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#iostoacasa: Aiutiamo così le persone di buona volontà

Volontà: condotta o atteggiamento nei confronti degli altri; disposizione. Tradizionalmente “uomini di buona volontà” significa persone che hanno buoni propositi nei confronti di altri e lavorano per aiutarli.

La via della felicità, una guida al buonsenso, adatta più che mai nel farci comprendere e rispettare l’immenso impegno di migliaia di persone che stanno aiutando la nostra meravigliosa nazione in un momento così difficile. 

Parliamo di medici, infermieri, volontari di Protezione Civile, Croce Rossa, e della lunga lista di altre associazioni di volontariato attive sul territorio nazionale, chiese di ogni credenza, forze dell’ordine, militari, per non parlare dei negozianti, aziende e lavoratori di enti pubblici e privati, agricoltori, allevatori…  di tutti persone che in questo omento stanno facendo andar bene le cose, persone di buona volontà! 

Tra questi ci siamo anche noi; popolo italiano. Il sacrificio di ogni donna, uomo, bambino e anziano, … che in ogni angolo della nazione aderisce alle normative prendendosi cura della propria salute e del suo prossimo, rimanendo a casa.

Perché La via della felicità? 

A volte qualcuno pensa che il sacrificio sia inutile, o che c’è chi sparge menzogne per approfittarsi del popolo, e ogni altro tipo di considerazione che ci fa pensare che ci siano solamente persone malvage all’opera… tutto questo introduce sfiducia nel prossimo e nei principali valori morali, insiti in ognuno di noi. 

 

La prima pubblicazione de La via della felicità risale al 1981 e il suo scopo è quello di arrestare il declino morale nella società e ripristinare integrità e fiducia nell’uomo. Scritto da L. Ron Hubbard, riempie il vuoto morale in una società sempre più materialista, e contiene 21 principi fondamentali che guidano una persona a un migliore tenore di vita. 

 

Ciò di cui oggi abbiamo estremo bisogno. 

 

Ecco cosa sostiene il precetto n.11

 

“Nonostante l’insistenza dei malvagi nel dire che tutti gli uomini sono cattivi, ci sono in giro molti uomini e donne buoni. Forse sei abbastanza fortunato da conoscerne alcuni.

 

 “In effetti, la società si basa su uomini e donne di buona volontà. Le persone che lavorano nei settori pubblici, gli opinion leader, le persone impegnate nel settore privato che fanno il loro lavoro, sono, nella stragrande maggioranza, persone di buona volontà. Se così non fosse, avrebbero smesso da molto tempo di fornire il loro servizio.

“Attaccarli è facile, dato che la loro stessa modestia impedisce loro di proteggersi più del dovuto. Eppure, la sopravvivenza di gran parte degli individui della società dipende da loro.

“Il criminale violento, il propagandista, i mass media a caccia di notizie sensazionali, tutti tendono a distrarre l’attenzione dalla pura e semplice verità che la società non funzionerebbe affatto, se non fosse per gli individui di buona volontà. Essi sorvegliano la strada, educano i bambini, misurano la febbre, spengono gli incendi, parlano tranquillamente e con buon senso. A volte si ha la tendenza a trascurare il fatto che le persone di buona volontà sono quelle che fanno andare avanti il mondo, che tengono in vita l’Uomo sulla Terra.

“Tuttavia queste persone possono essere attaccate e si dovrebbero richiedere e prendere misure severe per difenderle e fare in modo che non siano danneggiate, poiché la tua stessa sopravvivenza, quella della tua famiglia e dei tuoi amici, dipendono da loro.”

Al sito: www.laviadellafelicita.org, puoi leggere il libro interamente, iscriverti al corso gratuito online o visionare gli annunci di pubblica utilità. 

 

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PASTORI E VOLONTARI INSIEME PER L’ALPEGGIO: INIZIA L’AVVENTURA

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  • 20 Giugno 2016

Il progetto Pasturs entra nel vivo: volontari e pastori collaborano per mitigare il rischio per le greggi derivante dai grandi predatori

Bergamo, 15 giugno 2016 – Trentacinque volontari, cinque pastori e un ambiente straordinario da tutelare e valorizzare. Nell’ambito del progetto Pasturs, messo in campo da Cooperativa Eliante Onlus, con la partnership di Parco delle Orobie Bergamasche e WWF Bergamo – Brescia, in collaborazione con Coldiretti Bergamo e con il contributo di Fondazione Cariplo, per ridurre i rischi conseguenti alla presenza dei grandi predatori sulle Orobie, ha preso avvio l’affiancamento dei volontari ai pastori nel territorio delle Orobie. Obiettivo: attuare una serie di misure volte a mitigare il rischio per le greggi derivante dai grandi predatori, creando un clima favorevole sia per i grandi predatori che per il mondo dell’allevamento orobico.

Alessio Pacati, 21 anni di Treviolo (Bg), studente dell’Università della Montagna di Edolo, Marta Ferrari, 22 anni di Cusano Milanino, studentessa di ingegneria ambientale e Adriano Caccia, 34 anni di Milano, del progetto di “montagna terapia” per disabili, sono stati i primi volontari ad aver raggiunto, rispettivamente, l’allevatore Andrea Morelli a Colere in Val di Scalve, il pastore Emanuele Manzoni a Piazzolo in alta Val Brembana e pastore Giuseppe Salvi al Passo della Presolana.

Insieme, collaboreranno per rendere la stagione dell’alpeggio sempre più entusiasmante e al tempo stesso vivibile per tutte le specie che abitano il territorio. Un affiancamento che vedrà i giovani volontari adoperarsi per posizionare le recinzioni elettrificate, sorvegliare il gregge, gestire i cani da guardia, tutti pastori abruzzesi maremmani, sensibilizzare e informare i turisti, affinché si creino concrete attività di protezione delle greggi dai grandi predatori, instaurando un dialogo aperto ed efficace tra il mondo della zootecnia e quello dell’ambientalismo.

I 35 volontari coinvolti opereranno sul campo, ognuno secondo propria disponibilità, durante la stagione dell’alpeggio, da giugno a settembre, per un periodo variabile, e saranno a stretto contatto con i pastori che, per il periodo in questione, li ospiteranno garantendo vitto e alloggio.

Prossimi alla partenza: Nadia Rizzi, 25 anni studentessa di Scienze e tecnologie delle produzioni animali presso Veterinaria di Milano che raggiungerà Renato Balduzzi all’Alpe Cardeto, nel comune di Gandellino, Nicole Gargantini e Silvia Grossi, 22 anni, studentesse di Allevamento e Benessere Animale presso Veterinaria di Milano che raggiungeranno Silvestro Maroni all’Alpe Vodala, nel comune di Ardesio.

 

Per informazioni www.pasturs.org

Pagina FB Eliante https://www.facebook.com/eliantemilano/?pnref=story.unseen-section

 

 

CONTATTI STAMPA

Ufficio Stampa Parco delle Orobie Bergamasche

Claudia Rota: Cell. 348 5100463 [email protected][email protected]

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