Su Twitter il confronto televisivo sulle primarie del centrosinistra ha avuto un’eco senza precedenti per la politica italiana, con volumi di condivisione (circa 127 mila tweet durante la trasmissione con punte di oltre 1500 al secondo) raggiunti in passato solo dal Festival di Sanremo 2012 e l’hashtag #csxfactor in cima ai trending topicmondiali. Qual è l’immagine dei tre contendenti più twittati? Lo strumento è Twitterpolitica, la classifica quotidiana dei leader politici italiani più citati su Twitter attraverso mention o hashtag e le parole chiave più associate ad ognuno di essi. La scelta di analizzare mention e hashtag dipende dall’importanza che questi due elementi hanno nella sintassi del medium: la mention esprime un’interazione diretta (o quantomeno una volontà di interazione) con il soggetto citato, l’hashtag indica che il soggetto è l’argomento principale del tweet e permette di seguire conversazioni su un determinato tema. I tweet del 12 novembre con mention o hashtag di Renzi, Bersani o Vendola sono complessivamente 38.896. La classifica delle citazioni vede Renzi in vetta con 21.545 citazioni. Seguono Bersani (13.697) e Vendola (10.593), più vicini tra loro. Un dettaglio interessante: Bersani ottiene molte più mention che hashtag (per Renzi e Vendola il rapporto è circa del 50%). Possibile spiegazione: Bersani ha usufruito del supporto diretto di numerose microstrutture che lo hanno sistematicamente citato o ritwittato (vedi sotto il network delle citazioni). La maggior parte dei tweet (30823) sono stati pubblicati tra le 20 e le 23, da mezzora prima a mezzora dopo la diretta televisiva. Solo Renzi ottiene già nel pomeriggio un picco di visibilità, con quasi 700 retweet per la suapresa di distanza da “I fantastici 5″ (l’immagine pubblicata sul sito del Pd in cui i partecipanti al dibattito vengono raffigurati come supereroi). Nelle ore di massima attività (dalle 20 alle 23) è sempre Renzi che raggiunge il maggior numero di picchi di citazioni per minuto, ma è Vendola, con il suo andamento fortemente oscillante, ad avvicinarsi più spesso alla prima posizione. Bersani procede invece in modo più monotono. Il primo tema che supera la soglia dei 200 tweet al minuto è: cosa risponderebbero i politici a un giovane in cerca di occupazione. Vendola viene citato non tanto per la sua risposta (“ribellarsi alla precarietà”) quanto in modo critico per l’uso dell’interlocuzione berlusconiana “mi consenta”. Convince di più Bersani e la sua formula “meritocrazia e uguaglianza”. Tuttavia è Renzi pochi minuti dopo a rubare la scena con il suo slogan “conoscere qualcosa, non qualcuno. Il picco di attenzione si raggiunge con il botta e risposta tra Renzi e Vendola su Marchionne. Renzi viene apprezzato quando invita il CEO Fiat a “fare una macchina bella ogni tanto” e soprattutto quando fa mea culpasulle sue prese di posizioni precedenti (“avevo creduto in lei”), ma la risposta di Vendola (“io non le ho mai creduto”) si guadagna le simpatie dei commentatori, nonostante l’appellativo inesatto di “ingegnere” rivolto a Marchionne (o forse anche grazie a questo). Gli altri momenti di massima partecipazione coinvolgono sempre Renzi. Sulla casta il sindaco di Firenze ottiene consensi quando si schiera per l’abolizione del finanziamento pubblico e quando risponde efficacemente all’obiezione sollevata da Bersani e Vendola (“così si lascia la politica ai ricchi”) constatando che la politica è già in mano ai ricchi e che la colpa è anche della mancata approvazione della legge sul conflitto di interesse. Il passaggio decisivo per Renzi è il suo secco no a Casini nella coalizione di centrosinistra: qui il politico ottiene il massimo dell’attenzione e la mantiene per più tempo senza condividerla con gli altri, che sul tema si mostrano incerti. Durante l’appello finale Vendola ottiene più commenti di Bersani, ma il primo incassa soprattutto critiche per la prolissità e i toni strappalacrime, il secondo invece mette a segno il suo colpo più riuscito. Lo si vede dall’analisi dei Tweet più ritwittati: la frase di chiusura di Bersani (“non chiedo di piacere ma di credermi”) è tra le prime dieci. La classifica dei retweet mostra l’importanza della rete di citazioni che propaga i messaggi dei leader. Questo vale soprattutto per Renzi. Mentre i messaggi di Bersani e Vendola appaiono sulle rispettive timeline in contemporanea alla diretta tv (c’è chi critica i leader, oppure i loro uffici stampa che twittano in diretta) e i retweet citano direttamente il loro account, quelli di Renzi passano per firme di altri più autentici leader d’opinione come Gianni Riotta, Andrea Sarubbi e Mario Calabresi. Bersani viene citato più frequentemente da associazioni di sostenitori e colleghi di partito, mentre Vendola appare meno inserito nelle maglie della rete di conversazione. Per finire due indicazioni dall’analisi dei temi: gli hashtag più frequenti dalle 20 alle 23 mostrano una forte preoccupazione per l’emergenza lavoro (#Marchionne, #lavoro, #Fiat, #Ichino, #Fornero) ma anche una propensione a sdrammatizzare e una voglia di leggerezza tipica del social network (il #fail del PD con I’immagine dei Fantastici 5, quello di Vendola che sbaglia il nome di Giannino, la battuta di Briatore su Renzi che sembra un partecipante a The Apprentice ecc). L'articolo completo con grafici e mappa semantica su http://www.misurarelacomunicazione.it/2012/11/14/focus-twitterpolitica-renzi-bersani-e-vendola-a-csxfactor/
Sviluppo Lazio, analisi sull’investimento nell’ICT israeliano
Secondo l’analisi di Sviluppo Lazio, Israele ha una “riconosciuta reputazione di paese all’avanguardia dell’innovazione high tech”. Una struttura universitaria fortemente incentrata sulla ricerca, lo rende un paese di grande vivacità imprenditoriale. In particolare, per quanto riguarda il settore dell’ICT (Information and Communication Technologies) è dedicata una delle principali aree di specializzazione di ricerca e sviluppo.
In Israele si possono trovare alcuni dei principali centri di ricerca, a livello mondiale, nel settore delle Information e Communication Technologies. Il primato delle aziende israeliane nel campo della produzione di microsistemi, nanotecnologie e negli embedded systems è universalmente noto. Tanto quanto il primato nella produzione di attrezzature mediche rivolte ad analisi avanzate e tecnologie legate a internet. L’ICT si sviluppa anche grazie all’applicazione di queste tecnologie a settori strategici quali l’aeronautica, le nanotecnologie energetiche ambientali, le biotecnologie, la robotica.
Gli scambi con l’industria italiana sono particolarmente fruttuosi grazie a numerosi accordi bilaterali e a un apprezzamento particolare da parte degli israeliani di un Made in Italy che è sinonimo di qualità, prestigio, design e tecnologia. L’analisi ICT di Sviluppo Lazio prosegue: “La collaborazione con l’industria italiana viene sempre più considerata dagli ambienti hi-tech israeliani come un naturale complemento nel passaggio dalla fase di ricerca e sperimentazione a quella di realizzazione e commercializzazione dei prodotti finiti”.
I nuovi servizi al cittadino della distribuzione farmaceutica
IT farmaceutica e servizio al cliente. Ecco come si ampliano i servizi delle aziende di distribuzione farmaceutica più innovative. Il punto di fusione di questi nuovi servizi diventa il punto vendita, prima ultimo usufruttario dei servizi, ora rappresentante vero e proprio dell’azienda di distribuzione di fronte al pubblico. Servizi ampliati da parte dei distributori farmaceutici significa servizi a 360 gradi. Da oggi il titolare del punto vendita e il suo personale sono in grado di prestare assistenza completa al cliente per quanto concerne i prodotti distribuiti dalle aziende farmaceutiche che adottano la IT. Da oggi i software gestionali in possesso dei farmacisti consentono di gestire un sistema informativo di grandissima portata con pochi click. Ordini, giacenze, disponibilità prodotto e informazioni per i clienti saranno sempre a portata di mano. In più i servizi IT forniranno alle farmacie assistenza informatica costante in modo che quelle possano sempre svolgere il proprio lavoro in condizioni ottimali e con facilità.
Un altro vantaggio del servizio di distribuzione farmaceutica a 360 gradi è il servizio indiretto al cliente. Cosa significa? La farmacia di fiducia, grazie ai mezzi messi a disposizione del cliente sarà in grado di offrire una serie di servizi utilissimi alla salute del cittadino. Principalmente i servizi si dividono in tre categorie:
• Servizio di assistenza all’assunzione di farmaci per malati cronici e anziani: in genere il servizio viene erogato come organizzazione dell’assunzione del medicinale. Questo può avvenire tramite l’organizzazione in comodi blister e in piani calcolati in base alle ricette. Il servizio è pensato per assistere la memoria di chi si deve sottoporre a terapie continuative.
• Servizio di analisi: le farmacie potranno offrire al cittadino un servizio di analisi gratuita per favorire la scoperta di patologie da stress, intolleranza alimentare o danni ossidativi appoggiandosi a dei centri di ricerca autorizzati. Di qui, evitando costose sedute d’analisi, accedere alla cura più adeguata.
• Servizio di erogazione di screen test contro la droga e l’alcool di facile e immediato utilizzo.
Questo genere di servizi che vanno ad agevolare la vita di cittadini e farmacisti sono stati messi in opera da gruppi farmaceutici come Comifar, gruppi molto attenti alla soddisfazione dei propri clienti diretti, le farmacie, e indiretti, i cittadini.
NEUROTECH : Realizzato MDS Control (Multi-Dimensional Space Control) Il primo motore neurale di visione artificiale in hardware dedicato programmabile dal web
Creando una innovativa procedura di simulazione software, delle connessioni sinaptiche cerebrali, è stato realizzato, MDS Control (Multi-Dimensional Space Control).
MDS Control è un motore software di visione artificiale finalizzato all’analisi della scena, al monitoraggio ambientale, al riconoscimento biometrico, all’analisi comportamentale ed alla lettura di simboli ideografici e/o segni alfanumerici.
MDS Control non si limita al controllo della scena, nelle quattro coordinate fisiche (spazio-temporali), ma la esamina come uno spazio multi-dimensionale portandone l’analisi su successivi livelli di interpretazione concettuale.
In questo modo ha la capacità di percepire oggetti in movimento (seguirne la traiettoria, avere l’esatta cognizione del numero del colore e della forma) monitorare i cambiamenti ambientali, analizzare e discriminare situazioni complesse.
http://www.neurotech.it
Ufficio Stampa
Irene Chinappi
Roma li 27 AGOSTO 2009
Come salvare la propria azienda dal peso della banca e continuare a vivere?
Oggi molti vedono le Banche come soggetti che monopolizzano il credito e si comportano in modo rude e feroce, soprattutto con le aziende in crisi. Questo è vero da una parte ma vanno anche analizzati i problemi che una Banca ha nel recuperare i soldi dati spesso solo sulla fiducia.
Le Banche non hanno certamente bisogno di essere difese da nessuno: questo lo fanno già in modo egregio. Ma va anche evidenziati il grosso problema che le Banche oggi hanno e che nessuno vuole considerare: molte aziende o debitori non restituiscono il denaro ricevuto in prestito o per volontà o perché la loro posizione finanziaria è in forte rischio. E’ indubbio che quando noi abbiamo un credito verso qualcuno siamo preoccupati per la sua restituzione. Spesso il denaro che Banca presta è comperato sul mercato quindi da restituire nei termini. Inoltre non va dimenticata la funzione sociale della Banca. Essa ha il compito di supportare l’economia vera, di seguirne le necessità finanziarie di rischiare per la restituzione del credito. In altre parole la Banca, che un tempo era Ente a partecipazione pubblica, è una cassa, sotto certi aspetti, comune. Come tale deve garantire a sé e ai futuri clienti la possibilità di accesso al credito. Ora non si vuole ipotizzare una posizione valida per tutte le Banche , ma è indubbio che l’abitudine di capitalizzare gli interessi, il cosi detto anatocismo, permette un recupero sostanziale delle perdite e si può ipotizzare anche che il sistema permette di distribuire su tutti le perdite dovute alla non restituzione del credito concesso. La legge permette inoltre la possibilità, vedi Delibera Cicr del 2000, di attuare l’anatocismo sia sugli interessi a debito che su quelli a credito. Tutto vero, ma sino ad un certo punto. La legge se da un lato concede tale prassi, dall’altra la limita. Come? Semplicemente dettando un limite a tutti i costi addebitati. Tale limite è rappresentato dal Tasso Soglia di Usura trimestrale, come sancito dalla corrispondente Legge 108 del 1996. In definitiva una Banca o un creditore possono applicare tutti i costi che vogliono, ma il rapporto tra costi e credito erogato comunque non può superare tale tasso. Come difendersi allora da costi eccessivi? Come fare? Quale è la strada?
Cambiamo allora stile di scrittura e diventiamo pratici.
NON E’ L’ANATOCISMO IL SOLO PROBLEMA, IL VIRUS E’ IL TASSO FORSE DI USURA APPLICATO AL CONTO CORRENTE, IL CANCRO FINANZIARIO CHE ERODE IL CAPITALE AFFIDATO.
C’è un solo modo per sapere se la Banca, con la quale l’impresa ha aperto un fido, ha operato correttamente nei suoi confronti:
“ Devi seguire ciò che ti dice la Legge 108 del 1996”:
Nessuno può applicare, in un rapporto finanziario, Tassi esosi ovvero far pagare costi superiori ad un limite stabilito per Legge che si chiama Tasso o Soglia di usura.”
Come fare per sapere se al proprio conto corrente è stato applicato il virus del TASSO DI USURA?
Non bisogna leggere gli articoli al riguardo, soprattutto quelli su anatocismo e come richiederlo, ma leggere le Leggi ovvero avere la giusta informazione.
Fai calcolare, dalla DUEEMME, il vero Tasso (TEG) che la Banca ha applicato al tuo conto corrente, secondo quando indicato dalla Legge 108/96. se esso supera il limite del Tasso di Usura la Legge difende te, imprenditore, perché vengono meno le regole pattuite da contratto, permettendoti di recuperare somme che non pensavi di avere.
Quali somme?
Tutte le competenze pagate sino ad allora, le spese, e le commissioni
L’anatocismo è solo una parte.
I passi da attuare?
Dimenticare le scuole di pensiero e gli articoli partigiani dei giornali che gridano all’anatocismo come il male peggiore: la verità sta altrove.
Se il Tasso applicato al tuo conto corrente supera il Tasso di Usura…. altro che anatocismo (che spesso è poca cosa e il gioco non vale la candela):
le somme da recuperare sono molto più alte e sotto la tutela della Legge.
Allora cosa faccio per recuperarle?
– Faccio calcolare il Tasso applicato al mio conto corrente
– Azione avverso la Banca per il recupero.
Considerazione importante
Quelle stesse somme, una volta recuperate, possono salvare la tua azienda da:
1) un Decreto Ingiuntivo
2) da un recupero forzato
3) meglio essere reinvestite in un nuovo conto corrente a condizioni più favorevoli
4) meglio ancora: puoi fare a meno di chiedere fidi, se la somma recuperata è elevata.
Molti imprenditori non si considerano più tali perché credono al colore che appare nei loro estratti conto bancari: rosso.
Può anche essere così, ma prima di esserne certi è meglio determinare la verità e la strada è una sola: applicare la Legge 108 al proprio conto corrente ovvero determinare se il Tasso applicato, per anni, è stato legale o no e con esso capire se le competenze pagate erano giustamente dovute o calcolate in modo ultralegale.
Calcolando il tuo TASSO
– puoi scoprire di avere più soldi di quello che credevi e recuperarli.
– puoi salvare la tua azienda da un periodo di mancata liquidità non reale.
– puoi evitare ingiuste e inaccettabili richieste di rientro del fido, decreti ingiuntivi e ingiusti sequestri sui beni dati a garanzia, bloccando all’istante qualsiasi azione legale contro di te.
La perizia che certifica se al tuo conto corrente è stato applicato un Tasso Usurario è l’unica vera arma che un Tribunale ti riconosce e che è disposto a verificare.
TI SEMBRA ARDITO AGIRE VERSO LA TUA BANCA?
Non è una questione di coraggio ma di tempo.
Certo magari stai passando un periodo in cui hai bisogno del fido. Oppure hai soggezione bancaria. Tutti condizionamenti noti. Ma prima o poi sarai uno dei due domatori della storia.
Ci sono due tipi di Domatori:
– quello che entra nella gabbia e affronta il leone
– quello che ha paura di entrare e resta fuori. Ma è solo questione di tempo. Per molti, il leone, prima o poi, uscirà per andarlo a cercare.
Non importa che domatore tu possa essere: l’importante è, che il giorno in cui avrai il leone davanti, tu abbia l’arma giusta. L’arma giusta è sapere quanto la Banca ha agito correttamente o no. Superare il Tasso di Usura è violare la Legge. Questo è il gioco nascosto da scoprire.
Calcolando il TEG del suo conto corrente ovvero il vero tasso che la Banca ha applicato ,spesso l’imprenditore scopre di avere più soldi in Banca di quello che credeva.
Soldi che sono di due tipi:
1) le competenze ingiustamente pagate ( fra questi l’anatocismo che è solo una piccola parte)
2) il vero saldo, una volta tolto l’effetto della capitalizzazione, quasi sempre attivo.
Molti imprenditori oggi, in Italia, sono Banchieri senza saperlo di esserlo ovvero hanno soldi sul conto corrente in misura maggiore
Più che l’anatocismo fai controllare, il vero Tasso applicato al tuo conto corrente. La legge è dalla tua parte.
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.dueemmestudio.it
il mattone torinese resiste alla crisi: +0,3% nel primo trimestre 2009
• tengono i prezzi in città: su i quartieri san paolo-san donato, ma il centro accusa una prima flessione (-0,6%)
• continua la parabola discendente dei prezzi dei quartieri periferici, ma è solo una frenata
milano, 15 aprile 2009 – tutto fermo nel mercato torinese nel primo trimestre 2009, dove i prezzi delle case sono rimasti gli stessi di tre mesi fa, con un valore medio di 2.267 euro/m2
il dato emerge dall’analisi trimestrale sui prezzi effettuata dall’ufficio studi di idealista.it (www.idealista.it) su un campione di 759 immobili di seconda mano presenti nel portale
un aumento modesto per un mercato che non fa registrare particolari sussulti da alcuni mesi e dove il prezzo di un appartamento di 68 m2 – la dimensione standard degli immobili presenti a torino secondo idealista.it– è di circa 154mila euro
per la prima volta da quando esiste questa statistica, il centro storico (zona centro-crocetta) registra un timido calo dei prezzi (-0,6%), in controtendenza rispetto agli aumenti deboli dell’ultimo semestre del 2008. il costo medio per abitazione comunque resta nella fascia al di sopra dei 3mila euro, a una media di 3.034 euro/m2
prosegue lenta la parabola discendente dei prezzi dei quartieri periferici di santa rita-lingotto-mirafiori (-1,2%; 2.166 euro/m2), mentre rallenta la discesa delle quotazioni nella zona di aurora-rebaudengo (-0,1%; 1.682 euro/m2) – area a nord est della città – che comunque resta la più economica della città
stabili le quotazioni nelle zone popolari di borgo vittoria-vallette (0,3%; 1.921 euro/m2), i prezzi crescono solo nei quartieri san paolo-san donato (1%; 2.370 euro/m2), gli unici a confermare il trend positivo già registrato nel dicembre scorso
per la zona collinare di vanchiglia-borgo po-moncalieri (torino est) non è stato possibile far emergere un dato di riferimento a causa di un’offerta immobiliare particolarmente esigua. tuttavia le quotazioni delle case di questa parte della città si confermano tra le più elevate: si va dai prezzi più accessibili delle case nell’area che costeggia il po, agli oltre 5mila euro/m2 per un appartamento nella zona collinare
nota metodologica: il rapporto trimestrale riguardante il mercato degli immobili in vendita a torino è basato su un campione di 759 abitazioni inserite nel database del portale da utenti privati e professionisti del settore
la città è attualmente suddivisa in 6 zone, ognuna delle quali deve presentare un numero di annunci non inferiore a 50 per consentire una sufficiente standardizzazione dei risultati. sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case con giardino e quegli immobili i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato di una determinata zona della città. tale scarto è stato misurato mediante il calcolo della deviazione standard che consente di ridurre eventuali distorsioni rispetto al valore medio atteso nel calcolo del prezzo al m2
contatti
idealista.it vincenzo de tommaso
tel. +39.02.36580343 340.5204745
[email protected]
idealista è l’azienda che pone fine all’ansia e alla frustrazione di chi cerca casa. già leader in spagna, terzo portale immobiliare in europa, dal 2007 è presente anche in italia con idealista.it. attualmente i servizi rivolti a privati e professionisti del settore immobiliare sono disponibili in tutta italia
per ulteriori informazioni: http://www.idealista.it/pagina/comunicacion
a milano i prezzi vanno ancora su (+2%) nel primo trimestre del 2009
• nonostante la crisi tornano a crescere i prezzi della case sotto la madonnina. forlanini è la zona dove si registrano i maggiori incrementi (+5,6%), trend negativo nei quartieri periferici
• in provincia, sesto san giovanni supera monza diventando il comune più caro
milano, 15 aprile 2009 – dopo la flessione dei prezzi rilevata nel corso del 2008 (-2,1%), le quotazioni delle case tornano a crescere nel capoluogo meneghino, con un aumento medio di 2 punti percentuali nel primo trimestre del 2009
secondo l’analisi condotta dall’ufficio studi di idealista.it su un campione di oltre 2.300 immobili in vendita in città, comprare casa a milano oggi costa in media 3.600 euro al metro quadro, vale a dire 72 euro in più rispetto a dicembre scorso
in alcune zone della città prosegue tuttavia il trend negativo delle quotazioni. il ribasso maggiore riguarda famagosta-barona (-2,8%; 3.137 euro/m2), seguita da vialba-gallaratese, la zona più economica della città con i suoi 2.526 euro/m2, dove i prezzi registrano un calo del 2,5%, certosa (-2,1%; 2.990 euro/m2), greco-turro (-2,1%; 2.993 euro/m2) e comasina-bicocca (-2%; 2.791 euro/m2)
pressoché invariati i prezzi degli immobili in porta vittoria (-0,8%; 4.053 euro/m2), lorenteggio-bande nere (-0,1%; 3.402 euro/m2) e chiesa rossa-gratosoglio (0,4%; 3.058 euro/m2)
il rialzo dei prezzi interessa invece 10 delle 18 zone della città. l’incremento di maggior rilievo nel quartiere forlanini (5,6%; 3.338 euro/m2), seguito da fiera-de angeli (2,9%; 4.666 euro/m2), vigentino-chiaravalle (2,8%; 3.169 euro/m2), baggio (2,6%; 2.711 euro/m2), garibaldi-porta venezia (2,1%; 4.796 euro/m2). quest’ultimo è anche il quartiere più caro di milano fatto salvo il centro storico, dove la scarsa offerta di case non rende al momento possibile un dato attendibile sul prezzo (comunque non si va mai al di sotto dei 6.000 euro/m2)
crescono, anche se in maniera più contenuta, i prezzi in città studi-lambrate (2%; 3.437 euro/m2), corvetto-rogoredo (1,7%; 2.976 euro/m2), la zona navigli-bocconi (0,9%; 4.628 euro/m2)
sesto san giovanni, con i suoi 2.619 euro/m2 di media, diviene il comune più caro della provincia in virtù del forte calo delle quotazioni registratosi a monza negli ultimi 3 mesi (-4,5%; 2.610 euro/m2). ciononostante anche nella ex stalingrado d’italia si registra una flessione dei prezzi nell’ordine dell’1,5%
situazione pressoché invariata nei comuni di cinisello balsamo (0,8%; 2.326 euro/m2) e cologno monzese (0,2%; 2.320 euro/m2) mentre rincari hanno interessato brugherio (1,8%; 2.533 euro/m2) e pioltello (1,7%; 1.990 euro/m2), in controtendenza rispetto a dicembre
“dal nostro punto di vista, se nel capoluogo lombardo al momento i prezzi non scendono questo è dovuto più all’inerzia del mercato, ossia a una sorta di resistenza a metabolizzare il nuovo ciclo immobiliare, che non a una effettiva ripresa della domanda di immobili, ha dichiarato paolo zanetti, amministratore delegato di idealista. una maggiore facilità a negoziare il prezzo di partenza e i tassi di interesse, ai minimi storici, di certo fanno tornare la voglia di casa. tuttavia è presto per parlare di ripresa anche perché comprare casa comporta un impegno economico notevole in una fase di grande incertezza economica”
nota metodologica: il rapporto trimestrale riguardante il mercato degli immobili in vendita a milano è basato su un campione di circa 3.500 abitazioni inserite nel database del portale idealista.it da utenti privati e professionisti del settore. di queste, 2385 riguardano immobili in milano città e 1.117 in provincia
la città di milano è suddivisa in 18 zone. una ripartizione che entra nello specifico dei quartieri della città e permette quindi di fornire un quadro dettagliato sull’andamento mercato immobiliare
per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati ogni quartiere dovrà presentare un numero di annunci non inferiore a 50. sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case con giardino e quegli immobili i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato di una determinata zona della città. tale scarto è stato misurato mediante il calcolo della deviazione standard che consente di ridurre eventuali distorsioni rispetto al valore medio atteso nel calcolo del prezzo al m2
contatti
idealista.it vincenzo de tommaso
tel. +39.02.36580343 +39.340.5204745
[email protected]
idealista è l’azienda che pone fine all’ansia e alla frustrazione di chi cerca casa. già leader in spagna, terzo portale immobiliare in europa, dal 2007 è presente anche in italia con idealista.it. attualmente i servizi rivolti a privati e professionisti del settore immobiliare sono disponibili in tutta italia
per ulteriori informazioni: http://www.idealista.it/pagina/comunicacion