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Il mercato immobiliare nel primo 2014

L’Agenzia delle Entrate ha reso noti i dati del mercato immobiliare relativi al primo trimestre 2014, ed è giusto che i confronti con lo stesso periodo 2013 suscitino un cauto ottimismo nel settore.
Rispetto al primo trimestre dello scorso il ramo immobiliare cresce dell’1,6%, di certo una crescita non esorbitante ma è importante che il trend, sempre negativo degli ultimi anni, cambi segno e diventi un valore sopra lo 0.
Il contemporaneo calo dei prezzi anche in questo trimestre (fenomeno costante in atto, seppure in modo lievissimo, da ormai 2 anni) può essere una delle ragioni di questa corrispettiva crescita nelle compravendite.

Infatti il -4,6% dei prezzi relativi allo stesso periodo del 2013 è un dato pesante che può aver spostato l’ago della bilancia sulla scelta degli acquisti.

I canali principali che hanno trascinato la crescita dell’1,6%, come detto, sono quello commerciale ed edilizio, entrambi oltre il 4% annuo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

E’ il centro Italia a dare lo scossone più forte a questa ripresa, con il Nord a tenere ed il Sud a far registrare un leggero calo, seppur contenuto rispetto a ciò a cui eravamo abituati a vedere negli ultimi anni.

Molto interessante è inoltre il dato delle 8 città più popolate d’Italia, che congiuntamente, annotano un incremento del 10,2% sullo scorso anno: ciò è sinonimo di una rinnovata voglia di investire per necessità e non sul mattone, soprattutto nei grandi centri dove il lavoro è il nucleo portante della società abitante.
Bologna, Genova e Roma detengono lo scettro assoluto, con un dato spaventosamente positivo con quasi il 30% per il capoluogo emiliano, e abbondantemente oltre il 20 per la storica città portuale e per la Capitale.

Unici 2 segni rossi per Palermo e Napoli: se la prima è sostanzialmente alla pari (-1%), e la città partenopea a far preoccupare con il suo -25,3% dopo aver fatto registrare solo 3 mesi un negativissimo -42,8% nell’ultimo trimestre 2013.
Gli esperti del settore però, guardano sotto una luce diversa il dato campano: le dismissioni del patrimonio pubblico del 2013 hanno influenzato i dati relativi all’anno passato in peso tale da far registrare questi picchi negativi. Ciò vorrà dire che ci si dovranno aspettare altre benchmark poco invitanti per Napoli e provincia. Stesso scenario, senza scusanti sul 2013 però, lo vive il settore terziario, in costante perdita da 2 anni e mezzo, e sembra che l’andamento non sia destinato a cambiare. Le attività complementari e di servizio, grande boom negli anni passati, mostrano anche nei dati sulle compravendite di immobili una fragilità strutturale che non può essere diversamente commentata.
Come il settore residenziale, anche quello commerciale mette il segno più, confermando una maggiore fiducia rispetto alla pesante crisi dal quale il paese sembra, pian piano, stia uscendo.
La cartina di tornasole sarà e dovrà per forza di cose essere la valutazione dei dati del secondo quarter che verrà diramata nel corso del mese di settembre.
Come avrebbero detto i combattenti del passato: per ora è vinta solo la battaglia, per conquistare la guerra il cammino è ancora lungo. Vedremo il secondo trimestre cosa ci riserverà.

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Lavorare a Udine: ufficio in centro o in periferia?

La situazione del mercato immobiliare degli ultimi anni del capoluogo friulano non è tra le più rosee dell’intera penisola e ha fatto registrare un calo di circa il 50% delle vendite e delle locazioni negli ultimi 5 anni.
Questo fenomeno non è stato però accompagnato da un calo dei prezzi d’offerta nelle zone centrali e così, gradualmente, l’attenzione della popolazione si è sempre più spostata verso le aree distanti dal centro, la cosiddetta periferia, che al contrario del trend globale di Udine hanno marcato lievi aggiustamenti verso il basso dei prezzi di vendita e locazione degli immobili residenziali e commerciali.
Questo significa che la forbice tra i prezzi al metro quadro, siano essi finalizzati alla vendita o all’affitto, si sia allargata, con una conseguente diaspora e delocalizzazione verso l’esterno anche delle principali attività commerciali e professionali.
Se a ciò si aggiunge il vantaggio che le nuove costruzioni possono garantire a livello di risparmio energetico e di impatto ambientale il quadro è chiaro.
Come sta avvenendo in una grande metropoli come Milano, in cui il fenomeno dello spostamento di aziende e di uffici professionali verso la corona esterna della città è sempre più in espansione, così anche ad Udine, che conta circa 180 mila abitanti, l’abbandono del centro per la periferia è un tema di assoluta attualità.
Il fascino di possedere l’ufficio nel centro, cuore pulsante del commercio del capoluogo, si sta sempre più affievolendo: la crescita abitativa delle periferie, infatti, vuol dire crescita di comunità delocalizzate, non più solo attratte da ciò che è presente tra i palazzi storici delle vie centrali ma capaci di vivere l’intera città in un’ottica sempre più globalizzata e quindi decentralizzata.
Se a questo si aggiunge la valutazione degli immobili commerciali al metro quadro risulta ancora più netta la possibilità di vantaggio economico nella scelta tra un ufficio in centro o in periferia.
Dalle ultime pubblicazioni di settore si passa dai 2.500 € al metro quadro per gli uffici nella zona pedonale tra le storiche strade di via Mercatovecchio, via Canciani, via Savorgnana e Piazza Duomo, agli 800-1.000 € al metro quadro delle zone esterne al di fuori della circonvallazione.
Allo stesso modo i canoni di locazione passano dagli 11 € al mq nelle zone centrali sino ai 4-5 € di quelle periferiche, con un delta di più di 5 € al mq al mese.
Risulta evidente che in un periodo socio-economico come quello che stiamo attraversando in cui le famiglie seguono molti accorgimenti finalizzati ad una gestione più efficiente delle finanze, così anche i commercianti ed i professionisti devono seguire ed assecondare le dinamiche sociali, per mantenere vive e fiorenti le loro attività.
Non ci si può permettere che la redditività delle attività venga assorbita con un impatto percentuale quasi pieno dagli elevati costi di mantenimento degli uffici nelle zone più centrali.
In più, come detto, la possibilità di sfruttare la costruzione dei nuovi edifici delle zone periferiche ai fini professionali garantisce un risparmio anche in termini di costi energetici e di manutenzione.
La cosiddetta crisi o, più concretamente, il modo diverso di spendere il denaro degli ultimi anni ha permesso di creare un nuovo fenomeno di delocalizzazione e sfruttamento globale di tutto il territorio della città di Udine.
Questo può essere uno dei fattori cardine che aiuterà la ripresa economica della città.

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Pordenone, lo sviluppo dell’edilizia negli ultimi anni

Lo sviluppo dell’edilizia della città di Pordenone, nel corso degli ultimi anni, è stato un continuo alternarsi di alti e bassi, con fase costellate da maggiore produttività e fasi invece dove questa era molto bassa: si può quindi sostenere che non si è avuto un andamento standard, ma bensì diverse fasi dove la situazione è mutata radicalmente.
Purtroppo però, pare che la situazione peggiore sia arrivata con la crisi economica: dal 2012 infatti, i settori maggiormente colpiti sono proprio quello dell’edilizia, seguito poi da quello del commercio, e questo non è di certo un buon segnale per gli imprenditori edili che operano nella città, dato che le richieste di nuovi lavori, sia di ristrutturazione che di costruzione di nuovi edifici, continuano a calare in maniera costante.
Questa situazione poco facile e sopratutto bella da vivere ha inizio circa sei anni fa, ovvero nel 2008, quando il Presidente dell’Ance, Walter Lorenzon, ha deciso di descrivere la situazione del settore dell’edilizia, sottolineando che questo sta affrontando un grosso periodi di crisi, sopratutto nella città di Pordenone.
Purtroppo però, pare che le sue parole siano servite a ben poco, e che anzi, la situazione, invece che migliorare, è peggiorata tantissimo: dopo soli quattro anni infatti, la città di Pordenone ha visto una drastica riduzione dei lavoratori nel settore dell’edilizia, che sono passati dall’esser circa duemilacinquecento a circa duemilatrecento, con una dipartita di ben duecento lavoratori circa.
Questa diminuzione è avvenuta in tempi brevissimi: da dicembre 2012 a febbraio 2013 il numero di operai ha subito la riduzione, e fortunatamente, pare che non ci siano stati ulteriori cali di lavoratori causata dalla crisi, che comunque ha continuato a colpire il settore dell’edilizia nella città di Pordenone.
Se i lavoratori non sono diminuiti nel 2013, ad aver subito una piccola ma significativa riduzione sono state le aziende che operano proprio nel settore edilizio: sono quindici le aziende che, a causa della riduzione del lavoro, sono state travolte dalla crisi e che quindi, loro malgrado, si sono ritrovate a dover chiudere i battenti ed a licenziare ulteriori lavoratori.
Se invece si vuole fare un esame molto più vasto, partendo dal 2008, il settore, contando anche quello di Pordenone, ha visto una perdita complessiva di mille unità lavorative, con circa cento settanta imprese costrette a chiudere.
Ancora ad oggi, pare che la grave nube della crisi non si voglia affatto rimuovere dalla città di Pordenone: seppur vi è stata una piccola ripresa, con un leggerissimo e quasi impercettibile aumento dei lavori, lo stesso Lorenzon ha dichiarato che la ripresa definitiva del settore è ancora molto lontana, non facendo presagire quindi nulla di buono per la città.
Per porre rimedio alla situazione, il presidente dell’Ance ha chiesto al Comune di render meno lente le varie procedure burocratiche, che di fatto rallentano il lavoro, chiedendo anche che vengano richieste maggiori opere di restaurazione ed una drastica me efficace riduzione delle tasse che gravano sulle varie imprese edili, in maniera tale che esse possano sopravvivere e tornare ad essere operative nella città di Pordenone.

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Il ruolo dell’agente immobiliare nell’aquisto di una casa

L’agente immobiliare è un professionista che svolge un ruolo di intermediazione tra acquirente e venditore di un immobile. Conoscenze e professionalità di questa figura sono dunque al servizio di due parti: chi vuole acquistare una casa e chi vuole cederne il possesso. Il suo obiettivo è quindi quello di favorire la conclusione di contratti di locazione o di compravendita. Naturalmente, l’agente immobiliare deve possedere un’approfondita conoscenza del mercato di riferimento, di modo da formulare soluzioni anche complesse a fattispecie concrete che spesso esulano da una semplice valutazione al metro quadrato. Infatti, il valore di un immobile varia sostanzialmente in base ad una serie di fattori inerenti località, finiture, potenzialità commerciali, possibilità di incremento del valore nel medio periodo, e così via.

Comprare una casa, del resto, rappresenta spesso l’acquisto più importante per una persona o una famiglia, ed è un’attività che comporta una dose significativa di rischi ed insidie. Per tale ragione, molta gente si rivolge ad una agenzia immobiliare, in grado di valutare al meglio le esigenze dell’acquirente, mettendole in relazione con il budget disponibile. Inoltre, il mercato degli immobili è soggetto a variazioni anche sostanziali e solo un mediatore esperto può, con gli strumenti a sua disposizione, tutelare le parti che rappresenta.

Infatti, una stima accurata di un immobile viene realizzata sulla base delle condizioni di mercato in quel dato momento, e l’agente ha gli strumenti per valutare attentamente punti di forza e criticità. Peraltro, una volta attribuito un valore ad una casa, per il venditore il problema è quello della visibilità, affinché la sua volontà di vendere incontri le persone giuste disposte ad acquistare. Anche in tal senso, la mediazione di un professionista del settore rappresenta un valore aggiunto, poiché l’agente immobiliare seleziona la potenziale clientela per un immobile, in base a necessità personali come la vicinanza ad una determinata zona o in relazione ad esigenze legate a metrature, finiture, presenza o meno di determinati accessori. In sostanza, dunque, l’agente concorre a ridurre i tempi, tanto per il venditore desideroso di trovare acquirenti che per chi invece è alla ricerca di un immobile da comprare.

Inoltre, la compravendita di immobili, siano essi ad uso residenziale o commerciale, è sottoposta a specifiche discipline per quanto attiene la classe energetica, le norme edilizie e catastali, i regolamenti urbanistici. Dunque, solo un esperto del settore sarà in grado di valutare attentamente le documentazioni, tutelando così l’acquirente, di regola non in grado di districarsi nel complesso labirinto di prescrizioni e leggi. Si consideri anche che il venditore spesso è emotivamente coinvolto e dunque non è la figura ideale per portare avanti una delicata trattativa: anche sotto questo aspetto, l’agente svolge una funzione che tutela entrambe le parti, poiché si sostanzia come una sorta di arbitro imparziale che ottiene la fiducia di acquirente e venditore.

Si prenda in esame, infine, un altro aspetto: l’agente immobiliare segue la trattativa fino alla sua conclusione, vale a dire fino al momento del rogito, accompagnando le due parti in tutte le fasi del processo di fronte ai vari soggetti coinvolti, ovvero tecnici, notai e finanche i responsabili di banca per la concessione dell’eventuale mutuo.

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Affittare casa in centro a Udine

Udine, capitale dell’alta pianura friulana, è sicuramente una città unica per caratteristiche fisiche, ma anche culturali e artistiche. Si tratta infatti di un città centrale e strategica dal punto di vista europeo, ma soprattutto di un posto tranquillo e particolare in cui vivere.
Con la sua immensa storia e i suoi paesaggi e luoghi incantati, Udine è infatti una città unica che fa convivere al meglio la modernità della città con i paesaggi e gli ambienti naturali più intatti e particolari. Solo qui infatti possono convivere così perfettamente la modernità appunto di tutti i servizi e le attività tipiche delle più grandi città italiane, con l’attenta salvaguardia del verde cittadino e di luoghi così belli e incontaminati.
Per chi è in cerca di un appartamento in affitto, quindi, Udine è davvero una splendida e particolare città. Qui infatti potrete trovare tante soluzioni abitative tra le più diverse e svariate, per assicurare il pieno soddisfacimento delle vostre necessità e preferenze. Sia che voi stiate in cerca di un appartamento per un breve periodo, ad esempio per ragioni lavorative, o stiate cercando la vostra casa da affittare per poi viverci con tutta la famiglia, troverete sicuramente il luogo che fa più al caso vostro. Tantissime sono infatti le varianti tra cui scegliere, dall’appartamentino caratteristico e ben servito del centro, alle più grandi e spaziose villette nelle più belle e curate zone residenziali.
Qui ad Udine sono davvero tante infatti le bellissime case tra cui scegliere per un breve o lungo periodo in affitto, in quanto ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le necessità. Sia che vogliate trasferirvi per un breve periodo di lavoro o vivere con tutta la famiglia stabilmente, Udine è la città più adatta a voi, in quanto offre tutto quello che serve per vivere al meglio con tutti i vostri cari e magari anche con il vostro amico a quattro zampe. La maggior parte degli immobili infatti offre spazi verdi, giardini privati o grandi terrazze per darvi ancora più comfort e spazio per tutta la vostra famiglia.
Udine poi è una città davvero ricca di storia e tradizioni che, con i suoi innumerevoli monumenti, non vi stancherà mai. Tanti sono anche i teatri e le rappresentazioni culturali e storiche, per passare giornate sempre diverse e interessanti.
Questa bella città dell’alta pianura friulana poi è anche uno dei migliori posti d’Italia in cui vivere, come dimostrato anche dagli studi e dalle classifiche delle più importanti e rinomate testate giornalistiche italiane oltre che da Legambiente. Da tali ricerche infatti risulterebbe che Udine è tra le più sane e servite città in cui vivere, in quanto offre patrimonio ambientale incontaminato, aria pulita, ma anche tanti servizi e iniziative che rendono la vita dei cittadini più semplice e di qualità.
Udine quindi è davvero la città perfetta in cui prendere in affitto una bellissima casa per voi e la vostra famiglia, per vivere in uno dei migliori posti d’Italia sia per quanto riguarda l’ambiente che l’enorme patrimonio storico e culturale. Interessantissime sono poi anche le tante diverse soluzioni abitative tra cui scegliere, offerte dalle migliori agenzie immobiliari, ma anche da imprenditori o semplici privati.

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Piancavallo, la Cortina dei Pordenonesi

Tutte le regioni hanno delle località marittime o di montagna di spicco, presso le quali gli abitanti del luogo e i turisti sono soliti trascorrere i loro giorni di vacanza o i loro fine settimana.
In quest’ottica è possibile inquadrare Piancavallo come, per antonomasia, la montagna prediletta da tutti i Pordenonesi.
Un pò come Cortina d’Ampezzo è la metà agognata e guardata con occhi dolci da quasi tutti gli italiani, cosi’ lo è Piancavallo per i friulani.
Piancavallo è una località turistica prettamente invernale, vista la sua natura, anche se molti non la disdegnano nemmeno nel periodo estivo, durante il quale respirare un pò di aria fresca serve per spezzare l’opprimente sensazione di caldo che si prova nel corso delle afose ed intense estati friulane.
Piancavallo è una piccolissima frazione di Aviano, con appena 43 abitanti, che sorge ad un’altezza di circa 1300 metri al di sopra del livello del mare.
La località non ha origini molto remote, infatti nacque solo negli anni sessanta e nel corso del tempo ha subito una progressiva espansione ed evoluzione che l’ha portata ai livelli attuali.
Oggi è una località che offre praticamente tutto per tutti. Possono rimanere soddisfatti, infatti, bambini, coppie, giovani e meno giovani.
Le attività che possono essere praticamente in zona sono veramente svariate, basti pensare che si possono organizzare scampagnate, scalate, gare con gli sci e addirittura ci si può anche dedicare alla pratica del volo col deltaplano.
L’attività principe rimane ovviamente quella sciistica e l’insieme delle strutture dedicate a questo sport invernale sono di buona portata, tanto da donare fama e considerazione alla città.
Un grande merito che spetta a Piancavallo è quello di essersi dotata per prima, in Italia, di un sistema che producesse neve artificiale sulle piste, per consentire agli amanti dello sport sulla neve di poterlo praticare anche in periodi in cui la neve è meno intensa.
Le piste messe a disposizione sono ben diciotto e vi sono moltissimi impianti di risalita, tra seggiovie e sciovie, che consentono di raggiungerle con grande facilità ed immediatezza.
Anche i livelli di difficoltà delle piste sono diversi e si va dalla piste più semplici, tra cui la pista Casere, a quelle di intermedia difficoltà, per i più temerari, fino a quelle che richiedono una particolare abilità per essere affrontate, tipo la pista Sauc.
Per conferire alla struttura un tocco di unico e caratteristico, una delle varie piste durante la notte rimane sempre illuminata.
I più coraggiosi ed amanti del rischio estremo possono anche cimentarsi in gare di snowboard, ed in tutti i casi dalle piste è possibile godere di un panorama unico ed irripetibile, grazie alla conformazione del posto.
Non capiterà di rado, pertanto di vedere gente sulla neve incantata ad osservare in basso, soprattutto nelle giornate in cui il cielo è più limpido, quando è possibile ammirare addirittura la laguna veneta.
Il mercato immobiliare ha subito ultimamente una grande spinta con richieste di appartamenti, che provengono da triestini, friulani ma anche da croati e sloveni.
I prezzi si aggirano intorno agli 800-1000 euro al metro quadrato per edifici usati, mentre sono di circa 1600-2000 euro al metro quadrato per edifici di nuova fattura.
E proprio sulle piste da sci, sono sorti ultimamente molti residence con quotazioni degli appartamenti che oscillano tra i 2000-2100 euro al metro quadrato.
Un mercato, dunque, in gran fermento e risveglio, da non sottovalutare.

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Comprare casa o affittare casa?

Il settore immobiliare in Italia continua a creare preoccupazioni sia per quanto riguarda le vendite che per quanto concerne le locazioni.
I tempi di vendita di un immobile si sono amplificate nonostante i prezzi siano ridotti al minimo. I segni restano negativi ma il calo dei prezzi del comparto residenziale sembra prossimo ad arrestarsi e a ridare stabilità all’intero settore. Il mercato immobiliare attraversa un periodo turbolento e schizofrenico, nonostante i prezzi in ribasso si fatica a vendere e l’acquisto di una casa sembra essere divenuto per tanti un sogno se non addirittura una chimera così proprio come la locazione di un appartamento. Le occasioni di acquisto sembrano cozzare con le difficoltà che si incontrano nell’ottenere credito. I canoni di locazione sono in ribasso sia per l’esigua disponibilità di spesa degli inquilini in netta diminuzione sia per l’offerta di immobili in affitto in continuo aumento eppure nonostante questo si fatica ad affittare o a trovare un appartamento libero.
La situazione si presenta al quanto critica. La richiesta degli immobili in affitto avviene da persone monoreddito e quindi separati, single, studenti fuori sede ed immigrati, i quali per la loro apparente instabile posizione economica non si rendono affidabili nei confronti dei locatori, i quali, a sua volta sono divenuti più rigidi e richiedono garanzie per il mensile di affitto di un immobile ed al momento del contratto per assicurarsi l’affidabilità dell’inquilino e la continuità dei pagamenti di locazione esigono di poter visionare buste paghe, dichiarazione di redditi e contratti a tempo indeterminato.
Su queste promesse anche i potenziali locatari avanzano richieste e pretendono migliori condizioni contrattuali,riduzioni delle spese condominiali, scelgono in base all’ubicazione del locale, agli ambienti luminosi e all’ arredamento adeguato e nuovo.
In questo caos totale il settore immobiliare sembra presentare dei vantaggi sia per chi vorrebbe acquistare una casa che per coloro che cercano semplicemente un appartamento in affitto, quindi il dilemma se in questo periodo è meglio comprare o affittare una casa in realtà resta uno di quei dilemmi senza risposta in quanto ai vantaggi, quali prezzi ridotti, sembrano corrispondere altre e varie problematiche.
Le gravi difficoltà economiche delle famiglie italiane e l’aumento delle tasse sulla casa, spingono sempre più privati a rinunciare al possesso della seconda abitazione, che oggi non rappresenta più un bene di lusso ma un peso a cui si deve obbligatoriamente rinunciare per concentrare le spese economiche sulla prima casa. L’Imu sulla seconda casa e le spese di mantenimento dell’immobile, sono costi a cui molti proprietari oggi non riescono più a far fronte ed in più sembrano favorire chi tiene sfitto l’immobile incentivandolo a vendere. La disponibilità sul mercato di immobili in vendita resta molto superiore a quella di immobili in locazione per la crescente e continua preoccupazione riguardo le tasse da pagare sugli immobili in affitto.
Persino la cedolare secca concepita per alleggerire i costi della stipula di un contratto tra i locatori ed i locatari incentivando all’affitto non ha ottenuto il successo sperato.
Gli immobili rappresentano comunque un investimento e possono risultare fonte di reddito.

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Meglio la casa in periferia o nel centro città

Comprare casa è una tappa fondamentale della vita di ognuno. L’investimento che richiede, il conseguente mutuo da contrarre e le tante variabili in gioco ne fanno un obiettivo cruciale per singoli e coppie, giovani e non, alle prese con questa scelta.

Tra le molte opzioni, quella relativa all’ubicazione in centro città o in periferia merita un approfondimento ragionato che tenga conto dei pro e dei contro.

Un tempo, la posizione di un’abitazione denotava chiaramente la capacità di reddito di una famiglia: il centro città era infatti quasi ad esclusivo appannaggio di famiglie benestanti, mentre le case in periferia rappresentavano spesso l’unica possibilità per giovani e lavoratori. Vivere in centro, dunque, era anche una scelta legata allo status. A tutto ciò bisogna sommare i vantaggi tipici dell’abitare in città, come ad esempio la vicinanza a centri nevralgici quali uffici, scuole e negozi.

Oggi però le cose sono molto cambiate, dato che le nostre città hanno subito importanti trasformazioni del loro assetto urbanistico. Certo, un’abitazione in centro sarà sempre più servita rispetto ad una casa in periferia, ma le città sono sempre più congestionate ed inquinate e spesso tutto questo incide pesantemente sulla nostra qualità della vita.
Le periferie, al contrario, sono meglio servite che in passato e, di regola, è lì che si costruiscono nuove abitazioni: sarà dunque più semplice intercettare immobili nuovi, mentre in centro bisognerà spesso considerare la necessità di ristrutturare un’abitazione. Inoltre, in periferia sarà più semplice trovare un immobile dotato di un piccolo spazio esterno, che sia un giardino o una terrazza.

Ovviamente, un’analisi di questo tipo va calibrata per ogni singola città, dato che i contesti variano molto a seconda che si viva in un grande o in un piccolo comune, al Nord o al Sud. Ma, in linea di massima, negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una tendenza per la quale, ad alcune caratteristiche dell’abitare tipiche degli italiani, se ne sono sostituite delle nuove: con un gioco di parole potremmo dire che il “centro” ha perso la sua “centralità”, in favore di una scelta che premia maggiormente la qualità della vita. La presenza di parcheggi, l’abbondanza di aree verdi, un’aria più respirabile concorrono a definire un contesto più favorevole nel quale vivere e nel quale far crescere i propri figli.

Naturalmente, tutto ciò va commisurato alla effettiva quantità e qualità dei servizi presenti in periferia: se raggiungere il luogo di lavoro o la scuola risulterà difficile, la scelta di vivere in periferia sarà inevitabilmente accompagnata da disagi notevoli.

Spesso, poi, la scelta della casa da acquistare può essere veicolata anche da altri elementi, che potremmo definire di tipo emozionale, come ad esempio il fascino dei vecchi condomini dei centri città, anche alla luce delle nuove ristrutturazioni. Immobili di pregio con queste caratteristiche mantengono la loro posizione di mercato e si rivolgono spesso ad un target elevato.

Meglio dunque una casa in centro o una in periferia? E’ evidente che una risposta univoca al quesito non esiste: dipenderà da molteplici fattori e dalle esigenze abitative di chi sta per acquistare. Di certo, è una scelta da analizzare con lucidità considerando tutti le possibili variabili.

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Comprare casa a Palmanova

Comprare casa a Palmanova è sicuramente una scelta vincente e adatta a tutti coloro che cercano un clima tranquillo e pacifico in cui vivere, senza perdere però di vista la disponibilità di servizi utili e necessari per la quotidianità. Palmanova è infatti un bellissimo e caratteristico comune della provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia, dalla forma unica e da un’antica e suggestiva storia alle spalle. Appena si guarda tale splendido paese si nota subito la sua particolare pianta poligonale cinta da mura medievali, che le ha fatto guadagnare il nome di città stellata.
Unica è qui anche la vivibilità e la qualità dei luoghi di questo piccolo paese, che conta all’incirca 5000 abitanti. Sono presenti infatti tutti i maggiori servizi di cui si ha bisogno, dal vicino ospedale alla stazione ferroviaria; per non parlare poi della sua utile vicinanza ad importanti città italiane quali Udine, Trieste e Gorizia, grazie anche alla facilità nel raggiungere le autostrade A23 Udine – Tarvisio e A4 Torino – Trieste.
Molto interessanti a Palmanova sono anche le varie soluzioni abitative. Si va infatti da spaziosissime villette in zone residenziali, ai più caratteristici appartamenti all’interno delle mura cittadine. Tante sono quindi le tipologie di ville e appartamenti tra cui scegliere a seconda delle proprie esigenze e preferenze, ci sarà quindi sicuramente una soluzione adatta ad ogni cliente.
Altre possibilità per comprare casa, e nel qual caso vivere a Palmanova, sono le stesse imprese edili della zona che offrono molte e differenti soluzioni abitative al di fuori delle mura da costruire dietro commissione o indicazioni degli eventuali clienti. Molti sono infatti quelli che propongono un servizio chiavi in mano, per vendere e consegnare al cliente un appartamento unico e disegnato secondo le linee e le preferenze dettate ed indicate dagli stessi acquirenti.
Tantissime sono quindi le possibilità di fare un affare unico da tutti i punti di vista, grazie ad un luogo fantastico ed ai tanti servizi offerti in un borgo tipicamente costituito in gran parte da commercianti. Per non parlare poi dei simpaticissimi dialetti e abitudini culturali e gastronomiche che ne fanno un posto unico da conoscere e da vivere.
Comprare un appartamento non è mai stato così bello e adatto alle circostanze e allo stesso luogo, grazie soprattutto alla grande varietà di soluzioni abitative tra cui scegliere. Molte sono anche le modalità con cui trovare informazioni, come ad esempio i fantastici e dettagliatissimi siti online che raccolgono una vastissima raccolta di immobili in vendita tra cui scegliere il più adatto alle proprie esigenze.
Scegliere quindi tra le tante eleganti zone residenziali, piene di verde e tranquillità, o tra le tante caratteristiche strade del centro non è mai stato così piacevole, grazie anche alla qualità e alla ricercatezza dei luoghi. Ognuno qui potrà quindi scegliere il luogo più adatto alla proprie esigenze e a quelle della propria famiglia. La grande varietà di scelte di altissime qualità offrono infatti opportunità fantastiche per vivere al meglio e in un borgo così unico e suggestivo.

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Studiare a Udine, il problema dell’alloggio

Il problema dell’alloggio per gli studenti italiani è da sempre una difficoltà con la quale scontrarsi nel momento in cui si decide di affrontare lo studio universitario lontano da casa. Udine non fa eccezione in questo e, seppur non può essere annoverata fra le città meno ospitali e più care per uno studente fuorisede, non è certo la piazza migliore per trovare l’affare della vita.

Ma quali sono esattamente le difficoltà che uno studente – ma anche un giovane lavoratore single – si trova ad affrontare nel momento in cui si appresta a cercare un’abitazione degna di questo nome?
Quelle tipiche del caso.
Innanzitutto i prezzi degli affitti non sono affatto convenienti: fra Udine e provincia per due camere, bagno e cucina si deve preventivare una spesa che varia almeno fra i 500 ed i 550 euro. Se si decide di optare per un monolocale – ammesso che si riesca a trovare vista la penuria di appartamenti di piccole dimensioni, soprattutto al centro – la spesa non scende di molto tanto da spingere il più delle persone a decidere di prendere in locazione un appartamento più grande e, magari, dividerlo con un coinquilino. Al costo dell’affitto vanno poi aggiunte le spese condominiali, le utenze, le spese varie.
Ma non è tutto. La maggior parte degli appartamenti in affitto è in condizioni pessime: quando non si tratta di interventi banali come una ritinteggiatura piuttosto che una verifica degli impianti, può accadere addirittura che sia necessario rifare completamente l’impianto idraulico o quello elettrico oppure procedere alla sostituzione di infissi, pavimenti, etc. E non poche volte i costi di questa ristrutturazione che ha il solo scopo di rendere l’appartamento abitabile è completamente a carico dell’inquilino.
C’è poi il capitolo contratto. Quando si tratta di studenti – i quali si presume abbiano meno pretese in fatto di possibilità di scaricare le spese dell’affitto, delle utenze etc e soprattutto meno esigenze per le condizioni dell’appartamento in generale – molti privati tendono a non voler registrare i contratti di locazione e, al contempo, richiedere affitti esorbitanti suddivisi per stanza e non sull’intero appartamento.

Insomma, per uno studente cercare casa ad Udine può rivelarsi un’esperienza tutt’altro che piacevole. Come si può ovviare a questo problema? Rivolgendosi ad esperti del settore che sappiano consigliarci ed affiancarci nella ricerca dell’appartamento migliore, in relazione alle nostre esigenze specifiche ma, soprattutto, al nostro budget.

Le agenzie immobiliari possono essere, in questo senso, un valido aiuto perchè hanno una conoscenza del territorio talmente approfondita da conoscere il valore al metro quadro degli appartamenti nelle diverse zone e sono assolutamente in grado di consigliare, a chi non conosce anche bene la città e la sua provincia, le zone migliori per vivere, in base anche alle diverse esigenze.
Inoltre, servendosi della consulenza di un’agenzia immobiliare si potrà avere la sicurezza di contratti sicuri e a norma di legge oltre che ricevere garanzie circa le condizioni generali di stato dell’appartamento. E cercare casa ad Udine non sarà più un problema!

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Cerchi un immobile nella zona viterbese? Noi abbiamo la soluzione per te

La società, nata nel 1957 come “Immobiliare Bertini” , oggi Bertini Re Med (real state mediation), è divenuta nel corso degli anni una delle agenzie immobiliari più importanti di Ronciglione (VT). Il suo obiettivo generale è l’assistenza del cliente, attraverso l’apprendimento permanente dei sistemi di mediazione avanzata basati sulla conoscenza e sulle tecniche di sviluppo economico, incentrandosi sulla coesione sociale e garantendo nel contempo una valida tutela.

La Bertini Re Med si occupa di compra-vendita di immobili conoscendo ogni dettaglio della domanda e dell’offerta del mercato immobiliare. In particolare si propone di promuovere, all’interno del campo immobiliare, le tecniche di mediazione più avanzate attraverso i sistemi di cooperazione, informatizzazione, formazione, responsabilità e istruzione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità e competenza.

Elenchiamo di seguito i punti  cardine che riteniamo fondamentali per la nostra clientela e  per  lavorare con il gruppo BERTINI RE MED:

  • – Stime completamente gratuite e senza alcun impegno che rispecchino l’esatta valutazione di mercato del vostro immobile.
  • – Offrire  un supporto personale, professionale  e di consulenza, attraverso il suo staff, circa il rispettivo mercato. Credibilità e discrezione sono i nostri principi.
  • – Ogni  immobile  residenziale e commerciale di prestigio sono la nostra  specialità.
  • – Preventivi gratuiti e ristrutturazioni a prezzi eccezionali da ditte edili che da 50 anni collaborano con la nostra agenzia.
  • – Fornisce ad ogni cliente un accesso telematico diretto con la nostra banca dati per fare in modo che vengano scambiati e aggiornati i valori di mercato, le richieste e le proprietà.
  • – Finanziamenti e mutui o eventuali permute con i vostri immobili
  • – Offrire  prova concreta di successo e una serie variegata di ulteriori servizi per arrivare al miglior risultato per il cliente .
  • – Sottolinea il suo successo grazie ad uffici che garantiscono grande vicinanza al cliente nel mercato locale e assicurano che gli immobili vengano presentati nel modo migliore.
  • – Segue attivamente tutti i suoi  clienti alla ricerca di un immobile.
  • – Si occuperà di realizzare una stima di mercato della vostra proprietà e, insieme con i nostri esperti, cercherà di trovare e sviluppare ogni potenziale del vostro immobile.
  • – Offrirà la vostra proprietà al giusto target di clientela e utilizzerà le sinergie all’interno del gruppo per raggiungere ulteriori target.
  • – Vi fornirà una visione completa e dettagliata del mercato immobiliare, dei differenti tipi di immobili, considerando come la situazione richiesta che da sempre influisce sui prezzi.
  • – Assistenza e consulenza amministrativa dalla sottoscrizione del preliminare fino al rogito notarile.

Per qualsiasi chiarimento siamo a vostra completa disposizione presso il nostro ufficio sito in:

Ronciglione – Corso Umberto I, n.1 4
Tel e fax: 0761 – 626261
e-mail: [email protected]

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Vacanza a Pantelleria: escursioni e visite guidate sulla Montagna Grande

Giovani e famiglie che decidono di trascorrere la propria estate affittando una casa vacanza a Pantelleria, possono scegliere tra modi completamente differenti per godere delle bellezze paesaggistiche e culturali dell’isola. I sentieri marittimi e naturali possono essere visitati sia a piedi che a cavallo, in bicicletta o mountain bike ed ovviamente anche in barca. Negli ultimi anni  la Riserva naturale di Montagna Grande è stata oggetto di molte azioni di tutela e valorizzazione da parte di numerosi enti pubblici ed associazioni volontarie di cittadini di Pantelleria. Gli enti della Regione, in collaborazione con la Guardia Forestale e le associazioni locali, hanno lavorato per sistemare i sentieri paesaggistici e agevolare, in questo modo, il percorso dei turisti nelle zone più belle e naturali del parco naturale.
I turisti che ogni anno nei mesi estivi arrivano a Pantelleria possono utilizzare comode mappe per organizzare le varie escursioni. Il trekking è un’attività faticosa ma allo stesso tempo divertente e ricca di soddisfazioni. Significa “andare a camminare per monti”, e nella riserva di Montagna Grande si trovano percorsi con strade rocciose, soleggiate o in mezzo ad un sottobosco mediterraneo, l’alternarsi di tratti facili e difficili. Per scegliere il percorso più adatto alle proprie capacità ci si può rivolgere alle tante associazioni turistiche e del territorio che propongono esperienze di trekking guidato. La Proloco può essere un ottimo punto di partenza per trovare professionisti del settore e le varie realtà del territorio che possono far vivere la bellissima esperienza del trekking equino o ciclistico.

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Turismo-Affitto ad Ortigia (SR)

“L’appartamento, recentemente e finemente ristrutturato, si trova nel cuore dell’isola di Ortigia, tra Piazza Duomo (100 metri) e Piazza Archimede (50 metri) in una delle strade più caratteristiche del centro storico di Siracusa. Si estende su 2 piani collegati con scala interna e dotati di ingresso autonomo. Il secondo piano è composto da ingresso, una cucina abitabile, un ripostiglio con lavabo, un soggiorno con divano letto matrimoniale, un bagno con doccia; al piano superiore si trova la camera da letto matrimoniale, un bagno con vasca, un ripostiglio e un terrazzino ad uso esclusivo. Dotato di climatizzatori, frigorifero, forno, lavastoviglie, lavatrice, TV, phon”.

Contatti: cell: 389 9230011 / e-mail: [email protected]

Guarda il video_promozionale: https://www.facebook.com/photo.php?v=115017882029785&set=vb.100005647214605&type=2&theater

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Affitti, inquilini morosi incolpevoli. Aiuti in Toscana

Confermato dalla Regione Toscana, anche per il 2012, il fondo da 4 milioni di euro in favore dei cosiddetti inquilini morosi “incolpevoli”, ovvero quelle persone che, a causa della crisi o di eventi straordinari, si trovano a subire uno sfratto trovandosi nelle condizioni di non poter pagare l’affitto.

La Giunta regionale ha approvato il provvedimento nella seduta del 18 dicembre scorso. “Stiamo producendo uno sforzo davvero rilevante sul versante dell’emergenza abitativa mettendo sul piatto altri 4 milioni di euro per evitare che tante famiglie in temporanea difficoltà siano costrette ad abbandonare la propria casa in seguito a provvedimento di sfratto”, ha sottolineato l’assessore al Welfare e alle Politiche per la casa, Salvatore Allocca. “E’ una cifra importante che conferma l’attenzione della Regione, in un momento così delicato, nei confronti delle famiglie toscane”.

I dati relativi al 2011 mettono in evidenza un peggioramento degli indicatori relativi a tutte e tre le fasi della procedura di sfratto. “Sono aumentati  i provvedimenti di rilascio (+ 9,3%), le richieste di esecuzione (+ 11,0%) e le esecuzioni (+ 10.8%)”, spiega Allocca. “In termini assoluti, dai 5023 provvedimenti di sfratto emessi nel 2010 si è passati a 5402 nel 2011, il 90,3% dei quali riguardano provvedimenti emessi a causa della morosità dell’inquilino (erano l’88,4% nel 2010) che, sempre dal 2010 al 2011, sono passati da 4336 a 4879”. La misura è stata attivata nel 2011 in via sperimentale e straordinaria per aiutare le famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto a causa di difficoltà temporanea per varie cause: perdita del lavoro, messa in mobilità o in cassa integrazione, chiusura dell’attività, malattia grave, infortunio o decesso di un componente della famiglia, con una prima dotazione di 4 milioni. “Ancora non abbiamo a disposizione gli esiti finali della prima sperimentazione da cui emergerà, oltre che il documentato rendiconto finale delle somme erogate, anche il giudizio sugli esiti con evidenziati gli elementi di positività e di criticità utili per rimodulare la misura stessa”, conclude l’assessore. “Abbiamo però ritenuto importante mettere a disposizione dei Comuni una seconda quota di risorse che serviranno per avviare e mettere in campo le azioni necessarie anche per il prossimo anno“.

Fonte: Cercacasa.it

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La crisi immobiliare non spaventa il lusso

Il mercato immobiliare soffre in tutto il mondo, ma quello del lusso continua a crescere. Secondo i dati ricavati dall’analisi di Immobiliare.it e di Luxuryestate.com (www.luxuryestate.com), suo partner internazionale specializzato negli immobili di alta gamma, negli scorsi dodici mesi le ricerche concentrate su questo settore sono aumentate del 2%, con picchi anche vicini al 10% per quelle provenienti da Grecia, Russia e Italia.

«Oggi si distinguono due macro gruppi fra chi cerca una casa di extra lusso – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.itda un lato ci sono le richieste provenienti da nazioni con redditi pro capite molto alti (Russia, Lussemburgo, Svizzera…), dall’altra quelle che nascono da nazioni attraversate da una pesante crisi economica e in cui molti cittadini abbienti cercano di mettere al riparo le proprie fortune; fra questi chiaramente c’è l’Italia, ma anche la Spagna e la Grecia.»

Attraverso l’analisi di oltre 25.000 annunci di case di lusso, distribuiti su 23 nazioni diverse e pubblicati su LuxuryEstate.com, è stato possibile tracciare un quadro piuttosto preciso della richiesta di immobili di extra lusso: se è vero che il 17% della domanda arriva dal Regno Unito (+1% rispetto al 2011), dagli Stati Uniti (14%; +3% anno su anno) e dalla Francia (13%; +1%), le nazioni in cui questo genere di ricerche è aumentato maggiormente sono la Grecia (+8%), la Russia (+6%) e proprio la nostra Italia (+5%).

«Ad un primo sguardo – continua Giordano – colpisce l’assenza dei paesi arabi, ma analizzando i dati con maggiore attenzione il motivo diventa subito chiaro. Gli emiri o i plurimiliardari residenti in quell’area del mondo conducono le loro compravendite immobiliari attraverso broker specializzati che, nella maggior parte dei casi, si trovano nel Regno Unito; ed ecco spiegato anche il numero così alto di ricerche provenienti dalla Gran Bretagna.»

Immobiliare.it e LuxuryEstate.com hanno analizzato non solo la domanda, ma anche l’offerta di immobili di extra lusso e i risultati sono stati sorprendenti. Nei Paesi con economie più solide il numero di ville, castelli e dimore di lusso in vendita è rimasto sostanzialmente stabile se non, addirittura, diminuito se messo in rapporto con il totale dell’offerta mondiale; nelle nazioni in maggiori difficoltà, al contrario, si è assistito nell’ultimo anno ad un notevole incremento degli immobili di questo segmento. Così, l’Italia balza al primo posto dell’offerta europea e al secondo in quella mondiale (14% davanti al Regno Unito) con un incremento anno su anno dell’8%, la Francia è quarta con il 12% (+4%) e la Spagna settima con il 3% (+6%).

Diversamente da quanto avveniva per le richieste, nell’ambito dell’offerta si trovano anche molti Paesi notoriamente ricchi: Montecarlo, Emirati Arabi e Lussemburgo occupano rispettivamente l’ottava, nona e decima posizione nell’elenco delle località in cui si trovano questi immobili da mille e una notte.

 

 

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Vacanze in Versilia? Affitta una villa!

Siamo a giugno, tempo di vacanze. Si pensa al mare, al sole, al relax … ma dove? La nuova nata agenzia immobiliare Immo In, a Viareggio e Stiava, ha la risposta:  vieni in Versilia e affitta una villa!

L’agenzia Immobiliare Immo In ha aperto i battenti da poco più di un anno e già sa il fatto suo! Una delle caratteristiche che la rende molto amata è che è una agenzia tutta al femminile. Luisa e Giuliana, le proprietarie, hanno creato questa nuova realtà con occhio molto sensibile, puntando a valorizzare il proprio territorio, la Versilia. Le due agenti hanno aperto due sedi in due zone strategiche, una a Viareggio, meta indiscussa delle vacanze estive, e una a Stiava, nell’entroterra, una zona ricca di verde e tranquillità. Le loro proposte spaziano dal rustico in collina alla lussuosa villa sul mare, ma ciò che le rende vincenti è la cura che mettono nel presentare e descrivere qualsiasi immobile, dal più costoso al più spartano.

Sul loro sito web gli annunci immobiliari vengono aggiornati costantemente, e sono completi di numerose foto e di una descrizione dettagliata che non lascia dubbi sull’effettiva condizione dell’immobile. Oltre a ciò, nella maggior parte dei casi è esposto anche il prezzo e l’eventuale dicitura “trattabile”, in modo da fornire sin da subito tutte le informazioni possibili e non far perdere inutilmente tempo a chi ha le idee chiare su ciò che sta cercando. In linea con le nuove normative, la Immo In ha previsto anche il campo relativo alla classe energetica, che viene compilato ogni qualvolta il proprietario dell’immobile ne fornisca il valore.

Oltre alla vendita, l’agenzia tratta soluzioni di affitti sia di tipo annuale che di tipo settimanale o stagionale. Il monito di Luisa e Giuliana oggi è pertanto questo: “Se ancora state organizzando il vostro meritato periodo di riposo e sussiste ancora qualche indecisione, non perdete altro tempo: in agenzia abbiamo ancora ottime proposte  che vi permetteranno di trascorrere una indimenticabile vacanza in Versilia soggiornando in appartamento con le più diverse soluzioni di affitto!” Insomma, quest’anno niente hotel, l’estate 2012 è all’insegna dell’affitto e del self catering!

Agenzia Immobiliare Immo In
Via M. Coppino 255 – Viareggio (LU)
Via G. Matteotti 1315 – Viareggio (LU)
Tel / Fax 0584/383968
[email protected]
www.immoinversilia.it

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La disponibilità di appartamenti a Firenze

La scelta di uno dei tanti appartamenti a Firenze, con lo scopo di passare un periodo di soggiorno più o meno lungo nella patria del Rinascimento, dipende da vari fattori. Possiamo trovare molte offerte a prezzi più o meno competitivi a seconda delle richieste.

Una buona percentuale di appartamenti in affitto è destinata agli studenti universitari. Ogni anno si contano migliaia di ragazzi che scelgono il capoluogo toscano per compiere il percorso di studi. L’ateneo dispone di molte facoltà, alcune delle quali eccellono per qualità. Non poteva mancare la facoltà di architettura, proprio nella culla del Rinascimento che ha fatto scuola nel mondo, tra il Quattrocento e il secolo successivo. Dormire a Firenze, per molti studenti, diventa un problema non tanto per la disponibilità delle strutture bensì per i costi, talvolta non sostenibili. Il consiglio di abitare gli appartamenti in comune con altre persone serve ad diminuire i costi per il soggiorno prolungato in città.

Accanto a coloro che necessitano di una struttura ricettiva per motivi di studio, c’è una quantità di persone che scelgono gli appartamenti a Firenze per lavoro. Se non ci sono nè problemi di soldi nè problemi di affitto dell’immobile, allora le location ideali per vivere in questa città non mancano: potrebbe essere incantevole dormire a Firenze, e svegliarsi avendo come sfondo Palazzo Vecchio o Ponte Vecchio!

Per avere la certezza della disponibilità di appartamenti a Firenze, è bene rivolgersi lle molteplici agenzie immobiliari presenti in città.

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C’è la crisi? Vado a vivere in garage!

Fare di necessità virtù, in tempi di crisi, è trendy. Lo sanno bene gli italiani che, secondo quanto rilevato da Immobiliare.it, sempre di più provano a riconvertire gli immobili in loro possesso pur di trovare nuovi acquirenti. E così il garage o il negozio diventano casa: vetrine e saracinesche spariscono e gli alti soffitti vengono sfruttati con soppalchi e eleganti scale a chiocciola.

Concentrandoci sui soli locali commerciali, ben il 12% degli annunci relativi a spazi di questo tipo riporta la possibilità di riconversione in abitazione. «La grande distribuzione sta soffocando il commercio al dettaglio – spiega Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.ite i negozi lungo le vie cittadine perdono di interesse, con un conseguente crollo della domanda per questi locali (-12% nell’ultimo anno). Da ciò deriva la loro trasformazione in veri e propri loft cittadini, simili agli spazi industriali dismessi da cui da anni si ricavano abitazioni di pregio, ma molto più piccoli e centrali

È il taglio medio di questi immobili (tra i 50 e i 100 mq) a renderli così appetibili: per chi compra o affitta rappresentano la possibilità di avere un bilocale con un risparmio medio di oltre il 10% sia sul prezzo a metro quadro, sia sul canone d’affitto.

Non solo negozi e uffici, però: anche un garage si può trasformare in un loft. Ormai i box vengono realizzati nei sotterranei dei palazzi, ma quelli costruiti fino a 20 anni fa sono a livello strada e dietro alle loro saracinesche si nascondono ampi spazi, semplici da personalizzare e di facile trasformazione in ambienti di design.

I numeri provano l’aumento delle conversioni di negozi e garage: tra i 700.000 annunci presenti su Immobiliare.it la presenza di loft è cresciuta nell’ultimo anno, mediamente, del 5%, con picchi del 9% a Bologna e del 7% a Torino. Le due metropoli italiane, Milano e Roma, non registrano in questo periodo grandi cambiamenti perché il processo è, per la carenza di spazi, in corso da tempo.

Stesso trend in ascesa è registrato dalle riconversioni delle vecchie soffitte in mansarde. Questi locali, usati in passato come depositi, vengono trasformati – vista la penuria di spazi nelle zone più centrali e l’esigenza di aumentare i ricavi da parte dei proprietari – in unità abitative vere e proprie, in cui la mancanza di alcuni servizi, come l’ascensore, permette a chi compra o affitta di risparmiare tra il 10 e il 20% rispetto ad un appartamento nella stessa zona. In confronto ad un anno fa, l’offerta delle mansarde è cresciuta di quasi il 7%, con picchi nelle città di medie dimensioni come Firenze (+10%) e Parma (+9%).

«Attenzione ai vincoli – continua Giordano che riguardano la categoria catastale dell’immobile che si intende acquistare: se si tratta di un loft, accatastato come C3, non vi si potrà prendere la residenza ed ottenere un mutuo prima casa; se parliamo di una mansarda è da verificare che ci sia l’abitabilità e tenere a mente che, per via dei tetti spioventi, i metri quadri commerciali si riducono di molto rispetto alla superficie

La normativa per il cambio d’uso dell’immobile fa riferimento al Testo Unico dell’edilizia, ma occorre considerare i piani regolatori dei singoli comuni, che di volta in volta determinano procedure diverse per ottenere il cambio catastale.

Ecco di seguito la riduzione dei prezzi di vendita e di affitto per mansarde e loft, rispetto ad un appartamento tradizionale, in un campione delle città analizzate:

Vendita euro / mq

Comune Appartamento

Mansarda

Loft

Bologna € 3.300 € 3.050

-8%

€ 3.100

-6%

Brescia € 2.850 € 2.450

-14%

€ 2.500

-12%

Cagliari € 2.700 € 2.200

-19%

€ 2.400

-11%

Firenze € 4.100 € 3.650

-11%

€ 3.400

-17%

Genova € 2.900 € 2.700

-7%

€ 2.550

-12%

Milano € 4.200 € 3.950

-6%

€ 3.800

-10%

Napoli € 3.300 € 2.950

-11%

€ 2.800

-15%

Padova € 2.850 € 2.450

-14%

€ 2.400

-16%

Pisa € 3.400 € 3.100

-9%

€ 3.100

-9%

Roma € 4.800 € 4.300

-10%

€ 4.450

-7%

Torino € 2.650 € 2.400

-9%

€ 2.450

-8%

Verona € 2.500 € 2.350

-6%

€ 2.300

-8%

 

Affitto bilocale euro / mese

Comune Appartamento

Mansarda

Loft

Bologna € 730 € 685

-6%

€ 675

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I prezzi medi degli affitti a Reggio Emilia

Reggio Emilia è tra le meno care in Emilia Romagna. A rilevarlo un indagine del Gruppo Naytes

 

Il Gruppo Naytes opera sul mercato immobiliare on line da oltre 10 anni con 7 portali dedicati ad altrettante provincie dell’Emilia Romagna: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Rimini e Ravenna.

 

Ad oggi, raccoglie l’offerta presente in regione e conta oltre 10.000 immobili aggiornati quotidianamente dalle agenzie immobiliari ed imprese edili clienti.

 

Nel mese di Ottobre 2011 l’indagine condotta si è concentrata sulle rilevazioni dei prezzi medi d’affitto. Il campione analizzato di oltre 250 immobili è stato poi suddiviso in base al numero di camere da letto presenti in ogni singola unità immobiliare. Come dicevamo Reggio si conferma tra le più “economiche” in Regione.

 

Le tipologie con 1 camera da letto (bilocali e monolocali) hanno un prezzo medio di 465 Euro e quasi sempre vengono proposte con arredo incluso.
Per passare ad una soluzione con 2 stanze da letto (idonea ad una piccola famiglia o a più studenti/lavoratori che decidono di condividere casa) ci vogliono, in media, 554 Euro. L’offerta è ampia e prevede in modo equivalente sia soluzioni arredate che soluzioni vuote.
Se ci spostiamo ad analizzare immobili con 3 camere da letto rileviamo che la quantità di offerta cala notevolmente e per lo più si attesta su case con un età superiore ai 10 anni. Il prezzo medio si aggira sui 670 Euro ed anche in questo caso si possono trovare soluzioni già arredate e immobili vuoti.

 

In conclusione abitare in affitto a Reggio Emilia è tutto sommato poco costoso. Sia per lavoratori/studenti fuori sede che per famiglie (dove entrambi i coniugi lavorino) la spesa per avere un immobile rimane ben al di sotto del 40% del proprio reddito.

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Il Nord Italia dà fiducia al mercato immobiliare, il Sud attende

Dopo anni di difficoltà, il mercato immobiliare italiano potrebbe ripartire dal Nord. Così almeno a leggere i dati dell’indagine condotta da Immobiliare.it, principale sito italiano del settore dove ogni giorno sono attivi più di 3.000.0000 di annunci di compravendita, che ha evidenziato come Lombardi, Emiliano Romagnoli e Toscani siano i più convinti che quello attuale sia un buon momento per investire nel mattone.

Se è vero che l’ultima edizione dell’Indice Immobiliare.it sulla fiducia dei consumatori (www.immobiliare.it/fiducia-consumatori) ha evidenziato una generale fiducia nella ripresa (il 54% degli Italiani crede sia il momento giusto per comprare casa), nel Nord Italia l’ottimismo è ancora più marcato. Le Regioni che ritengono sia un buon momento per investire nell’immobiliare si collocano quasi tutte nel Nord e nel Centro-Nord. A guidare la classifica è la Lombardia (con il 59% ), seguita da Emilia Romagna e Toscana (a pari merito con il 58%) e dal Piemonte (con il 56%).

Al Sud, invece, resta una generale perplessità nei confronti del mercato; complice forse la crisi economica, le percentuali di chi ritiene sia un periodo propizio all’investimento scendono: fanalino di coda nella classifica sono Campania (42%), Calabria (43%) e Puglia (47%). Vistosa eccezione è rappresentata dal Trentino-Alto Adige (agli ultimi posti della classifica con la stessa percentuale della Calabria, 43%); dove un abitante su cinque è decisamente titubante: qui il 20% del campione intervistato ritiene sia il caso di attendere almeno un anno prima di pensare ad investire nell’acquisto di un immobile.

A spiegare, in parte, il ritorno all’ottimismo degli Italiani, e degli Italiani del Nord in particolare, vi è la percezione – sempre rilevata dall’indice di Immobiliare.it – che i prezzi degli immobili non subiranno grosse variazioni: questa è l’idea prevalente, manifestata dal 43% del campione. Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, «In una fase di generale ottimismo e vista la diffusa idea che i prezzi si manterranno comunque stabili, si ritiene che sia ora di fare investimenti; non tutti però possono ancora permetterselo.Ovviamente il Nord, caratterizzato da un reddito medio più alto e un maggiore dinamismo economico, è avvantaggiato rispetto al Sud».

A riprova delle parole di Giordano, sono ancora le regioni del Nord e del Centro a credere maggiormente nella stabilità dei prezzi: in Emilia Romagna e in Veneto la percentuale di chi pensa che i prezzi, nei prossimi 12 mesi, resteranno stabili, arriva al 46%, e resta superiore alla media anche in Lazio (45%) e Piemonte (45%).

Se Nord e Sud mostrano una diversa percezione del mercato, è interessante notare che, invece, quando si tratta di vendere casa le distinzioni si appannano: se, a livello nazionale, la propensione alla vendita è molto bassa – e crede sia un buon momento per vendere solo il 13% del campione nazionale, contro un 61% di pareri negativi – a livello regionale non si registrano differenze tra Settentrione e Meridione. Guida la classifica di chi non vorrebbe vendere casa l’Umbria (con addirittura il 79%), ma la seguono a ruota Regioni del Nord: la Toscana e il Veneto (con il 68%), l’Emilia Romagna (con il 65%) e la Lombardia (con il 64%).

L’analisi condotta da Immobiliare.it vuol dare un parametro per misurare la percezione che la nazione ha nei confronti delle compravendite immobiliari. L’indice elaborato permette di capire quello che è il sentiment, vale a dire il percepito degli Italiani nei confronti di un settore che, più di altri, ha subito le ritorsioni della crisi economica. E se non si tratta dell’unico indicatore responsabile dell’andamento delle compravendite immobiliari (visto che intervengono altri fattori e altre variabili economiche) va detto che la percezione di fondo dei consumatori influisce notevolmente nello sviluppo del mercato.

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Vivere una vacanza nel Salento nella massima libertà in una casa tutta per voi

Non si tratta solo di risparmiare. Scegliere una casa in affitto (anziché un albergo, un viaggio organizzato, un club vacanze…) significa prima di tutto decidere di calarsi in un’altra realtà. Una realtà che può essere quella poco familiare di una villa che si affaccia sul mare della costa ionica ma anche semplicemente la vita di tutti i giorni in un borgo della provincia leccese o l’esperienza della semplicità della vita in uno dei tanti centri storici del Salento.

Certo, il risparmio è contemplato (a patto di non optare per soluzioni di lusso, e per servizi accessori costosi): una quota settimanale di 1200 euro per una grande abitazione nel sud dell’Italia, capace di accogliere  8 ospiti, equivale a pagare 25 euro a persona al giorno. Un budget accessibile, che permette di destinare più fondi alle uscite serali, alle gite, ai ristoranti. Ma non basta. La vacanza in casa garantisce privacy, libertà di orari, possibilità di mangiare quello che si desidera e quando lo si desidera. Non bisogna lasciare libera la stanza per le pulizie, né preoccuparsi di indossare qualcosa di nuovo ogni sera a cena. La compagnia è quella delle persone con cui si divide lo spazio, e non ci sono estranei a turbare la quiete o – al contrario – a protestare se si decide di tirare tardi rumorosamente.

In un albergo si alloggia. In una casa si abita. E abitare vuol dire scoprire: storie, persone, indirizzi, angoli nascosti. E anche un po’ se stessi. E si tenga presente che il Salento nei mesi estivi (ma non solo) diventa teatro di innumerevoli occasioni di svago per tutti i gusti: concerti gratuiti all’aperto, primo tra tutti la Notte della Taranta, sagre, eventi, feste popolari, festival, discoteche sulla spiaggia ad accesso gratuito dove si può ballare tutta la notte.

L’affitto settimanale di ville ed appartamenti nel Salento è una delle forme più apprezzate dai turisti in questi ultimi anni in quanto consente di gestire la propria vacanza con  la massima libertà e flessibilità.

Con questa missione nasce a Racale, in provincia di Lecce, nel cuore del Salento, l’Agenzia LUX CASA IMMOBILIARE, specializzata in affitto e compravendita di case per le vacanze e ville esclusive. L’agenzia opera nel settore turistico-residenziale con serietà e professionalità garantendo una vacanza tranquilla e rilassante nel meraviglioso Salento, uno dei territori più belli della Puglia e d’Italia. Particolarmente rilevante la sua attività nel periodo primavera-estate che si concentra negli affitti di ville, appartamenti e case per le vacanze in vicinanza del mare.

Dal territorio di azione dell’agenzia, nel raggio di 30 km, è possibile raggiungere velocemente le più belle località del Salento, tra cui Gallipoli, Porto Selvaggio, Porto Cesareo, Leuca, Torre San Giovanni (Ugento), Otranto, Castro Marina, Laghi Alimini, Torre dell’Orso, Santa Cesarea Terme,  Maglie, Lecce.

Per maggiori informazioni: www.luxcasaimmobiliare.it

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Addio Balcone, evviva la cucina over size

La società cambia e con essa la casa in cui viviamo. Immobiliare.it, il principale sito del settore, ha analizzato le mode che hanno trasformato le nostre abitazioni negli ultimi 50 anni scoprendo (o riscoprendo) delle cose piuttosto curiose.

Dalle richieste degli oltre 6 milioni di italiani che ogni mese cercano casa sul web, è emerso che il balcone è il primo grande escluso dalle necessità della casa moderna. Il sempre maggiore bisogno di spazi e il minor tempo a disposizione per darsi alla cura delle piante, lo stanno trasformando via via in stanza con vetrate o giardino d’inverno e, numeri alla mano, oggi meno del 18% degli italiani cerca una casa col balcone.

Nel corso degli ultimi 50 anni, però, sono tanti i casi di stanze o ambienti che in poco tempo sono passati dall’essere considerati irrinunciabili all’essere evitati come se fossero il peggior errore possibile nel progettare una casa.

Il primo e più lampante esempio è quello del corridoio. Assolutamente importante, a livello di spazio occupato, in ogni casa costruita fino agli anni ottanta, è poi scomparso da tutte le planimetrie delle nuove abitazioni diventando il sinonimo di “spazio sprecato”.

Altrettanto si può dire per l’ingresso che, soprattutto negli immobili costruiti a cavallo degli anni ’60 e ’70, non rappresentava solo una zona di passaggio per entrare in casa, ma era il biglietto da visita dell’appartamento ed era esso stesso una stanza.

Fra la fine degli anni ’80 e, soprattutto, nei ’90 questo concetto muta radicalmente, la porta d’ingresso introduce subito nel salotto, il cuore della casa, che difficilmente viene separato e diventa, per dirla all’inglese, living.

Un’altra evoluzione importante nella distribuzione della stanze è quella vissuta dalla cucina; fulcro e cuore della casa nell’Italia dei decenni scorsi, è pian piano diventata sempre più piccola per poi scomparire ed essere inglobata in altre stanze. Oggi vive una seconda giovinezza e diventa grande, anzi, grandissima.

Stando ai dati di Immobiliare.it, se a livello totale il 16% di chi cerca casa richiede esplicitamente una cucina ad “isola”, nella fascia medio alta questa percentuale arriva al 38% e il 14% di queste richieste arriva addirittura a specificarne la marca.

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it, “Alla base di queste modifiche risiedono ragioni economiche, ma sono intervenute anche variazioni di carattere sociale; il numero crescente di single, la madre sempre più spesso lavoratrice e, non ultima, la fame di spazi. Le  cucine ”tradizionali”, ad esempio, resistono soprattutto nel Sud d’Italia mentre al Nord la cucina assume spazi enormi e diventa oggetto di arredamento vero e di design con l’Isola” fuochi o i banconi all’americana. Anche questi ultimi un must negli anni ’80.”

Il progresso tecnologico, anche se può sembrare strano, spesso rende inutili alcuni ambienti. E’ stato così per lo studio, una stanza che veniva usata fino agli anni ‘90 come luogo di lettura, di ascolto della musica o di relax ma anche, per i professionisti soprattutto, come luogo dove svolgere parte dell’attività lavorativa.

Questa stanza, tipica delle case delle famiglie socialmente medio – alte, ha avuto periodi di grande richiesta soprattutto negli anni ’80, ma oggi, in un momento in cui, le connessioni wi-fi, la tecnologia e la sua portabilità permettono di lavorare in qualsiasi stanza, è quasi del tutto scomparsa dalle planimetrie italiane.

Si può dire che anche il ripostiglio abbia rappresentato una moda immobiliare. Soprattutto al Nord aveva la funzione di lavanderia e dato che era già presente la predisposizione per tutti gli attacchi necessari, veniva ricavato sacrificando un pezzo della cucina. Nel ripostiglio si stipava di tutto;  non solo le cose necessarie alla pulizia e al riordino della casa, ma anche valigie, giochi in disuso, vestiti di carnevale o scatoloni con decorazioni natalizie e statuine del presepe.  Negli anni a cavallo fra i ’90 e il 2000, però, la lavatrice “esce” dal ripostiglio per entrare (sia pure con forme di design meno classiche) nei bagni o, addirittura, nella cucina stessa, mentre scatoloni e valigie “prendono il volo” e vengono stipati nei controsoffitti (la “fame di metri quadri” è talmente grande che si comincia a pensare come sfruttare i soffitti, e ci si riesce) o si “inabissano” in cantine e garage nelle parti comuni dei condomìni.

Un’altra moda immobiliare (anche questa volta soprattutto “femminile”) è stata quella della cabina armadio.  In questo caso (il periodo in cui si comincia a diffondere e la fine degli anni ’90, per poi imporsi prepotentemente negli anni 2000 e resistere tutt’oggi in molti contesti) non sempre è necessaria una stanza in più: grazie a sistemi modulari che si adattano a ogni esigenza si possono comporre soluzioni “su misura” che sfruttano le pareti al centimetro.  Possono quindi bastare pochi metri quadrati per avere uno spazio per gli abiti (e le scarpe!) comodo e ben organizzato.

È stata poi la volta dei secondi bagni ciechi (inconcepibili negli anni ’60), ma oggi una vera e propria risorsa (anche per il venditore che può vantare un secondo bagno, magari di soli 4 metri quadrati). Anche qui non ci sono vie di mezzo e se il secondo bagno può essere cieco, soprattutto nelle case di fascia medio alta, il primo diventa veramente enorme con dimensioni spesso comprese fra i 12 e i 15 metri quadri.

Ci sono poi delle mode che riguardano gli elementi di rifinitura;  dai pavimenti alle pareti, dagli infissi ai soffitti. Partendo dai pavimenti, fino agli anni ‘70 ogni stanza aveva un tipo di piastrelle diverso da quello della stanza attigua, poi è stata la volta delle moquette (oggi considerate il paradiso dell’acaro e dello sporco) mentre ora viene usato quasi ovunque il parquet, ormai diffusissimo persino negli uffici.

Analoga considerazione può essere fatta per l’idea di soppalcare le stanze: pochi decenni fa non era un’abitudine in uso, ma gli ambienti limitati e le necessità di avere maggior spazio a disposizione senza potersi permettere una casa più grande, ne ha diffuso la consuetudine. Non solo si opera un abbassamento del soffitto dove collocare valigie e oggetti di uso non frequente, ma si va a creare, dove un’altezza adeguata lo permette, una vera e propria stanza.

Un’ultima nota va fatta riguardo alle pareti. Questo è l’elemento della casa più assimilabile al suo “vestito” e quindi, più influenzato dalla moda del momento: dalla tappezzeria che adornava le pareti delle case fino agli anni 70, al monocolore dei decenni successivi fino allo spugnato, lo stucco veneziano e le tinte trendy proprie dei nostri tempi.  Chi ormai non ha almeno una parete della casa colorata?

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Il miglior investimento è ancora quello del mattone..

Diverse sono le motivazioni che hanno portato a questa situazione favorevole del mercato immobiliare; in primo luogo il calo dei prezzi degli immobili stessi, un’ampia offerta quindi assieme ad una maggiore disponibilità delle banche ad elargire mutui favorevoli. Anche le migliori guide sugli investimenti lo suggeriscono: gli investimenti immobiliari in italia sono gli affari migliori.

Il segreto secondo gli esperti del settore è di cercare il buon affare, questo è il tempo migliore per farlo.
I fattori che contribuiscono alla convenienza non sono da sottovalutare; i prezzi non sono mai stati così concorrenziali, per quanto riguarda il mercato medio nelle città, ma il discorso vale sia per i centri minori che per i grandi agglomerati e le città delle regioni italiane più ricche e benestanti (un esempio sono gli immobli san fior situati nei pressi di Conegliano e Vittorio Veneto) che per le aree più povere del nostro paese. Inoltre c’è una grande offerta, in particolare di immobili nuovi e recenti (si parla di circa 250.0000 abitazioni disponibili sul nostro territorio) che porta a ridurre ulteriormente il prezzo d’acquisto dell’immobile.

I tassi per chi deve rivolgersi alle banche per ricevere un prestito finanziario, non sono mai stati così favorevoli, per un mutuo a tasso fisso la percentuale è ferma al 2% mentre per il tasso variabile si va al 5%. Una situazione economica e soprattutto immobiliare più che conveniente per chi si approccia a comprar casa o a investire in un immobile nuovo. A medio lungo termine questa situazione potrebbe variare, questa è la situazione migliore che, secondo gli esperti, non bisogna farsi scappare.

Quando si decide di acquistare un nuovo immobile è utile tener presente alcuni fattori ed elementi fondamentali, particolari che successivamente potrebbero tornarci utili, soprattutto nel caso in cui volessimo a nostra volta rivendere l’immobile acquistato. In primo luogo la collocazione della casa, se si trova cioè in un quartiere residenziale, se è servito e raggiunto dai mezzi di trasporto, vicinanza ad aree verdi a scuole e servizi vari. Se poi si tratta di un investimento all’estero si dovrà valutare anche la situazione economica e politica del territorio nel suo complesso.
Nel momento in cui si acquista è bene fare prima anche i calcoli delle dimensioni della casa, verificando i cambiamenti interni alla nostra famiglia, per non trovarsi una volta comprato l’immobile a doverlo cambiare dopo pochi anni per l’arrivo di figli. In questo caso il consiglio di molti esperti immobiliaristi è di mettere in affitto il vecchio appartamento (numerosi sono infatti gli affitti nelle città italiane), e in questo modo pagare il mutuo per la nuova casa.
Un buon consiglio da seguire questo, sfruttando questa situazione economica favorevole per il mondo immobiliare, numerose sono le agenzie che offrono il servizio e la vendita diretta immobili . Un buon consiglio da seguire questo, sfruttando questa situazione economica favorevole per il mondo immobiliare. La casa alla fine è un luogo importante nella nostra vita, dove si svolgono eventi e situazioni che a noi sono cari, e se non vi trovate bene nel posto in cui siete, le possibilità ora ci sono, molte e varie e per tutti i gusti…

Articolo a cura di Elena Tondello

Prima posizione Srl – marketing operativo

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Comincia il Festival e tutti vogliono esserci…anche a caro prezzo

Manca solo una settimana all’inizio della kermesse canora più famosa d’Italia e grazie ai dati del proprio sito CaseVacanza.it, l’Ufficio Studi di Immobiliare.it ha scoperto come il mercato immobiliare della zona stia vivendo una vera e propria esplosione…a tempo.

Nelle ultime settimane la richiesta di immobili in affitto a Sanremo e nella Riviera dei fiori è cresciuta del 320% e anche i prezzi, come è prevedibile, sono schizzati alle stelle. Affittare un bilocale in zona centrale a Sanremo ora costa 350€ alla settimana, appena 7 giorni fa il prezzo si fermava a 275€.

A Sanremo, si sa, si va anche per fare del sano VIP-watching e allora ecco che se la casa si affaccia sul Teatro Ariston il prezzo sale ancora, anche del 30%.

Secondo Carlo Giordano, AD di Gruppo Immobiliare.it: “il Teatro Ariston ha una capienza di poco inferiore ai 2.000 posti, ma il pubblico che si riversa a Sanremo per il Festival è molto maggiore. La manifestazione canora coinvolge altrettante persone tra orchestrali, giornalisti, troupe televisive e, ovviamente, cantanti, conduttori e il loro entourage. A questi si aggiungono i semplici curiosi che sperano di incontrare qualche vip e per risolvere l’assenza di ospitalità (e governare il budget della vacanza), si scopre la casa vacanza”.

Con queste premesse si capisce come comprare casa a Sanremo possa essere un vero e proprio investimento, ma i prezzi di acquisto sono importanti. Sempre secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Immobiliare.it, come accade per l’affitto, anche per la vendita il costo di una casa vista Ariston è più alto del 30% rispetto a quello di un immobile identico in altra zona. Se si compra in via Matteotti (quella che conduce all’Ariston), il prezzo al metro quadro è di 5.350€; se ci si sposta di qualche isolato si scende a 4.150€.

Attenzione però a quando acquistate; anche se può sembrare assurdo, nelle settimane del Festival, anche per la vendita il prezzo sale del 10 – 12%. Meglio aspettare il Dopo Festival, e ora…che la musica cominci.

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Immobiliare.it: la presenza dell’ascensore fa salire il valore di un immobile anche del 20%

A Palermo 13%, 16% a Roma, 10% a Torino e addirittura 21% a Bolzano: ecco, secondo i dati rilevati dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it, quanto la presenza di un ascensore può aumentare il valore di un immobile.
Sono stati resi noti oggi i dati di un’indagine compiuta dal principale sito di annunci immobiliari online che ha analizzato quanto vari il costo di un immobile a seconda del piano in cui si trova e considerando la presenza o meno dell’ascensore. Immobiliare.it ha svolto la sua indagine su diverse città campione e, ad esempio, ha rilevato che a Milano, considerando un appartamento situato al terzo piano, la presenza dell’ascensore ne aumenta il valore di circa 30.000 euro rispetto ad un appartamento uguale situato in uno stabile in cui si possa salire al piano solo con le scale.
L’Italia non è certo un Paese di grattacieli e le case più alte, in media, si trovano a Milano e Genova, con un’altezza di cinque piani, mentre a Roma si superano di poco i quattro piani e a Palermo non si raggiungono, sempre in media, i tre.
Questi dati, rilevati dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it, trovano la loro motivazione sia nella storicità delle nostre città, sia nella piccola imprenditorialità dei  costruttori: la realizzazione di stabili di maggior sviluppo verticale richiede, evidentemente, cantieri più strutturati. Ed è proprio questa minore crescita in verticale delle città italiane ad aver reso meno necessaria la presenza dell’ascensore nei palazzi.
Minore presenza, ma non certo minore apprezzamento. A cercare casa con ascensore sono oggi soprattutto le famiglie con bambini e chi ha più di 40 anni.
L’indagine di Immobiliare.it ha voluto analizzare anche quanto muta il valore di un immobile se si cambia “piano”. Si è così scoperto che se si confrontano un appartamento senza ascensore con uno identico che si trova in uno stabile con l’ascensore, già al secondo piano il valore dell’immobile aumenta di una percentuale compresa fra il 3% (Napoli e Palermo) e l’8% (Milano), mentre un’ulteriore rampa di scale (evitata), fa levitare il prezzo del 7% a Palermo, del 10% a Roma e dell’11% a Torino.
Negli stabili censiti dall’indagine di Immobiliare.it è risultato evidente che più si scende lungo lo Stivale, più cala la presenza di ascensori ( il 92% degli immobili ristrutturati negli ultimi 10 anni a Bolzano ha l’ascensore rispetto al 64% dello stesso campione a Palermo). La differenza si accorcia se prendiamo in considerazione le sole nuove costruzioni, dotate di ascensore almeno per il 90% su tutto il territorio nazionale.
Se nel Sud del nostro Paese le case sono in media più basse è evidente che sia quindi meno attesa o avvertita come necessaria la presenza dell’ascensore; di contro a Milano, su un totale di 70.000 immobili presenti in città, ne sono ancora privi solo circa 14.000 e questa, forse, è la vera notizia.

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Nel lungo termine meglio la casa dei Buoni del Tesoro

Dal 2002 ad oggi, chi ha investito in un appartamento a Bibione approfittando dello storico cambiamento della valuta in Europa ha fatto un affare. Calcolando infatti il rendimento di un immobile acquistato a fine 2001, alle soglie del passaggio dalla Lira all’Euro, scontando le spese accessorie si sarebbe garantito un rendimento migliore di quello dei Buoni del Tesoro Pluriennali, i BTP, nello stesso periodo.

Villaggio Planetarium Bibione

I titoli di stato italiani hanno infatti reso ogni anno in media il 3,2%, rivalutati in base al Rendistato lordo di inizio anno e al netto di imposte e commissioni (il 12,5% allo Stato e il 2,5% di norma chiesto dalle banche per coprire le spese). Europa RE ha calcolato che l’investimento immobiliare nello stesso periodo ha invece generato guadagni percentuali dal 4,5% al 9,5%, e quindi decisamente superiori. Anche qui, per ottenere un risultato reale sono state aggiunte le spese fiscali e notarili che normalmente si devono sostenere ai valori nominali dei beni così come riportati nel rapporto Nomisma di fine 2001, nella misura del 10%, mentre per i canoni di locazione si è aggiunto l’adeguamento all’inflazione e sottratto un forfettario 40% a titolo di imposte ed eventuali spese di manutenzione straordinaria.

Alla lettura dei dati puliti emerge dunque che l’investimento immobiliare ha reso a chi ha avuto l’accortezza d’investire in quel momento, un maggior guadagno dall’1,3% al 6,3% annuo rispetto ai titoli di stato a media-lunga scadenza. Si rileva come l’andamento positivo sia in buona parte legato alla rivalutazione degli immobili nel periodo 2002-2010, laddove i canoni di locazione hanno invece riscontrato un aumento minore o nullo.

Europa Re

Agenzia d’Affari Europa S.r.l.
Via delle Comete, 2
30028 – San Michele Al Tagliamento (VE), località Bibione

http://www.europare.com/

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Al Campanile Madonna dell’Orto, appartamenti per vivere Venezia

Se non avete ancora trovato il modo che vi permetta di vivere la bella Venezia senza passare dal solito alloggio in albergo, vi consigliamo gli appartamenti a Venezia Al Campanile, presso il Campo della Madonna dell’Orto, nel sestiere di Cannaregio. Ottima base sia per visitare il centro storico (a 20 minuti dal Ponte di Rialto), sia per prendere il vaporetto e lasciarsi cullare nel giro delle isole maggiori della laguna, Murano, Burano e Torcello, si trovano a breve distanza dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia e in una zona tranquilla dove il flusso turistico è ridotto.

Ambienti nuovi e accoglienti, completi di tutto, vi permetteranno di godere della bellezza senza tempo della Serenissima, e vi faranno sentire il calore di casa senza spendere cifre esorbitanti. Completo di tutti i comfort, Al Campanile è il posto ideale per passare un periodo di vacanza in allegra compagnia di famiglia, amici o colleghi. Di giorno potrete passeggiare e la sera riposarvi all’ombra del giardino privato. Tutti appartamenti di prima categoria, di tre diverse metrature utili a ospitare fino a 9 persone nell’alloggio più grande e fino a 5 in quello più piccolo.

Davvero senza pari la dotazione di tutti e tre, che comprende ogni elettrodomestico e accessorio indispensabile nella casa moderna, dalla lavatrice al forno a microonde, dalla lavastoviglie alla cassaforte, dalla fornitura completa di biancheria alla connessione wi-fi, dall’aria condizionata al frigo con congelatore. Infine, il sito è puntualmente aggiornato con tantissime offerte speciali che vi consentiranno un ulteriore risparmio nei vostri soggiorni a Venezia.

Al Campanile Madonna dell’Orto

Cannaregio 3505/D – 30121 Venezia

Tel e Fax +39 041 5243884

http://www.alcampanile-madonnadellorto.com/

[email protected]

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Gli italiani cercano casa online. Soprattutto il lunedì e…mentre sono in ufficio

Per trovare casa occorrono mediamente 6-7 mesi, molto tempo e tanta pazienza. Per questo motivo il web diventa uno strumento sempre più utilizzato nel mondo immobiliare (+32% rispetto al 2009) e, ogni mese, oltre 3 milioni di italiani se ne servono per comprare o affittare casa. Ad affermarlo è uno studio condotto da Immobiliare.it, sito leader del settore, che ha stabilito anche che il maggior numero di ricerche avviene il lunedì e durante gli orari di ufficio.

Sempre secondo quanto reso noto da Immobiliare.it, chi cerca casa online visita virtualmente almeno 500 immobili riuscendo ad operare una scrematura che gli consente di recarsi di persona solo in 9 immobili contro i circa 27 necessari per trovare quello perfetto per vie “tradizionali”.

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, “Grazie alla ricchezza di informazioni, i portali immobiliari sono un aiuto concreto per chi cerca casa. Nulla è più frustrante di aver preso un permesso di lavoro e corso nel traffico cittadino per vedere un appartamento che già dal primo sguardo sappiamo non fa per noi. Cercare casa sul web permette di avere a disposizione un’enorme quantità di immobili visitabili e giudicabili in qualunque momento della giornata e con pochissimo sforzo. ”

L’analisi di Immobiliare.it ha tracciato anche un quadro preciso dei momenti in cui si cerca casa online. Stando a quanto rilevato, gli utenti internet prediligono visitare le pagine degli annunci online durante gli orari di ufficio. I picchi si hanno in corrispondenza di quelle che sono le pause di lavoro e quindi fra le 10:30 e le 11:00 e fra le 16:00 e le 17:00. Va comunque segnalato che, in questi orari, la durata media della connessione è molto ridotta (8 minuti rispetto ai 17 che si raggiungono negli orari di pausa pranzo o in quelli serali).

Gli italiani che cercano casa online sembrano avere anche chiare preferenze per quanto riguarda il giorno della settimana in cui compiere la propria indagine. Il lunedì raccoglie quasi un quarto dei contatti totali (23%), fanno eccezione solo Sicilia, Toscana, Puglia e Sardegna. In queste quattro regioni si preferisce cercare casa durante il fine settimana.

Continua Giordano: “Spesso nel week-end vengono svolte le visite reali degli immobili, ci si confronta con il partner e si dà sfogo alla progettualità che poi si traduce in nuove ricerche a partire dal lunedì”

Se si passa dal mondo internet a quello degli smartphone, il quadro cambia. I tempi di connessione dall’ufficio diventano molto brevi, in media 3 minuti, mentre diventano molto lunghi quelli che si registrano nella fascia oraria 18:00 – 19:00, tipicamente legata al trasferimento da lavoro a casa.

Se si esclude la Sardegna, dove il 62% di chi cerca casa online è uomo, nel resto d’Italia è il gentil sesso a occuparsi di questo compito. Il 58% di chi visita i portali immobiliari, sempre secondo i dati di Immobiliare.it è donna; e la percentuale sale ulteriormente al nord dove si arriva a superare il 60% in Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige.

Cercare casa è un lavoro faticoso, per questo motivo quando si è in vacanza si ferma anche la ricerca della casa e i momenti di minor traffico per l’immobiliare online sono Agosto e la seconda metà di Dicembre, subito bilanciati dai periodi di picco assoluto: Settembre e Gennaio.

Ecco in fine qualche curiosità; secondo quanto rilevato dall’indagine di Immobiliare.it, la regione italiana che detiene il primato di ricerche notturne è l’Emilia Romagna (5% fra la mezzanotte e le 08:00). Le prime ore del mattino sono appannaggio della Lombardia (28% fino alle 12:30). I Siciliani cercano casa durante le ore del pranzo (21% fra le 12:30 e le 14:30), mentre i Sardi lo fanno nel pomeriggio (38% fra le 14:30 e le 18:00). Il Trentino Alto Adige si aggiudica il primato delle ricerche nell’orario compreso fra le 18:00 e le 20:00 ( 20%) e la Campania quello fra le 20:00 e le 24:00 (23%).

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Grazie a Italia Affitti affittare il proprio immobile è semplice e conveniente.

Quando si vuole affittare il proprio immobile è utile affidarsi a professionisti del settore che valutino l’immobile in maniera adeguata e aiutino il cliente nella ricerca dell’inquilino ideale. Italia Affitti è il franchising immobiliare esperta nel settore delle locazioni. Grazie al personale competente e sempre aggiornato sul mercato immobiliare, Italia Affitti riesce ad effettuare un’attenta valutazione e consente di affittare in poco tempo l’immobile. La grande visibilità del marchio Italia Affitti e del sito internet permette poi di trovare facilmente gli inquilini interessati, selezionando quelli che corrispondono maggiormente alle richieste del cliente.

Sul proprio sito web, Italia Affitti mette a disposizione tantissimi appartamenti in affitto Abruzzo, ognuno corredato di descrizione dettagliata, foto e informazioni sulla tipologia di contratto e sul prezzo. Tramite il modulo di richiesta informazioni presente in home page o telefonando direttamente in agenzia è possibile fissare un appuntamento per effettuare la valutazione dell’immobile che si intende affittare.

Sul sito web di Italia Affitti ci sono anche tante informazioni per chi vuole lavorare nel settore immobiliare e aprire un negozio franchising nella propria città diventando affiliato. L’opportunità franchising offerta da Italia Affitti è davvero interessante perché permette di avviare una propria attività con bassi costi d’investimento e ampi margini di guadagno.

Pompeo Pipoli
Area Web Marketing
[email protected]

Italia Affitti s.a.s
Corso Umberto I, n.18
65100 Pescara PE
Tel: 0854219081
www.italiaaffitti.it

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Il prezzo degli affitti si avvicina alla stabilità.

Il prezzo degli affitti si avvicina alla tabilità, registrando le discese più piccole degli ultimi anni.

Se vivi a Torino ed hai aspettato fino ad ora per affittare un appartamento hai avuto fortuna, perché adesso affittare è un 1,2% più económico che un anno fa. Una discesa piccola se comparata con quella degli anni anteriori che situa il prezzo medio negli 8€  al metro quadrato.

La realtà di Milano è ben diversa.Vista la scarsità di crédito ed il ristagno dell’economia, molte famiglie famiflie si sono viste obbligate ad affittare e, cosecuentemente, è aumentata la domanda di affitti. Il risultato è stato che adesso affittare a Milano resulta un 2,1% più caro, situando il prezzo medio nei 14,7€ al metro quadrato

A Roma, il prezzo delgi affitti si è ristagnato. Nonostante continui ad essere la città più cara di Italia con una media di 15,3€ per metro quadrato, la capitale ha alzato di 0,2% rispetto all’anno scorso.

I dati sono promettenti per il settore. Le grandi città registrano le minori variazioni degli ultimi due anni da quando esplose la crisi e tutto appunta ad un lento e graduale recupero del settore, che dovrebbe essere accompagnato dall’aumento di impiego e dalla fiducia della banca

Riguardo a Mioaffitto.

Mioaffitto è lo specialista in affitti di immobili residenziali in Italia. Il Gruppo Intercom, con più di 40 progetti di internet creati durante la sua storia, è il maggiore azionista di Mioaffitto.

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