativo dell’arte fotografica e si pone come esempio a modello per l’apporto di un prezioso contributo al suo sviluppo evolutivo, decretando l’ineccepibile e impeccabile professionalità di mestiere dimostrata dall’artista, dominata dall’appassionata propensione creativa e dall’intento di condividere con lo spettatore i sentimenti e le emozioni alla base della sua ispirazione”.

Nel descrivere le fonti ispiratrici del suo variegato excursus metropolitano la Severi dice “Mi sono resa conto, che a Milano vi sono molti palazzi in stile Liberty, quello da me più amato. Ed è proprio da qui che ho cominciato il mio viaggio. Ho scattato foto a non finire. Poi ho iniziato il vero e proprio giro turistico, recandomi al Duomo per via Cavour. Ho captato subito l’aria di festa, che la percorreva e ne sono stata immediatamente contagiata: tantissimi erano i palloncini rossi e le graziose ragazze su segway pure rossi. Ho condiviso subito l’allegria che ne emanava ed è per questo che ho voluto iniziare il libro con una foto di un gruppo di bambine, che reggevano tali palloncini”. 

Vittorio Sgarbi, a fronte della recente presenza della Severi alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” da lui curata ha commentato “La Severi ci inghiotte nello spazio attrattivo delle sue forme. Propone immagini fotografiche, che non documentano, ma evocano. Nei suoi scatti non luoghi, ma la percezione dei luoghi, la memoria indefinita non delle situazioni e dei particolari, ma delle sensazioni come ciò che resta di un sogno. Le fotografie sono una sfida alla memoria, il tentativo di fotografare i ricordi, la natura anche imprecisa, ma decisiva. Così la sua tecnica appare impressionistica e divisionistica come la trascrizione di un sogno. Contro la distanza dei luoghi impone la perdita del fuoco, rinunciando alla nitidezza, che è propria della riproduzione fotografica”.

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Alessandro Novellino partecipa alla Fiera Arte Padova 2014 nello stand della rinomata Milano Art Gallery

Conto alla rovescia per l’atteso inizio della Fiera Arte Padova 2014, che si svolge dal 14 al 17 Novembre 2014. La Milano Art Gallery, storica galleria milanese sita in via Alessi 11, nello stand 74 al Padiglione 7 ospita in mostra esponenti importanti del panorama attuale. Tra essi Alessandro Novellino con la sua eclettica arte di pitto-scultura.

Novellino nel raccontare la personale tecnica elaborativa spiega “Da sempre l’Uomo è venuto a contatto con infiniti agenti esterni. I miei studi consistono nel riscoprire gli oggetti con tutto quello che trovo, al fine di proteggerli al meglio e per sempre. Piccoli oggetti di ogni origine, trovati per le strade, salvati da un destino ormai certo, poi riproposti secondo l’istinto e le sensazioni del momento, agglomerati con precisione e tempo. Dal momento in cui le mie sculture nascono al momento in cui hanno preso forma possono mutare, anche radicalmente. Negli oggetti sezionati, agglomerati su tela creo una patina protettiva, in modo che nessun agente esterno possa intaccare quegli, di cui ho bloccato l’evoluzione”.

Sulla versatile ricerca, che lo caratterizza, è stato commentato “Sempre attratto dall’arte contemporanea, esprime il suo messaggio attraverso una moltitudine di oggetti, da lui raccolti minuziosamente e catalogati per materiale, forma e colore. Oggetti, che ripropone sculture, che una volta ultimate conversano con chiunque si cimenti nell’osservarle, perché ogni oggetto ha un suo passato proprio come noi. Ciò lega assieme le persone tra loro e con l’artista, in un’unica storia in maniera indissolubile”.

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Annemarie Ambrosoli presente ad Arte Padova 2014 con i suoi dipinti esposti dalla Milano Art Gallery

Sta per aprire i battenti la prestigiosa Fiera Arte Padova, che si terrà dal 14 al 17 Novembre. Presso lo stand n. 74 (Padiglione 7) della Milano Art Gallery, che ha sede a Milano in via Alessi 11, in zona centralissima, si potranno ammirare le coinvolgenti creazioni pittoriche di Annemarie Ambrosoli, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes.

È recente la positiva partecipazione dell’Ambrosoli alla grande mostra di “Spoleto Arte” tenutasi nel secolare Palazzo Leti Sansi a Spoleto, sotto l’esperta curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione di Salvo Nugnes. Su di lei il noto critico ha sottolineato con positivi commenti “Il tachisme è vivace e festoso, in una tessitura cromatica, che richiama gli arazzi”.

È alla natura e all’Alto Adige, che si ispirano i dinamici giochi di colore delle sue tele. Al riguardo l’artista spiega “La natura è il mio principale modello di riferimento, da cui traggo l’ispirazione per realizzare i miei animati giochi cromatici. In primis desidero trasmettere emozioni e sentimenti con la mia arte. Il soggetto rappresentato passa per così dire in secondo piano, seppur rivestendo una posizione importante nell’insieme compositivo della narrazione pittorica”. E prosegue “Gli alberi sono una tematica primaria, soprattutto durante la stagione fredda. Passeggiando in cerca di stimoli per la mia ispirazione, scopro nei loro rami dei movimenti conosciuti, che riescono ad infondermi particolari emozioni, che poi imprimo e trasferisco nelle opere”.

 Altro filone ricorrente è quello dei “Nudi e ritratti”. Non emerge soltanto la raffigurazione del viso, ma si evince la personalità peculiare e caratteristica del modello riportato nel quadro. L’Ambrosoli dice “Nei nudi, come insegnano i pittori impressionisti Renoir, Manet, Degas non è la sola rappresentazione del corpo di interesse, ma l’essere in quanto individuo, i suoi sentimenti, le emozioni, i sogni, le paure, le speranze”.

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Prestigiosa esposizione nello stand della Milano Art Gallery alla fiera Arte Padova dei dipinti di Alessandro Testa

Lo stand della nota galleria milanese “Milano Art Gallery” (che si trova a Milano in via Alessi 11)  vicinissima al centro storico) nel contesto del Padiglione 7, stand 74, della Fiera di Arte Padova 2014, accoglierà una serie di pregiati dipinti di Alessandro Testa. L’iniziativa, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, si terrà dal 14 al 17 Novembre 2014.

Di recente il pittore spoletino ha partecipato alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal Professor Vittorio Sgarbi e diretta da Salvo Nugnes, svoltasi nella splendida cornice veneziana di due nobili dimore, Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. Nell’occasione Testa ha ricevuto significativi encomi ed apprezzamenti. In particolare su di lui Sgarbi ha dichiarato “Al gusto di Tancredi si ispira Testa. Nei quadri gesti incisivi e nervosi graffiano la superficie limacciosa innaffiata da macchie zafferano e nere”.

La sua evoluzione di ricerca stilistica è incentrata e focalizzata sulla sperimentazione cromatica. Il colore nel suo utilizzo più vario ed eterogeneo diventa il protagonista principale sulle tele e attraverso le molteplici sfumature e tonalità in cui viene distribuito, trasmette intensi messaggi, che lo spettatore deve cogliere e interpretare in modo personalizzato. Il suo campo d’applicazione è l’informalismo materico e astratto, con un linguaggio espressivo scaturito e guidato dal moto dell’anima più spontaneo e dall’istinto di pura irrazionalità. L’impatto visivo delle creazioni è di immediato coinvolgimento emozionale. Fin dal primo sguardo l’osservatore rimane quasi ipnotizzato e viene conquistato dalla dirompente irruenza impressa, recependone la vibrante enfasi ideativa.

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Tra boschi e fiori…Tra luce e colori

TRA BOSCHI E FIORI …TRA LUCE E COLORI

La personale di MARIA TERESA ALLEMANO conclude nella suggestione delle immagini l’anno artistico di  Spazio Arte Castello Torino dal 27 novembre al 10 dicembre 2014

 

Un percorso artistico costante, quello di Maria Teresa Allemano, artista torinese di rara sensibilità, scandito dal disegno al colore. L’osservazione dei riflessi del sole e della luce che squarcia le fronde degli alberi, l’analisi delle ombre che giacciono sotto il carico della materia e della luminosità, lo studio dei boschi e dei torrenti che li attraversano, portano ai lavori di Allemano seguendo un unico fil rouge del soggetto, disegnato a matita o a carboncino, filtrato negli acquerelli, vissuto nei colori a olio.

I boschi attendono il candore bianco e accecante del sole. L’ombra non ha paura di esistere pur raggiunta dal riflesso: i riverberi del sole osano sull’acqua come sulle foglie degli alberi, donando all’oscurità la luce, come compagna indelebile e profonda, ossimoro di vita. La luminosità può irrompere in modo così possente, da rendere gli arbusti stessi delle ombre in una visione in controluce dove il gioco delle parti diventa una danza senza incertezze, che scandisce ogni passo all’insegna di un’elaborazione attenta e armoniosa. Negli acquerelli non esiste l’eccesso della forma, il colore dei paesaggi è macchia giustamente calibrata, dove l’artista scova un mondo sotterraneo vegetale rigoglioso e silenzioso. Anche le pitture a olio distillano bagliori e buio, lo scorrere dell’acqua si trasforma in vibrazione nel colore, una natura da toccare, quasi da sentire. La percezione della flora è profonda, tutte le tonalità del verde respirano sulle tele, lasciando la parvenza di un’atmosfera avvolta dai vapori invisibili che la terra emana verso il cielo, insinuandosi tra i fusti degli alberi, tra le radici e i rami…

Barbara Rotta curatrice, critico d’arte.

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Il DAMA Museum inaugura lo studio di perizie sulle opere d’arte

“A.A.A. – Arte Autentica, Autentica d’Arte” è il titolo del nuovo progetto che il Dama Museum di Capua presenterà nel corso di una tre giorni dedicata a perizie e consulenze su opere d’arte antiche e moderne, realizzate da un team di esperti qualificati.

Il DAMA Museum, spazio espositivo collocato all’interno del MAC – Museo d’Arte Contemporanea e Cittadella dell’Arte di Capua “Terra di Lavoro”, organizza nei giorni 14, 15 e 16 novembre 2014, a partire dalle ore 17,00, uno speciale evento dedicato a perizie e consulenze su opere d’arte. “A.A.A. – Arte Autentica, Autentica d’Arte” è il nome del nuovo progetto che sarà inaugurato presso il polo museale di Capua: una vera e propria sezione di studi d’arte e valutazioni, stime, perizie e consulenze, in arte antica e moderna. Il DAMA Museum metterà a disposizione di quanti vorranno un intero team di periti e storici dell’arte, esperti qualificati nel delicato compito di diagnostiche tele antiche ed effettuare certificazioni di autenticità, perizie e valutazioni per fini legali o privati. Grazie al lavoro di figure competenti del settore, sarà possibile, dunque, richiedere l’autenticazione di un quadro, che avverrà dopo lo svolgimento di una meticolosa opera di valutazione che, attraverso l’utilizzo di strumentazioni e procedure di ultima generazione, garantiranno risultati di alta qualità ed elevata professionalità. Nel corso della tre giorni saranno aperte al pubblico le sale di valutazione d’arte e sarà possibile effettuare una visita guidata presso il laboratorio-studio di perizie, dove verranno illustrate le tecniche e le attrezzature che consentono di effettuare la perizia scientifica su un quadro. L’iniziativa rappresenta un ulteriore tassello nel ricco panorama di attività messe in essere dal DAMA Museum al fine di valorizzare la cultura e l’arte in tutte le sue forme. Il DAMA Museum si afferma sempre più come un importante punto di riferimento per artisti ed amanti dell’arte: un luogo di condivisione ed esposizione dell’arte contemporanea, ma anche come luogo di divulgazione della cultura archeologica e delle tecniche di conservazione dei reperti, in un’affascinante e suggestiva fusione tra l’arte antica e quella dei nostri giorni. Una realtà innovativa e polifunzionale, capace di coniugare arte, cultura, recupero archeologico, ma anche lavoro e sviluppo. Il DAMA Museum è un centro completamente privato, autofinanziato, che vuole dimostrare come, in un territorio non facile e in un periodo di crisi economica, sociale e culturale, le buone idee possono ancora essere coltivate con successo, soprattutto investendo sull’arte, la cultura e l’istruzione. La tre giorni dedicata alla presentazione del progetto “A.A.A. – Arte Autentica, Autentica d’Arte” sarà arricchita dall’esposizione TetrisLife dell’artista Nicola Piscopo, un’istallazione pittorica dai risvolti artistici e sociali di notevole impatto. In occasione dell’evento, sarà possibile visitare, inoltre, una mostra collettiva dal titolo “Napoli-Tokyo: il viaggio dell’Arte”, esposizione organizzata dal DAMA (Daphne Museum Art), che potrà vantare la presenza di opere realizzate da artisti del calibro di De Stefano, Shimamoto, Nitsch, Kounellis, Emblema, Schifano, Murano, De Vilde, Del Pezzo, Mansouroff, Fermariello e tanti altri. Un nuovo appuntamento con il mondo dell’arte per esperti e appassionati, da non perdere.

L’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Capua, dal MAC Terra di Lavoro e dal Club Unesco di Caserta.

Per saperne di più: www.damamuseum.com

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Spoleto incontra Venezia: eccellenti riscontri per Stella Maris Garro Pecchioli e la sua arte orientale

In occasione della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” svoltasi nello splendido capoluogo lagunare dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, con l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi, è stato particolarmente elogiato il talento pittorico di Stella Maris Garro Pecchioli. L’evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, è stato accolto tra le mura di due grandiosi edifici aristocratici, Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich.

Sull’espressione artistica della Garro Pecchioli è stato dichiarato “I movimenti ascendenti di piante fiorite e girasoli raggianti, dominati decisamente dagli inchiostri gialli, verdi e neri, ma al contempo tenui, sono veramente affascinanti. Figure, che si allontanano con tenacia verso l’alto, ma in un movimento delicatamente circolare di spirale appena accennata. Dipinti, che sanno coniugare i contrasti cromatici con la loro contemporanea delicatezza in un gioco sapiente di tinte decise , ma delicate. Così anche il movimento delle figure predilige in taluni casi una circolarità ascendente o profonda in altri. La sensazione che se ne riceve è quella di una felice e armoniosa 

‘commistione’ di contrari. Lavori dal sapore orientale estremo, con il tocco e il carattere di un’artista fine, che è riuscita abilmente a reinterpretare quel gusto secondo un determinato umore e un peculiare carattere tipicamente occidentale”.

Le originali trasparenze irregolari e patinate dei fogli di carta di riso utilizzati come superficie di base, mostrano le pennellate variopinte inchiostrate e impresse dall’autrice. Si delineano tratteggi stesi in senso circolare o anche ascendente, rossi e neri, neri e gialli, scale graffiate di grigio e neri, colori accoppiati talvolta miscelati e punteggiati di cromia dorata, ma sempre molto discreti e sobri nelle sfumature tonali. Le forme circolari rievocano gioiose girandole fantastiche o simbolici occhi interiori, che scrutano virtualmente nascosti, in un Io vorticosamente turbato, una qualche interessante realtà da apprendere, attirare oppure fuggire, allontanare.

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“Spoleto incontra Venezia”: Positivi riconoscimenti per l’arte materico informale di Daniela Grifoni

Nella vetrina internazionale della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal critico Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes tanti gli artisti affermati in esposizione dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso due sedi veneziane altisonanti, il Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. Nel novero selezionato degli illustri partecipanti la pittrice Daniela Grifoni ha ricevuto notevoli consensi, con le sue creazioni d’impronta materica e informale.

 

Raccontando i suoi esordi in campo artistico dice: “Avendo una madre pittrice e una sorella drammaturga teatrale mi sono aperta completamente al mondo della pittura da circa 20 anni. Mi cimento anche nell’elaborazione di particolari scenografie da destinare all’ambito dello spettacolo e del teatro. Ho coniato un termine speciale il -magmatismo- per indicare quell’energia intrinseca, che qualifica la mia espressione stilistica, concepita come una struttura formale in dinamica inversione, dalla forma plastico cromatica al senso percettivo. Considero metaforicamente il processo creativo analogo a quello di uno scrittore, che compone un testo”.

 

Sulla Grifoni è stato scritto “Rivendica una presa di distanza dai dettami dell’espressionismo astratto e dalla degenerazione del concetto di -creazione spontanea e subcosciente-. La vulcanica e camaleontica memoria visiva le permette di cogliere immagini classiche, rapportandosi a esse seppur inconsciamente e rielaborandole in chiave di armonie compositive, che catturano la libera fuoriuscita della pasta cromatica e donano all’opera una visione contestuale di frizzante esuberanza e ordinata e lineare compostezza, con inedite fusioni di plasmi tonali, magmi in discesa e plastiche combinazioni ad effetto tridimensionale di fuoco-terra-colore”.

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Spoleto incontra Venezia: affermazione e consenso di pubblico per l’arte di Claudio Messini

Il poliedrico artista Claudio Messini si è inserito con ampio successo nell’eterogeneo e selezionato novero di presenze rinomate partecipanti alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” svoltasi dal 28 Settembre al 24 Ottobre, nell’incantevole cornice veneziana di due pregiate dimore antichissime, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. L’esposizione è stata curata dal Professor Vittorio Sgarbi, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes. Messini è anche un talentuoso uomo di teatro, attore e regista, poiché ha fondato il noto gruppo de “I Gotturni” che negli anni ha ottenuto positivi apprezzamenti in campo nazionale e internazionale.

Sull’eclettismo pittorico, che lo contraddistingue è stato scritto “Nell’affascinante parallelismo tra teatralità e arte, che caratterizza il suo percorso esistenziale e professionale, risiede un tassello fondamentale per cogliere e comprendere pienamente la peculiare ricerca di sperimentazione stilistica, attraverso cui si incanala e si orienta la versatile e camaleontica capacità ideativa e progettuale. Da un lato, sviluppa l’intento di stupire e sorprendere lo spettatore, che assiste allo scenario recitato sul palcoscenico, dall’altro riesce a conquistare l’osservatore con l’intensità delle opere pittoriche, all’insegna di un tripudio congiunto di emozionante coinvolgimento e immediato impatto emotivo”.

Messini afferma che è l’istinto a spingerlo a dipingere e che l’atto creativo gli trasmette un insieme di forti e coinvolgenti emozioni non ben decifrabili e inquadrabili: entusiasmo, soddisfazione, esaltazione ma anche dubbi, quando la creazione finale non soddisfa pienamente le aspettative da lui perseguite. Per lui la pittura è insita nel suo DNA altrettanto quanto la recitazione e costituisce una componente primaria e imprescindibile della sua esistenza. Sull’arte dichiara “L’arte è tutto ciò che esplode dall’intelligenza umana ed in questo senso è indefinibile”.

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Spoleto incontra Venezia: l’infinita bellezza della natura nelle fotografie di Jacqueline Domin

La nota fotografa Jacqueline Domin è stata scelta per far parte della schiera di artisti coinvolti nella prestigiosa mostra curata da Vittorio Sgarbi e diretta dal manager produttore Salvo Nugnes dal titolo “Spoleto incontra Venezia“. L’esposizione è allestita a Venezia dal 28 settembre al 24 ottobre 2014 presso Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. In questa intervista la fotografa rivela le proprie emozioni sui soggetti da lei ritratti negli scatti e le sue idee sull’arte contemporanea.

D: Che sensazione prova a staccarsi da un pezzo venduto?
R: L’emozione e sensazione che ho provato nell’istante dello scatto è lì nella fotografia e resterà dentro di me per sempre. Quell’immagine andrà ad un’altra persona che vivrà la sua propria emozione guardandola. L’idea mi rende felice.

D: Qual è il lavoro a cui è più affezionata? Perché?
R: Non potrei scegliere. Ogni fotografia è stato davvero un attimo unico.

D: Come vede l’arte rispetto la crisi dei giorni d’oggi?
R: Imbavagliata e abbandonata.

D: Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il Suo lavoro?
R: Nessun artista. Mentirei altrimenti.

D: Quale messaggio vuole trasmettere con la Sua arte?
R: Credere in quello che si fa, amandolo fino in fondo con gioia.

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Jacqueline Domin: la fotografia naturalista dell’artista francese in mostra a Spoleto incontra Venezia

La nota fotografa Jacqueline Domin è stata scelta per far parte della schiera di artisti coinvolti nella prestigiosa mostra curata da Vittorio Sgarbi e diretta dal manager produttore Salvo Nugnes dal titolo “Spoleto incontra Venezia“. L’esposizione è allestita a Venezia dal 28 settembre al 24 ottobre 2014 presso Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. In questa intervista la fotografa rivela le proprie emozioni sui soggetti da lei ritratti negli scatti e le sue idee sull’arte contemporanea.

 

D: Che sensazione prova a staccarsi da un pezzo venduto?

R: L’emozione e sensazione che ho provato nell’istante dello scatto è lì nella fotografia e resterà dentro di me per sempre. Quell’immagine andrà ad un’altra persona che vivrà la sua propria emozione guardandola. L’idea mi rende felice.

 

D: Qual è il lavoro a cui è più affezionata? Perché?

R: Non potrei scegliere. Ogni fotografia è stato davvero un attimo unico.

 

D: Come vede l’arte rispetto la crisi dei giorni d’oggi?

R: Imbavagliata e abbandonata.

 

D: Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il Suo lavoro?

R: Nessun artista. Mentirei altrimenti.

 

D: Quale messaggio vuole trasmettere con la Sua arte?

R: Credere in quello che si fa, amandolo fino in fondo con gioia.

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Maria Pia Severi: a “Spoleto incontra Venezia” la fotografia in movimento dell’artista emiliana

Grande partecipazione di Maria Pia Severi a “Spoleto incontra Venezia”, le grandi mostre curate dal Prof. Vittorio Sgarbi e dirette dal manager Salvo Nugnes, negli storici contesti di Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich a Venezia. Le splendide ed originali opere fotografiche della Severi sono in esposizione nei due meravigliosi edifici, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014.
Di seguito, l’intervista alla rinomata artista.

D: Che sensazione prova a staccarsi da un pezzo venduto?
R: Sapendo che di ogni pezzo venduto me ne restano altri cinque direi che non mi dispero affatto: arriverà spero il momento che li venderò tutti! Ogni artista è felice quando il suo lavoro viene apprezzato e retribuito.

D: Qual è il lavoro a cui è più affezionata, e perché?
R: Ogni Città che visito deve diventare prima “mia”, in ogni senso, culturale, storico e visivo. Ogni volume che esce sull’ultima nata è per me sempre il più bello. Poi me ne dimentico e passo ad altro, nel senso che non sto a crogiolarmi sul nuovo volume da me creato.

D: Come vede l’arte rispetto la crisi dei giorni d’oggi?
R: Ritengo che, ora come ora, la fotografia tende ad avere la prevalenza sulla pittura, poiché costa meno e può essere più bella e decorativa di un brutto dipinto, magari più costoso.

D: Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il Suo lavoro?
R: Nessuno, sebbene io sia da sempre stata amante e collezionista di opere d’arte. Ho sempre fotografato ciò che mi piaceva. Nel 1984, quando fu pubblicato il mio primo libro Sotto il segno di Modena, apparve palese che ritraevo prevalentemente figure femminili che passavano per le vie di Modena e che, colte dal mio obiettivo, si trasformavano in “personaggi” mentre Modena appariva solo sullo sfondo. Fu Franco Vaccari, che aveva già esposto alla Biennale di Venezia ed era stato definito da Bonito Oliva sul settimanale L’Espresso un “artista extravagante”, che mi spinse a pubblicarlo ed in più mi fece il menabò e la prefazione. All’epoca facevo foto con la mia Kodak Instamatic. Sottolineo che all’epoca, giovane procuratrice, scattavo le mie foto recandomi in ufficio, eppure ogni giorno, anche se ripetevo la stessa via, tutto mi sembrava nuovo e diverso. Sotto il segno di Modena fu definito, anche dagli altri artisti modenesi ‘il più bel libro mai fatto su Modena”. Trascorso il tempo dell’avvocatura, cercai un nuovo stile. Andando in macchina con mio marito, cercavo di fotografare paesaggi di lato, il più delle volte non riprendevo nulla, ma le foto “a tutta velocità” che riuscivo a fare mi entusiasmavano. Allora cercai di riprodurre col movimento delle braccia questa realtà e così nacque il mio nuovo stile che applico, con varianti, anche ora. Ecco come fotografo. Seguo il mio istinto sempre ed ho creato uno stile all’epoca rivoluzionario, di foto in movimento. Franco Vaccari mi aiutò a confezionare anche i due libri successivi Emozioni Capresi-Inverno e Venezia è Sogno, di cui mi fece anche le relative prefazioni, sottolineandomi che chi aveva beneficiato di una sua prefazione, avrebbe certamente avuto un futuro d’Artista.

D: Quale messaggio vuole trasmettere con la Sua arte?
R: Vorrei coinvolgere le persone nelle emozioni che io provo fotografando. Inoltre vorrei lasciare libero sfogo all’interpretazione delle mie foto. In altre parole vorrei che le mie foto fossero intriganti. Il complimento più bello che mi fanno è quando colgono nelle mie foto qualcosa di diverso dalla realtà. La fantasia che si scatena a guardare le mie foto è illimitata ed io mi diverto molto ad ascoltare anche le più strambe interpretazioni! Così ha anche fatto il professor Vittorio Sgarbi a Spoleto! Si ricorda Vittorio?

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“Spoleto incontra Venezia”: apprezzamenti per la pittura impressionista di Barbara Pazzaglia

Continua il successo della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” che dal 28 settembre al 24 ottobre 2014 costituisce un simbolico “osservatorio sull’arte contemporanea”, richiamando le parole del curatore Vittorio Sgarbi, e propone una ricca collettiva con una serie di illustri personalità tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì, Pier Paolo Pasolini. L’esposizione con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, è allestita nelle meravigliosa cornice storica di due nobili dimore, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. La pittrice impressionista Barbara Pazzaglia ha proposto nell’occasione delle interessanti creazioni ottenendo apprezzamenti elogiativi.

Il mosaico di forme e di immagini dall’apparente semplicità compositiva e scenografica delle strutture narrative della Pazzaglia si esplica in un’elaborazione ragionata e ponderata, dove ogni componente si inserisce nel contesto rappresentativo per motivi precisi, di equilibrio ottico, cromatico e semantico. Ha una personalità artistica proiettata verso un’inclinazione impressionista con profonde connotazioni emotive. La natura è vista come risorsa sublime e fonte d’ispirazione del traguardo creativo, innescato da un percorso esistenziale di umile e costante ricerca di significati primari, da inserire in un linguaggio universalmente condivisibile.

Sullo stile da lei perseguito spiega “La mia pittura lascia immaginare attraverso l’impressione e suscita la curiosità della percezione. La natura è per me fonte d’ispirazione primaria. I colori sono molto importanti, così come l’impianto del quadro, la sua struttura e le emozioni che comunica. Il bianco è sempre presente come luce intera, somma di colori puri, è l’assenza di confini, l’infinito. La mia attenzione si rivolge ai piaceri, che scaturiscono dalle impressioni, dalle sensazioni, dalla percezione, dal corpo, dall’intelletto“.

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Al “Gattopardo Caffè” di Milano una serata tra arte e musica per presentare il concorso #26MOTIVIPERFAREARTE

Attesissima serata di festa a tema arte e musica organizzata per Domenica 26 Ottobre 2014 dalle ore 20.00 al famoso locale milanese “Gattopardo Caffè” in occasione della presentazione del Concorso #26MotiviPerFareArte ideato dal noto imprenditore, cantante, compositore e show man televisivo Vittorio Gucci. Durante l’evento ad ingresso libero sarà possibile ricevere tutte le delucidazioni informative per l’iscrizione, libera e gratuita, riservata a ragazzi e ragazze dai 18 ai 26 anni di età. La giuria di qualità dovrà poi vagliare le opere pervenute e selezionare accuratamente i 26 vincitori finali, di cui uno appartenente alla Comunità Exodus di Don Antonio Mazzi e uno scelto tra i detenuti del Carcere di Milano Bollate. I membri giurati sono: Vittorio Sgarbi Presidente, Giorgio Forattini, Cristiano De Andrè, Alessandro Meluzzi, Antonio Vandoni, Jo Squillo, Stefano Bidini.

Di recente Gucci è stato insignito di una targa premio istituzionale di riconoscimento per la brillante carriera imprenditoriale, consegnatogli dalla prefettura di Treviso e dall’Assessore al Sociale Dott.ssa Liana Manfio, durante un esclusivo gala per festeggiare i 150 della Croce Rossa, tenutosi nel rinomato Auditorium Fondazione Cassamarca a Treviso, in data 10 Ottobre scorso.

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Fabrizio Berti presenta le sue opere intrise di poeticità a “Spoleto incontra Venezia”

Un ricco parterre di nomi altisonanti partecipa alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes: da Dario Fo a Eugenio Carmi, da José Dalì a Pier Paolo Pasolini, la collettiva si snoda tra le sontuose mura di due antichissimi edifici veneziani, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. Dal 28 Settembre al 24 Ottobre sarà possibile visitare con ingresso libero le prestigiose location nel cuore della magica Venezia. Tra gli artisti selezionati per l’illustre vetrina internazionale si inserisce il pittore Fabrizio Berti con una coinvolgente serie di dipinti di ricercata espressione intimista.

Nel commentarne la ricerca stilistica è stato detto “Una raffigurazione essenziale e intrisa di spiritualità quella di Fabrizio Berti. I suoi lavori si basano su giochi tonali di grande abilità e su una stesura variegata, che ben accompagnano lo scenario contenutistico. Attinge al verismo, celebrando la solennità di gesti di antica consuetudine nella concretezza stilizzata delle sagome, dai raffinati e armoniosi contorni. Appare la liricità di un artista, che opera nei canoni tradizionali, diffondendo un messaggio poetico sempre attuale e presente, al di fuori del tempo e della storia”.

Berti concepisce l’arte come mezzo strumentale e considera il suo fare arte come una missione, una forma di vocazione assoluta e innata, una missione trasmessa fin dalla nascita, finalizzata a suscitare emozioni nello spettatore per dare voce alla dimensione interiore e all’anima. Guardando le creazioni si viene trasportati in un viaggio iniziatico di illuminazione esistenziale e spirituale per unificare quella scintilla primordiale, che dal caos genera il cosmo, l’ordine, l’armonia del creato e sostiene e conferisce il significato primario a ogni essere vivente.

Su di lui è stato scritto “È indispensabile la sua esperienza filosofica e poetica all’evoluzione della spiritualità, intesa come riscoperta del sé, della sfera introspettiva, che diventa l’essenza stessa del vivere, la fonte d’ispirazione imprescindibile per lo studio approfondito sulla forma, sulla figura e sul colore. Emerge la sintesi formale della narrazione, che si trasforma in ricordo e memoria del vissuto, con una costante evoluzione fatta sull’analisi della percezione interna della -ratio- in relazione al senso di infinito, che trapela dall’insieme compositivo”.

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Edyta Wachowicz: a Spoleto incontra Venezia le trasfigurazioni oniriche dell’artista polacca

“Spoleto incontra Venezia” si propone come vetrina internazionale a cui si ricollegano nomi di esponenti di prestigio come Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, Josè Dalì. La grande mostra è in allestimento dal 28 settembre al 24 ottobre 2014 con la curateladel professor Vittorio Sgarbi e la direzione del noto manager produttore Salvo Nugnes. L’allestimento è nel magnifico Palazzo Rota Ivancich, situato a pochi passi da Piazza San Marco. Tra i selezionati artisti partecipanti Edyta Wachowicz porta la sua arte pittorica di originale ed eclettica ideazione.

La pittrice di origine polacca attualmente vive e lavora nel centro di Firenze. Ha studiato Storia dell’Arte e Letteratura. Molti suoi quadri sono conservati in collezioni private di tutto il mondo. E’ anche una fotografa professionista e una graphic designer di successo. I suoi dipinti d’impronta moderna seguono l’elemento onirico e la fantasia ed esprimono il lato grottesco della vita. Il colore è elemento protagonista. I suoi lavori sono influenzati dal Dadaismo e dal Futurismo.

Di lei hanno scritto “Pittrice, come un abile funambolo cammina in bilico tra sogno e realtà, attraverso allegorie concettuali, simboli nascosti e colori significanti. Opere avvolte da un alone magico e trasognato, che però non indietreggia di fronte agli aspetti più grotteschi della vita”.

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L’essenza della pelle: in mostra a Spoleto incontra Venezia l’arte iperrealista di Antonio Santucci

Tra i il novero degli artisti in mostra a “Spoleto incontra Venezia” è presente anche l’artista Antonio Santucci. L’evento è in allestimento dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 a Palazzo Rota Ivancich, storico edificio nei pressi della meravigliosa Piazza San Marco. La mostra è curata da Vittorio Sgarbi e diretta dal manager produttore Salvo Nugnes. Tra i nomi di spicco artisti come Dario Fo, José Dalì ed Eugenio Carmi.

Antonio Santucci è un pittore che fin da piccolo ha sempre espresso l’amore per il disegno, i colori e soprattutto per la figura umana, tanto da scrutarne tutti i particolari ed arrivare ad essere un pittore quasi totalmente iperrealista. Santucci utilizza la tecnica dell’acrilico per dipingere per lo più volti, usa il colore su tela in maniera eccellente ed il suo tratto appare molto personale e deciso. Ogni soggetto dipinto ha un incarnato differente che rende l’opera e la persona ritratta unica ed autentica. Le pieghe della pelle e delle labbra, il colore dell’iride, la delicatezza dei capelli e la durezza del volto sono caratteristiche essenziali dei suoi dipinti.

L’artista esprime l’eleganza iperrealista della pelle, la arricchisce di dorature naturali, la modella sulla tela come fosse seta e la stropiccia come fosse carta, ne evidenzia il tempo che passa, butta fuori storie vissute ed esprime l’essenziale attraverso la corteccia rosea. Antonio Santucci affronta la sua arte in maniera completa, scrutando attraverso la pelle l’essenza dell’anima. Il suo percorso verso l’iperrealismo è dovuto alla continua ricerca di molteplici personalità e all’esplorazione di caratteri su cui riflettersi ogni istante in maniera differente. Il fitto e sostanzioso tracciato della narrazione pittorica di Antonio Santucci, regala un impatto visivo di immediato stupore. L’assoluta perfezione tecnica elaborativa trae quasi in inganno l’osservatore, facendo scambiare le raffigurazioni, dal prodigioso virtuosismo esecutivo, per immagini fotografiche ad altissima qualità.

Lo scrupoloso lavoro compiuto da Santucci, si focalizza prevalentemente sulla complessa e articolata gamma delle espressioni umane dei volti, sui peculiari caratteri distintivi facciali, sui fattori compositivi specifici della ritrattistica dei visi, proposti in versione di prospettiva molto ravvicinata, con una formula di inquadratura in visuale di primo piano. Tale metodologia applicativa, frutto di un approfondito e accurato studio preparatorio in materia, permette di carpire e valorizzare ogni minimo dettaglio, anche quello in apparenza più insignificante, imprimendo una reale veridicità di stupefacente effetto estetico, senza però tralasciare l’importanza dello scandaglio psicologico e dell’analisi dei contenuti introspettivi, riferiti ai soggetti protagonisti dei quadri.

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Paesaggi in chiave surreale per Maurizio Scarpellini alle mostre veneziane curate da Vittorio Sgarbi

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi racchiude una serie di importanti esponenti del panorama attuale all’interno di una variegata esposizione in collettiva diretta dal manager produttore Salvo Nugnes, che si svolge dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 nell’incantevole scenario di Venezia presso due edifici antichissimi, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. I personaggi coinvolti hanno fama internazionale: Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì. Nel selezionato parterre di presenze si annovera il pittore Maurizio Scarpellini con un’interessante serie di dipinti ispirati dal surrealismo figurativo, proposti in formula di originale rivisitazione personalizzata, che hanno ricevuto particolari apprezzamenti elogiativi.

Sull’artista è stato commentato “Le opere di Scarpellini sono rielaborazioni in chiave surreale e fantastica di tematiche d’impronta mistica e simbolista, attraverso elementi e soggetti collocati in prospettiva tridimensionale e inseriti all’interno di ambientazioni immaginarie, appartenenti a una dimensione irreale. In questa coinvolgente trasformazione dell’oggetto in trasfigurazione simbolica, il significato resta da decifrare da parte dell’osservatore, che diventa così complice dell’elaborazione stessa del messaggio da divulgare. Rifugge i canoni estetici tradizionali per enfatizzare il potere allusivo della creazione artistica, disseminando indizi di un altro mondo, tutto da scoprire e reinterpretare”.

 

Scarpellini racconta “Il mio laboratorio è una villa sul mare da me ristrutturata, per accogliere appassionati d’arte. Mi reco lì quotidianamente per trovare la giusta ispirazione e progettare sempre idee innovative. È un posto unico, speciale, dove mi sento particolarmente ispirato soprattutto durante la stagione invernale”. Egli predilige l’uso dell’acrilico per riprodurre forme e soggetti in dimensione tridimensionale, che si alternano a sfondi di paesaggi. La sua produzione è arricchita anche da sculture ricavate da legna e tronchi recuperati in riva al mare.

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Richiami marini per le opere in vetro di Daniela Forti per Spoleto incontra Venezia

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” ha aperto i battenti con forte successo di pubblico e di critica sotto l’esperta curatela di Vittorio Sgarbi e la gestione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes. E’ allestita dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014 nel contesto veneziano di due pregevoli strutture secolari, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich e raduna un ricco entourage di esponenti illustri del panorama attuale del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì. Al suo interno è possibile ammirare le preziose creazioni in vetro realizzate con esclusiva lavorazione artigianale della rinomata artista Daniela Forti.

Attraverso la fusione del vetro e del cristallo la Forti approda ad una sua personale interpretazione e rivisitazione, avvalendosi di una metodologia innovativa, che rende i suoi lavori unici ed inconfondibili, coniugando insieme fantasia ideativa, forme e colori in una composizione armoniosa ad intreccio dalla dinamica plasticità strutturale. Le sculture vengono modulate e forgiate tramite la luce, che trasmette intensa energia vitale alle rappresentazioni, anche in virtù del gioco della luminosità trasparente sapientemente utilizzato dall’artista per dare ulteriore movimento e fluidità all’insieme.

Sulle componenti peculiari della sua ricerca stilistica è stato commentato “Le sue creazioni in vetro possiedono una valenza decorativa e artistica assai pregevole e sono il risultato di una raffinata e sapiente espressione di artigianato manifatturiero rimasto incontaminato e puro nei secoli. Sono opere di eccellente esecuzione, che obbediscono ai migliori canoni della tradizione, eseguite su disegni progettuali esclusivi, curate nel minimo dettaglio di resa e realizzate con scrupolosa lavorazione in ogni fase elaborativa. Per la Forti il vetro è come un simbolico oggetto del desiderio, che contiene in sé un mondo costruito sulla luce e i suoi molteplici riflessi, un materiale che si presta ad essere plasmato, forgiato, piegato, curvato, modellato dalla sua fantasia di sognatrice“.

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Convegno “TURISMO SOSTENIBILE & EXPO 2015″ Arti e saperi per raccontare il territorio

Con espositori e visitatori provenienti da ogni parte del mondo, Expo 2015 parla attraverso grandi numeri e si preannuncia come un evento chiave per la promozione del turismo sostenibile, dove saperi e sapori si incontrano per permettere la conoscenza del territorio italiano e delle sue molteplici peculiarità.

 

Su questo tema si svilupperà il convegno “Turismo sostenibile & Expo 2015 – Arti e saperi per raccontare il territorio” in programma venerdì 24 ottobre a partire dalle 14.30 a Rovereto, presso il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. L’evento, organizzato da Alta Scuola per l’Ambiente (ASA) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in partnership con il Mart e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, farà il focus su questi ambiti attraverso la testimonianza di esperti e docenti.

 

Al convegno prenderanno parte Alberto Mina, direttore Relazioni Esterne e Istituzionali di Padiglione Italia Expo Milano 2015 e Piersandro Cocconcelli, direttore UCSC ExpoLAB, Università Cattolica del Sacro Cuore, con i quali verranno approfondite le potenzialità e le implicazioni turistiche legate all’evento di richiamo mondiale.

 

La relazione tra scoperta del territorio e delle sue tradizioni, tra saperi e sapori che caratterizzano i territori italiani sarà al centro dell’intervento di Gianluigi Zenti, Presidente Academia Barilla. Sostenendo i produttori locali, difendendo le tipicità Dop, favorendo l’accesso delle piccole e medie imprese italiane nei mercati internazionali ed incentivando l’innovazione nel rispetto dell’artigianalità, la food academy è da sempre impegnata nella promozione territoriale attraverso la cultura gastronomica.

 

Al convegno prenderanno inoltre parte Ada Rosa Balzan, esperta in sostenibilità e green marketing, coordinatrice del Master in Turismo sostenibile e brand del territorio; Carla Bino, docente di Storia del teatro, coordinatrice del Master in Turismo sostenibile e brand del territorio, ALMED; Patrizia Galeri, Responsabile Environmental and Educational Hub, coordinatrice del Master in Turismo sostenibile e brand del territorio, ASA.

 

Il convegno presso il Mart sarà, inoltre, occasione di presentazione della prima edizione del Master in Turismo sostenibile, fortemente voluto da Alta Scuola per l’Ambiente e realizzato in collaborazione con altre due Alte Scuole, Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) e Alta Scuola In Economia Agro-Alimentare (SMEA), e sei facoltà dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il Master prenderà il via a gennaio 2015 con l’obiettivo di formare figure professionali con competenze trasversali capaci di valorizzare il territorio in chiave turistica in modo sostenibile,  rispondendo appieno ad una richiesta in crescita del mercato.

In linea con i temi trattati, il convegno di venerdì 24 ottobre sarà anche il primo convegno a impatto compensato organizzato all’interno della sala conferenze del Mart. Da oggi, infatti, sia aziende sia enti pubblici potranno organizzare all’interno del Mart eventi e convegni certificati CO2 zero. Le emissioni prodotte per la realizzazione dei convegni saranno totalmente compensate con progetti di riforestazione che hanno valenza sia sociale che ambientale.

Il Mart si rivela così il primo museo in Italia ad offrire questo servizio, con l’intenzione di trasmettere un segnale di attenzione alle tematiche ambientali, anche nelle scelte concrete quotidiane in occasione di un meeting o un evento. Il Museo non solo compensa le emissioni ma promuove suggerimenti di buone pratiche per rendere l’evento ancora più sostenibile, suggerendo ad esempio di raggiungere il Mart in treno ed utilizzando materiali riciclati e riciclabili per la sua realizzazione.

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI: 

ASA – Alta Scuola per l’Ambiente

Università Cattolica del Sacro Cuore 

Ada Rosa Balzan 

Antonella Olivari

Direzione di sede

Area comunicazione, relazioni esterne

[email protected]

tel +39 030 2406275 – cell. 335 5665447

 

AdaRosaBalzan

Ufficio stampa esterno

[email protected]

tel +39 346 7565069

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