A pochi chilometri dalla città di Palermo, all’incirca a 16 km dal centro città, possiamo imbatterci nel suggestivo paesino dedicato a Santa Flavia, graziosa anche per essere una rinomata località balneare, che ospita nelle sue vicinanze le Rovine di Soluto costituite dai resti di quelle che insieme a Palermo ed a Mozia fu una delle tre città cartaginesi più importanti della parte occidentale dell’isola. Divenuta romana durante la prima guerra punica, fu poi abbandonata nel II sec. d.C.
Fra le pittoresche rovine, site in altura, predominano forme ellenistiche e romane; vi riconoscono un asse principale (decumano) intersecato da strade minori a perpendicolo, lungo le quali si individuano il ginnasio, in parte dorico ed in parte ionico, molte abitazioni tra cui la Casa di Leda (così chiamata per l’affresco che illustra il mito di Leda con il cigno) ornata da magnifici pavimenti a mosaico, il teatro che doveva contenere più di mille spettatori, ed il piccolo edifico rettangolare del Bouleuterium, luogo di riunione del senato locale. In alcuni edifici vi erano le scale che conducevano al piano superiore ed in tutti v’era una cisterna per la provvista idrica. Numerose botteghe testimoniano del fiorente commercio che doveva essere stato avviato nella città. Interessante la pavimentazione stradale a ciottoli; in terracotta quella della via principale che perciò si ritiene dovesse essere in parte coperta.
Nell’antiquarium che si trova all’ingresso degli scavi, è esposta una ricca raccolta di materiale rinvenuto negli interni, tra cui capitelli, statuine, ampolle e monete della zecca di Soluto.
Non essendo in grado di ospitare l’arrivo di numerosi turisti che si recano nella cittadina per trascorrere una vacanza all’insegna della cultura e del relax, consigliamo vivamente di pernottare nel capoluogo siciliano, dove, numerosa è la presenza di strutture adibite all’accoglienza, tra cui risalta la presenza di numerose strutture b&b a Palermo centro.