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Agenzia Promoter – “Vado da Francesco” il nuovo libro di Padre Enzo Fortunato in anteprima alla Mondadori di Milano con la partecipazione Giorgio Mulé e Franco Cardini

Il Direttore della Sala Stampa Sacro Convento di Assisi, Padre Enzo Fortunato presenterà il suo nuovo libro “Vado da Francesco” (Mondadori), Lunedì 31 Marzo 2014, alle ore 18.30, nel prestigioso contesto della libreria Mondadori Multicenter Duomo, in piazza Duomo 1, a Milano. Durante l’interessante incontro letterario interverranno il direttore del settimanale Panorama Giorgio Mulé e lo storico saggista italiano Franco Cardini e saranno presenti volti assai noti del calibro di Marco Magnifico, vicepresidente del FAI; Stefano Lucchini, presidente di ENI Usa; Caterina Caselli, rinomata cantante e volto tv; Mario Bertolissi, vicepresidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo; Salvo Nugnes, noto manager e produttore di grandi eventi.

 

La Basilica ed il Sacro Convento hanno ospitato visite ufficiali e incontri riservati, messaggi pubblici e testimonianze private. Nel libro di Padre Fortunato sono raccolti e raccontati alcuni di tali momenti, vissuti da personaggi famosi o da semplici donne, uomini e ragazzi arrivati fin lì per placare la loro ansia e cercare risposte non effimere ai loro interrogativi sul vivere. In un arco di tempo che copre 51 anni, dal viaggio ad Assisi di Papa Giovanni XXIII a quello di Papa Francesco, il lettore entra così nel cuore del francescanesimo attraverso gli occhi e le parole di persone che sono state sempre accolte dalla comunità dei frati con il motto di Francesco d’Assisi «Il Signore ti dia pace»: da Madre Teresa di Calcutta a Bruce Springsteen, da Michail Gorbaciov a Franco Zeffirelli, da Roberto Benigni a Renato Zero, da Andrea Bocelli a Shimon Peres, ecc.

 

Padre Enzo Fortunato afferma “Era desiderio di San Francesco la possibilità di interagire e coesistere con tutti, un uomo accanto all’altro. La Chiesa è chiamata a partecipare nel mondo della comunicazione perché di essa fa parte l’uomo e dove c’è l’uomo c’è la Chiesa”.

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Global Marketing 2011: grandi e medie aziende di fronte al social media marketing. Il consueto appuntamento annuale si allinea al nuovo marketing con la parola chiave ‘experience and relations’

Esperti di comunicazione digitale e formazione seguiranno con un programma interattivo  l’apertura e la chiusura dell’evento sul marketing e la comunicazione, il 30 e 31 marzo 2011 al Centro Congressi Hotel Parchi del Garda di Lazise, VR. L’apertura della due giorni sarà affidata a Marco Camisani Calzolari e alla sua vision “O cambi o muori”mentre Fabrizio Bellavista, Andrea Genovese e Lorenzo Guerra parteciperanno alla tavola rotonda conclusiva dell’exposummit, “Parola chiave: relazione ed experience. Prove d’uso dei Social Media”. Qui intervengono con ‘prove su strada’ dei nuovi device collegati ai più attuali social media

Il Global Marketing è un evento mirato ed efficace sul marketing e la comunicazione, organizzato da Global Corporate e giunto alla dodicesima edizione. Si svolgerà il 30 e 31 marzo 2011 al Centro Congressi Hotel Parchi del Garda di Lazise (VR) e, come ogni anno, ha l’obiettivo di fare incontrare e confrontare la domanda e l’offerta su idee e budget attraverso l’alternanza di appuntamenti 1to1 preselezionati e conferenze tematiche di approfondimento.

Quest’edizione del Global Marketing si concluderà, giovedì 31 marzo alle ore 16, con la tavola rotonda “Parola chiave: relazione ed experience. Prove d’uso dei Social Media”, un momento esperienziale con prova su strada dei nuovi strumenti di condivisione. Vi parteciperanno, tra gli altri, Fabrizio Bellavista, partner Istituto Psycho Research e esperto di comunicazione digitale, Lorenzo Guerra, fondatore di Amigdalab e tra i più giovani web evangelist e Andrea Genovese, fondatore del magazine ‘7floor’ e coach del cambiamento. I primi due hanno così risposto alla domanda sull’utilità dei social media, fornendo tre consigli per una strategia di social networking in Italia.

“Il primo consiglio per le aziende è quello di non avere paura di approcciare i social network perché rappresentano una componente importante dell’attività sul digitale” esordisce Lorenzo Guerra e concorda Fabrizio Bellavista: “abbiamo in Italia la più alta percentuale di presenze nei social network in rapporto ai naviganti (circa 20 milioni di persone su circa 25 milioni di navigatori web): incontrarsi, chiacchierare, conoscersi, sono tre verbi nel dna del nostro popolo. Il primo consiglio è quello di portare il brand in un salotto, presentandolo come fosse un amico ma ricordandosi che in qualsiasi salotto si va essenzialmente per conversare, chi dice più di una volta ‘oh come sono bello’ non trova credito, annoia. Saper ascoltare gli altri, interagire nelle discussioni, lanciare proposte o buone idee, partecipare alla vita sociale sia nel social media che offline”. Il fatto di conversare e soprattutto di ascoltare è anche il secondo consiglio di Guerra: “è fondamentale imparare ad ascoltare, capire cosa dicono le persone (i clienti dell’azienda), chi lo dice e dove, sedendosi in mezzo ad esse, ascoltando e solo successivamente intervenire. Bisogna fare attenzione a non declinare la comunicazione con le logiche dei vecchi media, parlando senza ascoltare le risposte. La strategia più premiante è questa, ascoltare, imparare come ci si comporta e poi dire la propria, cercando di adeguarsi senza imporsi. In alcuni luoghi digitali, infatti, la gente parla, esprime il proprio parere liberamente e si può capire cosa le persone pensano davvero. E’ necessario, ad esempio, esserci su Facebook e Twitter: il primo è ottimo per relazionarsi con le persone interessate, trovandosi sul loro stesso piano, il secondo serve come cassa di risonanza per ciò che si fa. Un terzo consiglio è la conseguenza dei primi due (non avere paura e ascoltare), cioè cercare di comprendere qual è il linguaggio più giusto e utilizzarlo, adoperando la grammatica più adatta”. Bellavista consiglia invece, in seconda istanza, di “esaminare cosa succede – What Happens! -, monitorando il buzz in modo proattivo. Non esiste più la logica di inviare un messaggio e poi ascoltare: è un unicum in real time! Per ultimo, ma non ultimo, essere trasparenti. Chi si interfaccia deve essere un rappresentante autorevole della marca o almeno collaborare visibilmente con chi si interfaccia quotidianamente nel social media a nome dell’azienda”.

Global Marketing ha il patrocinio di ACPI (Associazione Consulenti pubblicitari italiani), ADICO (Associazione Italiana per il marketing, le vendite e la comunicazione), AIDIM (Associazione Italiana per il Direct marketing), ASSINTEL (Associazione Nazionale Imprese ICT) e TP (Associazione Italiana Pubblicitari professionisti).

http://www.global-marketing.it

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