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Come approcciarsi all’allattamento in maniera corretta

L’alimentazione dei bambini è uno degli aspetti più delicati a cui ogni mamma deve dedicare una particolare attenzione. Fino ai sei mesi, se non ci sono controindicazioni, il neonato deve essere allattato al seno, poi inizia la fase dell’allattamento tramite biberon ed infine il periodo dello svezzamento.
Molte mamme si approcciano all’allattamento al seno con preoccupazione, come ad esempio la paura di non avere sufficiente latte, oppure il timore di non saper gestire materialmente il momento della poppata (nel caso del primo figlio) o possono avere numerosi altri dubbi. Per questo motivo è fondamentale affrontare il periodo dell’allattamento con ottimismo e informandosi.
Per quanto riguarda la positività, è comprovato che alcuni fattori come l’ansia e lo stress possono alterare in qualche modo la produzione del latte materno, mentre l’informazione è fondamentale per prepararsi con serenità ad affrontare le prime poppate; il consiglio è comunque di rivolgersi e di esporre i propri dubbi e preoccupazioni solo a pediatri o esperti del settore, per non correre il rischio di ricevere informazioni errate.
Durante il periodo dell’allattamento al seno la mamma deve iniziare a capire quali sono i segnali da parte del bebè che ha fame e dovrebbe cercare di assecondarli il più possibile, visto che allattare frequentemente stimola la produzione di latte materno. Se in certe circostanze la poppata non è possibile oppure è necessario drenare il seno, oggi si può ricorrere a particolari articoli per l’infanzia, realizzati da molti marchi famosi come Chicco, Avent e Medela, utili per estrarre il latte in maniera totalmente igienica ed indolore: si tratta dei tiralatte, disponibili in commercio nella variante elettrica e manuale.
La poppata al seno è sempre la scelta de preferire, ma in certi casi è necessario ricorrere al biberon. Il passaggio naturale, stando alle indicazioni dei pediatri, dovrebbe invece avvenire intorno al sesto mese, al fine di non ostacolare la formazione dei muscoli mandibolari. Oggi comunque, Chicco, Avent ed altri grandi produttori, offrono moltissimi tipi di biberon, da poter utilizzare ad ogni età, grazie alle tettarelle di diversa forma, grandezza e consistenza. Molti biberon sono addirittura dotati di tettarelle che riproducono esattamente la poppata al seno.
Online è possibile acquistare a prezzi vantaggiosi su NewBabyLand tutto ciò che serve all’allattamento e alla pappa dei neonati e bambini. Oltre a biberon, tiralatte, latte in polvere e omogeneizzati, NewBabyLand offre anche una vasta scelta di seggioloni, alzasedia, bicchieri con beccuccio, posate e stoviglie colorate e divertenti, adatte per i pranzetti dei più piccoli.

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L’età giusta per abbandonare il biberon ed iniziare lo svezzamento

In commercio è possibile incontrare moltissimi modelli di biberon che si differenziano in base ai materiali, alle forme ed alle dimensioni. Oggigiorno i principali produttori di articoli per neonati offrono ottimi biberon realizzati con materiali garantiti dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene e dotati di tettarelle anatomiche; quindi per individuare sia la tettarella migliore che la pesantezza del biberon (dovuta principalmente al fatto che sia di vetro o di plastica), il principale criterio di scelta risulta essere l’età del bimbo.
Normalmente, se non ci sono particolari problemi, il biberon viene utilizzato solo alla fine del periodo dell’allattamento al seno, mentre altre volte, viene introdotto come alternativa alla suzione del latte materno oppure semplicemente come integrazione, nel cosiddetto allattamento alternato.
Molte mamme si chiedono quando sia il momento più adatto per abbandonare il biberon: alcune sono ansiose di accelerare il passaggio allo svezzamento, altre decidono invece di portarlo avanti il più possibile. Secondo i pediatri, l’età giusta per smettere di usare il biberon è compresa tra i 12 ed i 18 mesi, ma non esiste una risposta universale poiché molto dipende dai gusti del bimbo, dalle sue preferenze e dalle sue tempistiche. Questo non significa che bisogna ignorare i consigli degli esperti, ma che è necessario osservare bene i comportamenti e lo sviluppo del neonato per individuare il momento migliore per dire addio al biberon. In particolare occorre fare attenzione al momento in cui il bimbo sarà in grado di mantenere la posizione seduta con la schiena dritta e a quando potrà bere senza particolari problemi dalla tazza o dal bicchiere con il beccuccio. Un altro fattore importante riguarda lo sviluppo dei muscoli delle braccia: il piccolo dovrà essere in grado di tenere un recipiente pieno, senza rovesciarlo o farlo cadere, e di compiere movimenti precisi. Prima che tutto questo avvenga sarà sicuramente preferibile utilizzare il biberon.
Il passaggio dovrà poi essere graduale e cioè bisognerà insegnargli prima a bere con il bicchiere con il beccuccio antigoccia ed i manici e solo in un secondo momento con la normale tazza.
Online è possibile acquistare su NewBabyLand tutti i migliori prodotti per l’infanzia ad un prezzo concorrenziale. L’ampio catalogo contiene anche biberon dei marchi più prestigiosi e tutto l’occorrente per la pappa dei bimbi come bicchieri con beccuccio, posate, piattini e molto altro ancora.

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Chicco giunge in aiuto delle mamme durante l’allattamento

Secondo l’osservatorio Chicco e secondo la quasi totalità dei pediatri italiani, l’allattamento al seno è senza dubbio l’alternativa da preferire per l’alimentazione dei bebè, ma alcune volte questo non è possibile per diverse ragioni e quindi le mamme decidono di ricorrere all’allattamento con biberon. A prescindere da tutto ciò, una volta finita la fase dell’allattamento, il biberon verrà comunque utilizzato molto spesso prima di iniziare il periodo dello svezzamento.
Qualunque sia il motivo, il biberon è quindi uno degli articoli per neonati più utilizzati nei primi mesi di vita ed è per questo che marchi del calibro di Chicco, Brevi ed Avent sono molto attivi in tale settore. Chicco ha realizzato il biberon StepUp dotato di una particolare tettarella inclinata, particolarmente indicata per mantenere il collo del bebè in posizione eretta e per evitare la formazione di coliche. Con questo biberon Chicco vuole accompagnare la crescita del bimbo dalla sua nascita fino al compimento di un anno, proponendo delle tettarelle per diverse fasce di età, al fine di simulare nel miglior modo possibile la suzione al seno. Il biberon StepUp di Chicco è la soluzione ideale anche per le mamme che decidono di effettuare il cosiddetto allattamento misto (ovviamente dietro consiglio pediatrico), durante il quale il neonato viene alimentato sia con il latte materno che con il latte artificiale, tramite biberon appunto.
Chicco offre anche una serie di articoli come sterilizzatori, scaldabiberon e tiralatte, da utilizzare durante le fasi dell’allattamento. I tiralatte Chicco ad esempio sono particolarmente indicati per tirare il latte in maniera indolore e sicura per la mamma.
Oggi quindi, qualunque sia l’esigenza delle mamme, è possibile reperire sul mercato una serie di prodotti dei migliori marchi, realmente validi e che possono semplificare le operazioni quotidiane di allattamento e svezzamento durante i primi anni di vita del bimbo
NewBabyLand, negozio online da sempre attento alle novità nel settore della prima infanzia, propone biberon, tiralatte, sterilizzatori e molti altri articoli firmati Chicco, a prezzi competitivi. Nell’ampio catalogo online è possibile acquistare anche prodotti di altri marchi famosi come Brevi, Avent, Peg Perego e non solo.

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Il biberon e l’alimentazione dei neonati nelle prime settimane

L’allattamento al seno è sempre la soluzione da preferire come metodo di alimentazione dei neonati, ma alcune volte può succedere che la mamma debba assentarsi, magari per motivi lavorativi, ed è quindi costretta a trovare delle alternative all’allattamento al seno, come ad esempio il biberon.
Partendo dal presupposto che diverse sono le modalità di somministrazione del latte e che queste dipendono dall’età del bambino, bisogna tener presente che il biberon potrebbe causare più conseguenze negative che positive, se utilizzato nelle prime settimane di vita. È sicuramente vero che i biberon non costano molto, sono facilmente reperibili sul mercato e si caratterizzano per un utilizzo semplice e piuttosto veloce, ma le tettarelle dei biberon, soprattutto quelle con la base larga e con la punta corta e stretta, possono confondere il bebè, portandolo ad un rifiuto del seno o a poppare in maniera scorretta. Ciò accade perché durante l’allattamento al seno, il neonato prende in bocca una grossa parte del seno, in modo che il capezzolo arrivi fino in fondo alla bocca, in modo da stimolarne la suzione. Con l’allattamento tramite biberon invece, la punta della tettarella arriva normalmente fino al bordo gengivale e a quel punto il neonato è portato non più a succhiare, ma semplicemente ad aprire e chiudere la bocca al fine di stringere la tettarella e far uscire il latte. Se il piccolo si abituasse troppo presto all’utilizzo del biberon, sarebbe indotto a ripetere questo movimento anche durante l’allattamento al seno, risultando inefficace per lui e doloroso per la mamma.
Per evitare di utilizzare il biberon, almeno nelle prime settimane e se la mamma non può essere presente per l’allattamento del neonato, si potrebbe utilizzare un bicchierino, con bordi arrotondati, come quelli da liquore ed appoggiarlo al labbro inferiore del bimbo, evitando di versare il latte direttamente in bocca.
È utile ricordare che il biberon può essere tranquillamente utilizzato quando il bimbo è più grande, senza nessuna conseguenza, ma se proprio si decidesse di usarlo anche prima, è consigliabile sceglierne uno con la tettarella morbida, con base non molto larga e con la punta lunga; i fori inoltre non dovrebbero essere troppo grandi, in modo che il neonato riesca a gestire autonomamente il flusso del latte.
Per acquistare online i biberon delle migliori marche e tutto ciò che occorre per l’allattamento e la pappa dei bambini, è possibile il sito NewBabyLand.com.  NewBabyLand è uno dei negozi più grandi e più apprezzati online nel settore della prima infanzia, grazie ad un catalogo con più di 15 mila articoli e ai suoi prezzi competitivi.

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L’allattamento e lo svezzamento nei primi mesi di vita dei neonati

Durante la crescita di un bebè, è bene che i genitori rispettino i diversi periodi legati alla sua alimentazione senza fretta e soprattutto senza precorrere i tempi. Questo significa che l’allattamento e lo svezzamento di un neonato vanno effettuati con calma e seguendo i consigli del pediatra.
Uno studio del centro di ricerche di Atlanta per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha indicato che il 40% delle mamme americane inizia la fase dello svezzamento prima del compimento del quarto mese di vita del bebè; cosa assolutamente sconsigliata dall’organizzazione mondiale della sanità, la quale ritiene che l’allattamento al seno sia più che sufficiente fino al sesto mese e raccomanda comunque di non iniziare lo svezzamento del neonato prima del quarto mese. È necessario aspettare questo tempo per introdurre cibi solidi, perché nei primi mesi di vita l’organismo del piccolo non è ancora pronto per digerire in maniera adeguata elementi come i carboidrati complessi, certi tipi di grassi o le proteine. Al contrario, l’allattamento materno fornisce al bimbo tutte le sostanze nutritive adeguate al suo fabbisogno ed è consigliabile non interromperlo, anche se è già iniziato il periodo dello svezzamento. In particolare, l’allattamento al seno riesce a fortificare il sistema immunitario del neonato, prevenendo il rischio della celiachia e di altre allergie ed è proprio  per questo motivo che il glutine dovrebbe essere introdotto durante il periodo dell’allattamento.
Inoltre non è necessario introdurre i diversi tipi di cibo solido poco alla volta, come avveniva in passato con l’erronea convinzione che questo metodo servisse a proteggere il bambino da eventuali allergie. Oggi alcuni studi hanno evidenziato, che l’effetto potrebbe essere addirittura quello opposto ed è quindi consigliabile non aspettare tempi distanziati prima di offrire al piccolo un’alimentazione variegata e completa. Prima ad esempio si attendeva il sesto mese per il glutine, il settimo per il pesce, l’ottavo per il tuorlo d’uovo e così via.
L’allattamento al seno del neonato è quindi da preferire in ogni caso e non vi sono controindicazioni in caso se ne prolunghi il periodo, al contrario, è fondamentale non procedere ad una interruzione prematura, specialmente senza il permesso del proprio pediatra. L’alimentazione dei bambini è di fondamentale importanza, in particolar modo nel primo periodo di vita, per il loro sviluppo psicofisico.
Per una sana e corretta alimentazione dei neonati, è possibile trovare su NewBabyLand, una vasta scelta di articoli per bambini delle migliori marche: a partire da biberon e seggioloni, fino a omogeneizzati, latte in polvere, tiralatte e cuocipappa. Tutti gli articoli per la prima infanzia possono essere acquistati direttamente online al miglior rapporto qualità/prezzo.

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Piccola Guida all’allattamento artificiale, la nutrizione del neonato è importantissima

L’allattamento del neonato è una delle attività fondamentali per la sua crescita ed è importante per il suo sviluppo fisico e mentale.

L’alimento migliore nella prima fase di vita del bambino è il latte materno, fatto appositamente per lui. Può accadere tuttavia che la mamma non possa allattare dal proprio seno il piccolo, esistono comunque moltissime qualità di latte artificiale che si avvicinano alle proprietà del latte materno.

Proponiamo una piccola guida al latte artificiale per bambini.

La prima cosa da tenere in considerazione è il tipo di latte con cui nutrire il proprio bambino, il latte artificiale in commercio adotta una numerazione standard:

il latte di tipo 1: indicato per soddisfare le esigenze nutrizionali del neonato nei primi 6 mesi di vita;

il latte di tipo 2 invece soddisfa i bisogni nutritivi del bimbo dai 6 ai 12 mesi.

Esistono poi diverse tipologie di latte di proseguimento, indicato dal compimento del primo anno di vita e che viene utilizzato durante lo svezzamento.

Altre considerazioni importanti che riguardano il latte artificiale, liquido o in polvere, è la preparazione, che deve essere molto accurata, si possono distinguere 5 elementi.

Il primo, fondamentale, è il biberon. Ne esistono di tutti i tipi, da viaggio, ergonomici, usa e getta. Sceglieteli con cura e procuratevene in quantità sufficiente considerando che il vostro bambino ne avrà bisogno per 6 / 7 pasti al giorno. Il bambino vi sarà poi d’aiuto nella scelta del biberon, noterete le sue preferenze dalle reazioni che ha quando lo nutrite con un biberon piuttosto che con un altro.

Importantissima è la tettarella, deve permettere al latte di uscire goccia dopo goccia.

Il secondo elemento è la sterilizzazione del biberon, anche per questo esistono moltissimi metodi e strumenti. Non dimentichiamo mai che la sterilizzazione casalinga, quella consistente nel far bollire per il biberon e le tettarelle in un pentolino per almeno 10 minuti, è quella più sicura e facile da fare ogni volta che ce ne fosse bisogno.

Il terzo, non meno importante degli altri, è la scelta del latte artificiale. Anche qui, sarà il vostro bambino ad orientarvi nella scelta, seguite comunque sempre il consiglio del vostro pediatra di fiducia e se il bambino reagisce male al latte con cui lo state alimentando consultatelo di nuovo, potrebbe avere particolari tipi di allergie o intolleranze che rendono non digeribile il latte.

C’è poi l’acqua che utilizzate per far sciogliere il latte in polvere. Questa deve essere oligominerale, con un residuo fisso inferiore a 150 mg/l, può essere utilizzata anche l’acqua del rubinetto se bollita per almeno 5 minuti.

L’ultimo elemento, certo non per importanza, è la pulizia e la cura che dovete impiegare quando lavate, disinfettate e riponete il necessario per l’allattamento del vostro bambino, pulite sempre in profondità il biberon e conservateli in ambienti il più possibile sicuri.

L’allattamento del proprio bambino è fondamentale per la sua crescita e per la sua salute, renderlo un momento sereno e familiare è compito dei genitori.

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