Archives

Comunicati

“Aperitivo 2.0 – Mobilità dolce e web”: temi e risultati di un confronto tra blogger e web journalist

Nella sede dell’agenzia SS&C Varese si è svolto l’incontro “Aperitivo 2.0 – Mobilità dolce e web”, i cui partecipanti sono stati: i blogger Alex Badalic, Michele Merola, Daniele Lucchina, il corrispondete de IlSole24Ore Andrea Paternostro, il direttore di Ticino Info Mattia Storni, il junior online manager di Ticino Info Luca Preto, l’assistant online manager di Ticinoinfo Lorenzo Ghini, Alessandro Inversini nella doppia veste di blogger e di rappresentante dell’università Webatelier di Lugano, Rossana Chiodi e Beppe Ferrari per l’Associazione FIAB. Chiara Frangi per Varesenotizie, Stefania Radman per Varesenews, il corrispondente di Varese7press Marco Baruffato e Fabrizio Bellavista, conduttore dell’incontro. Infine il direttore dell’area “Leisure del Varese Convention Bureau” Mauro D’Errico, e per “Road To Wellness – Territorio per il Benessere” Paolo Fumagalli, responsabile del sito, ed il coordinatore del progetto Claudio Giannettoni. Lo spunto per l’inizio della condivisione, coordinata da Fabrizio Bellavista, è stato dato da un documento di Bibi Bellini, inviato precedentemente: “Come mai, a differenza di altri paesi europei, il cicloturismo viene considerato in Italia solo come nota di colore a livello giornalistico? E, allo stesso modo, come mai internet viene ancora percepito come un ‘gioco per ragazzi’?”.
La prima risposta è giunta da Marco Baruffato che ha sottolineato come “Le cose che non si conoscono fanno paura. Il cicloturismo sembra invece, semplicemente, non interessare minimamente a molti perché non è considerato una risorsa anche economica”.
Subito dopo Stefania Radman ha spiegato la sua visione: ”Se penso al cicloturismo mi viene in mente la Germania, l’Olanda, ecc. In Italia l’atteggiamento è più diffidente: ‘non conosco il cicloturismo, mi imbarazza e non ho motivo di conoscerlo’. E’ un atteggiamento tipico della mentalità italiana, è una difficoltà comunicativa di un paese che sembra comunicare molto, ma in realtà lo fa solo attraverso schemi già conosciuti”. Daniele Lucchina a proposito del proprio blog ha detto: “E’ partito dall’idea che un tempo si andava volentieri in bici in Valganna, a Varese: ora che si è persa questa abitudine sarebbe bello recuperarla”.
Michele Merola ha spiegato che “Da questo punto di vista siamo molto indietro. Il web non viene ancora colto come un’opportunità. Si pensa ancora che l’unico mezzo per fare pubblicità sia la brochure, e non il web. Questo progetto, secondo me, potrebbe fare il salto. C’è anche un problema di infrastrutture, che invece in Spagna, Francia e Croazia, ad esempio, non c’è. Lì vai e trovi tutto”.
Ha incalzato a tal proposito Alessandro Inversini: “Il turismo è un’esperienza. Facebook si basa proprio su questo: ti permette di condividere i tuoi interessi con altre persone che potrebbero essere interessate e agevola questo scambio. Se il cicloturista non descrive e non condivide la propria esperienza, il web può servire a poco. Il passaparola dell’esperienza completa (piste, paesaggi, cibo, dormire, ecc) è quello che fa la differenza. Il punto è (e la mia vuole essere una provocazione al dibattito): il gioco vale la candela? Ovvero, l’investimento di tempo e soldi su Facebook da dedicare ai cicloturisti è così fondamentale?”.
L’ambito Social Network, proprio per la sua attualità, ha solleticato ancor più l’interesse degli ospiti. Luca Preto ha voluto sottolineare come: “Non sono d’accordo sul fatto che Facebook sia l’unico social network. Da un’indagine che abbiamo fatto è emerso che ci sono altri social network, più legati a un interesse specifico, che forniscono delle funzionalità molto più mirate, che Facebook non può dare. Per il cicloturismo, esistono network più specifici e più importanti per i ciclisti interessati, ad esempio Bikempa.net”.
Molti gli scambi di idee che, soprattutto nella parte finale, hanno riguardato alcuni dei progetti dei membri delle associazioni presenti e ciò che ruota attorno ad essi.
Paolo Fumagalli è stato il primo a spiegare la visione di Road To Wellness: “Il nostro è un prodotto il cui lancio è fissato per fine marzo. L’obiettivo è di creare una rete di bike-sharing connessa a strutture ricettive (Hotel, B&B). Al di là del problema esperienziale, c’è una difficoltà economica alla base: il cicloturismo non viene visto come una risorsa economica (cosa che non succede neppure per il turismo in generale)”.
Su questa linea ha continuato Mauro D’Errico sottolineando come ”Il cicloturismo in Italia (e a Varese) viene visto come un’attività di nicchia e non come un ritorno economico. Contemporaneamente il web viene visto come un passatempo e non come una risorsa economica. Questa accoppiata turismo+web viene ancora troppo sottovalutata”.
Infine ha preso la parola Claudio Giannettoni: “Vogliamo che il ciclismo venga visto come un modo per riscoprire il territorio e non solo come uno sport. Per ovviare al problema morfologico della zona, abbiamo scelto di offrire anche biciclette a pedalata assistita per rivolgerci più facilmente anche a un target di famiglie. Vorremmo far percepire che il cicloturismo è una risorsa per il territorio”.
A tal proposito anche Mattia Storni ha commentato che “Bisogna fare chiarezza sulla differenza tra prodotto e target. Il cicloturismo è un prodotto o un target? Bisogna capirlo, per avere un approccio diverso. E’ difficile vendere prodotti a fascia così ampia (famiglia, sportivi, ecc). Road To Wellness centra un target preciso con le bici a pedalata assistita e questo mi sembra positivo”.
Subito dopo è intervenuto Giovanni Marci: “Io invece sono stupito di sentire che il target di questo progetto sia la famiglia, perché di solito per dei prodotti simili in Svizzera il target di riferimento non è certamente questo. Ma poi avete parlato anche dei single e la cosa mi sembra più facile…”.
Verso la conclusione dell’Aperitivo, Silvia Zambrini ha portato la sua esperienza personale ed ha spiegato: “Andare in giro in città in pattini o in bicicletta di notte è meraviglioso, nonostante gli automobilisti non lo capiscano. Eppure ci sono poche iniziative del genere. Il motivo? Manca la cultura del muoversi senza motore, soprattutto a Milano. Siamo ancora troppo pochi (ad esempio nel mio gruppo di pattinatori siamo al massimo 15). Per imporre la mobilità dolce bisogna essere in tanti, altrimenti l’auto impera”.
Rossana Chiodi ha voluto sottolineare due problemi da non sottovalutare: “Cicloturista e ciclista in bicicletta sono due concetti diversi. In Italia spesso il cicloturista è sportivo, con la bici da corsa. Non è quello che invece intendiamo per ‘turismo in bicicletta’. Un altro problema poi, per quanto riguarda noi come FIAB, è l’età: la gente sta invecchiando e si fa fatica a raggiungere i giovani”.
Infine Alex Badalic ha spiegato che: “Anche la corsa nei parchi è stata reinventata, chiamandola ‘jogging’. Bisognerebbe fare lo stesso: reinventare il termine per reinventare l’attività”.
L’aperitivo si è concluso con una proposta del coordinatore: “Lanciamo infine l’inchiesta ‘Le emozioni pedalando’. Ascoltiamo le emozioni delle persone e raccogliamole, perché viaggiare in bicicletta è emozione!

Per info:
http://territorioperilbenessere.blogspot.com/
http://www.facebook.com/home.php?#!/pages/Road-To-Wellness-Territorio-per-il-benessere/186662416854?ref=ts
http://www.roadtowellness.it/it

No Comments
Comunicati

Idee in libertà all’incontro informale “Aperitivo 2.0 – Mobilità dolce e web”

Nonostante la neve continui ad imbiancare il Bel Paese, il calendario ci dice che la Primavera si sta avvicinando velocemente. E con l’avvento della bella stagione non sono pochi gli sportivi che approfittano del sole e di una temperatura mite uscendo di casa, anche per interi week end, amanti del ciclismo in primis.
In considerazione di questo Giovedì 25 febbraio 2010 alle ore 17, presso la sede di SS&C in Viale Aguggiari 10, a Varese, si terrà un incontro informale tra bloggers e web journalist dal titolo “Aperitivo 2.0 – Mobilità dolce e web”, che verterà appunto sul tema della mobilità dolce.
Promotore di questo incontro è “Road To Wellness – Territorio per il Benessere”, un progetto interreg che coinvolge Varese e Mendrisio per lo sviluppo dell’ecoturismo e cicloturismo.
Sono sempre più ormai infatti coloro che si avvicinano al mondo dell’ecoturismo e del cicloturismo, che quindi si rivolgono al futuro con approccio ecologico e naturale. Come si possono dunque conciliare la bicicletta, o più in generale la mobilità dolce, ed il web? L’ecoturismo può aiutare a valorizzare i nostri territori? Se sì in che modo?
Queste sono solo alcune delle domande alla base dell’incontro durante il quale però i partecipanti avranno la massima disponibilità nel portare loro idee o esperienze riguardanti la mobilità dolce: saranno le idee in libertà a caratterizzare l’incontro, a cui seguirà un Happy Hour.
Durante tutto l’incontro un hub blogging posterà sulla piattaforma “Territorio per il Benessere” foto e citazione in “tempo reale”.

No Comments