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WEBINAR GRATUITO PER ARCHITETTI

Liberare l’aria domestica da impurità, batteri, odori e gas nocivi che residuano in cucina è ora possibile, grazie a un innovativo sistema di sanificazione al plasma per cappe e piani di cottura. La tecnologia di purificazione Aira per impianti di aspirazione domestici sarà al centro del webinar gratuito organizzato da Mares Marketing per venerdì 7 ottobre 2022 alle ore 16:00.

 

Rivolto ad architetti, geometri, designer e professionisti nell’ambito dell’air quality, il webinar “Progetta e ristruttura la tua casa senza limiti con la tecnologia Aira” presenterà ai professionisti la nuova gamma di prodotti per la purificazione dell’aria firmati Purehomeideas. I sistemi di filtraggio per cappe da cucina e piani di cottura Aira sfruttano l’azione dell’innovativa tecnologia al plasma per purificare l’aria di scarto, eliminando batteri, odori e impurità e reimmettendo nell’ambiente solo aria pulita e sanificata. Tema caldo in questo periodo e che sta a cuore a tutti, è il risparmio energetico, garantito grazie ai filtri al plasma Aira. Il sistema filtrante con tecnologia al plasma infatti evita la dispersione all’esterno  dell’aria calda d’invero e dell’aria fresca in estate.

 

Intuitivi da installare nelle cappe domestiche comunemente diffuse sul mercato, i filtri al plasma Aira sono una soluzione efficiente, ecologica e senza necessità di manutenzione, con durata di oltre 5 anni e garantita dalle certificazioni ambientali VDE, IUTA e Olafasense. La gamma offre un range diversificato di prodotti per rispondere alle esigenze di ogni cucina: dal filtro RONDO per cappe con camino o a soffitto, al filtro PLANO per cappe da incasso o isola, fino ai filtri QUADRO e QUADRO L per piani cottura con cappa integrata.

 

I filtri al plasma Aira si montano rapidamente con sistema plug and play su qualsiasi modello di cappa, anche già installata, rendendosi scelta ideale per la libertà e flessibilità non solo per la progettazione, ma anche per operazioni di ristrutturazione di cucine domestiche.

 

La tecnologia innovativa Aira offre numerosi vantaggi anche nello studio e nella realizzazione degli impianti di ventilazione: una scelta efficace sia per unità immobiliari singole che condominiali.

 

La linea di filtri al plasma Aira si inserisce nell’offerta Purehomeideas per il benessere domestico e non solo. Costola di Mares Marketing, Purehomeideas propone ai consumatori soluzioni di ventilazione e purificazione dell’aria innovative e creative, attraverso prodotti unici sul mercato, tecnologicamente avanzati e dall’anima green.

 

Per partecipare al webinar occorre prenotare un biglietto gratuito all’indirizzo webinaraira.eventbrite.it, o collegarsi direttamente a meet https://meet.google.com/hdb-vfsw-mpt

 

 

 

Maggiori informazioni sull’offerta di prodotti per l’air quality di Purehomeideas sono disponibili sul sito www.purehomeideas.com

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Architettura ed edifici sicuri

Edifici antisismici: perché sono importanti

Sempre più in architettura si presta attenzione alla realizzazione di edifici sicuri. Ecco perché è importante capire da dove partire nella costruzione di strutture stabili e a norma. Fondamentale quando si parla di edificio a norma è stabilire la sua capacità di resistere ad un terremoto. Ma cosa ne determina esattamente la resistenza?

 

Attenzione ai materiali

Uno dei primi fattori a cui prestare attenzione in architettura nella costruzione o nella ristrutturazione di un edificio è senza dubbio la scelta dei materiali migliori.

Un edificio realizzato in cemento armato sarà più sicuro di uno realizzato in mattoni: grazie soprattutto all’impiego di materiali come l’acciaio e il legno, molto leggeri e altamente deformabili.

Non dimentichiamo però che non bisogna trarre subito conclusioni affrettate. Infatti, un edificio costruito in cemento armato sarà più resistente di uno costruito in mattoni solo se costruito seguendo moderne tecniche antisismiche. Al contrario, l’edificio sarà invece più pericoloso di una struttura in muratura.

 

Specifiche tecniche in architettura

La deformabilità di un materiale in architettura è la proprietà fondamentale che questo deve avere per poter resistere in maniera adeguata a un evento sismico. Questo perché il terremoto si presenta come un evento dinamico e per potergli resistere un edificio deve poter assorbire questo movimento.

I materiali antisismici migliori sono quelli che si deformano tanto dal punto di vista elastico (quindi ritornando al proprio stato originale), che da quello plastico (ossia mantenendo la propria deformazione anche al termine della scossa).

 

Nella costruzione o nella ristrutturazione di edifici antisismici scegli di rivolgerti solo a dei veri professionisti.
MBSolutions, studio di architettura e geometra a Fidenza, offre servizi di consulenza e progettazione per qualsiasi progetto, con particolare attenzione alla sicurezza antisismica.

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AD Architettura – Specialisti nell’arredo cucina a Lecce

Evoluzione della cucina

Le cucine odierne vengono progettate in base a ricerche impostate su criteri di funzionalità, sullo studio dei materiali e sulla ricerca di un design innovativo. Ma in passato, soprattutto per buona parte del Novecento, le cucine sono state posti in cui tanti rumori e molto fumo la facevano da padrone, di solito nascosti sul retro della casa o affacciati sul cortile interno. La cucina, insieme all’eventuale dispensa e cantina, era una vera e propria zona di servizio, dove la padrona di casa andava solo per controllare che fosse tutto al posto giusto, e dove il padrone probabilmente non era mai stato. Fare colazione, pranzare o cenare in cucina era alquanto utopistico: solo i ceti meno abbienti vi consumavano i loro pasti quotidiani.

Estetica e funzionalità delle cucine arrivano quando le classi lavoratrici diventano più borghesi e meno povere, quando il personale di servizio diventa così costoso da preferire l’acquisto dei nuovi elettrodomestici, quando arriva il benessere del dopoguerra. La cucina diventa così il vero cuore pulsante della casa, uno spazio aperto, sociale e pubblico che cambia immagine a seconda dei diversi momenti della giornata: si mangia da soli o tutti insieme, si fanno i compiti sul medesimo tavolo dove si prepara una merenda fra amici, si chiacchiera, si telefona. La cucina è diventata il fulcro delle case del ventunesimo secolo.

La stanza preferita dagli italiani

Secondo alcuni sondaggi recenti, per il 69% degli italiani la stanza della casa in cui si riesce a ritrovare la perfetta armonia familiare è lo spazio cucina. Preparare pranzo e cena trasmette benessere psicofisico (per il 52%), allontana lo stress quotidiano (per il 34%). Non importa se si sta preparando un semplice panino o una cena a lume di candela, secondo quasi 7 italiani su 10 l’esperienza in cucina di casa è un momento capace di trasmettere positività e serenità. Piatti e fornelli possono diventare un momento di gioia e di benessere (52%) e la cucina di casa diventa per gli italiani uno spazio preferito alla comodità che può dare una camera da letto (45%) ed ai confort tecnologici disponibili all’interno del proprio soggiorno (34%).

AD Architetture

Sempre più clienti si rivolgono verso AD Architetture, specialisti nell’arredo cucina a Lecce. La cucina è lo spazio più amato dentro casa. Sarà perché è da sempre il focolare dove tutti si ritrovano a fine giornata, sarà perché emana calore al solo pensiero, come abbiamo visto in precedenza. AD Architetture si occupa lavora con passione e inventiva, trovando sempre le soluzioni che rispecchiano i desideri di chi dovrà viverla. Da tre generazioni propone sempre il miglior rapporto qualità prezzo. Seleziona i modelli delle aziende più note e qualificate del settore cucina e degli elettrodomestici e crea cucine da sogno, belle e comode da vivere ogni giorno. AD Architetture, ditta di arredo cucina a Lecce, si trova a Novoli, in Via San Paolo (LE). Se desideri avere ulteriori informazioni chiama allo 0832 712638.

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Natura & Architettura a prova di “Magma” 

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  • 18 Giugno 2018

Energia green e design di ultima generazione. La nuova Centrale Geoterminca MAGMA Energy rappresenta l’integrazione perfetta tra architettura, paesaggio e avanguardie tecnologiche. A firmarla è l’architetto Emanuele Svetti.

A differenza delle altre centrali geoterimiche, l’impianto è perfettamente integrato nell’ambiente circostante in modo naturale. Il “cuore e il cervello” della centrale geotermica sono protetti da un guscio verde che dialoga con le essenze boschive tipiche del paesaggio toscano. L’impianto, la cui costruzione è iniziata nell’aprile 2017 è ora pienamente in funzione, ed è il primo a impiegatre la geotermia a media entalpia con temperatura del fluido tra 90 e 150 gradi (forma di energia che è classificata tra le fonti di energia rinnovabile).

Il progetto rappresenta perfettamente lo stile dell’architetto Svetti, impegnato nel fondere moderne tendenze a stili tipici della moda e del design, mesciando la rigorosità spaziale a colpi di glamour, fatti di materia e di colore. E al centro di ogni sua creazione c’è l’uomo. L’anima, il carattere che lo lega alla sua terra, la Toscana gravida di rimandi alla natura tanto che definisce il suo stile “New Tuscan Style”.

Ogni progetto è un viaggio, come ogni viaggio è un progetto – afferma Svetti – l’incontro con nuove culture, le esperienze e le mie passioni personali si riflettono sul concepimento di un nuovo lavoro così come tutto quello che accade nel mondo: un progetto è una miscela sapiente di sensazioni, di elementi, di forma e materia, di colori ed intelligenza emotiva”.

L’attività professionale di Svetti si sviluppa a livello nazionale e internazionale: dalla progettazione di spazi ricettivi, direzionali e commerciali all’architettura residenziale e al retail. Dal 2009 ha realizzato progetti in California, Africa del Nord, Russia e Cina, aprendo, nel 2016, una sede a Londra. Cogliendo i segnali del cambiamento degli stili di vita, Emanuele Svetti anticipa alcune tendenze nell’interior delle strutture ricettive e commerciali, realizzando tra gli altri, Akademy Lounge & Restaurant a San Pietroburgo (Russia 2010) per Elba Group, il ristorante Saffron ad Arezzo (2011), l’Unicorno Palace Hotel a Firenze ed il 93 Loft (Camucia – Arezzo 2013), ad oggi il manifesto del suo credo architettonico oltre ad essere un eccellente esempio di riuso urbano.

Tra i clienti più importanti nel portfolio dello studio ci sono:  Mass Beverly, la società Statunitense con base a Los Angeles leader nelle forniture per residenze di lusso, Graziella Group, una delle realtà industriali più importanti nel campo dell’alta oreficeria in Italia e nele Medioriente, Aglini, il brand di camiceria toscano, Poltrona Frau CG, il grande gruppo industriale nel panorama del design d’arredo, Del Tongo Industrie SpA, la storica Azienda di Cucine Toscana, il Gruppo 24 (Sole 24 Ore), Elba Group, la società con base a San Pietroburgo leader nell’organizzazione di eventi in Russia e Silvia Bini, la nota imprenditrice del fashion luxury.

 

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MASTER IN YACHT DESIGN: SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA XVI EDIZIONE

La nautica del futuro progettata dagli studenti del Politecnico di Milano e POLI.design

Il futuro della nautica è chiaro: “l’Italia – leader nel mondo in termini di produzione e design – può restare all’avanguardia nel mondo se saprà fornire al mercato yacht fatti “su misura” per coloro che vogliono fare del mare una scelta di vita. (ANSA)

Ed è proprio per rispondere alle esigenze del settore nautico internazionale che il Master in Yacht Design del Politecnico di Milano gestito da POLI.design forma ormai da 15 anni Yacht Designer esperti, in grado di gestire il percorso progettuale e costruttivo di una imbarcazione – a vela e a motore – e di reagire con creatività e competenza e ai nuovi trend ed alle esigenze di una committenza sempre più attenta.

Non a caso il mercato ha già avuto modo di avvalersi della professionalità e della spinta all’innovazione veicolate dagli studenti formati dal Master. Esemplificativo il tasso di placement raggiunto: oltre il 70% degli ex- studenti è oggi attivo nel campo dello yacht design. C’è chi ha aperto uno studio di progettazione, o chi invece ha privilegiato la carriera nella cantieristica come imprenditore o ricoprendo ruoli di direzione di produzione, controllo qualità, project management o interior design.

La XVI edizione del Master torna quindi a febbraio con la Faculty altamente qualificata di sempre e un approccio didattico pensato per spaziare in ambiti disciplinari differenti, dall’ingegneria all’architettura e design, integrando lezioni in aula, esercitazioni progettuali e visite guidate presso cantieri e aziende del settore, oltre a istituti di ricerca applicata. Punto di forza del Master è anche la possibilità di utilizzare, a supporto dello svolgimento delle attività didattiche, i laboratori del Politecnico di Milano, tra cui la Galleria del Vento, il Laboratorio Modelli, il Laboratorio Allestimenti e il laboratorio SMaRT – Lecco Innovation Hub.

A completamento del percorso didattico è previsto uno stage di tre mesi in alcune delle più interessanti realtà professionali, fra cui studi di progettazione e cantieri nautici di primaria importanza come Francesco Paszkowski Design, STAND BY Mariana Radovich, Team for Design, Sireg H3O, Yankee Delta Studio Luca Dini Design, Feadship, Azimut-Bennetti, Rossi Navi, Sanlorenzo, Vismara Marine, Adria Sail.

Per l’edizione 2017 sono disponibili n. 4 esoneri parziali del 25% che verranno assegnate al miglior studente

  • laureato in Design;
  • laureato in Architettura;
  • laureato in Ingegneria;
  • iscritto ad una federazione nazionale di vela

Il termine ultimo per richiedere gli esoneri parziali è il giorno 18/11/2016 ore 13 (ora italiana), gli assegnatari degli esoneri parziali riceveranno comunicazione scritta dal Consorzio POLI.design entro il giorno 28/11/2016.

Per candidarsi è necessario presentare una richiesta scritta in forma libera all’indirizzo [email protected]

Regolamento disponibile qui http://polidesign.net/sites/default/files/Agevolazioni%20MYD.pdf

 Il Master, in lingua inglese, ha la durata di un anno. L’avvio è previsto per febbraio 2017.

I posti disponibili sono 30.

Per Informazioni si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione  POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano:  Tel. (+39) 02 2399 5911; [email protected]

 

Press Contact

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 0223997201

[email protected]

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INTERAZIONI – OPEN HOUSE 2016

Per il secondo anno consecutivo la sede romana dell’Accademia Italiana prende parte ad Open House, il grande evento annuale che consente l’apertura gratuita di centinaia di edifici della Capitale notevoli per le peculiarità architettoniche – artistiche e che pone particolare attenzione al moderno ed al contemporaneo.

 

Negli spazi dell’Accademia, durante la giornata di Sabato 7 Maggio 2016 a partire dalle ore 11.00 si potranno ammirare le mostre allestite dagli allievi delle diverse discipline: Design, Moda e Gioiello.

 

Si parte con la “Modularità degli ship containers”, spazi abitativi progettati dal docente e architetto Andrea Nannetti e realizzati dagli studenti del primo, secondo e terzo anno del corso di Interior & Product Design che, lavorando con le strutture metalliche dei containers, hanno realizzato gli spazi interni.

 

In esposizione anche gli abiti dell’allievo laureato del corso di Fashion Design Andrea Lambiase, ispirati all’architetto e designer irachena Zaha Hadid e gli abiti-scultura degli allievi del primo anno. Ispirati all’architettura saranno esibiti anche i progetti degli allievi del corso di Design del Gioiello.

 

A partire dalle ore 15.00 il Prof. Claudio Giardino, Dottore di Ricerca in Archeologia e specializzato in ricerca in Archeometallurgia, terrà la conferenza “Splendori d’Oriente: l’arte del gioiello nel Medio-Oriente”, durante la quale esaminerà le produzioni di alto artigianato del mondo orientale che da millenni mostra una speciale predilezione per l’oro, l’argento e le pietre preziose, offrendo lo spunto per conoscere e apprezzare le culture che li hanno realizzati.

Infine alle ore 18.00 si svolgerà presso i locali del winebar Stazione 38 (Piazza della Radio 38) l’inaugurazione della mostra fotografica interamente realizzata dagli allievi del corso di Fotografia di Moda e curata dai docenti Fabio Astone e Tania Alineri, cogliendo così l’occasione di salutare l’anno accademico appena concluso, con aperitivo e musica dal vivo.

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SERVICE DESIGN FOR BUSINESS: pillole di Design dei Servizi nel corso di 48 ore pensato da POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, per le imprese

Aperte le iscrizioni alla II edizione

Se è vero che il core delle attività economiche contemporanee si è spostato sempre più dalla produzione di beni materiali all’erogazione di servizi immateriali, cosa serve alle imprese per migliorare la qualità dei propri processi, potenziare l’offerta aziendale e, soprattutto, creare innovazione?

La risposta nel Corso di Alta Formazione Service Design for Business promosso da POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano. Un percorso pensato per dotare i professionisti e  le imprese di un sistema di competenze generali di Service Design utili al potenziamento di alcune funzioni chiave – quali l’approccio strategico, la progettazione e lo sviluppo di nuovi servizi – necessarie per fronteggiare scenari complessi e soprattutto per cogliere nuove opportunità di business.

Si parla ovviamente ad un pubblico di professionisti, manager, progettisti e a tutte quelle imprese interessate a fornire una preparazione specialistica ai propri collaboratori all’interno di contesti lavorativi aperti a nuovi orizzonti di imprenditorialità. Un investimento di tempo contenuto -solo 48 ore- per acquisire un kit di strumenti utili per abilitare la capacità innovativa e la competitività di qualunque attività di business.

I contenuti didattici sono strutturati in un mix di lezioni frontali, esercitazioni e lavori in gruppo mirati allo sviluppo di project work. Le esercitazioni previste rappresentano i vari step del processo di service design e vertono sulla progettazione di un servizio vero e proprio, dalla sua ideazione alla prototipazione.

L’avvio delle lezioni è previsto per l’8 giugno 2016. Il corso si struttura su 3 settimane e prevede 3 giorni di frequenza per le prime 2 settimane (mercoledì, giovedì e venerdì) e 2 giorni di frequenza per la terza settimana (giovedì e venerdì), 6 ore al giorno per un totale di 48 ore.

Le iscrizioni sono aperte, il numero massimo di partecipanti è 25.

Per partecipare al processo di selezione, i candidati devono essere in possesso di un diploma medio superiore o di un titolo di laurea in Design, Architettura o Ingegneria. Le selezioni sono aperte anche a profili in possesso di altri titoli di studio, come Economia o Scienze della Comunicazione, per i quali le discipline politecniche possano fornire una significativa integrazione alla propria preparazione professionale pregressa.

Per informazioni si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione di POLI.design

tel. (+39) 02.2399.7217

e-mail: [email protected]

 

 

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Ufficio Comunicazione Prodotti Formativi

Tel. (+39) 02.2399.7201

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TERRITORIO E ARCHITETTURA SOSTENIBILI: POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano apre le iscrizioni alla VI edizione del Master

I migliori studi di progettazione internazionali per gli stage di fine percorso

Torna a gennaio Territorio e Architettura Sostenibili, il Master Universitario di I e di II livello del Politecnico di Milano e POLI.design pensato per fornire a progettisti – architetti ed ingegneri – una formazione specifica e specialistica nel campo degli interventi eco-compatibili e bioclimatici sul territorio e in quelli relativi all’integrazione energetica degli spazi architettonici nuovi o preesistenti.

Il Master risponde ad una specifica richiesta del mercato che è sempre più alla ricerca di figure professionali capaci e aggiornate, in grado di gestire le complessità insite nella contemporanea pratica di progetto. Fenomeni quali il nomadismo, la crisi delle città o il progressivo affermarsi dei principi di eco-compatibilità sono solo alcuni dei fattori da tenere in considerazione nell’approccio ad un nuovo progetto architettonico.

Tra i plus di questo prodotto formativo, il coinvolgimento di un network internazionale di professionisti di fama tanto nell’ambito dei seminari previsti dalla didattica, quanto per gli stage degli studenti. L’Architetto Vittoria Bellassai, studentessa della precedente edizione, ha così commentato la propria esperienza: “è stata un’opportunità per espandere i miei orizzonti e aprirmi verso una nuova metodologia progettuale che successivamente, rispetto all’esperienza dello stage, si è dimostrata in linea con le aspettative dei grandi studi di architettura. Tra gli aspetti più positivi del master, ricordo sicuramente i seminari internazionali che permettono di confrontarsi con personalità di spicco e di rilievo mondiale. E naturalmente lo stage. Ho fatto la mia esperienza presso PLASMA Studio, a Pechino, e devo dire che è stato il grande trampolino di lancio per la mia carriera. Oltretutto, mi è stata data la possibilità di proseguire l’esperienza anche a stage concluso.”

Laura Platania, studentessa dell’edizione 2011, ricorda a sua volta come fondamentale il tirocinio svolto a fine percorso: “ho frequentato il mio stage in Francia, in uno studio leader della progettazione sostenibile e l’esperienza mi ha dato la possibilità di applicare le conoscenze apprese durante il master, rivelatisi utili anche per esperienze professionali successive. Il tema della sostenibilità è rimasto la mia grande passione e dal punto di vista lavorativo mi ha aiutato moltissimo perché gli studi di progettazione hanno richiesto questa specifica competenza”.

Le skills richieste alla nuova generazione di progettisti, quindi, non riguardano più esclusivamente le competenze tradizionali ma abbracciano nuove tematiche e ambiti di applicazione.

Il Master ha proprio l’obiettivo di trasferire ai partecipanti un approccio conoscitivo progettuale ispirato ai principi dello sviluppo sostenibile, alla trasformazione degli insediamenti territoriali, urbani e architettonici e alla stretta sinergia esistente tra le potenzialità dell’innovazione tecnologica e quelle insite nelle risorse energetiche rinnovabili. Al termine del percorso didattico, inoltre, gli studenti avranno maturato maggiori competenze nei campi sociali, ecologico ed energetico e avranno acquisito nuove modalità progettuali per il territorio, le unità urbane e gli spazi architettonici sostenibili.

Molti i possibili ambiti di applicazione e i referenti professionali della figura in uscita: dagli Studi di progettazione qualificati in campo nazionale e internazionale, ai Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, degli Affari Esteri, dagli enti regionali, provinciali, comunali, alle Associazioni di Comuni, dalle istituzioni pubbliche, fino alle Grandi Società Immobiliari.

L’avvio della VI edizione del Master è previsto per il  25 gennaio 2016.

I sei Seminari Internazionali dell’edizione 2016 saranno tenuti da: Karl Chu – Pratt Institute New York, Roberto Camagni – Politecnico di Milano, Roland Snooks – RMIT University Melbourne, Hernan Diaz Alonso – SCI-Arc, Los Angeles, Tom Wiscombe – SCI-Arc, Los Angeles e Herwig Baumgartner – SCI-Arc, Los Angeles.

Il Master è aperto a Laureati del Vecchio Ordinamento o in possesso di Laurea Triennale e Magistrale del Nuovo Ordinamento in Architettura e in Ingegneria. Sono ammessi anche laureandi purché all’atto dell’iscrizione abbiano superato tutti gli esami e discutano la tesi di Laurea prima dell’esame finale del Master.

La direzione valuterà anche le eventuali richieste da parte di candidati in possesso di Laurea Triennale di Nuovo Ordinamento e i titoli di studio equivalenti per candidati stranieri.

Per informazioni si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione: +39 02 2399 5911, [email protected]

 

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Ufficio  Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 0223997201

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M ASTER IN LIGHTING DESIGN & LED TECHNOLOGY: Aperte le iscrizioni alla XII edizione del Master Universitario del Politecnico di Milano

Aula internazionale e placement elevato: oltre l’80% dei partecipanti si occupa di lighting design entro un anno dal termine degli studi

La Scuola del Design del Politecnico di Milano e POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano aprono le iscrizioni alla dodicesima edizione del Master Universitario in Lighting Design & LED Technology.

Il Master si propone di formare professionisti in grado di seguire nella sua interezza l’iter progettuale e produttivo dell’illuminazione negli interni, negli esterni urbani, nello spettacolo, per i beni culturali, nell’allestimento museale e temporaneo, volgendo l’attenzione all’analisi dei processi metodologici di organizzazione e realizzazione del progetto di illuminazione, in relazione con il mondo produttivo e le innovazioni tecnologiche di settore come i LED.

Una figura professionale innovativa, con competenze che si inseriscono nelle principali attività di progettazione dell’illuminazione, che possa operare con successo sia nelle aziende del settore illuminotecnico sia negli studi professionali e nell’ambito degli uffici tecnici della pubblica amministrazione.

I Lighting Designer in uscita dal percorso didattico sono professionisti capaci di rispondere a una reale domanda da parte del mondo produttivo, come testimoniano anche i dati di placement: più dell’80% dei partecipanti, entro un anno dal termine degli studi, è attivo in studi di progettazione e aziende leader di settore.

L’efficacia di questo iter formativo emerge chiaramente dalle testimonianze dirette degli ex partecipanti, come R. Markovic, che parla in questo modo della sua esperienza: “la mia avventura professionale ha avuto inizio dopo aver frequentato il Master, che è stato fondamentale per formare quelle che sono le mie idee sul settore e, soprattutto, l’idea di architettura che ho sviluppato in seguito”.  S. Van Hove aggiunge: “il Master mi ha aiutato molto dal punto di vista professionale: il periodo di stage mi ha facilitato nel contatto con alcune delle più conosciute aziende che si occupano di illuminazione e studi di design.. Uno degli aspetti più interessanti del Master sono stati i design workshop: lavorare con persone provenienti da paesi diversi e con background formativi differenti, che condividevano le loro idee, ha realmente arricchito la mia prospettiva, oltre a farmi conoscere degli amici con cui sono ancora in contatto”.

Le testimonianze e le interviste degli ex studenti del master sono disponibili alla pagina: www.polidesign.net/lighting/testimonianze.

Oltre a un’estesa trattazione sui fondamenti della materia, completano il percorso Project work, seminari e lavori di gruppo che si svolgono all’interno di un’aula internazionale: il piano didattico, infatti, è stato strutturato prevedendo degli insegnamenti in lingua italiana e altri in lingua inglese con supporti di traduzione suimultanea. Per agevolare i partecipanti stranieri, nel costo di iscrizione è compreso, inoltre, un corso base di lingua italiana.

Il Master è patrocinato da: AIDI, APIL, ASSIL, ASSISTAL, ASSODEL e GdC-AIC, ed è inoltre realizzato in collaborazione con Artemide, Disano, Flos, Gewiss, iGuzzini e Lucitalia.

Hanno inoltre aderito le seguenti aziende e studi: Album, Aldabra, Arredoluce, Balestrieri, Calzoni, Cannata&Partners, Castagna & Ravelli, Castiglioni, Cavazzoni, Chiara Dynys, Cini&Nils, Consuline, D’Alesio & Santoro, Danese, Davide Groppi, Design Urbaine, Elettroservice, Elinca, Ferrara Palladino e Associati, G.C. Illumination, GMS Studio Associato, GruppoLampe, Hella SpA, Ilaria Marelli, ILTI Luce, Lucitalia, Luxiona, Martini Group, Meci Luce – Brand Nahoor, Metis, New Light, OSRAM, Oxytech, Performance in Lighting, Pollice Illuminazione, Relco Group, Sarco snc, SBP, Siteco, Solo, Studio Angeli, Studio FRAU18•08 partners, Studio Quintiliani, StudioNit Lighting Design, Sylvania, Viabizzuno, Voltaire Design.

Il Master rilascia 60 CFU equivalenti a 60 ECTS.

Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione di POLI.design: tel. 02.2399.7217, e-mail [email protected] o il Laboratorio Luce Politecnico di Milano: tel. 02 2399 5696, e-mail [email protected].

 

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Vendesi – Palazzo Doria D’Angri a Napoli: secoli di tradizione artistica lo rendono meta imperdibile di pregevole fascino architettonico

Lo storico Palazzo Doria D’Angri è considerato una tappa artistico-culturale imperdibile racchiuso nel cuore di Napoli e situato nella zona urbana nevralgica di Piazza Sette Settembre, adiacente a Palazzo Reale, al Teatro San Carlo, alla Chiesa di Santa Chiara, alla piazza del Gesù e al secolare bar Gambrinus. È facilmente raggiungibile e ben visitabile con i suoi 1100 metri quadrati di superficie estesa, di possente e nobile sontuosità. Attualmente si presta per essere adibito a prestigiosi eventi e manifestazioni di carattere pubblico e privato come conferenze, riunioni, meeting, congressi, convention, esposizioni d’arte, allestimenti museali e cerimonie. Inoltre, è perfettamente organizzato per ospitare sedi accademiche e universitarie, caffè letterario con annessa biblioteca ed istituiti scolastici. Al suo interno sono disponibili nove ampie stanze con bagno attiguo, che offrono il massimo confort lussuoso per un alloggio all’insegna della funzionale versatilità.

Il palazzo è un simbolo ed emblema per la storia d’Italia poiché dal balcone principale del salone degli specchi, il mitico Giuseppe Garibaldi si è affacciato per proclamare l’annessione del Regno borbonico delle due Sicilie al novello Stato italiano, tracciando le fondamenta portanti della successiva evoluzione territoriale del nostro Paese. Correva il 7 Settembre 1860 e ancora oggi in questo luogo suggestivo sembrano riecheggiare tra le poderose mura le significative parole pronunciate dall’eroe dei due mondi. L’incantevole cornice è rimasta intatta nel suo folgorante scenario di magnifici affreschi e ornamenti ben conservati. Tra essi spiccano “L’allegoria dell’aurora” posta nel salone degli specchi sulla volta del boudoir in ornati di stucco d’oro zecchino, “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” al primo piano nobile e le coreografiche cariatidi di stucco.

La costruzione di aristocratico lignaggio risale al Settecento, sulla base del progetto ideativo e decorativo di nomi importanti dell’epoca del calibro di Luigi e Carlo Vanvitelli, Alessandro e Fedele Fischetti, Costantino Desiderio, Gennaro Fiore, Girolamo Starace, Francesco Longhetti, Giacinto Diano, Angelo Viva, che hanno fornito il loro esperto e autorevole contributo e sono stati coinvolti anche nella realizzazione della Reggia di Caserta, altro edificio di notevole rilevanza nel patrimonio nazionale.

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AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DI “MATERIALI PER L’ARCHITETTURA E L’INTERIOR DESIGN”, IL CORSO DI POLI.design E Material ConneXion ITALIA DEDICATO AI MATERIALI INNOVATIVI

POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano e Material ConneXion Italia, il più grande centro internazionale di ricerca e consulenza nell’ambito dei materiali innovativi, presentano la prima edizione del Corso di Alta Formazione “Materiali per l’Architettura e l’Interior Design”.

La scelta e l’utilizzo di materiali innovativi può a tutti gli effetti determinare il successo di un’impresa.

Questa consapevolezza ha determinato un investimento di risorse sempre più ingenti nell’innovazione dei materiali e dei processi produttivi,  con l’obiettivo di approdare a soluzioni progettuali inedite che permettano di far fronte alle esigenze di un mercato che, in una situazione economica come quella attuale, è caratterizzato a livello globale da una competizione commerciale e tecnica sempre più agguerrita. Una tendenza, questa, che si riflette evidentemente anche nell’ambito dell’architettura e della progettazione di spazi dove l’utilizzo di materiali specifici determina sempre più spesso il valore aggiunto e le qualità sostanziali di strutture, superfici e spazi, contribuendo a definire l’identità di un progetto d’interno o architettonico.

E’ in questo contesto che  si inserisce il nuovo progetto formativo di POLI.design e Material ConneXion Italia, che intende formare una nuova generazione di professionisti aggiornati con competenze specifiche sui materiali e sui loro processi di lavorazione.

Il corso fornisce un aggiornamento su quelle che sono le soluzioni più innovative e attuali nell’ambito dei materiali utili al settore delle costruzioni, dell’architettura e dell’interior design”, spiega Christian Tubito (Material ConneXion Italia), direttore del corso con Alessandro Villa (POLI.design), che aggiunge: “Esiste un numero di materiali pressoché infinito e ogni mese si presentano sul mercato delle novità: obiettivo del corso è rendere queste novità disponibili e applicabili al progetto. Per questo motivo, oltre a essere un corso sui materiali, il nostro è anche un corso sulla progettazione con i materiali, quindi si studieranno anche gli aspetti culturali ed espressivi nella scelta di un materiale e non solo le sue performance”.

Il percorso formativo si articola in 15 giornate d’aula che si terranno presso la sede di Material ConneXion Italia: attraverso un mix di lezioni teoriche, interventi di esperti e consulenti del settore, testimonianze di progettisti e casi studio, verranno analizzate le condizioni d’impiego (contesto, ambiente, luce), le caratteristiche tecniche, le lavorazioni e i trattamenti delle soluzioni materiche.

Oltre a mettere insieme competenze diverse relative all’utilizzo dei materiali, il corso mette insieme anche figure professionali e approcci diversi. Interverranno docenti, progettisti, esperti, aziende: una serie di soggetti che intendono fissare un punto su quello che è il tema dei materiali per l’architettura e l’interior design”, aggiunge Christian Tubito.

La collaborazione con aziende specializzate consentirà ai partecipanti una relazione costante con le realtà operanti nel settore anche attraverso visite guidate e presentazioni presso show room, centri ricerca, aziende e studi di progettazione.

L’inizio delle lezioni è previsto per il mese di giugno 2015. I cinque moduli didattici che costituiscono il corso toccheranno cinque grandi tematiche legate alle diverse categorie materiche: dai materiali tradizionali, come la pietra e il legno, ai materiali trasparenti e alla loro tendenza alla “smaterializzazione”, dall’uso del colore su pellicole e superfici ai materiali più leggeri e alle texture; un approfondimento sarà, infine, dedicato ai materiali green e sostenibili.

Elemento di continuità tra queste cinque aree tematiche sarà costituito dal project work, che fornirà ai partecipanti la possibilità di entrare in una dimensione più pratica, permettendo loro di applicare le conoscenze acquisite a un progetto di loro particolare interesse.

I partecipanti saranno, inoltre, incoraggiati a sviluppare capacità autonome di indagine e sperimentazione di una vasta gamma di materiali nel progetto, grazie anche all’opportunità di consultare la library di Material ConneXion, che raccoglie più di 7.000 materiali e processi.

Il corso è rivolto a designer, architetti, ingegneri civili e professionisti nel settore della progettazione degli spazi. L’ammissione al corso è subordinata a una selezione preventiva.

Per informazioni sulla didattica e sulle modalità di iscrizione, si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione di POLI.design: [email protected] – tel. +39 02 2399 5864.

 

Per informazioni

Ufficio Coordinamento Formazione

POLI.design (Consorzio del Politecnico di Milano)

via Durando 38/A – V Piano – 20158 Milano

tel. (+39) 02.2399.5864

e-mail: [email protected]

www.polidesign.net/it/materiali

 

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Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 02.2399.7201

[email protected]

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Al via a gennaio la seconda edizione del Master internazionale in Urban Interior Design organizzato dal Politecnico di Milano e Universidad CEU San Pablo di Madrid

ULTIME RIDUZIONI DISPONIBILI

PARTITI GLI STAGE PER TUTTI GLI STUDENTI DELLA PRIMA EDIZIONE 

Sempre più richiesti i designer degli spazi urbani, professionisti educati al progetto delle aree non costruite: piazze, spazi stradali, aree interstiziali, giardini urbani, terrains vague, esistenti o di nuova costruzione. Una specializzazione molto attuale a cui risponde il percorso formativo del Master internazionale in Urban Interior Design promosso dal consorzio POLI.design e dal Politecnico di Milano in partnership con la Escuela Politécnica Superior Universidad CEU San Pablo di Madrid.

Un Master di grande successo sia dal punto di vista didattico che di placement. Sono infatti già operativi all’interno di significative realtà professionali del settore molti studenti della prima edizione. Tra gli studi coinvolti per gli stage, Studio de Lucchi, Studio Migliore+Servetto, Topotek1, CZA Cino Zucchi Architetti, Design to Users, Castelli Design, Esterni, Studio Stocchi e Studio GhigosUn network importante che testimonia come la professione sia attuale e ricercata anche da realtà consolidate, attive da anni a livello internazionale nella progettazione di edifici e spazi pubblici, di piani urbanistici e nel campo del disegno di interni e dell’allestimento.

Il percorso formativo ha infatti come obiettivo principale quello di formare designer degli interni urbani capaci e aggiornati. Innovativo nei contenuti e nella formula, il Master, la cui II edizione è in programma per gennaio 2015, offre un modello didattico di alto profilo reso possibile grazie alla collaborazione dei due enti universitari coinvolti.

In un momento di crescita urbana e demografica senza precedenti, come quello attuale, troppo spesso la città contemporanea non è ancora in grado di mettere a disposizione dei propri utenti (pedoni, autisti, cittadini, turisti, ecc.) luoghi ospitali, accoglienti, multifunzionali e user centered.

Dare forma concreta e funzionale agli spazi urbani che ospiteranno le nuove esigenze collettive, siano esse virtuali o reali, private o pubbliche: questa la sfida proposta ai futuri partecipanti al Master da queste due prestigiose istituzioni universitarie europee.

Interamente in lingua inglese, l’iter formativo prevede infatti una duplice esperienza formativa fra Milano e Madrid, cui si aggiungono uno stage e un workshop progettuale (i cui risultati saranno presentati nell’ambito del Salone Internazionale del Mobile di Milano) per diventare designer degli spazi urbani dotati di tutte le skills per operare in un contesto tanto nazionale quanto internazionale.

Due punti di vista talvolta distanti, quello dell’urbanistica e quello del design di interni, uniti per una nuova visione del progetto urbano, come emerge dalle parole di Payam Mirshahreza, partecipante della pima edizione del Master: “Il design di interni ha sempre a che fare con qualcosa di molto specifico e delimitato, l’approccio del Master applica la medesima delicatezza alla progettazione di spazi grandi ed esterni”.

Il particolare approccio multidisciplinare del programma ha attratto studenti con background formativi estremamente eterogenei. Architetti, designer e scenografi hanno così potuto confrontare in aula i propri differenti approcci per tutta la durata del percorso didattico, analizzando i diversi contesti urbani e imparando a comprendere e a gestire tutti gli elementi che influenzano e danno forma agli spazi collettivi.

Un’esperienza interdisciplinare, quindi, ma anche multiculturale e internazionale, come dimostrano le nazionalità dei partecipanti alla I edizione, provenienti da Canada, Iran, Italia, Messico, Libano, Pakistan, Spagna, Uruguay e Vietnam.

L’avvio delle lezioni per la seconda edizione del Master è previsto per il 19 gennaio 2015. La frequenza è intensiva e prevede una fase di permanenza a Madrid e una a Milano, oltre alla fase di tirocinio conclusivo.

Per Informazioni su didattica, modalità e riduzioni della quota di iscrizione si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione: [email protected], tel. +39 02 2399 7217.

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INDUSTRIAL DESIGN FOR ARCHITECTURE: Aperte le iscrizioni alla V edizione del Master del Politecnico di Milano

Il Design pensato per l’architettura: soluzioni innovative, tecnologie avanzate, workshop progettuali e la voce diretta degli esperti del settore

 

POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, presenta la quinta edizione del Master in Industrial Design for Architecture: un percorso formativo ideato per perfezionare la preparazione dei progettisti, ampliandone le competenze e la capacità di problem solving attraverso le soluzioni e gli strumenti caratteristici del Disegno Industriale.

Con un piano didattico intenso e stimolante che alterna lezioni, seminari di progetto e workshop, il Master si propone di coniugare il sapere derivante da due settori di eccellenza in Italia: il Design e la produzione di componenti per l’edilizia.

Il percorso formativo, della durata di un anno, fornirà ai partecipanti le capacità e gli strumenti necessari per emergere nel contesto professionale, diventato sempre più competitivo, con soluzioni progettuali innovative e tecnologicamente avanzate, grazie soprattutto ad una metodologia didattica pratica e concreta, che prevede il confronto con esperti del settore e lo svolgimento di workshop. Formerà professionisti versatili e con una forma mentis elastica e adattabile, in grado di affrontare con successo le sfide della progettazione nelle diverse realtà nazionali e internazionali.

Il programma didattico prevede lo svolgimento di quattro moduli dedicati ad altrettanti aspetti dell’Industrial Design: dalla cultura del Design, la sua storia ed evoluzione, passando per la tematica tecnologica e lo studio dei materiali, alla strategia applicata al Design dalle aziende del settore, fino ad arrivare ai moduli interamente dedicati alle esercitazioni pratiche.

Casi aziendali e workshop progettuali, svolti in collaborazione con realtà professionali leader del settore, consentiranno agli studenti di verificare con mano le competenze acquisite durante le lezioni teoriche. Nel corso della quarta edizione, ad esempio, gli studenti hanno avuto modo di lavorare al progetto di “ExpoVillage” con Bertone Design, dal 1912 studio storico del design italiano: uno spazio espositivo che sorgerà nel cuore di Milano e che accoglierà i grandi marchi del Made in Italy durante il Fuori Salone – Milano Design Week 2015 ed Expo 2015. La collaborazione con Bertone Design è stata particolarmente positiva, tanto che al termine del workshop alcuni studenti sono stati selezionati per proseguire l’esperienza come tirocinanti presso lo studio.

Al termine del Master è previsto infatti un periodo di tirocinio obbligatorio della durata di 480 ore, durante il quale i partecipanti hanno la possibilità di consolidare le conoscenze acquisite confrontandosi con la realtà professionale.

Erogato interamente in lingua inglese, il Master ha accolto negli anni studenti provenienti da tutto il mondo, confermando e ribadendo l’interesse manifestato a livello internazionale nei confronti della tradizione italiana del Design applicato al progetto architettonico.

Il Master è a numero chiuso, per un massimo di 25 allievi: si rivolge ai laureati in Industrial Design, Ingegneria, Architettura e, in generale, in tutte le discipline politecniche.

L’inizio delle lezioni è previsto per il 19 febbraio 2015 presso la sede di POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, in Via Durando 38/A, Milano.

Per informazioni sulle modalità di iscrizione e selezione, rivolgersi all’Ufficio Coordinamento Formazione: [email protected].

 

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DESIGN FOR WELLNESS & SPA

Dopo il successo della prima edizione, POLI.design rinnova l’appuntamento con il percorso formativo dedicato al settore benessere e alla progettazione degli spazi Wellness & SPA

 

POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, lancia la seconda edizione del corso in DESIGN FOR WELLNESS & SPA con il patrocinio di AIPi, Associazione Italiana Progettisti d’Interni, e la collaborazione di QCTerme.

 

La prima edizione del corso ha visto la partecipazione di 20 studenti, che sono stati impegnati in lezioni frontali, esercitazioni, visite in aziende, show room, hotel, spazi innovativi, palestre e locali milanesi; 160 ore di formazione intensa, durante le quali i partecipanti hanno potuto approfondire la complessità del progetto nelle sue diverse declinazioni: analisi, concept, business plan; progettazione e realizzazione degli interni; arredamento, utilizzo di materiali innovativi e studio del colore; ruolo delle tecnologie luce e audio, evoluzione del mercato e nuovi trend.

 

Il corso è dedicato alla progettazione degli spazi SPA e Wellness di Hotel, Palestre e centri benessere: ha l’obiettivo di mettere a confronto in aula i principali attori del settore – albergatori, manager, progettisti e aziende. Non stupisce dunque, data la peculiare struttura didattica, che il corso abbia attratto studenti con background formativi eterogenei: architetti, designer, albergatori, comunicatori ed esperti in relazioni pubbliche hanno potuto confrontare in aula i propri differenti approcci, all’insegna del dialogo e dell’interazione; dalle testimonianze dirette di alcuni ex partecipanti emerge chiaramente la soddisfazione per aver preso parte a questa esperienza.

 

Rossana Brando, consulente in progettazione e design d’interni, ha particolarmente apprezzato l’impostazione del programma didattico, capace di offrire una panoramica completa del settore: “seguo la comunicazione di un’azienda che si occupa di piscine e che ora apre al wellness, quindi in qualità non tanto di progettista, quanto piuttosto di persona che segue questa trasmigrazione, mi interessava avere una visione su quanto può offrire questo mondo”. Dello stesso avviso Riccardo del Plato, architetto e albergatore, “ho scelto di partecipare al corso per comprendere meglio i meccanismi della fase progettuale e, successivamente, gestionale e commerciale dei processi insiti nella funzionalità di una spa; dovendo ristrutturare a breve il mio albergo, ho acquisito tutte le indicazioni per rapportarmi coerentemente con i fornitori e ottimizzare il budget, che mi permetteranno di apportare varianti innovative al concept iniziale” .

Michele Amadasi, architetto, cercava invece un approfondimento immediatamente applicabile alla professione: “ho scelto di frequentare questo corso perché sono convinto che il concetto di wellness interessi tutti i campi della progettazione e che possiamo trovare questo argomento in qualunque momento della nostra attività progettuale: dagli interni delle auto, ai mezzi pubblici fino ad arrivare alle abitazioni; attraverso il concetto di benessere possiamo rendere i nostri ambienti più appetibili e performanti dal punto di vista estetico e percettivo”.

Annalaura Maraziti, architetto, si è invece soffermata sui momenti più pratici e progettuali del corso: “abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano le ultime tendenze nel campo della progettazione, con dei tour serali e trascorrendo una giornata presso QCTerme, che ha anche proposto la realizzazione di una spa in alta quota per il nostro project work finale: un’esperienza completamente diversa rispetto a quelle che avevo vissuto in università”. Anche Alessandro Lovati, architetto, ha particolarmente apprezzato il project work: “non si tratta di un mero esercizio accademico, ma di un vero e proprio lavoro da realizzare in due settimane, dal concept fino alla presentazione finale: conoscere e lavorare con altri professionisti del settore o che provengono da altri ambiti, e che per questo hanno approcci diversi, rimette in discussione tutte le dinamiche a cui ti sei abituato svolgendo la professione per anni”.

 

Un mix di teoria e pratica garantito anche dalla partnership tra la componente universitaria e il mondo delle aziende e delle professioni. Saranno diversi anche i Media Partner coinvolti, tra questi: E-INTERIORS, DI BAIO EDITORE, PROGETTI – (Gruppo Quid Edizioni), PROMOTE DESIGN, NEW BUSINESS MEDIA, ADM NETWORK, PROFESSIONE ARCHITETTO, TOWANT, ARCHIHOTELCONTRACT e ARCHIHOTELMAGAZINE.

 

La seconda edizione del corso inizierà il 26 gennaio 2015 e si concluderà il 20 febbraio 2015, con una frequenza di otto ore giornaliere, pari a 160 ore totali. In base alla propria disponibilità di tempo, agli interessi professionali e alle conoscenze dei programmi di progettazione, i candidati possono scegliere se partecipare alle lezioni teoriche più il project work finale, oppure alle sole lezioni teoriche, pari a 80 ore; la scelta deve essere comunicata all’Ufficio Coordinamento Formazione all’atto dell’iscrizione.

Il Corso è finanziato da Aziende partner: a carico dei partecipanti la sola quota d’iscrizione pari a € 1.000 + IVA.

La partecipazione al corso dà diritto all’acquisizione di Crediti Formativi Professionali (CFP) per Architetti. Per informazioni sui CFP contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione: [email protected]; Tel. 02 2399 7275.

 

Informazioni

Ufficio Coordinamento Formazione

POLI.design – Consorzio del Politecnico di Milano

Via Durando 38/a Milano, V piano

Tel. (+39) 0223997275

Mail [email protected]

SITO WEB: www.polidesign.net/it/Wellness-Spa

www.designaltaformazione.net

 

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Acqua, luce e poesia. Nel ricordo di Shakespeare Architettura naturale

Un museo sotterraneo costruito su un sito patrimonio mondiale dell’Unesco. Protagonista, la natura e la luce. Siamo in Danimarca, a Helsingor, nei pressi del Kronborg Castle: un luogo magico, costruito nel 1420, citato anche da Shakespeare, un punto di raccolta tra il Baltico e il Mare del Nord.

 

Proprio qui, in uno spazio che unisce tradizione e magia, lo studio d’architettura danese BIG  progetta  un museo che valorizza la storia marittima della Danimarca. A partire dalla pianta rettangolare, gli architetti puntano a preservare il bacino originario sottoterra e lo trasformano in un open space per sfruttare al  meglio la luce naturale.

 

Dalla zona centrale, partono due volumi a forma di parallelepipedo che si perdono sotto terra e vanno a creare le stanze museali.  Un sistema di illuminazione a led definisce le architetture e illumina lo spazio: la luce bianca rappresenta la terra; mentre la luce blu indica l’acqua. Quando scende la notte, la luce bianca illumina la superficie superiore dei volumi, creando dei ponti pedonali che orientano gli sguardi verso il castello. La luce blu, invece, delimita visivamente le pareti sotterranee.

Completano il progetto illuminotecnico, dei proiettori che indirizzano i fasci di luce verso quello che in origine era un bacino d’acqua, andando a riempire la cavità che si genera tra l’open space e le ali del museo. Il gioco di luci e contrasti continua nell’auditorium dove le immagini vengono proiettate sulle pareti  e sul pavimento e nelle sale interne che raccontano la tradizione marittima danese. Contrasti di colore e di temperature rendono il museo ancora più affascinante. Una luce fredda richiama i visitatori che ne restano incantati.

 

(G.L.R.)

 

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ARTISTI D’AVANGUARDIA ALL’ESPOSIZIONE DEL WERKBUND: APPROFONDIMENTI E INTERPRETAZIONI 2014.

Nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’esposizione del Werkbund tedesco a Colonia,  il 24 ottobre 2014, alle ore 18, si inaugura, presso la Galleria Embrice (Roma, via delle Sette Chiese 78, Info: Tel. 06.64521396, e-mail: [email protected]), la mostra, Artisti d’Avanguardia all’Esposizione del Werkbund: Approfondimenti e interpretazioni 2014. La mostra, a cura di Vittorio Giusepponi e Paolo Balmas, rimarrà aperta dal 25 ottobre al 6 novembre, dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00; ingresso libero.

Colonia 1914: per le strade della città passeggiano rare automobili. Nuovi armamenti, aerei e navi compaiono sulla scena; motrici e carrozze di treno, così come le nuove Schlafkabinen sono esposte nella Verkehrshalle della Werkbundausstellung: la grande Fiera di Maggio. Una realtà, questa, più avanzata rispetto allo Jugendstil, alla Sezession,  alla Künstlerkolonie e alle Wiener Werkstätten da cui il Werkbund parte proponendo una riforma del gusto. Nella sala principale della mostra sono addirittura esposti oggetti e figurazioni giudicate sconvenienti dalla maggior parte dei critici.

Sono opere di Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff (che il 7 Giugno del 1905 a Dresda, luogo sacro dell’artigianato artistico, avevano fondato, insieme a Ernst Ludwig Kirchner e Fritz Bleyl, Die Brücke), Willi Baumeister, Hermann Stenner e Oskar Schlemmer (allievi di Hölzer a Stoccarda). Con loro Milly Steger, Moissey Kogan, Cesar Klein, Gerardt Marcks, Herrmann Gerson.

La mostra presenta i risultati del laboratorio d’arte ‘B’ “Giovani artisti di avanguardia al Werkbund di Colonia del 1914”, organizzato in occasione del centenario della Mostra del Werkbund di Colonia del 1914. Vi sono esposte le repliche in varie scale e i materiali di alcune di queste opere, ripercorrendone le modalità di esecuzione.

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L’ESPOSIZIONE DEL WERKBUND A COLONIA, MAGGIO-AGOSTO 1914. PRODUZIONE DI PACE IN TEMPO DI GUERRA. MOSTRA DOCUMENTARIA D’ARCHITETTURA.

Il 22 ottobre 2014, alle ore 18, si inaugura, presso la Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura (Roma, via Gramsci 53, Info: Tel. 06.49919126, e-mail: [email protected]), la mostra, L’Esposizione del Werkbund a Colonia, Maggio Agosto 1914. Produzione di Pace in Tempo di Guerra. La mostra, a cura di Alberto Giuliani, rimarrà aperta dal 23 ottobre al 28 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 19.00; ingresso libero.

Questa mostra, organizzata nell’ambito delle celebrazioni sull’ Esposizione del Werkbund tedesco nella città di Colonia, ci offre la possibilità di riflettere in maniera approfondita, a cento anni di distanza, su un evento che possiamo considerare epocale nel quadro dello sviluppo delle Arti Applicate e dell’Architettura del Novecento europeo e mondiale. Il 1914 è segnato dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale che rappresenta uno spartiacque nella storia contemporanea e che coincide, a livello culturale, con un momento di grande crisi. Le nuove istanze di rinnovamento artistico convivono ancora con una tradizione – spesso recente e gloriosa come nel caso della Secessione viennese – la cui influenza è ancora viva e presente negli artisti e nella realtà produttiva. Nel caso specifico la natura a tratti contraddittoria dell’esposizione stessa, caratterizzata dalla presenza di alcuni dei personaggi che, a vario titolo, saranno i protagonisti del rinnovamento del linguaggio architettonico e del design negli anni immediatamente successivi, rappresenta in modo particolarmente evidente il travaglio attraverso il quale si cominciavano a prefigurare gli orizzonti futuri.

La presenza all’Esposizione di Colonia di personalità note come Hoffmann,  Van de Velde,  Behrens, Gropius e Taut, e di altre sin qui trascurate, ci introduce in una temperie all’interno della quale il dibattito sullo stile e sulla forma assumeva i connotati di uno scontro tra mondi ormai lontani e non più conciliabili: proprio le visioni ormai estenuate della grande tradizione austriaca e tedesca avevano posto le basi, in ambito mitteleuropeo, per quel corto circuito che prelude all’avvento del Movimento Moderno. Il serrato confronto tra gli operatori che vedevano nel rinnovamento della produzione artigianale attraverso il diretto apporto dell’arte e dell’industria l’unica strada plausibile per permettere una diffusione capillare del prodotto di qualità all’interno della società, era percorso da tensioni che nell’Esposizione di Colonia ebbero uno dei momenti di maggiore espressione. Le tesi propugnate da Hermann Muthesius sulla necessità di standardizzare il prodotto artistico e le rivendicazioni di Henry Van de Velde sull’unicità non replicabile del gesto creativo ne sono la testimonianza più nota ed evidente.

In realtà, come la mostra cerca di illustrare, le diverse posizioni teoriche spesso non coincidevano con una coerenza progettuale che ne costituisse la concreta dimostrazione. Grandi personalità come lo stesso Muthesius, tra i fondatori del Werkbund tedesco nel 1907,  o come Peter Behrens – che nel 1909 aveva realizzato gli innovativi e fondamentali edifici dell’AEG di Berlino – di fronte al tema leggero dei padiglioni dell’Esposizione, decidono di non andare oltre ad architetture di circostanza, improntate a una depurata  tradizione tardo ottocentesca – Muthesius nella Casa del Colore (Farbenschau) – o a un austero classicismo – Behrens nel Padiglione delle Feste (Festhalle).

Inaugurata il 16 Maggio 1914 in un clima di festosa euforia, l’Esposizione, che era previsto dovesse proseguire fino all’Ottobre successivo, viene drammaticamente e repentinamente chiusa ai primi di Agosto a seguito della dichiarazione di guerra della Germania alla Francia: in brevissimo tempo vengono smantellati tutti gli allestimenti e demoliti i padiglioni, creando una lunga catena di fallimenti e disastri finanziari tra le industrie e le ditte produttrici che avevano sponsorizzato o investito ingenti capitali nell’evento. Il primo ad essere demolito fu il Padiglione del Vetro (Glashaus) di Bruno Taut, forse proprio a causa delle frasi che correvano nel fregio perimetrale esterno non propriamente consone ad un momento nel quale il confronto tra i popoli lasciava il posto alle ostilità militari: questo edificio insieme ad alcuni elementi della Fabbrica Modello di Walter Gropius (Musterfabrik), diventerà tra le icone più note e celebrate dell’Architettura del Novecento.

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HOSThinking a design award

Torna il concorso internazionale promosso da Host – Fiera Milano e POLI.design, con il patrocinio di ADI, Associazione per il Disegno Industriale

 

Deadline application 30 marzo 2015

Deadline consegna progetti 30 aprile 2015

Totale premi: 7.000 euro e una mostra all’interno di HOST 2015

Bando e modalità di adesione su:

www.polidesign.net/hosthinking2015

www.host.fieramilano.it/hosthinking

 

Nell’ospitalità professionale contemporanea, riveste un ruolo crescente la progettualità intesa come capacità di coniugare innovazione tecnologica, funzionalità ed estetica, per creare prodotti e format che rispondano in modo efficace e coinvolgente alle richieste di un consumatore sempre più esigente e “design-aware”. E che da sempre trovano in Host – International Hospitality Exhibition, in fieramilano a Rho da venerdì 23 a martedì 27 ottobre 2015, il punto di riferimento dove le aziende di tutto il mondo presentano in anteprima le novità più all’avanguardia.

 

Da questo concetto e dalla riflessione sulla sua evoluzione, nelle pratiche e nei trend, riparte “HOSThinking, a design award”, nuova edizione del concorso internazionale bandito ancora una volta da HOST- Fiera Milano e POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, per premiare le migliori proposte in materia di nuovi format dell’ospitalità.

 

Dopo una prima edizione di successo, che ha visto 180 candidature, 71 progetti presentati e 18 proposte in mostra a HOST 2013, torna la sfida aperta a designer e professionisti di tutto il mondo che potranno presentare le proprie visioni innovative per un luogo dell’ospitalità professionale in ambito HO.RE.CA (Hotel, Restaurant, Catering) e Retail.

 

Nello specifico, il design concept dovrà proporre un servizio che coinvolga una nuova esperienza ed un accresciuto coinvolgimento dei consumatori, così come nuove modalità di fruizione, basandosi sui trend di evoluzione del consumo e presentando uno scenario completo e futuribile in termini di servizi, prodotti offerti, grafica, spazi, allestimenti etc. I concept dovranno saper coniugare servizio ed esperienza, prodotti offerti e spazio/contenitore in modo da proporre un progetto completo e coerente.

 

Tutti i partecipanti avranno tempo fino al 30 marzo 2015 per inviare la propria candidatura, personale o di gruppo; è fissata invece per il 30 aprile 2015 la deadline per la consegna dei progetti che dovranno essere in ogni caso inediti e sviluppati espressamente per il concorso.

 

Toccherà quindi ad una giura di esperti, composta da rappresentanti del mondo accademico, da professionisti del settore ed esperti in materia di ospitalità, individuare una rosa di massimo 15 proposte che si saranno distinte per qualità e attinenza all’iniziativa. Ciascun progettista selezionato produrrà a questo punto un modello in scala del proprio progetto e le relative tavole di presentazione che saranno messi in mostra in un’area dedicata all’interno di HOST 2015, il Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, leader mondiale nel settore Ho.Re.Ca e Retail, in programma a Fiera Milano, Rho, da venerdì 23 a martedì 27 ottobre 2015.

Proprio nell’ambito di HOST 2015, un evento ad hoc sarà dedicato alla proclamazione dei 3 finalisti e della proposta vincente.

 

Il monte premi complessivo, di 7.000 Euro, sarà così ripartito:

1° premio            4.000 €

2° premio            2.000 €

3° premio            1000 €

 

Per maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione e per presentare la propria domanda di partecipazione, designer sia italiani sia stranieri potranno consultare il bando disponibile ai siti: www.host.fieramilano.it/hosthinking e www.polidesign.net/hosthinking

 

HOST 2015

Da 38 edizioni Host, il Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, è leader mondiale riconosciuto per l’innovazione nel settore Ho.Re.Ca. e Retail, tanto nelle tecnologie quanto nei nuovi format e nei trend di consumo, dove 1.600 aziende incontrano 1.500 hosted buyer profilati e 125mila operatori professionali. Alla prossima edizione, a fieramilano a Rho da venerdì 18 a martedì 22 ottobre 2013, le rinnovate aree Arredo e Tavola presenteranno insieme i produttori top di arredo, complementi e tableware. Arredo e Tavola coniugherà l’innovatività di tecniche e materiali con il design, proponendo layout completi, pronti per diventare idee-progetto subito attuabili per i professionisti dell’ospitalità.

 

POLI.design

Tradizione e innovazione, qualità e capacità di collegamento con il mondo professionale sono i capisaldi che fanno di POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, una fra le realtà di riferimento a livello internazionale per la formazione post laurea. Insieme alla Scuola del Design e al Dipartimento di Design, POLI.design fa parte del prestigioso Sistema Design del Politecnico di Milano, istituzione universitaria di riconosciuta eccellenza che riunisce attorno a sé un polo di ricerca e formazione unico nel suo genere.

La relazione diretta con il mondo professionale è garantita dalla componente associativa. Fanno infatti parte del Consorzio le più importanti associazioni di professioni del progetto: ADI Associazione per il Disegno Industriale, AIAP Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, AIMAT Associazione Italiana d’Ingegneria dei Materiali, AIPI Associazione Italiana Progettisti d’Interni. POLI.design fa inoltre parte di BEDA, Bureau of European Design Associations.

HOSThinking

a design award

Concorso internazionale rivolto a designer e progettisti italiani e stranieri.

Promosso da Host – Fiera Milano e POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, con il patrocinio di ADI, Associazione italiana per il Disegno Industriale.

Deadline application: 30 Marzo 2015

Deadline consegna progetti: 30 aprile 2015

Totale premi: 7.000 euro e una mostra all’interno di Host 2015

Bando e modalità di adesione su www.host.fieramilano.it/hosthinking e www.polidesign.net/hosthinking

Contacts: [email protected]

 

Press Contacts:

Ufficio Stampa Fiera Milano

Simone Zavettieri

tel. 02 4997.7457 e-mail [email protected]

 

Ufficio Comunicazione POLI.design: Valeria Valdonio

Mail: [email protected],  T  +39 02 2399 7201

www.polidesign.net

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IO CASA RIVA DEL GARDA DAL 3 AL 5 OTTOBRE 2014

Un viaggio attraverso gli stili dell’abitare, seminari con professionisti del settore e

giovani talenti in cerca… d’autore!

 

IO CASA RIVA DEL GARDA 2014…il nuovo corso continua! La 6^ edizione della fiera, in programma dal 03 al 05 ottobre 2014 nel quartiere fieristico di Riva del Garda (Trentino) si presenta a pubblico e professionisti di settore con un format ulteriormente arricchito ed un positivo +15% di visitatori rispetto all’edizione 2013.

 

Roberto Pellegrini, Presidente di Riva del Garda Fierecongressi, evidenzia come la Società abbia messo in calendario a poche settimane di distanza, ben due eventi leganti al settore immobiliare. Oltre a IO CASA RIVA DEL GARDA, è infatti in programma il 25 e 26 settembre 2014, presso Palazzo Congressi di Riva del Garda, REbuild Convention nazionale sulla riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari, un appuntamento imperdibile per professionisti, progettisti e costruttori, policy-makerasset e property manager:

 

“L’innovazione di IO CASA RIVA DEL GARDA – aggiunge Giovanni Laezza, Direttore Generale è iniziata lo scorso anno con un’edizione che è stata di fatto un’edizione “zero”. La Società, ha saputo leggere la contemporaneità e, in un momento storico di forte contrazione, ha deciso di investire dando vita ad un evento innovativo in cui la parte espositiva incontra i contenuti più attuali.”

 

Una manifestazione innovativa nel layout e curata nei dettagli, un viaggio attraverso gli stili dell’abitare. Una fiera dove trovare nuove idee per rendere sicura, ecosostenibile, unica ed accogliente la propria casa. Ad un padiglione espositivo dedicato ad aziende e realtà più strutturali, con proposte di impiantistica, bioedilizia e architettura, si contrappone un padiglione più emozionale, centrato sul benessere della persona e sulla salubrità della casa, con soluzioni di arredo, illuminazione e design oltre ad un’intera area shopping, per acquisti veloci e convenienti.

 

IO CASA RIVA DEL GARDA ha voluto investire anche su nuovi talenti. Quindici selezionati giovani designer avranno l’occasione di esprimere la loro creatività attraverso realizzazioni originali e inedite. Ad affiancare questa iniziativa, saranno presenti anche gli autori di dieci tesi di ingegneria e architettura. La fiera diventa quindi, non solo momento espositivo, ma vero e proprio laboratorio di idee, pensato per dare voce ai professionisti del futuro. Una scelta coraggiosa, che sottolinea come gli spazi espositivi possano essere gestiti in modo inedito.

 

 

 

Per valorizzare ulteriormente le eccellenze del Trentino, saranno presenti, con un progetto espositivo comune, ITEA, Progetto ARCA, Trentino Sviluppo e Università di Trento che animeranno le tre giornate di fiera con seminari, spunti e riflessioni. Confermato il ritorno dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento che, in occasione della fiera, presenteranno un anteprima della 3^ Triennale del Legno, in programma a Trento Fiere dal 16 al 19 ottobre 2014. All’interno del loro spazio espositivo verranno coinvolti anche i Maestri Artigiani lattonieri e carpentieri del ferro con interessanti lavorazioni dal vivo.

 

Di assoluta rilevanza le iniziative messe in campo per i professionisti, con tre seminari informativi, in cui si alterneranno riconosciuti architetti e designer, quali Monica Armani e Luciano Galimberti, Consuelo Nava, Giulio Ceppi e BaldessarieBaldessari.

IO CASA RIVA DEL GARDA: 03/05 OTTOBRE 2014

Orari apertura: venerdì 15.00 / 18.30 – sabato e domenica 10.00 / 18.00

Quartiere Fieristico; di Riva del Garda (Trento) – Località Baltera, 20

@: [email protected]  – Web: www.iocasarivadelgarda.it

Responsabile Comunicazione Area Fiere: Laura Grippa |T.+39 0464 570121| @ [email protected]
Ufficio Stampa Esterno:
Ada Rosa Balzan | @ [email protected]

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I MAESTRI DEL PAESAGGIO – INTERNATIONAL MEETING OF THE LANDSCAPE AND GARDEN 2014

Milano, 3 luglio 2014– Benessere della mente, del corpo, dell’individuo e della collettività. “I Maestri del Paesaggio – International Meeting of the Landscape and Garden”, tra le manifestazioni più significative al mondo in tema di paesaggio, torna ad animare Bergamo Alta dal 6 al 21 settembre 2014. Una magia green attraverserà la città con un focus incentrato sul potere rilassante e curativo delle piante, vere amiche dell’anima, capaci di guidare ognuno di noi in un universo nuovo, immerso in una terapeutica follia.

Healing Landascape è il tema dell’edizione 2014 che – come spiega Giulio Senes, docente e ricercatore presso la Facoltà di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano e Direttore del Corso di Perfezionamento in Healing Gardens –  “vuole approfondire il tema del verde come fonte di benessere (cioè “healing”). I “benefici” del verde sono molteplici e afferiscono a tutte e tre le “sfere” della definizione di salute dell’OMS: fisico, mentale, e sociale. I motivi per cui il contatto con la natura incrementa il benessere e favorisce i processi di guarigione si rifanno all’essenza profonda dell’uomo come “essere vivente” in perenne stretto rapporto con l’ambiente che lo circonda e con gli altri esseri viventi. Un healing garden è uno spazio esterno (e talvolta un’area verde interna) progettato per promuovere e migliorare la salute e il benessere delle persone, cioè un’area verde specificamente progettata per essere “healing”. Ciò risulta ancora di più fondamentale importanza se ci si riferisce a tutti quei luoghi destinati alla cura (ospedali, in primis, ma non solo), cioè ad essere “healing”.

La scelta del tema segue il percorso intrapreso nella passata edizione: “Feel the water”, continuando l’avvicinamento al tema di Expo 2015: “Nutrire il pianeta, energia per la vita” con l’intento sinergico di promuovere la cultura del verde, educare alla sostenibilità ambientale.

Attraverso la cura di orti e giardini, l’uomo attira a sé il potenziale energetico delle piante, lasciando fluire liberamente stati d’animo e pensieri, secondo quel bisogno recondito che gli antichi chiamavano: bio-filia. Si ripartirà, infatti, dal giardino dei semplici, ovvero varietà vegetali con virtù medicamentose, nato nel periodo medioevale e conservato dai monaci nei secoli, per arrivare fino a noi come un vero e proprio dono della natura.

Per due settimane, eventi itineranti, seminari, workshop, appuntamenti culturali e enogastronomici, mostre, aperitivi del paesaggio e concorsi racconteranno un mondo diverso, più verde, conducendo il pubblico in un alveo di benessere e architettura green.

Manifesto del paesaggio urbano sarà, anche quest’anno l’allestimento temporaneo di Piazza Vecchia, per l’occasione ribattezzata Piazza Verde. Una passeggiata in parte provocatoria e irriverente, sicuramente onirica, alla scoperta del valore (fisico e mentale, individuale e collettivo) della natura in città.

La storica Piazza, che quest’anno porta la firma internazionale di Peter Fink  in team con Lucia Nusiner e Maurizio Quargnale, si trasforma nei quindici giorni dell’evento in un salotto all’aria aperta, incantevole attrazione per migliaia di persone, capace di far riscoprire l’unicità di un paesaggio tra i più apprezzati in Italia.

La rosa di relatori dell’edizione 2014 include le più autorevoli firme tra Paesaggisti, Garden Designers, Landscape Architects selezionati e invitati da Arketipos per questa quarta edizione: da Stig L. Andresson a Fergus Garrett, da Marco Bay a Peter Fink, progettista del nuovo volto di Piazza Verde. E ancora: Pablo Georgieff, Mikyoung Kim, Luciano Giubbilei, Ugo Morelli, Ulf Nordfjell e molti altri ancora per una manifestazione che fa della vocazione internazionale e multidisciplinare il suo elemento distintivo. E le occasioni per confrontarsi con tali maestri del paesaggio saranno davvero tantissime, grazie ai Workshop, ai Seminari e agli Aperitivi del Paesaggio. Per la prima volta, inoltre, in occasione della IV edizione dell’International Meeting del 20-21 settembre, Arketipos coinvolgerà il Best in Show 2014 Luciano Giubbilei per un tête a tête con Fergus Garrett, notissimo capo giardiniere di Great Dixter. I due verranno intervistati dalla direttrice della rivista britannica Gardens Illustrated, Juliet Roberts e dal pubblico presente in teatro.

Attesa la Summer School a cui parteciperanno sedici studenti provenienti da tutto il mondo, supervisionati dai Visiting Professor, Andy Sturgeon e Gianni Pettena. Con il singolare approccio learning by doing, i ragazzi lavoreranno divisi in team per favorire il confronto di idee e opinioni e la realizzazione di due allestimenti paesaggistici i cui frutti saranno visibili in occasione di Expo 2015, ovvero: una piazza storica di Bergamo Alta e la Piazza Città di Lombardia di Milano, ingresso del grattacelo sede della Regione Lombardia. Sarà la genialità creativa dei ragazzi a plasmare il nuovo volto di entrambe le aree, progettandole a Bergamo durante la Summer School 2014 e realizzandole nell’estate del 2015, entrando così di tutto diritto a far parte della programmazione degli eventi di Expo 2015.

“Saranno giorni di fermento artistico e creativo per promuovere, diffondere e valorizzare la cultura del paesaggio e l’ambiente della nostra città – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Claudia Terzi –  In questa edizione 2014 del meeting internazionale sarà protagonista Il verde come fonte di benessere. Bergamo diventerà a settembre la capitale del verde richiamando in questa splendida città   architetti, progettisti e star mondiali per un appuntamento che coinvolgerà cittadini, turisti e appassionati, continuando il cammino intrapreso nelle edizioni precedenti e con uno sguardo verso Expo 2015. La costruzione o, meglio, la ricostruzione di una cultura del paesaggio alla scala urbana e non solo è quello che Regione Lombardia sta cercando stimolare anche attraverso iniziative importanti e riconosciute a livello internazionale come questa”

Ma a coinvolgere i giovani e gente di ogni età, penseranno anche le iniziative Green Fashion e Green Food e gli Chef del Paesaggio in collaborazione con il Gruppo Editoriale L’Espresso e D Repuublica, nel primo caso in co-working con l’Istituto Europeo Del Design, Maliparmi e Martinelli Ginetto spa per spingere i creativi emergenti a confrontarsi in un contest di Textile design e di Fashion/Accessories Design; nel secondo caso lavorando con Le Tavole di Bergamo Alta per selezionare la ricetta di un primo piatto green che meglio tradurrà le eccellenze territoriali rivisitate in chiave nature, aggiudicandosi il titolo di Ricetta Madrina della Manifestazione.

Altra novità attesissima è Green Design, iniziativa che rinnova il rapporto con Mondadori e le testate Grazia Casa e Interni per riscoprire le unicità di Città Alta attraverso prodotti outdoor di design.

Tra le novità del 2014 la mostra organizzata in collaborazione con GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e Allianz Bank, dedicata al fotografo Long Chin – San (Zhejiang 1892-1995) dal titolo “Long Chin San-Mario Finazzi. La fotografia di paesaggio tra tecniche moderne e antica tradizione.”. Trentadue scatti originali per raccontare la poetica visiva del paesaggio d’Oriente.

La nuova amministrazione – sottolinea Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente, al Verde Pubblico e alle Politiche energetiche del Comune di Bergamo – sostiene in modo convinto la rassegna I Maestri del Paesaggio, poiché – stante il respiro internazionale della manifestazione e la validità dei contenuti proposti – la ritiene di grande interesse per la città di Bergamo. L’allestimento volutamente provocatorio di Piazza Vecchia esprime il punto di vista soggettivo di un artista come Peter Fink che ragiona sul significato del colore nel paesaggio urbano”.

Parole confermate dai numeri che testimoniano un successo in divenire. “La manifestazione – sottolinea il presidente di Arketipos, Maurizio Vegini,  che insieme al Comune organizza la manifestazione – ha portato a Bergamo centinaia di migliaia di visitatori, centinaia di partecipanti all’International Meeting, relatori internazionali di prestigio e un’attenzione europea senza precedenti”. Un evento d’eccellenza, unico al mondo, che con un’organizzazione complessa ed efficiente da parte del Comune di Bergamo grazie all’attenta regia dell’associazione Arketipos, riesce a produrre risultati straordinari.

La manifestazione, oltre che dal Comune di Bergamo, è patrocinata da Regione Lombardia, EXPO 2015 e da numerose associazioni nazionali e internazionali.

 

Ufficio stampa – Informa adv   Via Zelasco, 18   –   24122  Bergamo   –   Tel. 035 19910405

Claudia Rota Cell. 348 5100463 – [email protected]

Arketipos (associazione culturale)

via A. Cifrondi, 1 – Bergamo, 24128  – Tel.  035 259355     www.arketipos.org[email protected]

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Simbologia dell’arte funeraria del Cimitero Monumentale di Torino

CAUS: Tour Luglio 2014

Torino, giugno 2014 * * * Il Caus Centro Arti Umoristiche e Satiriche è un associazione culturale no profit, laica e apolitica, che da oltre 30 anni propone tour artistico-culturali nel capoluogo piemontese e nella regione. Il Caus vanta un calendario di ben 25 percorsi Tematici, legati alla scoperta della simbologia nei decori architettonici e nei monumenti. Tutti i tour, patrocinati dalla Città di Torino e dalla Provincia di Torino, sono visibili sul sito: www.caus.it, alla voce Torino/Piemonte Tours. Nel mese di Luglio il Caus arricchisce la propria ricerca con un tour integrativo e complementare, che intende raffrontare le simbologie sino ad ora trattate con quelle delle architetture funerarie del Cimitero Monumentale.

L’ingresso all’area cimiteriale è assolutamente gratuito.

Ogni tour del CAUS compreso in calendario, prevede un contributo d’euro 10,00 a persona, per la guida, che da diritto al tesseramento associativo valido per l’anno in corso. Tale quota, per ogni escursione, potrà essere scontata del 50% per i possessori delle tessere convenzionate, da esibire prima del tour: Carta Musei, Gran Tour, Teatro Stabile, AICE, Università Popolare di Torino, FITEL Piemonte, Biblioteca Civica e Biblioteca Nazionale di Torino.

Il tour nel Cimitero Monumentale si snoda attraverso varie aree tra viali e arcate, da quelle classiche alle moderne. Osserveremo l’evoluzione architettonica delle edicole e lo sviluppo dell’arte funeraria nei vari stili: neoclassico, liberty, eclettico, razionalista e contemporaneo.
La simbologia funeraria sarà vista e interpretata attraverso sculture, bassorilievi e mosaici di vetro, legno e bronzo, realizzati dai geniali maestri di ‘800 e ‘900, come Calandra, Reduzzi, Della Vedova, Rubino, Casanova, Betta, Canonica, Bistolfi, Ginotti. Una visita rapida sarà effettuata anche ad alcune tombe di noti personaggi che vissero ed operarono nel capoluogo piemontese, ad esempio Silvio Pellico, Edmondo De Amicis, Erminio Macario, Tamagno,ecc. Altrettanto veloce la visita all’ingresso dei sotterranei. Il tour sarà sempre condotto in modo simpatico, informale ed esaustivo, non utilizzando un linguaggio tecnico ed accademico, spesso compreso solo da esperti del settore. La visita, effettuata esclusivamente a piedi, è consigliata a persone che non hanno problemi di deambulazione.

Le visite proporranno itinerari diversi, nei quattro lunedì di Luglio, dalle 14.30 alle 17.00. Chi non può partecipare al tour nel giorno di lunedì, potrà usufruire di una visita straordinaria, fissata il giorno sabato 12 luglio, dalle ore 9.30 alle 12.00. Tale visita corrisponde esattamente a quanto descritto nel tour del primo lunedì di luglio – 07/07/2014.

Primo Lunedì di Luglio – 07/07/2014
Campo primitivo (Mezze Lune, area storica), quarta e quinta ampliazione, sesta ampliazione (Tempio Crematorio)

Secondo Lunedì di Luglio – 14/07/2014
Terza e sesta ampliazione.

Terzo Lunedì di Luglio – 21/07/2014
Prima e seconda ampliazione; settima ampliazione (campi israeliti – obbligo per tutti di usare un copricapo – e acattolico).

Quarto Lunedì di Luglio – 28/07/2014
Settima e ottava ampliazione (area nuova).

Le prenotazioni devono essere effettuate entro il sabato della settimana antecedente la visita, via mail, [email protected] o telefonando al numero 3396057369.

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POLITECNICO DI MILANO E ESCUELA POLITECNICA SUPERIOR UNIVERSIDAD CEU SAN PABLO DI MADRID PRESENTANO LA II EDIZIONE DEL MASTER INTERNAZIONALE IN URBAN INTERIOR DESIGN

Due istituzioni formative tra le più prestigiose a livello internazionale propongono per il secondo anno un’esperienza multidisciplinare unica, fra Milano e Madrid, per formare i nuovi designer degli spazi urbani.

 

Sito web: www.polidesign.net/urbaninteriordesign

http://masteruid.wordpress.com/

Inizio lezioni: ottobre 2014

Master in lingua inglese

 

Milano, giugno 2014 POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, lancia la seconda edizione del Master internazionale in Urban Interior Design, in partenza il prossimo ottobre e promosso ancora una volta dal Politecnico di Milano in partnership con la Escuela Politécnica Superior Universidad CEU San Pablo di Madrid.

 

In un momento di crescita urbana e demografica senza precedenti, come quello attuale, troppo spesso la città contemporanea non è ancora in grado di mettere a disposizione dei propri utenti (pedoni, autisti, cittadini, turisti, ecc.) luoghi ospitali, accoglienti, multifunzionali e user centered.

Dare forma concreta e funzionale agli spazi urbani che ospiteranno le nuove esigenze collettive, siano esse virtuali o reali, private o pubbliche: questa la sfida proposta ai futuri partecipanti al Master da queste due prestigiose istituzioni universitarie europee.

Il percorso formativo ha infatti come obiettivo principale quello di formare designer degli interni urbani capaci e aggiornati, professionisti educati al progetto delle aree non costruite: piazze, spazi stradali, aree interstiziali, giardini urbani, terrains vague, esistenti o di nuova costruzione.

 

Innovativo nei contenuti e nella formula, il Master offre un modello didattico di alto profilo reso possibile grazie alla collaborazione dei due enti universitari coinvolti.

 

Interamente in lingua inglese, l’iter formativo prevede infatti una duplice esperienza formativa fra Milano e Madrid, cui si aggiungono uno stage e un workshop progettuale (i cui risultati saranno presentati nell’ambito del Salone Internazionale del Mobile di Milano) per diventare designer degli spazi urbani dotati di tutte le skills per operare in un contesto tanto nazionale quanto internazionale.

 

Tra i punti di forza del Master, certamente quello di saper coniugare il know how delle due facoltà: “Il modulo di Madrid ha puntato soprattutto sull’esigenza di progettare in modo innovativo gli spazi urbani, ma in una dimensione di tempi lunghi” – spiega Luciano Crespi, Presidente del corso di studi di Design degli interni del Politecnico di Milano e Direttore del Master, a proposito della I edizione – “L’approccio milanese si è concentrato, invece, sull’idea di affrontare questi ambienti urbani attraverso una progettazione reversibile e temporanea”.

Belén Hermida, Co-direttrice del Master per il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di CEU, aggiunge “Ciascuna scuola ha messo in campo la propria specificità: l’approccio molto meticoloso e multidisciplinare caratteristico dell’architettura si combina molto bene con l’approccio dell’interior design“ aggiunge “specialmente se ci si concentra espressamente sugli spazi urbani pubblici”.

 

Due punti di vista talvolta distanti, quello dell’urbanistica e quello del design di interni, uniti per una nuova visione del progetto urbano, come emerge dalle parole di Payam Mirshahreza, partecipante della pima edizione del Master: “Il design di interni ha sempre a che fare con qualcosa di molto specifico e delimitato, l’approccio del Master applica la medesima delicatezza alla progettazione di spazi grandi ed esterni”.

 

Il particolare approccio multidisciplinare del programma ha attratto studenti con background formativi estremamente eterogenei. Architetti, designer e scenografi hanno così potuto confrontare in aula i propri differenti approcci per tutta la durata del percorso didattico, analizzando i diversi contesti urbani e imparando a comprendere e a gestire tutti gli elementi che influenzano e danno forma agli spazi collettivi.

Un’esperienza interdisciplinare, quindi, ma anche multiculturale e internazionale, come dimostrano le nazionalità dei partecipanti, provenienti da Canada, Iran, Italia, Messico, Libano, Pakistan, Spagna, Uruguay e Vietnam.

 

L’avvio delle lezioni per la seconda edizione del Master è previsto nel mese di Ottobre 2014. La frequenza è intensiva e prevede otto settimane di permanenza a Madrid e dieci settimane di permanenza a Milano, oltre alla fase di tirocinio conclusivo.

 

Per Informazioni su didattica e modalità di iscrizione, si prega di contattare L’Ufficio Coordinamento Prodotti Formativi : [email protected], tel. +39 02 2399 7217.

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TERRITORIO E ARCHITETTURA SOSTENIBILI

Sono ancora aperte le selezioni per la V edizione del Master del Politecnico di Milano, gestito per la prima volta dal Consorzio POLI.design

 

Una Faculty altamente qualificata e i migliori studi di progettazione a livello internazionale per fornire un approccio innovativo all’architettura eco-compatibile ed integrata 

 

Avvio: Settembre 2014

Sito web: www.polidesign.net/it/tas

 

Milano, giugno 2014 – Continuano le selezioni per il Master Universitario di I e di II livello in Territorio e Architettura Sostenibili del Politecnico di Milano giunto alla sua V edizione e, per la prima volta, erogato dal Consorzio POLI.design con il patrocinio di Regione Lombardia, Fondazione Aldo Della Rocca (Ente Morale per gli Studi di Urbanistica) e Autodesk.

 

Il percorso didattico nasce per fornire a progettisti – architetti ed ingegneri – una formazione specifica e specialistica nel campo degli interventi eco-compatibili e bioclimatici sul territorio e in quelli relativi all’ integrazione energetica degli spazi architettonici nuovi o preesistenti.

 

Il Master risponde ad una specifica richiesta del mercato che è sempre più alla ricerca di figure professionali capaci e aggiornate, in grado di gestire le complessità insite nella contemporanea pratica di progetto. Fenomeni quali il nomadismo, la crisi delle città o il progressivo affermarsi dei principi di eco-compatibilità sono solo alcuni dei fattori da tenere in considerazione nell’approccio ad un nuovo progetto architettonico.

 

Le skills richieste alla nuova generazione di progettisti, quindi, non riguardano più esclusivamente le competenze tradizionali ma abbracciano nuove tematiche e ambiti di applicazione.

Il Master ha proprio l’obiettivo di trasferire ai partecipanti un approccio conoscitivo progettuale ispirato ai principi dello sviluppo sostenibile, alla trasformazione degli insediamenti territoriali, urbani e architettonici e alla stretta sinergia esistente tra le potenzialità dell’innovazione tecnologica e quelle insite nelle risorse energetiche rinnovabili. Al termine del percorso didattico, inoltre, gli studenti avranno maturato maggiori competenze nei campi sociali, ecologico ed energetico e avranno acquisito nuove modalità progettuali per il territorio, le unità urbane e gli spazi architettonici sostenibili.

 

Molti i possibili ambiti di applicazione e i referenti professionali della figura in uscita: dagli Studi di progettazione qualificati in campo nazionale e internazionale, ai Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, degli Affari Esteri, dagli enti regionali, provinciali, comunali, alle Associazioni di Comuni, dalle istituzioni pubbliche (Aler, Consorzi, Comunità Montane, Grandi progetti pubblici e privati della trasformazione urbana come Citylife o Expo 2015), fino alle Grandi Società Immobiliari.

 

Ecco perché non è stato difficile coinvolgere, per i tirocini curriculari della passate edizioni, alcuni protagonisti del panorama internazionale. Qualche esempio: dal Londinese Studio Mangera Yvars Architects, al WORKac di New York, dal Plasma Studio con sede a Pechino, al EMBT Miralles  Tagliabue di Barcellona, dallo Studio LAND di Milano, al Jourda architects di Parigi, dallo Studio SMAQ di Berlino fino allo Studio Mack Scogin Merrill Elam Architects di Atlanta.

 

E internazionale è anche il network coinvolto nei seminari previsti nell’ambito dell’iter didattico. Per il 2014 è già confermato il coinvolgimento di Eva Castro, esponente del Plasma Studio, con sedi a Londra e Pechino, Eric Goldemberg del MONAD Studio di Miami, Jens Mehlan, Christoph Opperer e Jörg Hugo per moh-architects, Vienna, Tarek Naga del Naga Studio Architecture + Urbanism, con sedi a Los Angelus e Il Cairo, Marcelo Spina per  p-a-t-t-e-r-n-s, Los Angeles e infine Tom Wiscombe da  Emergent, Los Angeles.

 

La struttura del Master è infatti articolata in un mix di lezioni ex-cathedra tenute dai docenti della Faculty, accuratamente selezionati per competenza disciplinare e capacità di svolgere attività di ricerca integrata, interventi di docenti di altre Università e di tecnici di alto livello operanti nel campo delle risorse energetiche e naturali alternative che saranno oltretutto chiamati a esaminare il lavoro in itinere dei gruppi di ricerca. Non mancheranno fasi di Project work in aula e di Workshop quali momenti di applicazione integrata delle diverse discipline che partecipano al processo formativo.

Il Master è aperto a Laureati del Vecchio e Nuovo Ordinamento  in possesso di Laurea in Architettura o in Ingegneria (triennale o magistrale).

Sono ammessi anche laureandi purché all’atto dell’iscrizione abbiano superato tutti gli esami e discutano la tesi di Laurea prima dell’esame finale del Master.

La direzione valuterà anche le eventuali richieste da parte di candidati in possesso di titoli di studio equivalenti per candidati stranieri.

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Baraclit nel web anche su Edilportale, LinkedIn e Wikipedia

Da oggi nuovi canali permetteranno di conoscere la realtà e i prodotti dell’azienda toscana di prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale, logistica, direzionale e per il settore delle PMI. L’elenco diventa sempre più lungo: oltre al sito internet ovviamente e al blog, anche Facebook, Twitter, LinkedIn, Edilportale e Archilovers, Flikr, Pinterest, Google + e una breve recensione su Wikipedia. Una serie di strumenti network che rendono Baraclit ancora più social.

 

Baraclit è da poco approdata sulla piattaforma di Edilportale con una sezione dedicata al proprio Company Profile, gallery fotografiche e dépliant aziendali oltre alle schede tecniche di tutti i suoi prodotti. Edilportale è la più grande rete on-line scelta dai professionisti per orientarsi e comunicare nel mondo della costruzione edile, dell’architettura e del design. Baraclit quindi come uno dei principali interlocutori del panorama, primo per affidabilità finanziaria e importanza di referenze, non poteva che esserci.

Anche la community di LinkedIn con l’opportunità di sviluppare contatti professionali e di farsi seguire da followers addetti ai lavori o amanti del settore, ha conquistato Baraclit che ha deciso pertanto di aprire una pagina all’interno della quale creare contenuti in costante aggiornamento fra news, short video o immagini di cantiere e di realizzazioni finite.

Su internet gli utenti possono inoltre leggere la rassegna storico-economica di Baraclit redatta dai recensori di Wikipedia, l’enciclopedia libera che fornisce informazioni terze rispetto alla fonte con scopo divulgativo e di utile approfondimento sui più disparati argomenti.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale e logistica. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura a livello nazionale per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

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AL VIA LA PARTNERSHIP TRA MBA GREEN BUILD E SUPERSTUDIO PIU’ IL LUSSO SOSTENIBILE PROTAGONISTA ALLA DESIGN WEEK

Milano, 7 aprile 2014 – Nasce una nuova, entusiasmante partnership, tra MBA GREEN BUILD E Superstudio Più.
Alla Design Week che dal 7 al 13 aprile attraversa Milano con tantissime iniziative dedicate all’arredamento e all’innovazione, MBA GREEN BUILD, azienda bergamasca originaria di Almenno San Bartolomeo (BG), e Superstudio Più presentano l’innovativo progetto LIVING OOH. L’appuntamento con i giornalisti è per lunedì 7 aprile alle 15.00 in via Tortona 27.
La splendida location espositiva ospiterà  Living OOH, istallazione nata dal genio dall’architetto Massimiliano Mandarini e da un’eccellente squadra di professionisti coordinati da MBA GREEN BUILD.
Living OOH esprime la combine possibile tra esigenze di spazio e voglia di confort, serenità individuale e architettura a impatto zero. Abbiamo voluto ricreare un’oasi urbana, lontana dal trambusto quotidiano, che permetta a ogni persona di ritrovare se stessa. Per leggere un libro o semplicemente per riascoltare il battito del proprio cuore” – spiega l’architetto e designer Mandarini.
Il modello esposto ricrea uno spazio di 100 mq (40 interni e 60 di giardino) in cui casa e lavoro convivono grazie ad un design intelligente e funzionale. Uno spazio che può essere adibito ad abitazione, guest house, villaggi vacanze e residence e che, grazie alla sua antisismicità, può funzionare come struttura di supporto in luoghi colpiti da calamità naturali.
Completamente a impatto zero, Living OOH si caratterizza per l’adozione della speciale Smart Wall, la parete intelligente progettata dall’azienda lombarda che ha rivoluzionato il modo di intendere le mura domestiche. Interamente in legno, Smart Wall è, infatti, capace di monitorare l’ambiente circostante ed elaborarne i dati percepiti avviando interventi risolutivi in caso di anomalie o pericolo. E’, ad esempio, in grado di riconoscere l’avvicinarsi di un infarto, misurando il battito cardiaco di una persona con un semplice contatto o ancora, di percepire l’arrivo di un terremoto grazie ai preziosi sensori di cui è dotata. Sensori che consentono anche di monitorare i consumi energetici dell’edificio, con notevoli vantaggi in campo economico e di tutela ambientale.
“Ci siamo posti una sfida avvincente: riunire design, green e stile italiano in 100mq. Non solo possiamo dire di esserci riusciti, abbiamo fatto di più: abbiamo creato un nuovo modo di intendere il relax con uno stile unico accompagnato dall’eccellenza del Made in Italy” – aggiunge Roberto Redaelli presidente di MBA GROUP.
Si chiamerà Living OOH anche la nuova piattaforma di e-commerce nata per aggregare i più importanti brand italiani nel campo del design e dell’arredo. Nata da un’idea di Massimiliano Mandarini, la start up è stata selezionata dal Politecnico e dal Comune di Milano e verrà lanciata in anteprima al Fuorisalone2014.

 

MBA GREEN BUILD è un’azienda con esperienza pluriennale nella progettazione e costruzione su misura di case in legno, amiche dell’ambiente, perché realizzate da legname  proviene da foreste controllate e certificate che garantiscono un elevato  livello di isolamento  termico e acustico. Gli edifici realizzati da MBA GREEN BUILD sono altamente resistenti al fuoco e certificati antisismici  al 7.2 della scala di magnitudo Richter. Garantiscono altissimi standard di comfort abitativo e salubrità ambientale rappresentando un eccellente esempio di ingegneria naturalistica.

Ufficio Stampa MBA Green Build
Claudia Rota
Cell. 348 5100463 claudia.rota@dscitalia.net
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3 nuovi importanti cantieri Baraclit nel settore Commerciale

Baraclit acquisisce grandi commesse e rafforza l’attività di prefabbricazione in cemento per strutture commerciali sia in Italia che all’estero. Sono quasi finiti i lavori di montaggio dei sistemi di copertura e dei pannelli di rivestimento dell’involucro esterno per Decathlon, Bricofer e Cooperativa Migros. Baraclit conferma le proprie qualità costruttive (tempi, costi e affidabilità) anche nel panorama dell’edilizia destinata alla grande distribuzione.

Decathlon, Livorno. Il nuovo punto vendita Decathlon, un fabbricato di circa 4.000 mq complessivi, nella zona adibita a negozio è coperto interamente con tegoli alari in c.a.p. Aliant Spazio e Aliant Shed (sistemi tecnici in grado di soddisfare le esigenze funzionali, termiche e statiche proprie di un edificio commerciale senza ricorrere necessariamente a tetti piani come da prassi consueta). La scelta di Baraclit quale costruttore di un nuovo centro al pubblico è dovuta non solo al riconoscimento della tecnologia dei suoi prodotti, ma anche alle garanzie offerte e alla competitività economica della soluzione proposta, in linea con la politica Decathlon che punta su qualità e contenimento dei costi.

Bricofer, Olbia. È sempre firmato Baraclit il nuovo edificio che ospiterà l’attività di Bricofer a Olbia, esteso su una superficie di 3.750 mq (in ampliamento a una preesistente struttura Baraclit) con sistema di copertura Aliant Spazio da 24,10 metri e un solaio intermedio di grande portata. Determinanti ai fini della contrattualizzazione sono stati i tempi di consegna rapidissimi che l’azienda toscana è riuscita ad assicurare. La richiesta espressa dalla committenza era infatti di giungere con estrema velocità al completamento dello stabile per l’apertura a maggio della stagione di vendita. Una scommessa record che Baraclit ha vinto terminando progettazione, produzione, trasporto in Sardegna e montaggio in soli tre mesi, da dicembre 2013 a metà marzo 2014, lavorando persino durante il periodo delle festività natalizie.

Cooperativa Migros, Losone (CH). Si tratta della realtà commerciale leader in Canton Ticino che ha commissionato a Baraclit la realizzazione di un nuovo ipermercato multipiano da 8.000 mq di calpestio a Losone. Fattori decisivi per la scelta sono stati l’affidabilità economico-finanziaria di Baraclit, la sua capacità organizzativa e di montaggio in tempi stretti, nonché la sua ormai radicata presenza sul mercato Svizzero. Il complesso si articola in un edificio pluripiano con 2 livelli fuori terra contraddistinti da un’accentuata architettura Nord-europea, evidente soprattutto nella facciata ventilata metallica che Baraclit ha fornito, oltre agli elementi prefabbricati in cemento, in qualità di General Contractor e interlocutore unico del cliente.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale e logistica. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura a livello nazionale per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

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Taglio del nastro per 3 nuove sedi aziendali firmate Baraclit

Recentemente, sono stati inaugurati gli edifici realizzati da Baraclit per Forniture Nautiche ­(Livorno), Vamas (Pisa) e Motortecnica (Salerno). Baraclit ha costruito i tre stabilimenti in base alle diverse esigenze espresse dai committenti fornendo tutta la propria gamma di manufatti prefabbricati in cemento sia in copertura (sistemi Aliant Spazio e Shed, Pianaliant e Ipersol), sia nelle facciate con pannelli di rivestimento a finitura in marmo o cemento naturale tinteggiato.

Forniture Nautiche, San Pietro in Palazzi(Cecina – LI). A Baraclit è stata commissionata la realizzazione di una palazzina uffici con sviluppo su tre piani e utilizzo del solaio Ipersol negli impalcati intermedi, e di un corpo fabbrica principale destinato a magazzino. In quest’ultimo caso, il cliente aveva necessità di prevedere un’altezza che consentisse il posizionamento di ampie scaffalature ove collocare la componentistica dei propri accessori. Baraclit ha così soddisfatto la richiesta progettando un ambiente funzionale e luminoso di grandi dimensioni con altezza utile interna di 12 metri, coperto da tegoli alari Aliant nella versione Shed.

Vamas, Ponte a Egola (San Miniato – PI). Il brand toscano in forte crescita che produce suole per scarpe per importanti griffe di moda ha affidato a Baraclit il raddoppio della propria sede aziendale. All’interno del nuovo magazzino e locale produttivo è stato impiegato nell’impalcato intermedio il solaio in c.a.p. Ipersol a tutta larghezza con elementi di 18,70 metri che replicano la luce dei moduli Aliant utilizzati invece come sistema di copertura. Lo stabilimento, inaugurato lo scorso 18 settembre alla presenza di personalità politiche e famosi stilisti, è rivestito da pannelli orizzontali con false fughe e finitura liscio fondo cassero tinteggiato secondo i colori aziendali (bianco e rosso). Un intervento che segue la precedente costruzione della palazzina uffici in cui Baraclit aveva usato il proprio sistema di copertura a intradosso piano (Pianaliant).

Motortecnica, San Cipriano Picentino (SA). Il progetto ha richiesto a Baraclit lo studio di un particolare accorgimento in copertura. A fronte dell’esigenza del committente, che opera nel settore elettromeccanico, di alloggiare carroponti con portata fino a 50 tonnellate, è stato ideato uno schema compositivo ad hoc in cui i moduli Aliant sono stati disposti in asse ai pilastri creando una maglia strutturale molto stretta (6,50÷8,50 metri). Il capannone dunque è stato attentamente studiato per massimizzare le prestazioni di resistenza meccanica grazie a elementi di copertura, di design e dal peso proprio contenuto, che permettono al contempo di sopportare pesanti sovraccarichi. Collegata allo stabilimento di lavorazione, Baraclit ha inoltre realizzato con tegoli Pianaliant una palazzina prefabbricata adibita a uffici.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

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YADIRA CAPOTE PRESENTA ABITI HAUTE_CHITEC_TURE SS 2014

Il Brand YADIRA CAPOTE THONDIKE porta il nome dell’ esordiente stilista cubana la cui passione per la moda inizia in gioventù, grazie ad una lunga tradizione sartoriale all’interno della sua famiglia.
Le creazioni di Yadira sono ispirate a due elementi fondamentali che ricorrono in tutte le collezioni: l’architettura e la natura, un connubio che include le linee geometriche delle architetture alla forza e al movimento degli elementi naturali.
L’elemento peculiare dello stile di Yadira Capote è la ricerca accurata dei tessuti e la cura dei dettagli, senza tralasciare nulla al caso.
L’esclusività dei modelli è immediatamente evidente e rende gli abiti delle vere opere d’arte che rendono la donna unica.
La femminilità delle forme è data dai giochi di trasparenze e tessuti pregiati che modellano la silhouette evidenziando i punti di pregio di chi indossa l’abito
La nuova collezione SS 2014 è strettamente legata ai valori canonici dell’HAUTE COUTURE, rivisitati in chiave creativa dalla stilista, inserendo le forme dell’architettura e trasformando il termine HAUTE COUTURE in un neologismo che racchiude perfettamente lo stile di Yadira :HAUTE_CHITEC_TURE.

L’abito realizzato completamente in seta purissima, scelta accuratamente si unisce alla trasparenza degli inserti in garza seducente e la preziosità del lamè che dona un tocco di luce all’abito.
Le forme dell’abito possono ricordare le sfaccettature dell’Opera House di Sydney oppure si possono associare anche alla spina dorsale di un rettile.

Yadira Capote Thondike è una giovane stilista cubana trapiantata in Svizzera.
La passione per l’alta moda la porta a realizzare una collezione unica, dove ogni abito necessita di oltre 600 ore nella creazione del modello e oltre 80 ore nel lavoro sartoriale che danno un’idea molto chiara dell’elevato valore del capo che si indossa, quasi come se venisse in possesso di una parte di vita personale dell’artista.

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La Giax Tower di Giovanni Gelmetti: un polmone verde nei grattacieli di Milano

Sta già rientrando tra le opere architettoniche più innovative d’Italia la Giax Tower, un edificio di ben 25 piani, ideato dal rinomato imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti. Dopo diversi anni a Londra, fulcro della modernità e del cosmopolitismo, Gelmetti, in un periodo così difficile per l’economia, ha concepito la costruzione di un vero e proprio grattacielo, nel contesto del Quartiere Maciachini, in via Imbonati 62/2, a Milano, zona che, dopo gli spiacevoli episodi di cronaca, da anni ormai appare completamente riqualificata, visto anche l’insediamento di importanti multinazionali e aziende di valenza internazionale, come Cartier, Virgin, Zurich, Levis, Montblanc, Van Cleef & Arpels, Vacheron Costantin, Findomestic, Officine Panerai e molte altre.

 

Gelmetti, con la Giax Tower, porta il suo contributo, creando centinaia di posti di lavoro e nuove soluzioni abitative, anche per le generazioni più giovani. Giax Tower, infatti, presenta circa 100 appartamenti, secondo le esigenze di ognuno, a prezzi low cost, confronto gli standard milanesi, per i suoi importanti ed esigenti clienti. Comprare un appartamento nella città ambrosiana partendo da 200.000 € è diventato non solo possibile, ma anzi, è un astuto investimento, fatto impensabile fino a poco tempo fa.

 

Siamo di fronte ad un’impresa coraggiosa e geniale. L’edificio è creato sul concetto dell’eco sostenibilità, infatti è tutto in classe energetica A, con ridotto consumo energetico e con impianti ecocompatibili. Con i suoi 6000mq di polmone verde e i suoi giardini pensili, la Giax Towerpossiede il panorama più bello e naturale che si possa ammirare a Milano.

 

Non solo eco friendly, ma anche funzionale. Il grattacielo di moda della città sarà un punto di riferimento, di aggregazione e di svago, orientato al relax dei residenti, cosa non semplice in un contesto così frenetico. La Giax Towervanta infatti di due piscine, club house, spa, palestra, solarium e library room. Molto importante la sua accessibilità, infatti è facilmente raggiungibile dal centro storico, tramite la linea 3 della metro gialla ed è nelle immediate vicinanze dei principali accessi autostradali e ferroviari.

 

GIAX TOWER

Tel. 02.89655701 – Mail: [email protected] – Sito web: www.giaxtower.com

 

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TORINO PARATOUR: IL RAZIONALISMO E IL CONTEMPORANEO

È on line su www.caus.it alla pagina http://www.caus.it/torino-paratour-razionalismo.shtml l’ultimo e definitivo percorso turistico riservato ai disabili e non vedenti dal titolo “Torino Paratour”. Il primo tema sui decori architettonici della capitale subalpina è stato sul grottesco nel barocco e neoclassino, il secondo tour sul liberty e decò, mentre quest’ultimo itinerario prende in esame il razionalismo e il contemporaneo.

 L’itinerario turistico relativo ai decori architettonici della capitale subalpina “TORINO PARATOUR: IL RAZIONALISMO E IL CONTEMPORANEO”, è riservato alle persone disabili in carrozzina e ai non vedenti. Questo percorso si snoda tra le vie del quartiere Crocetta precisamente nel quadrilatero delimitato dai corsi Rosselli, Galileo Ferraris, Luigi Einaudi e Alcide De Gasperi. Si tratta di un itinerario da toccare e vedere, relativo agli edifici di civile abitazione edificati in stile razionalista e contemporaneo nati tra i primi decenni del 900 sino a quelli odierni.

Per la comprensione dei due stili, saranno presi in considerazione alcuni dettagli architettonici, come i serramenti esterni (portoni, finestre, grate e cancelli).

Il periodo razionalista nasce subito dopo il modernismo (Liberty – Decò) e dalla fine del 1920 in Italia diviene il simbolo dell’architettura fascista, attingendo dell’esperienza della scuola germanica del Bauhaus, dove arte e artigianato elaborarono forme geometriche semplici e facilmente standardizzabili, quindi riproducibili in serie. Gli elementi principalmente usati sono legno, metallo, vetro, bachelite. In “Torino Paratour: il Razionalismo e il Contemporaneo”, scopriremo i fregi a greche, le forme geometriche piane (rettangolo, quadrato, rombo, triangolo…), quelle solide (cilindro, cubo, cono, sfera…) usati come ornamenti modulari per abbellire portoni, griglie per lucernai e cantine, cancellate, portabandiera, ecc.

Nell’architettura contemporanea, i decori sono prodotti quasi totalmente in metallo, vetro, plastica ed altri materiali compositi, affiancando allo stile asciutto, lineare, angolare e semicircolare del razionalismo, le volute ispirate al floreale del Liberty, ma con forma sintetica e modulare.  Entra nel decoro edile contemporaneo un elemento nobile come la ceramica, impiegato per bassorilievi con figure naturalistiche in stile moderno o astratto, usato per abbellire gli ingressi delle case.

Nel razionalismo come nel contemporaneo, i decori esterni seguono linee minimaliste, essenziali e pratiche.

Durante questo percorso saranno considerati anche alcuni decori di portoni, mensole di finestre e pareti esterne caratteristiche del decoro ottocentesco, al fine di poter maggiormente comprendere le differenze stilistiche delle varie epoche.

In caso di maltempo un riparo in prossimità del percorso è sotto la galleria commerciale al numero 46 di corso De Gasperi . In tutto il tragitto ci sono alcuni ampi balconi e una pensilina in via Piazzi 27 del Teatro Salesiano Crocetta: in caso di pioggia improvvisa ci si può trovare riparo.

Il percorso, studiato per disabili con uso di carrozzina, si svolge su marciapiedi ad attraversamento ribassato e privo di barriere architettoniche per quasi tutte le vie del percorso (una piccola eccezione per via Piazzi angolo via Colombo), mentre per i non vedenti è completamente assente il tracciato Loges, ausilio indispensabile per la deambulazione sicura.

Il tour si svolge in un’area di media ampiezza e dura circa due ore. Panche pubbliche  sono lungo corso de Gasperi e ci sono due fontanelle in tutto il tragitto (corso Galileo Ferraris e Largo Cassini, dove ha sede il mercato della Crocetta).

Il tour inizia da corso De Gasperi angolo via Fratelli Carle e prosegue per via Cassini. Poi si prende via Torricelli, sino a corso Ferraris, si torna in dietro e si gira verso via Cassini direzione largo Cassini-mercato. Da via Cristoforo Colombo si parte direzione via Piazzi e si prosegue in senso inverso sino ad arrivare al punto di partenza: via Fratelli Carle dove la visita ha termine.

Tutti i decori proposti all’attenzione dei partecipanti sono ad “altezza di ragazzo”: si tratta di fregi di vario tipo, assai plastici, cosicché anche i non vedenti possano toccarli e capirne forma e uso.

Per gli accompagnatori: è possibile esaminare il tragitto on line su www.caus.it alla pagina http://www.caus.it/torino-paratour-razionalismo.shtml e scaricare il PDF con immagini e numeri civici. E’ anche possibile accedere a Google Maps cliccando sul link sottostante.

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