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Il progetto AIESEC in Etiopia parte dall’Italia

Nero su Bianco: diverse prospettive di un continente in crescita. Il progetto AIESEC in Etiopia parte dall’Italia Roma – 9 gennaio 2009 – AIESEC, la più grande organizzazione mondiale di studenti universitari, presenta „Africa” la conferenza dedicata all’apertura della nuova sede dell’Organizzazione in Etiopia, progetto curato e sostenuto dai ragazzi di AIESEC Italia.L’incontro si terrà a Roma il 14 gennaio 2009 presso la facoltà di Economia dell’Università Roma Tre a partire dalle ore 10.00 e costituirà l’apertura del primo Congresso Nazionale 2009 di AIESEC Italia. AIESEC è la più grande organizzazione internazionale non-profit interamente gestita da studenti da 60 anni e presente in 107 paesi in tutto il mondo. AIESEC Italia è impegnata da più di un anno nel portare avanti il progetto di apertura di una nuova sede dell’Organizzazione in Etiopia. Fine ultimo del progetto è dare ai ragazzi del paese africano le stesse opportunità che in tutto il mondo AIESEC offre a tutti i suoi membri grazie al supporto delle aziende partner. Il progetto di apertura della nuova sede vede infatti coinvolti diversi attori, non solo del mondo studentesco, ma anche del mondo imprenditoriale ed istituzionale. Cuore dell’attività AIESEC sin dalla sua nascita è infatti creare un link forte tra aziende leader nel mondo e giovani talenti internazionali.  La conferenza si apre con la presentazione del progetto da parte del presidente nazionale di AIESEC Italia e prevede l’intervento di diversi esponenti del mondo imprenditoriale ed istituzionale che si alterneranno nell’analisi delle potenzialità del paese in forte sviluppo economico.  Il programma dei lavori– Saluti Istituzionali: Carlo Maria Travaglini – Preside della Facoltà di Economia della Università degli studi di Roma Tre – “Il Progetto AIESEC in Etiopia” Davide Moleti – Presidente Nazionale di AIESEC Italia– “Le iniziative di KPMG per il suo 50° Anniversario„ –  Il progetto AIESEC in Etiopia Lucia Silva – KPMG Spa– “La situazione economico – sociale dell’Etiopia„ Ambasciata Etiope in Italia– Progetto “Lo sviluppo dell’Africa: un’opportunità per l’Europa,l’Italia e la Sicilia” Fondazione Banco di Sicilia *– Il peso dell’Italia nello sviluppo economico dell’Etiopia / Progetti attualmente in corso in Etiopia Salini Costruzioni Modera l’evento : Antonella Tagliabue –  Amministratore Delegato di Un-Guru e collaboratore Il Sole 24 Ore.      La partecipazione all’evento è libera, la registrazione dei partecipanti avrà inizio alle ore 10:00 del 14 gennaio 2009, la conclusione dei lavori è prevista per le 12:30. Università di Roma Tre – Facoltà di Economia, Via Silvio D’Amico, 77 – Roma. * in attesa di conferma  Per ulteriori informazioni, riservato alla stampaDora Salemi – Responsabile ComunicazioneAIESEC Italia www.aiesec.org/italy[email protected]3393544399 UN-GURU Strategic PR[email protected]Tel. +39 02 48021956 

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La crisi economica e i bambini

 

La crisi economica spinge sotto la soglia di povertà quasi 960 milioni di persone, e i bambini ne pagano le conseguenze più dure.  

Il recente rapporto della FAO aggiunge 40 milioni di individui alla lista di quanti sono sotto la soglia di povertà; seguendo questa tendenza, il numero di uomini, donne e bambini poveri nel mondo dovrebbe sorpassare il miliardo di unità tra il 2009 e 2010, allontanando drasticamente l’obiettivo di dimezzare la fame nel mondo nel 2015.

Gli incrementi sproporzionati del costo dei beni di prima necessità degli inizi di quest’anno – seppure in parte rientrati negli ultimi mesi – hanno segnato un aumento del 30% rispetto al 2007.

Cosa vuol dire questo per i bambini?

Helmut Kutin presidente di SOS Villaggi Dei Bambini – associazione no-profit che da 60 anni si occupa di aiutare bambini e famiglie in difficoltà in 132 paesi del mondo – ha dichiarato: “l’aumento vertiginoso del costo dei beni di prima necessità sta mettendo molti bambini – già in difficoltà – in condizioni sempre più a rischio. Nel nostro lavoro con i programmi di rafforzamento familiare vediamo quotidianamente i bambini divenire più vulnerabili quando i loro genitori affrontano serie pressioni socio-economiche. In molte comunità, principalmente in Africa, Asia e America Latina, la crescita del costo della vita sta costringendo molti genitori a prendere decisioni estreme per riuscire a rispondere alle necessità di base dei propri bambini”.

La crisi economica, che per alcuni può voler dire forse avere qualche regalo in meno sotto l’albero, per milioni di bambini si traduce in lavoro minorile, malnutrizione, abbandono.

La solidarietà internazionale, di governi e singoli individui, è lo strumento fondamentale per arginare la vera crisi, quella che costa vite umane.

I programmi di sostegno a distanza dei bambini orfani e abbandonati o di sostegno familiare e di prevenzione all’abbandono possono fare la differenza nella vita dei bambini e delle famiglie.

Luca Panarella
http://www.sositalia.it/aiuta/

SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata sia nell’assistenza ai bambini in difficoltà che nella prevenzione all’abbandono. In Italia lavora prevalentemente con l’affido familiare, mentre nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero assistenza e prevenzione. Da più di sessant’anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.000 bambini orfani o abbandonati, così come un milione di persone  che rientrano nei suoi programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare: oltre all’accoglienza, sanità, si occupa di istruzione, formazione professionale e rafforzamento familiare. www.sositalia.it

Per ulteriori informazioni:

SOS Villaggi dei Bambini
02.55231564
[email protected]

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Attacchi agli operatori umanitari in Somalia: morto un altro collaboratore di SOS Villaggi dei Bambini

27/11/2008 – Sono quasi 30 gli operatori umanitari che hanno perso la vita quest’anno in Somalia, a causa degli attacchi a fuoco dei guerriglieri che assaltano ormai da tempo il paese. Gli attentati subiti dalle Organizzazioni Non Governative che stanno aiutando la popolazione somala sono oltre un centinaio e la situazione è ogni giorno sempre più drammatica.

 

Ieri un collaboratore dell’associazione SOS Villaggi dei Bambini è stato ucciso durante un’imboscata contro un veicolo che stava trasportando lo staff medico dell’Ospedale SOS locale. Abukar Bazi ha lavorato con SOS Villaggi dei Bambino fin dal 1991, come responsabile infermiere per il team che si occupa della clinica pediatrica di Mogadiscio. L’omicidio è stato terribile, non solo per i parenti e gli amici della vittima, ma anche per tutto il Villaggio SOS di Mogadiscio, con cui Abukar Bazi collaborava da tempo. L’uomo lascia una moglie e otto figli. Il 25 Novembre un altro collaboratore di SOS Villaggi dei Bambini era stato colpito da colpi di arma da fuoco mentre stava tornando a casa dopo un turno all’ospedale, ma fortunatamente le sue condizioni non sono gravi.

 

La situazione polita e sociale a Mogadiscio è da ritenere molto pericolosa ed anche le varie associazione umanitarie rischiano di rimanere coinvolte nei conflitti interni del paese.

 

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno e l’adozione a distanza dei Villaggi dei Bambini SOS, è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

 

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone  che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. www.sositalia.it

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La Giornata Universale Dei Bambini

La violenza sui bambini è un argomento difficile da affrontare, poiché spesso non viene considerata a dovere la gravità di alcuni soprusi psicologici, che possono essere altrettanto pericolosi quanto quelli fisici. Un’altra tipologia di violenza su cui è necessario fare molta attenzione è l’abuso della forza fisica come mezzo di “educazione” verso i figli, un argomento complesso e delicato. Le violenze psicologiche e fisiche danneggiano seriamente la personalità delle piccole vittime, creando un disagio che li accompagnerà per tutta la vita.

 

Il 20 novembre è stato l’anniversario della Convenzione ONU sui Diritti Universali dei Bambini, un’importante accordo internazionale che il prossimo anno compirà 20 anni. La convenzione stabilisce che i bambini dovrebbero essere trattati come persone capaci di partecipare attivamente alle decisioni familiari, con delle loro specifiche caratteristiche, capacità e bisogni. È molto importante che i diritti dei minori possano essere compresi da tutti ed attuati quotidianamente nella realtà familiare, per non rimanere solamente delle vaghe leggi cartacee. L’associazione SOS Villaggi dei Bambini da ormai 60 anni si impegna per accogliere i bimbi in difficoltà e prevenirne l’abbandono con programmi di sostegno familiare. Per aiutare la diffusione delle norme sui diritti dei minori, SOS Villaggi dei Bambini ha sviluppato una versione della convenzione con un linguaggio più semplice, per fare in modo che gli stessi bambini possano conoscerla ed essere consapevoli dei propri diritti.

 

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone  che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. www.sositalia.it

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Il nuovo “Villaggio dei Calciatori” per SOS Villaggi dei Bambini in Zambia

Sondre Kafjord, è il presidente della federazione calcistica norvegese e lo scorso 7 ottobre ha partecipato all’inaugurazione del nuovo Villaggio dei Bambini SOS a Livingstone, in Zambia. La società sportiva norvegese ha infatti raccolto una grande somma per contribuire alla costruzione del quarto Villaggio SOS del paese, con l’aiuto di importanti personaggi politici come Rupiah Banda (presidente dello Zambia), Daniel Munkombwe (ministro della provincia del sud), Grace Shafique (sindaco di Livingstone) e del sostegno del Rotary Club International.

Le autorità hanno collaborato strettamente con il progetto di SOS Villaggi dei Bambini e per ringraziare la federazione calcistica della Norvegia, la struttura è stata  affettuosamente soprannominata “Villaggio dei Calciatori” dallo staff locale. Quello di Livingstone è un ottimo esempio di come lo sport possa aiutare i bambini in difficoltà: sono già 37 i piccoli accolti al villaggio, che ora saranno curati, potranno studiare e crescere nella serenità di una nuova famiglia.

Per avere maggiori informazioni sull’evento e sui programmi di sostegno SOS, è possibile visitare il sito dell’associazione.

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone  che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. www.sositalia.it

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Una mamma e 33 bambini in difficoltà: i programmi di sostegno familiare SOS

SOS Villaggi dei Bambini è presente in Africa con numerosi programmi di sostegno, per aiutare le famiglie disagiate a crescere i propri figli ed evitare che i piccoli siano abbandonati, sfruttati o malnutriti. Tra le famiglie che partecipano ai programmi SOS, troviamo la signora Banda, suo marito ed i loro 33 bambini: 10 sono loro figli e gli altri 23 si dividono fra nipoti ed orfani di familiari morti, accolti con affetto sotto lo stesso tetto. Purtroppo l’amore di mamma Banda non è sufficiente per sfamare la sua numerosa prole.

Il signor Banda è un pescatore, ma non può permettersi una rete nuova per catturare le sue prede mentre i ragazzi più grandi riescono solo a trovare qualche lavoretto sottopagato. La situazione era delle peggiori.

È in questo drammatico contesto che il programma di sostegno familiare SOS è entrato a far parte della vita della famiglia Banda: ogni mese vengono distribuiti viveri, si aiutano i bambini ad andare a scuola e vengono assicurate cure sanitarie gratuite. Le attività di sostegno sviluppate da SOS Villaggi dei Bambini possono rinforzare le famiglie per il tempo necessario a fargli conquistare una nuova autonomia, facendo tornare i bambini a scuola, mandando i giovani a corsi di formazione professionale ed offrendo un futuro più sereno a chi ne ha bisogno.

Per avere maggiori informazioni sui programmi di sostegno SOS, è possibile visitare il sito dell’associazione.

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone  che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. www.sositalia.it

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