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Mario Rocchi con “Amore ti ascolto” presenta il suo ultimo romanzo

Mario Rocchi presenta il suo ultimo romanzo “Amore ti ascolto”. La presentazione avverrà a San Micheletto a Lucca alle ore 17 e vedrà Sebastiano Mondadori come presentatore dell’evento e Andrea Giannasi come moderatore

Un’intercettazione telefonica involontaria e due amanti in effusione. Riccardo, uno scrittore costretto per vivere a fare il ghostwriter, dapprima la prende come divertimento, poi si appassiona talmente a quel quotidiano colloquio che non può più farne a meno rimanendone come stregato. Soprattutto perché non è un normale scambio di smancerie fra due innamorati, ma piuttosto appassionanti scatti di gelosia che potrebbero far pensare a un tragico epilogo. La passione dei due è tanta che Riccardo si scopre invidioso del loro sentimento. Contemporaneamente il protagonista, che ha una compagna semplice, si invaghisce di una ragazza misteriosa che abita nel suo stesso palazzo e che lo fa lentamente impazzire di gelosia. Le due storie si intrecciano fra amore folle, paura e violenza fino al finale a sorpresa. Un thriller dei sentimenti quello a cui ci fa appassionare Mario Rocchi in questo suo decimo romanzo.

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Un mare di lettere 2013

Torna a Civitavecchia “Un mare di lettere” festival del libro che si svolgerà alla Cittadella della Musica dal 18 al 20 ottobre. Nel suo programma tantissimi gli ospiti tra cui Stefania Limiti, Alberto Lori e Beppino Englaro.
Ecco il programma

Venerdì 18 ottobre
Ore 16,30 – Inaugurazione alla presenza di Franco Ciambella (delegato alla Cittadella della Musica), di Annalisa Tomassini (delegata alla cultura), di Mario Michele Pascale (delegato alla Biblioteca comunale), del Ten. Col. Simone Franchetti, direttore della Biblioteca del Ce.Si.Va., di Enrico Ciancarini degli stand della bibliolibreria, dell’esposizione dei libri della Biblioteca del Ce.Si.Va dell’Esercito italiano e dello spazio della Società storica Civitavecchiese.
Ore 17,00 – “Giochi… a Burraco?” presentazione del romando di Luigina Bianchi.
Ore 18,00 – “L’anello della Repubblica” di Stefania Limiti. Presentazione dell’inchiesta, edita da Chiarelettere, sulle stragi in Italia con documenti sugli intrecci tra servizi segreti deviati, Stato e criminalità.
Ore 19,00 – “La magia della mente” incontro con l’autrice del saggio Loredana Ciafani.
Ore 20,00 – Mariantonietta Ellebori presenta “I profumi semplici della vita” (Albatros)
Ore 20,30 – Alessandro Bisozzi presenta “Vittorio Tamagnini. L’uragano di Amsterdam” con Silvia Tamagnini, nipote del protagonista del libro.

Sabato 19 ottobre
Ore 17,00 – Il difficile mestiere dello scrittore. Incontro con gli autori Stefano Carnicelli, Gennaro Lo Iacono, Sergio Messere, Fabrizio Cugia.
Ore 18,00 – Il giornalista e voce storica della Rai Alberto Lori presenta il suo ultimo libro “Effetto Quantum” (MB editori)
Ore 19,00 – “La scuola di guerra di Torino. La formazione degli ufficiali del Regio Esercito, 1867-1915” di Enrico Ciancarini. Presentazione a cura della Società storica Civitavecchiese.
Ore 20,00 – “Il Bibliomane” presentazione della rivista e della trasmissione radiofonica con Mario Michele Pascale.
Ore 21 – Degustazione a cura della condotta Slow Food Garfagnana Valle del Serchio.

Domenica 20 ottobre
Ore 17,00 – Premio Carver 2013. Assegnazione del contropremio letterario alla presenza del presidente di giuria Andrea Giannasi e del giornalista Damiano Celestini anchorman dell’evento.
Ore 18,30 – “La vita senza limiti”. Incontro e riflessione sullo stato di diritto: dopo Eluana Englaro? All’incontro parteciperà Beppino Englaro.
Ore 19,30 – “Storie inverosimili di un aviatore” di Elena Braccini Scano. Tra spettacolo e letture. Voce recitante di Enrico Maria Falconi, direttore artistico del Teatro Nuovo Sala Gassman e musiche a cura dell’Ass.ne “Amici della Musica” di Allumiere. Pianoforte: M.Pistola. Violino/Viola: M.L. Beneduce
Ore 20,30 – “La tigre e l’ermellino”: protagonisti, simboli, misteri”. Presentazione del libro di Laura Malinverni. I segreti, le curiosità, gli aneddoti intorno alla potente famiglia degli Sforza.

Durante i giorni che precedono il festival vedrà svolgersi in città – nei locali pubblici, sui treni, sui tram, sulle panchine dei parchi – un grande Bookcrossing con la “liberazione” di 800 libri. Ogni volume avrà un’etichetta che riporta al festival del libro di Civitavecchia e che ricorda che il libro appartiene a tutti i lettori che lo troveranno e che dopo averlo letto dovranno lasciarlo nuovamente libero, per permettere ad altri di poterlo rileggere.

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Terracina book festival 2013

Terracina Book festival 2013

Torna il Terracina Book Festival evento letterario ideato da Massimo Lerose e Andrea Giannasi, giunto alla sua quarta edizione, e che si svolge in Piazza Municipio nel borgo antico di Terracina. Tra l’Appia antica e il teatro romano si tiene il festival con contaminazioni letterarie, poetiche, cinematografiche, degustazioni di prodotti tipici e tanti scrittori.
L’evento – organizzato da Prospektiva, fogli di resistenze narrative, e da Innuendo editore – si apre venerdì 13 settembre alle ore 18 e proseguirà per tre giorni.
Ogni giorno verrà aperto un mercatino gestito da Slow Food Terracina per far incontrare i sapori e il gusto del territorio. Sarà presente per questa edizione Slow Food Garfagnana e Valle del Serchio con il biroldo, il prosciutto bazzone, la mondiola, i vini degli antichi poderi, il pane di patate.
Ospiti di questa edizione Alberto Lori, voce storica dei documentari della RAI (da Quark ai prodotti culturali di Rai3) e Marcello Simoni, vincitore del Premio Bancarella (Newton Compton).
In dettaglio il programma prevede.
Venerdì 13 settembre alle 18 rassegna di Cortometraggi presso il Palazzo del Vescovado. Alle 19 Slow Food Terracina incontra Slow Food Garfagnana: gusti e sapori tra due terre lontane.
A seguire “Merda di razza” presentazione della trasmissione radiofonica di Andrea Giannasi.
Alle 19.30 Innuendo Editore presenta la nuova casa editrice terracinese e l’antologia: “Si Scrive Terracina Vol. 3”.
Infine a chiudere la serata alle 20.30 il giornalista e voce storica della Rai Alberto Lori presenta il suo ultimo libro “Effetto Quantum”.
Sabato dopo la rassegna di corti e l’apertura delle degustazioni Slow Food alle 19 “Mezz’ora d’aria” con Donnino Iannaccone e Donato Anzante e alle 19.30 lo scrittore Fabio Arduini parla del suo ultimo romanzo “Bella Prof!”.
Alle 20.30 Marcello Simoni presenta, intervistato da Andrea Giannasi e Massimo Lerose, il thriller storico “L’isola dei monaci senza nome” (Newton Compton).
Domenica “Mezz’ora d’aria” con Debora Di Vozzo, Sergio Messere e Fabrizio Cugia. Poi si parlerà solo di poesia; prima con Gianluca Pitari che presenta la sua raccolta di poesie “Diario del Complotto” (Prospettiva); poi alle 20 con Poeti a Duello: disfida tra poeti a colpi di versi.
In chiusura premiazioni di Poeti a Duello e del concorso “Si Scrive Terracina” quarta edizione.

Info e note
www.prospektiva.it/festivaletterari.htm

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book generation torna in tv

Book generation libri in tv torna a gennaio
Da gennaio 2013 numerose emittenti manderanno in onda la serie completa di Book generation la trasmissione dedicata ai libri in tv ideata da Andrea Giannasi. Si tratta di 12 puntate della durata ciascuna di 15 minuti. Girate in strada, al mercato del pesce, in piazza, sulle mura di Lucca, al mare, in montagna, sui treni, nei bar, negli androni bui e silenziosi, all’autolavaggio, alla fermata del bus, le puntate parlano di libri e di storie.
Introdotte da una sceneggiatura di sottotraccia dove Andrea Giannasi cerca, come un moderno Ulisse, una spiegazione e un senso della narrazione dell’esistenza, Book generation è un format che esce dagli schemi paludati della presentazione statica in libreria o biblioteca.
I libri sono ogni cosa e quindi vivono ovunque.
Andrea Giannasi per questo finisce braccato, rapito e si gioca la verità a scacchi con la morte.
La resurrezione dal mare e il vagare lo riporterà a casa?
Importante anche la rubrica dei Libri da non leggere. Recensioni al contrario dove si incontrano autori come Maurizio Maggiani, Dario Falconi, Beppe Viola, John Barth, Roman Jakobson, Chaim Potok, Emanuele Trevi, Iosif Brodskij, Fabio Geda, Svetislav Basara. Grazie per questa sezione alla consulenza del libraio Gianluca Pitari.
Come dicevamo in questi giorni è terminata la produzione seguita in tutti questi mesi da Gloria Trotti. Roberto Giannessi, il regista, ad Emro ha coordinato il lavoro di montaggio e le 12 puntate sono visibili anche su http://vimeo.com/bookgeneration/videos
Un sentito ringraziamento alle città di Lucca e Civitavecchia che hanno dato sfondo alla serie televisiva e ai tanti attori coinvolti nelle riprese.
Il sito
www.bookgeneration.it

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Grande successo per il Garfagnana in Giallo

Grande successo per il Garfagnana in Giallo

E’ il libro Sherlock Holmes e la morte del cardinale Tosca di Luca Martinelli il vincitore del Garfagnana in Giallo 2012 sezione libri editi. Per i racconti a vincere sono stati Delitti nel parco dell’Orecchiella di Paolo Bartolozzi e Il terzo colpo di Maurizio Maggi.
Premio speciale della giuria a Nella Carne di Sara Bilotti, Premio del Giornale di Castelnuovo al racconto Magix di Iacopo Riani.
Nella splendida cornice della Fortezza di Montalfonso a Castelnuovo di Garfagnana sabato 24 novembre di fronte ad un folto pubblico sono state consegnate le targhe del premio, giunto alla quarta edizione, dal direttore Andrea Giannasi e dai responsabili delle giurie tecniche Enrico Luceri (per la parte inediti) e Fabio Mundadori (per il libri).
Moltissimi i partecipanti all’evento provenienti da tutta Italia. Tra di loro alcuni giallisti che per la prima volta visitavano la Garfagnana e alcuni scrittori come Stefano Carnicelli, che arriva da L’Aquila, ed è autore del romanzo Il cielo capovolto con la prefazione di Pino Roveredo.
L’ospite della serata Carlo A. Martigli ha consegnato il primo premio dopo aver presentato nella sala superiore della Casa con gli Archi, L’eretico, thriller storico edito da Longanesi che ha superato le 100mila copie vendute e già tradotto in 16 paesi nel mondo.
Il Garfagnana in Giallo organizzato dal Giornale di Castelnuovo con la collaborazione di Abel Books, Prospettivaeditrice e Garfagnana editrice anche quest’anno ha avuto la collaborazione di un importante artista per realizzare la copertina. Dopo Antonio Possenti, Riccardo Benvenuti e Giampaolo Talani nel 2012 è stata la volta di Roberto Fontirossi.
All’evento ha partecipato l’assessore alla scuola del Comune di Castelnuovo Elena Picchetti che ha consegnato a Carlo A. Martigli, Damiano Celestini (giornalista de Il Messaggero di Roma e autore della diretta Twitter dell’evento con l’hashtag #giallogarfagnana) e Luciana Quattrini, giallista di Senigallia giunta in Garfagnana per presentare il suo ultimo romanzo dal titolo Adriatico, gli occhi del Puma, le targhe con lo stemma cittadino.
Dopo le presentazioni (tra queste anche l’ultimo giallo di Mundadori) nelle sale inferiori della Casa con gli Archi della Fortezza si è svolta una Cena Criminale, organizzata dalla EccoFatto di Terracina.
Intorno alla morte di Gianni Vitelli – noto imprenditore del mondo dei trattori – si muove una storia che vede coinvolti tra gli altri Lapo El Can, Flavio Briacone, Angela Spread, ed altri personaggi magistralmente interpretati da Massimo Lerose.
Un evento delittuoso tra indizi e interrogatori che ha appassionato gli oltre cento invitati seduti a cena in fortezza. E tanta era la difficoltà delle indagini che solo Ludovica – che poi ha ricevuto l’attestato di investigatrice provetta – è riuscita ad avvicinarsi alla soluzione finale.
Appuntamento all’edizione 2013 con il Garfagnana in Giallo che dopo essere approdato a RaiLetteratura, ha superato sul motore di ricerca Google le 75.000 pagine, diventando uno dei cinque premi letterari dedicati al libro poliziesco più famosi d’Italia.
Erano giunti in finale Sherlock Holmes e la morte del cardinale Tosca di Luca Martinelli, Il commissario Martini e i delitti senza determinante causa  di Bartolone & Messi, Lacrime di cristallo di Mario Pinzi, Marginalia di Fausto Meoli, Nella Carne di Sara Bilotti.
Nella  sezione inediti i racconti finalisti (che sono pubblicati nell’antologia del Garfagnana in Giallo edita da Prospettiva) erano: Delitti nel parco dell’Orecchiella di Paolo Bartolozzi
La cava e il morto di Maria Pia Pieri, Il terzo colpo di Maurizio Maggi, Morte al palio di Antonella Pellegrinotti, Ideali letali di Alessandro Marchetti Guasparini
Santa Lucia di Castiglione di Maria Enrichetta Cavani, Le croci del diavolo di Marco Catocci e
Magix di Iacopo Riani.
Informazioni e note su http://garfagnanaingiallo.wordpress.com/

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Torna il Garfagnana in Giallo

Torna il Garfagnana in Giallo il concorso letterario che unisce scrittori provenienti da tutta Italia nella valle delle Terre del Serchio. L’evento, curato da Andrea Giannasi, si svolgerà il 24 e il 25 novembre a Castelnuovo di Garfagnana nella storica e suggestiva fortezza di Montalfonso. Ospite d’onore lo scrittore Carlo A. Martigli che presenterà “L’eretico” (Longanesi) che giunge in Garfagnana dopo Loriano Macchiavelli, Mario Spezi e Giampaolo Simi.

L’artista che dipingerà la copertina dell’antologia è il pittore Roberto Fontirossi che raccoglie il testimone da Riccardo Benvenuti, Antonio Possenti e Gianpaolo Talani che hanno realizzato i quadri delle tre precedenti raccolte.
L’evento è organizzato dal Giornale di Castelnuovo con il patrocinio del Gal Garfagnana, del Comune di Castelnuovo, della Prospettiva editrice e di AbelBooks.
Il programma prevede l’inaugurazione del Giallo alle 18,30 con Sabina Marchesi e Andrea Giannasi che presentano l’antologia con gli autori che vi fanno parte. Otto autori selezionati dai quali uscirà il vincitore della sezione inediti 2012.
Inoltre è prevista la presentazione della cinquina dei libri editi. I finalisti provengono da tutta Italia e rappresentano i giallisti di domani. Quelli che poi incontreremo come autori conosciuti e apprezzati.
Contemporaneamente il giornalista del Messaggero di Roma, Damiano Celestini, come social media manager inizierà dalla fortezza di Castelnuovo la diretta Twitter e seguirà con l’hashtag #giallogarfagnana l’intero evento.
Alle 19 lo scrittore – vincitore del Premio Tedeschi 2008 e autori di Gialli Mondadori – Enrico Luceri presenta il suo ultimo giallo dal titolo “Le strade di sera” (Hobby & Work).
Mentre alle 19,30 sarà la volta di “Scrivere giallo” con Fabio Mundadori, autore di “Occhi viola” (Ego) e Luciana Quattrini autrice di “Adriatico. Gli occhi del Puma” (Prospettiva). Si parlerà di tecnica di scrittura e delle regole di Van Dine.
Alle 20 sarà la volta dell’ospite 2012 del Garfagnana in giallo: Carlo A. Martigli sarà intervistato da Andrea Giannasi. Sarà occasione per Martigli di parlare del suo ultimo romanzo “L’eretico” (Longanesi). L’autore che ha superato le 100mila copie vendute è livornese di nascita e i suoi romanzi di ambientazione storica sono tradotti in tutto il mondo.
Alle 21 gli scrittori e partecipanti si sposteranno di pochi metri presso la casa con gli archi – antica sede della guarnigione estense – dove si svolgerà la “Cena con il delitto” a cura della EccoFatto con l’attore e giallista Massimo Lerose. Il titolo dello spettacolo delittuoso è ““Il silenzio dei Vitelli” scritto da Giorgio Molinari che vede al centro delle indagini il commissario Percuoco, alle prese con l’assassinio del famoso costruttore di auto Gianni Vitelli. Sulla scena del delitto ritroveremo la moglie Angela Spread, suo figlio Lapo, e il maggiordomo Flavio Briacone.
Il costo della cena è di euro 25 (prenotazioni [email protected]).
Durante la cena avverrà la premiazione del Garfagnana in Giallo (editi) e del miglior racconto dell’antologia inediti.
Domenica mattina a partire dalle 10 della mattina presso la Fortezza si terranno workshop letterari curati da Fabio Mundadori.Parteciperanno Andrea Giannasi, Sabina Marchesi, Enrico Luceri, Massimo Lerose.

Info e note
http://garfagnanaingiallo.wordpress.com/

 

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Il mistero della Stanza di Eliodoro presentato al Festival del libro di Civitavecchia

Il mistero della Stanza di Eliodoro presentato al Festival del libro di Civitavecchia

Potreste mai pensare che a Civitavecchia un’opera di Raffaello possa affiorare nella camera da letto di uno strabiliato carabiniere? Eppure proprio questo è successo.
La Stanza di Eliodoro, dipinta da Raffaello in Vaticano dal 1511 al 1514, o meglio una sua replica fedele, è rimasta per cinque secoli sepolta sotto strati di antiche tinteggiature nella parte più antica di Civitavecchia, allora piazzaforte marittima dello Stato Pontificio. Sarebbe rimasta ancora nascosta se un giorno l’appuntato dell’Arma Tarcisio De Paolis non fosse andato a ripulire le pareti di quella camera nell’appartamento appena acquistato, portando alla luce quella che sembrava la punta di una spada.
Dei dipinti raffaelleschi di Civitavecchia Alvaro Ranzoni, con l’aiuto di una serie di diapositive, parlerà domenica 7 ottobre alle ore 20, nel Mastio del Forte Michelangelo, a conclusione dell’edizione 2012 del Festival “Un Mare di Lettere” organizzato dalla Prospettiva Editrice di Andrea Giannasi.
Ranzoni racconterà la storia delle opere e con alcune diapositive farà gli incredibili confronti tra i dipinti di Civitavecchia e gli originali in Vaticano.
Il racconto diventa favola, come nel caso del contadino che trova nel campo una pignatta di monete d’oro o del pescatore subacqueo che recupera i bronzi di Riace. De Paolis segue con la spatola quella punta di spada, arriva alla mano che la impugna, poi al braccio e quindi alle figure di due “angeli” in volo. Non gli ci vuole molto per scoprire che tutte e quattro le pareti della camera contengono scene dipinte a colori intensi. Gruppi di personaggi a grandezza naturale, guerrieri a piedi e a cavallo, prelati e un ritratto di quello che, a giudicare dalla tiara, deve essere un papa. Basta poco per capire che si tratta di una replica prodigiosamente esatta di una delle quattro Stanze che Raffaello dipinse in Vaticano su commissione di papa Giulio II Della Rovere. I due “angeli” in volo sono in realtà i santi Pietro e Paolo che, insieme a un corteo di cardinali guidato dal papa, accorrono a salvare Roma dall’aggressore, Attila re degli Unni. Nella parete a fianco, un gruppo di oranti segue la Messa di Bolsena e assiste al celebre miracolo. Tutto come nell’originale in Vaticano.
E se fosse solo una copia recente, magari ottocentesca? No, affermano alcuni esperti: si tratta di una replica “contemporanea all’originale”. Secondo Nicole Dacos, grande studiosa di Raffaello, la Stanza di Civitavecchia rivela la mano di Ugo da Carpi, celebre incisore, che lavorò nella celebre bottega di Raffaello, di cui riprodusse in litografia molti capolavori. “Non esistono copie antiche delle Stanze, per cui questo ritrovamento è di straordinaria importanza” afferma Nicole Dacos.
Resta da capire perché sia stata fatta questa replica (a tempera e non in affresco, come l’originale), chi la ordinò e a quale scopo. E qui viene il difficile, perché agli inizi del ‘500 quel luogo non era né un convento, né una chiesa e neppure una residenza gentilizia, che giustificherebbero una tale impresa. Secondo alcune ricostruzioni grafiche dell’antica cittadella, lì si trovava una vecchia torre, forse adibita a deposito di granaglie. Solo nel 1750 la torre fu inglobata nell’attuale edificio e l’antico ambiente fu integrato nel nuovo palazzo mediante l’apertura di due porte e una finestra: in questi spazi la pittura risulta, appunto, perduta.
“In mancanza, finora, di tracce documentali che si stanno attivamente cercando, una prima risposta può venire dal contesto storico-geografico” osserva il giornalista Alvaro Ranzoni, civitavecchiese, già redattore della Bbc e inviato speciale di Panorama, che segue dall’inizio le vicende di questa scoperta. “A 200 metri verso ovest da piazza Leandra, luogo dei dipinti, c’era l’antica Rocca, residenza dei papi durante i loro soggiorni a Civitavecchia. A 100 metri verso est, c’è il Forte Michelangelo, la cui prima pietra fu posta nel 1508 da Giulio II, il committente delle Stanze. Ogni anno il papa tornava per riposare e per seguire i lavori della fortezza che il Bramante, parente di Raffaello, gli stava costruendo” spiega Ranzoni. E aggiunge: ”Mi pare difficile non collegare la presenza ricorrente di Giulio II a Civitavecchia (nel 1510 per esempio sono documentati ben tre soggiorni) a questo duplicato della Stanza di Eliodoro. E’ proprio la Stanza che Raffaello stava finendo di affrescare in Vaticano quando il pontefice morì, nel febbraio del 1513”. E poi, questa è davvero una strana copia. Osserva Ranzoni: “Se è evidente l’assoluta identità con l’originale, colpiscono alcune inspiegabili differenze”, aggiunge. Per esempio, a Civitavecchia la scena di Attila si trova nel posto occupato in Vaticano da quella di Eliodoro cacciato dal Tempio e viceversa. “Chi, nel fare una copia di un’opera così importante, si azzarderebbe a scambiare di posto le due scene maggiori?” si chiede Ranzoni. Inoltre: i colori delle vesti di alcuni personaggi sono diversi dall’originale in Vaticano, mentre nel resto delle figure sono identici. Perché?
C’è un solo modo per saperlo: attendere i risultati della campagna di rilievi e restauro in corso da alcuni mesi da parte del Laboratorio Materiali dell’Università La Tuscia di Viterbo sotto la direzione del prof. Ulderico Santamaria. I risultati finora hanno confermato una sostanziale compatibilità con i materiali usati al tempo dell’originale in Vaticano.

Un mare di lettere 5/6/7 ottobre 2012

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Un mare di lettere 2012

Il mistero della Stanza di Eliodoro presentato al Festival del libro di Civitavecchia

Potreste mai pensare che a Civitavecchia un’opera di Raffaello possa affiorare nella camera da letto di uno strabiliato carabiniere? Eppure proprio questo è successo.
La Stanza di Eliodoro, dipinta da Raffaello in Vaticano dal 1511 al 1514, o meglio una sua replica fedele, è rimasta per cinque secoli sepolta sotto strati di antiche tinteggiature nella parte più antica di Civitavecchia, allora piazzaforte marittima dello Stato Pontificio. Sarebbe rimasta ancora nascosta se un giorno l’appuntato dell’Arma Tarcisio De Paolis non fosse andato a ripulire le pareti di quella camera nell’appartamento appena acquistato, portando alla luce quella che sembrava la punta di una spada.
Dei dipinti raffaelleschi di Civitavecchia Alvaro Ranzoni, con l’aiuto di una serie di diapositive, parlerà domenica 7 ottobre alle ore 20, nel Mastio del Forte Michelangelo, a conclusione dell’edizione 2012 del Festival “Un Mare di Lettere” organizzato dalla Prospettiva Editrice di Andrea Giannasi.
Ranzoni racconterà la storia delle opere e con alcune diapositive farà gli incredibili confronti tra i dipinti di Civitavecchia e gli originali in Vaticano.
Il racconto diventa favola, come nel caso del contadino che trova nel campo una pignatta di monete d’oro o del pescatore subacqueo che recupera i bronzi di Riace. De Paolis segue con la spatola quella punta di spada, arriva alla mano che la impugna, poi al braccio e quindi alle figure di due “angeli” in volo. Non gli ci vuole molto per scoprire che tutte e quattro le pareti della camera contengono scene dipinte a colori intensi. Gruppi di personaggi a grandezza naturale, guerrieri a piedi e a cavallo, prelati e un ritratto di quello che, a giudicare dalla tiara, deve essere un papa. Basta poco per capire che si tratta di una replica prodigiosamente esatta di una delle quattro Stanze che Raffaello dipinse in Vaticano su commissione di papa Giulio II Della Rovere. I due “angeli” in volo sono in realtà i santi Pietro e Paolo che, insieme a un corteo di cardinali guidato dal papa, accorrono a salvare Roma dall’aggressore, Attila re degli Unni. Nella parete a fianco, un gruppo di oranti segue la Messa di Bolsena e assiste al celebre miracolo. Tutto come nell’originale in Vaticano.
E se fosse solo una copia recente, magari ottocentesca? No, affermano alcuni esperti: si tratta di una replica “contemporanea all’originale”. Secondo Nicole Dacos, grande studiosa di Raffaello, la Stanza di Civitavecchia rivela la mano di Ugo da Carpi, celebre incisore, che lavorò nella celebre bottega di Raffaello, di cui riprodusse in litografia molti capolavori. “Non esistono copie antiche delle Stanze, per cui questo ritrovamento è di straordinaria importanza” afferma Nicole Dacos.
Resta da capire perché sia stata fatta questa replica (a tempera e non in affresco, come l’originale), chi la ordinò e a quale scopo. E qui viene il difficile, perché agli inizi del ‘500 quel luogo non era né un convento, né una chiesa e neppure una residenza gentilizia, che giustificherebbero una tale impresa. Secondo alcune ricostruzioni grafiche dell’antica cittadella, lì si trovava una vecchia torre, forse adibita a deposito di granaglie. Solo nel 1750 la torre fu inglobata nell’attuale edificio e l’antico ambiente fu integrato nel nuovo palazzo mediante l’apertura di due porte e una finestra: in questi spazi la pittura risulta, appunto, perduta.
“In mancanza, finora, di tracce documentali che si stanno attivamente cercando, una prima risposta può venire dal contesto storico-geografico” osserva il giornalista Alvaro Ranzoni, civitavecchiese, già redattore della Bbc e inviato speciale di Panorama, che segue dall’inizio le vicende di questa scoperta. “A 200 metri verso ovest da piazza Leandra, luogo dei dipinti, c’era l’antica Rocca, residenza dei papi durante i loro soggiorni a Civitavecchia. A 100 metri verso est, c’è il Forte Michelangelo, la cui prima pietra fu posta nel 1508 da Giulio II, il committente delle Stanze. Ogni anno il papa tornava per riposare e per seguire i lavori della fortezza che il Bramante, parente di Raffaello, gli stava costruendo” spiega Ranzoni. E aggiunge: ”Mi pare difficile non collegare la presenza ricorrente di Giulio II a Civitavecchia (nel 1510 per esempio sono documentati ben tre soggiorni) a questo duplicato della Stanza di Eliodoro. E’ proprio la Stanza che Raffaello stava finendo di affrescare in Vaticano quando il pontefice morì, nel febbraio del 1513”. E poi, questa è davvero una strana copia. Osserva Ranzoni: “Se è evidente l’assoluta identità con l’originale, colpiscono alcune inspiegabili differenze”, aggiunge. Per esempio, a Civitavecchia la scena di Attila si trova nel posto occupato in Vaticano da quella di Eliodoro cacciato dal Tempio e viceversa. “Chi, nel fare una copia di un’opera così importante, si azzarderebbe a scambiare di posto le due scene maggiori?” si chiede Ranzoni. Inoltre: i colori delle vesti di alcuni personaggi sono diversi dall’originale in Vaticano, mentre nel resto delle figure sono identici. Perché?
C’è un solo modo per saperlo: attendere i risultati della campagna di rilievi e restauro in corso da alcuni mesi da parte del Laboratorio Materiali dell’Università La Tuscia di Viterbo sotto la direzione del prof. Ulderico Santamaria. I risultati finora hanno confermato una sostanziale compatibilità con i materiali usati al tempo dell’originale in Vaticano.

Un mare di lettere 5/6/7 ottobre 2012

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Discroso fine anno e auguri

Prospettivaeditrice chiude il 2011 all’insegna dell’impegno, mai venuto meno nonostante la crisi internazionale, di proporre il proprio catalogo ai lettori.

Con 292 titoli in catalogo – suddivisi tra saggistica e narrativa – la casa editrice nata a Siena nel 1999 e con la direzione a Civitavecchia, prosegue nel 2012 puntando a rafforzare la sua presenza sul territorio.

Per questo nel nuovo anno parteciperemo al Salone Internazionale del libro di Torino, al Buk Modena, alla Rassegna della Microeditoria di Chiari (BS) e organizzeremo con altre strutture e realtà i festival dei libri:

Incipit a Novoli (Lecce);
Il Tra le righe di Barga (Lucca);
il Leggere Gustando a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca);
Il Festivaletteratura di Calabria a Cropani (Catanzaro);
Un mare di lettere a Civitavecchia (Roma);
Il Terracina Book festival (Latina);
Il Garfagnana in Giallo (Lucca).

Chiudiamo un 2011 difficile ma ricco di soddisfazioni. Abbiamo rafforzato il catalogo di saggistica che ormai rappresenta l’ossatura della casa editrice.
Per la narrativa BrainGnu sta diventando un ottimo contenitore con narrativa italiana di qualità, cosi come la rivista Prospektiva sulla quale investiamo molto. Ottima l’idea di scegliere un packaging innovativo come ad esempio chiudere i contributi in vaschette per il supermercato, ma soprattutto positivo l’indirizzo data dalla nuova direzione composta da Andrea Giannasi e Fabrizio Gabrielli di accogliere il nuovo tra stili e desiderio narrativo rendendo la rivista all’avanguardia sul mercato italiano proponendola in tiratura limitata (199 pezzi).

Si rafforza la partnership con diversi distributori nazionali ed internazionali come Libro Co ed Euroservizi portando il nostro catalogo sul più grande portale di vendita di libri del mondo www.amazon.com.

Nel 2011 si è parlato di libri di Prospettiva su RaiDue, su Rai International, su Radio Popolare, e sono usciti articoli su: La Repubblica, Il Corriere della Sera (con intervista ad Andrea Giannasi), Il Messaggero, Il Tempo, la Nazione, Il Tirreno, Il Mattino, e molte altre testate regionali e locali.

Pubblicati 33 libri tra i quali 13 saggi, 2 raccolte di racconti. Abbiamo organizzato 65 presentazioni e siamo stati 25 giorni in fiera o festival letterari portando e presentando tutto il nostro catalogo in mezzo ai lettori. Abbiamo liberato nei giorni di festival più di 4000 libri attraverso il bookcrossing, lasciandoli in bar, ristoranti, treni, autobus, centri commerciali, panchine per farli leggere e poi liberarli nuovamente.

A questo va aggiunto quanto fatto nei primi dieci anni di attività quando hanno parlato di Prospettiva i quotidiani Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 Ore, Il mattino, Il Messaggero, la Nazione, Il resto del Carlino, Il Tempo, Il Tirreno, La Sicilia e molti altri ancora. Passaggi televisivi su Rai2, su Rai3, su History Channel e numerose televisioni regionali e locali fanno di Prospettivaeditrice un’azienda sempre all’avanguardia e pronta ad affacciarsi al pubblico attuale con mezzi sempre innovativi.

Con alcuni libri sono stati realizzati film e cortometraggi. Tra questi “La Tigre e la Neve” di Roberto Benigni.
Interviste e passaggi radiofonici si sono registrati su Radio 1 Rai, Radio3 Rai (Fahrenheit) e Radio2 Rai (Atlantis), oltre a Radio 101, Radio Montecarlo, Radio 24, radio Deejay e molte altre radio locali.

Molti sono stati gli ospiti delle attività di Prospettiva: Paolo Nori, Giampaolo Simi, Alessandro Cecchi Paone, Franco Grillini, Vittorio Sgarbi, Arnaldo Colasanti, Mario Capanna, Michele Cucuzza, Cosimo Cinieri, Renato de Carmine, Pino Quartullo, Michele Mirabella, Tito Stagno, Emilio Rossi, Arnoldo Mondadori Mosca e molti altri ancora che rendono Prospettivaeditrice prestigiosa arricchendola con i loro interventi.

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un mare di lettere

“Un mare di lettere”
Festival del libro di Civitavecchia
23/24/25 Settembre 2011

Sarà dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia il quarto festival del libro di Civitavecchia “Un mare di lettere” che si terrà dal 23 al 25 settembre presso la Cittadella della Musica. Organizzato da Prospettivaeditrice con il patrocinio del Comune di Civitavecchia, il sostegno dell’assessorato alla Cultura con l’assessore Gino Vinaccia e della Cittadella della Musica con la direttrice Maria Letizia Beneduce, l’evento – diretto da Andrea Giannasi – vedrà salire sul palco della Musica decine di autori.
La manifestazione letteraria, inserita nel programma di festival che vedono coinvolte la Toscana, la Calabria e la Puglia, ha la durata di 3 giorni, durante i quali le lettere si contamineranno nelle differenti forme artistiche. Dunque i libri entreranno e usciranno dal teatro, dal cinema, dalla fotografia, dalla pittura. Saranno presenti autori e autrici che si confronteranno sulla lettura intorno ad una mostra e una grande bibliolibreria.
Il tema come detto sarà i “150 anni dell’unità d’Italia”. La manifestazione vedrà l’esposizione di una mostra di riproduzioni di libri e stampe dedicate alla storia di Civitavecchia. E’ prevista la presenza di uno stand curato dalla biblioteca del Cesiva (Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito) con libri antichi, e della Società Storica Civitavecchiese, che curerà anche un incontro convegno sulla storia locale.
L’inaugurazione avverrà venerdì 23 settembre alle ore 18, ma già da alcuni giorni la città sarà invasa da 5000 tra libri e Giornali letterari nell’ormai consueto Bookcrossing.
Ad aprire l’evento sarà il medico-poeta Paolo Giardi, seguito poi dall’evento Civitavecchia e la Storia d’Italia nel 150° anniversario dell’Unità. Incontro, convegno, a cura della Società storica Civitavecchiese. Intervengono Enrico Ciancarini, Odoardo Toti, Carlo De Paolis e gli altri autori del bollettino.
Sabato dalle 17,30 sarà la volta degli scrittori Gennaro Lo Iacono, Federico De Fazi, Matteo Rossi e Isabella Portera. A seguire presentazione del saggio di Damiano Celestini dal titolo “Paese che vai, giornalismo che trovi”. Interviene il giornalista Giuseppe Baccarelli.
Infine alle 19,45 Aperitivo d’autore con l’incontro letterario con Luca Lupi e il saggio “Le istituzioni pubbliche nel passaggio dallo stato pontificio al Regno d’Italia: il caso di Civitavecchia” (Prospettiva). Presentano Massimiliano Grasso e Andrea Giannasi.
Durante l’evento si terrà una degustazione di piatti tipici locali.
Domenica infine si terrà il tanto atteso Premio Carver con scrittori provenienti da tutta Italia. Il contro premio dell’editoria italiana che legge i libri e premia questi e non i nomi degli autori o delle case editrici.
A seguire per Incipit d’autore sarà la volta del poeta Giuseppe Bomboi e del drammaturgo Claudio Beghelli.
A seguire On air diretta radiofonica con Roberta Frascarelli durante la quale verrà presentato il libro “In principio solo etere. Filosofia e storia della radio” di Loredana Ciafani (Pascal editrice)
All’interno dell’evento si terrà la degustazione curata da Garfagnana Orgolosa. Incontro con i gusti della terra della Toscana con la presentazione dei libri della Garfagnana editrice e dei prodotti tipici della valle in provincia di Lucca. In campo torte salate, salumi, pane di patate e molti altri piatti tutti da gustare.
Infine chiuderà “Un mare di lettere 2011” alle ore 20,00 Teatro che passione con la messa in scena di “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand con la regia e la partecipazione di Enrico Maria Falconi e la compagnia Blue in the face.

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garfagnana in giallo 2011

“Garfagnana in Giallo”
Il concorso scade il 30 settembre 2011
E’ giunto alla terza edizione il premio Garfagnana in Giallo nato con l’idea di costruire un concorso letterario dedicato ai racconti gialli che devono trovare ambientazione nella valle della Toscana lucchese.

Castelnuovo con la sua rocca ariostesca, Castiglione e il suo castello, San Romano, Vagli, i grandi laghi, le vette apuane, le antiche battaglie e i passaggi degli eserciti, possono essere scenari dei racconti dei partecipanti.
Il concorso è indetto e organizzato da Il Giornale di Castelnuovo e patrocinato dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, dalla rivista letteraria Prospektiva e dall’Associazione per il Turismo in Garfagnana e Media Valle del Serchio.

Il premio è diviso in due sezioni.
Giallisti investigatori, ovvero tutti gli scrittori maggiorenni.
Giallisti in erba, alla quale possono partecipare giovani fino a 17 anni compiuti.

La giuria premierà i migliori racconti con la pubblicazione di un libro e con la cerimonia a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) che si svolgerà nell’autunno del 2011. Tutti gli autori inseriti in antologia riceveranno una copia del libro e un diploma. Durante l’evento verrà premiato il miglior racconto per ciascuna sezione, con una targa e premi di produzioni artigianali e alimentari della Garfagnana.
La giuria è presieduta da Enrico Luceri (autore Mondadori e vincitore del Premio Tedeschi) e composta da Andrea Giannasi, Sabina Marchesi, Barbara Coli e Maurizio Poli. Presidente onorario è il sindaco di Castelnuovo di Garfagnana.

La scadenza del concorso è posta al 30 settembre 2011.

I partecipanti devono inviare un racconto giallo ambientato in Garfagnana della lunghezza massima di 10 cartelle in formato A4. Il testo deve essere inedito e l’autore ne deve certificare la piena proprietà e il diritto d’autore. Ogni partecipante può iscrivere anche più di un racconto.
Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al concorso, cedono il diritto di pubblicazione all’interno dell’antologia e sul sito internet della casa editrice Garfagnana senza aver nulla a richiedere (tutti i finalisti saranno pubblicati e riceveranno attestati, omaggi e copie dell’antologia in regalo). I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli autori che cedono dunque il solo sfruttamento dell’opera per la pubblicazione in antologia da parte della Garfagnana editrice.

Le opere possono essere spedite in una unica copia cartacea alla segreteria del premio: Garfagnana in Giallo c/o Garfagnana editrice Loc. Le Lame di sopra 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) oppure via email a [email protected] contestualmente alla ricevuta di versamento dell’iscrizione.
I risultati del premio verranno comunicati sul sito www.ilgiornaledicastelnuovo.it e sul sito http://garfagnanaingiallo.wordpress.com
Ogni finalista riceverà una comunicazione postale (email o cartacea).
La quota di partecipazione è stabilita in euro 20,00 per ogni racconto presentato da versare su conto corrente postale n. 11507530 intestato a Giannasi Andrea editore.

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Casa Balboa. Figlio di razza

“Casa Balboa. Figlio di razza”
di Mario Rocchi

giovedì 14 aprile ore 18
libreria Edison Lucca

Si conclude con questo romanzo la minisaga di casa Balboa, la storia della singolare famiglia di Lucca. Abbiamo assistito nei primi due libri alle vicissitudini di una famiglia particolare dove papà Balboa, elemento arnarcoide e a suo modo erotomane, stenta a tenere insieme i vari componenti di quel nucleo che simbolicamente è rappresentativo di tutta la nostra odierna società, un microcosmo di essa. Per cui le avventure divertenti lasciano in fondo un amaro in bocca che è il sapore di una sottile angoscia esistenziale. Il discorso continua con questo libro in cui è il figlio Maurizio a fare da protagonista. Abbandonata la famiglia, sfoga i suoi istinti con ragazze di Lucca e di Firenze, si ribella spettacolarmente ai datori di lavoro, torna all’università per poi riabbandonarla per fare il suonatore di strada, evade a Cuba dove sfoga i suoi istinti erotici e dove crede di aver trovato una sorta di amore. Salvo poi a ribaltare il tutto. E si sente aleggiare, in tutte le sue mosse, la figura di papà Balboa, amato ma ugualmente, fino all’ultimo, non degno forse di una amorevole confessione di affetto. La lettura scorre piacevole e il divertimento è assicurato anche se, come in tutti i suoi romanzi, Mario Rocchi non manca di fare un ripensamento sugli autentici valori della vita.

Vi Aspettiamo Giovedì 14 aprile ore 18 presso la libreria Edison di Lucca per la presentazione del libro e l’incontro con l’autore. Sarà presente anche l’editore Andrea Giannasi

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Pietro da Talada. Un pittore del 1400 in Garfagnana

Pietro da Talada. Un pittore del 1400 in Garfagnana

E’ in uscita il primo libro della Garfagnana editrice. Si tratta di un saggio realizzato dalla studiosa Normanna Albertini dal titolo: “Pietro da Talada: un pittore del 1400 in Garfagnana”.

“La vita descritta nel libro è quella che si svolge fuori dalla scena abituale a cui ci hanno educato i saperi “alti”; è quella “oltre il palco”. È quella che fa rivivere l’Appennino com’era e invita a conoscerlo com’è: l’anonima, minuscola Borsigliana, per esempio, che nasconde l’incanto del trittico di Pietro, ma anche le vacche e le pecore di Talada oggi scomparse dal paesaggio.
Non un semplice testo sulle opere del Maestro di Borsigliana, dunque, ma uno studio particolareggiato su ciò che sta dietro, dentro e intorno a quelle opere.”

Garfagnana, alta valle del fiume Serchio. Borsigliana è, con la piccola villa di Vergnano il “Comune Burciliani”. Più su, Rocca Soraggio è, invece, una fortezza la cui chiesa sorge su una roccia dinanzi a Villa Soraggio. In basso, un torrente; tutt’intorno rupi, strapiombi, foreste. Il periodo è la prima metà del Quattrocento. Pietro è un pittore, dipinge madonne e viene dall’Emilia, dal minuscolo villaggio di Talada, che, con tutta la Garfagnana, fa parte del Ducato Estense. Siamo già in quella che Vasari chiamò “la seconda età” dell’arte, quella della Rinascenza, dopo la “prima età”, dove Giotto aveva ripreso l’immagine e lo spazio naturale. Eppure, Pietro prolunga quel passato nello stile “gotico internazionale”. Pietro dipinge tavole: di grandi dimensioni, col fondo oro. Vergini col Bambino in armoniosa immobilità; i corpi delineati da dolci linee e colori intensi. Dipinge in Garfagnana – verrà poi identificato col Maestro di Borsigliana, autore del grandioso trittico – ma anche a Stazzema, dove lascia una Madonna Assunta. Seguendo il suo percorso – grazie al spaiente lavoro di ricerca di Normanna Albertini – ne incontriamo le opere, ma entriamo anche nella vita degli artisti, nel mondo dei colori e dei loro significati. Nella storia viva dell’Appennino.
Addentrarsi in quel lontano tempo immobile significa recuperare uno spazio, anche mentale, dove i luoghi rinviano alle attività degli uomini, alle tradizioni, alle usanze, alle micro storie che sono poi i tasselli anonimi della grande storia.
“Pietro da Talada. Un pittore del Quattrocento in Garfagnana” deliena ogni aspetto legato al territorio e all’arte della pittura.
Per questo nel saggio sono presenti anche gli interventi di Mario Rocchi, Fratel Arturo Paoli, Andrea Giannasi, Umberto Bertolini, Perdario Galassi e Gianluca Farusi.
Questi affrontano la tradizione religiosa, la storia, le leggende popolari, la critica artistica e l’analisi tecnica scientifica delle tavole e dei trittici dipinti da Pietro da Talada.
Il libro è corredato da un inserto fotografico del trittico conservato nella chiesa di Borsigliana con immagini di Eugenio Casanovi e Antonella Bertolini.

PIETRO DA TALADA. UN PITTORE DEL QUATTROCENTO IN GARFAGNANA
di Normanna Albertini Garfagnana editrice (2011) pagg. 200 – euro 15,00

www.garfagnana-editrice.it
[email protected]

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