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Dopo Spoleto anche Venezia è pronta ad accogliere lo straordinario talento dell’artista Giuseppe Oliva

Il pittore Giuseppe Oliva, già presente con successo a “Spoleto Arte” sarà nel novero degli artisti selezionati per le grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” allestite nella spettacolare cornice della città lagunare con la curatela del critico Vittorio Sgarbi e la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014. Il famoso Palazzo nobiliare Falier, affacciato sul Canal Grande, accoglierà una collettiva di altissima portata, con l’esposizione di opere appartenenti a personaggi altisonanti, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e un’inedita carrellata fotografica in omaggio a Pier Paolo Pasolini.

 

Il percorso di Oliva si inserisce nel recupero del viscerale legame d’unione con i contesti marini puri e incontaminati, luoghi incantevoli dalle ammalianti atmosfere, che ricordano la sua adorata terra d’origine, la Sicilia, rievocati con una vena di appassionato lirismo poetico. Attraverso i dipinti rielabora con la mente vivaci spunti di riflessione esistenziale, che appartengono al variegato cammino delle memoria trasferito sulle tele.

 

In ogni dettaglio minimale, in ogni minuzioso particolare trova elementi integranti, che diventano parte di un tutto unitario e omogeneo, nel quale la dimensione di macrocosmo si trasforma in microcosmo e viceversa. Si delinea una fusione perfetta tra la densa consistenza della materia e l’armoniosa mescolanza delle sfumature tonali, stese vigorosa abilità gestuale. Sgarbi lo ha definito “Artista denso e intenso nella pittura a spatola, che si muove sopra una gamma molto astratta, quasi come si può vedere nei quadri su Cassis”.

 

La sua è una pittura scultorea: utilizza spatolate materiche e sferzanti, stende con generosa abbondanza colori intensi, corpulenti, capaci di raffigurare i pezzi di mare, di dare voce alle brezze marine, di restituire profumi di erbe, di prati, di boschi, di paesaggi rigogliosi, immersi nel silenzioso fluttuare delle nuvole, spronando lo spettatore a entrare in una emozionante prospettiva fantastica, in un itinerario onirico tra sogno e realtà.

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Alberoni, Don Mazzi e Sgarbi per il premio Margherita Hack ideato dal Manager Salvo Nugnes

È stato recentemente istituito il “Premio Margherita Hack”, ideato dal manager Salvo Nugnes, in ricordo della straordinaria amica scienziata e astrofisica, che ha lasciato un segno indelebile nella storia italiana.

 

Il prestigioso riconoscimento è diviso più categorie e verrà assegnato a chi si è particolarmente distinto nel campo della scienza, dei diritti civili, della cultura, del sociale, dell’impegno animalista e dell’arte. I vincitori saranno premiati da un comitato di esperti e intellettuali italiani, presieduto dal sociologo Prof. Francesco Alberoni, durante una cerimonia di consegna d’eccezione, prevista per Domenica 28 Settembre 2014, alle ore 11.00 circa, presso lo storico e monumentale Palazzo Falier, a Venezia. Sono già stati svelati i primi due giurati illustri: il noto critico d’arte Prof. Vittorio Sgarbi e il fondatore della Comunità Exodus Don Mazzi.

 

“Vogliamo mantenere sempre viva la memoria su quanto ha fatto per noi Margherita, nei tanti anni di studi e ricerche. Con esperta conoscenza in materia ci ha offerto il frutto dei suoi sacrifici” afferma l’organizzatore e prosegue “Ha speso l’intera vita, dimostrando un’autentica propensione e ha sempre conservato una spontanea modestia, un’umiltà profonda, una semplicità radicata, che le hanno permesso di rimanere una persona schietta e verace, di non scendere mai a compromessi e di guadagnarsi la stima e il rispetto di tutti”.

 

In occasione del primo anniversario dalla scomparsa della stimata professoressa, Alberoni, Sgarbi, Don Mazzi e Nugnes hanno da poco tenuto un incontro in sua memoria, nel contesto del rinomato Spazio Culturale “Milano Art Gallery”, evento inserito nel Festival Artistico Letterario “Cultura Milano”.

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L’emotività di Giovanni Balderi notabile nelle sue opere scultoree a “Spoleto incontra Venezia”

La prestigiosa esposizione di “Spoleto incontra Venezia” sta per aprire in anteprima, con un ricco elenco di importanti nomi coinvolti, da Dario Fo a Eugenio Carmi, da José Dalì a Pier Paolo Pasolini, sotto l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi. L’evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, si terrà dal 27 Settembre al 24 ottobre 2014, nella straordinaria cornice veneziana di Palazzo Falier, antica struttura nobiliare eretta sul Canal Grande nel XV secolo.

 

Nell’occasione lo scultore Giovanni Balderi è stato selezionato per partecipare all’appuntamento attesissimo. Nel 1984 inizia lo studio di ornato floreale e stile presso la bottega del maestro amatista Ledo Tartarelli. Nel 1994 continua a studiare anatomia e modellato con il professor Enzo Pasquini, specialista del Neoclassicismo. Collabora con vari laboratori di scultura contemporanea, senza mai interrompere l’attività di ricerca espressiva. Le sue opere, che nascono dal blocco di marmo senza l’utilizzo di bozzetti preparatori, sono inserite in numerose collezioni private e pubbliche.

 

Dalle sue parole è possibile cogliere al meglio la fonte d’ispirazione, che lo accompagna e lo guida nella fase ideativa ed esecutoria della lavorazione “La voce dell’arte non nasce qui, qui si manifesta, qui si ascolta, qui si vede. Mi piace, che il caso sia parte del percorso creativo dell’opera. Tutte le sculture sono cercate e scolpite direttamente dal blocco di marmo. Percorro così la particolare natura dell’informe scelto. Non preparo un bozzetto in terra o gesso. Il marmo è la materia prima, che nell’immediatezza dell’operare mostra una sua facilità, da seguire, da rispettare e talvolta da sfidare. Inizio in tanti modi a scolpire a blocco, ma oltre a una chiara sensazione da esprimere non so nemmeno io come si manifesterà l’opera finita. Per me i volumi, i tagli, le spaccature sono il manifestarsi delle sensazioni, da orchestrare come su di uno spartito musicale. Ogni tonalità, estensione e ritmo compositivo assumono un preciso valore nella voce dell’opera”. E aggiunge “Un riferimento certo è il corpo, da sempre voce di un’esigenza di raccontare percorsi umani e divini, dove il sentire si mostra in opere eterne come le domande. Il mio vuole essere un corpo, che tace, che si mette in disparte, che lascia parlare l’anima, l’energia che lo abita, lo domina, lo fa vivere, gli dà la forma, l’espressione”.

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Dopo lo straordinario successo ottenuto a “Spoleto Arte”, in esposizione a “Spoleto incontra Venezia” la brillante arte floreale di Angelica Cioppa

A fronte del meritato successo ricevuto in occasione delle mostre di “Spoleto Arte” la pittrice Angelica Cioppa sarà presente nel contesto espositivo di “Spoleto incontra Venezia” che avrà l’esperta curatela del professor Vittorio Sgarbi, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. Le date fissate per questa iniziativa speciale sono già ufficiali, partendo dal vernissage in data Sabato 27 Settembre, con allestimento visitabile fino al 24 Ottobre 2014. Il tutto si svolgerà all’interno di un rappresentativo palazzo veneziano d’epoca, il Falier, affacciato direttamente sul Canal Grande.

 

Le raffigurazioni della Cioppa si dilatano e si espandono occupando ampio spazio di colore, steso con pennellate forti e decise, per creare tonalità sferzanti e prorompenti, che si estendono mostrando una matericità pura, incontaminata, spesso caratterizzata da una voluta tendenza alla deformazione, che genera una sorta di distacco, una forma di estraneità del fiore stesso rispetto al contorno pittorico circostante, elevandolo in posizione dominante, di nevralgica e focale centralità, come protagonista assoluto dello scenario circostante.

 

L’impatto estetico è ricco di intrinseca misteriosità naturale, dalla seduttiva ed enigmatica raffinatezza. Il mondo fiorito viene recuperato dalla fantasia ideativa dell’artista come fosse una leggenda virtuale densa di magiche presenze multiformi, rigogliose e floride nell’essenza sostanziale del loro essere ed esistere, ma rispecchianti anche un inevitabile destino di precarietà, poiché il fascino insito viene intaccato dall’inesorabile scorrere del tempo, che ne preannuncia il triste destino, come accade per ogni cosa bella.

 

Le incantevoli e delicate riproduzioni non sono mai eseguite in stile puramente copiativo e decorativo, ma si accostano a significativi messaggi lanciati allo spettatore, in virtù di un’esperta capacità rielaborativa e di una dettagliata analisi personale. I suoi fiori sembrano chiedere l’accondiscendente simpatia di chi li osserva, in un moto appassionato di sopravvivenza, quali creature vive e palpitanti, da preservare e custodire nel loro massimo splendore.

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Da “Spoleto Arte” a “Spoleto incontra Venezia”: continua la positiva partnership commerciale con il rinomato R.W.N. studio odontoiatrico

Si riconferma la sinergica collaborazione commerciale con l’affermato Studio Medico Estetico e Odontoiatrico R.W.N., situato in provincia di Sondrio, precisamente a Tirano, che rinnova la sua presenza in qualità di sponsor della talentuosa artista Simona De Maira, in occasione della sua imminente partecipazione alle grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” che si svolgeranno dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, con la curatela del professor Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes.

 

Di recente, R.W.N. aveva creato una positiva partnership durante “Spoleto Arte“. Su questa esperienza, Robert Nazzari, referente del prestigioso centro spiega “Siamo molto contenti della collaborazione con l’artista Simona De Maira e di come si è svolto l’evento curato da Sgarbi. Trovo, che l’arte della De Maira meriti di essere conosciuta e approfondita, sia nelle tecniche sia nel messaggio, che racchiude e con piacere abbiamo affiancato il suo nome al nostro centro. In fondo, sia la De Maira sia noi siamo -artisti- nel rispettivo campo di competenza e in base alle reciproche aspirazioni. Anche lavorare su un corpo significa lavorare su un’opera d’arte, di mirabile compiutezza”.

 

Nel descrivere le caratteristiche peculiari e i valori portanti, che ne contraddistinguono l’operato sottolinea “È mia ferma volontà mettere il cliente a proprio agio in tutto e per tutto, in quanto prima di essere un cliente è una persona, con delle esigenze o addirittura sofferenze, che chiede di risolvere. Umanità, rispetto e cortesia affiancate a disponibilità a 360° è ciò che caratterizza il nostro centro. Questo significa aiutare il cliente a capire quale sia la vera soluzione del problema, nel modo meno invasivo possibile. Spesso, le persone pensano all’implantologia per i denti e al lifting chirurgico per l’estetica. Ci sono invece molte altre soluzioni intermedie e meno dispendiose, che regolarmente vengono illustrate al fine di realizzare la vera felicità di chi si rivolge a noi. È innanzitutto una questione di correttezza e di quel principio del -non fare agli altri quello, che non vorresti essere fatto a te- di cui di frequente ci si ricorda, ma che nella realtà dei fatti viene poco applicato”. 

 

Nell’ampia gamma dei servizi innovativi l’azienda ha introdotto con successo il trapianto di capelli monobulbare, efficace senza lasciare cicatrici e altri interessanti trattamenti specifici di tricologia dai risultati garantiti.

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La rassegna “Spoleto incontra Venezia” è lieta di esporre l’arte dell’artista Luigi Piccioni

Il noto pittore spoletino Luigi Piccioni a fronte della positiva partecipazione a “Spoleto Arte”  è stato inserito nell’elenco ufficiale degli artisti delle mostre di “Spoleto incontra Venezia“, che verranno inaugurate Sabato 27 Settembre con l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi, presso il nobile Palazzo Falier, posto sul Canal Grande a Venezia, in posizione centralissima. L’evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, resterà allestito in loco fino al 24 Ottobre 2014, con l’esposizione di artisti del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì.

 

Piccioni vive e interpreta la cultura pittorica e la passione per l’arte con la radicata e vivace energia appartenente ai “Figli dell’Umbria“. È cresciuto e si è formato dapprima in un ambiente di stampo figurativo tipico di Spoleto, poi è entrato in contatto con l’ambito artistico romano degli anni Settanta, approcciandone i canoni e le tematiche distintive.

 

Nel commentarne il talento, Sgarbi ha dichiarato “Passato attraverso l’esperienza dell’Astrattismo, Piccioni ritorna alla figurazione con sobria eleganza. Le sue doti di disegnatore sono amplificate dall’utilizzo di supporti non convenzionali”.

 

Il suo racconto biografico è assimilabile a un romanzo narrato su tela, il suo modo di esprimere l’estro creativo e di concepire l’elaborazione dei dipinti suscita immediato coinvolgimento emozionale nel fruitore e trasmette un variegato Universo interiore, traducendolo in visioni spettacolari, che sembrano rievocazioni di attimi e istanti di caos, che si sta evolvendo e trasformando gradualmente in una dimensione di cosmo armonioso, avvolto da bellezza pura e sublime.

 

Possiede la preziosa dote di saper tradurre la sfera interiore e spirituale in raffigurazioni, celebrative della dinamica e fantasiosa immaginazione del vissuto più intimo e introspettivo. Utilizza anche elementi di supporto, derivanti da materiali riciclati e di recupero, dimostrando radicata competenza tecnica e consolidata versatilità strumentale. Riproduce coinvolgenti rievocazioni dal fascino accattivante e dall’avvolgente atmosfera, che attirano e catturano lo spettatore, suscitandone da subito la curiosità ad approfondire i significati e le tematiche, alla base della sua ispirazione creativa e conquistandone l’attenzione interattiva.

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Aida Abdullaeva tra il parco artisti di “Spoleto incontra Venezia”, rassegna curata dal Prof. Vittorio Sgarbi e organizzata dal Manager Salvo Nugnes

L’eclettica pittrice Aida Abdullaeva, già presente alle grandi mostre di “Spoleto Arte” ottenendo ottimi consensi, rientra nel novero dei rinomati artisti partecipanti all’attesissimo evento di “Spoleto incontra Venezia” sotto l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi e con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. La location ospitante designata è l’elegante Palazzo Falier, nel cuore della meravigliosa città lagunare affacciato sul Canal Grande e si svolgerà dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, con vernissage in data Sabato 27 Settembre, in stile cerimonia inaugurale esclusiva.

 

Nei dipinti emerge una spiccata raffinatezza dei soggetti, che suggerisce all’osservatore un nuovo modo di ascoltare la propria voce interiore e di analizzare le passioni e i turbamenti. Si evidenzia la marcata emozione visiva, che prescinde dal fattore puramente razionale, parlando e comunica direttamente tramite l’istinto più spontaneo e il moto dell’anima, che ne guidano la mano sulla tavolozza.

 

Le opere sono sinonimo di totale completa libertà creativa e contengono una progettualità cromatica, che predilige tonalità brillanti, all’insegna della piena vitalità dinamica dell’immagine rievocata. Questa peculiare connotazione distintiva viene enfatizzata dalla costante ricerca di perfezionamento della costruzione elaborativa, per ricavare una resa d’effetto, in cui l’immediato impatto estetico, di elevata intensità, consente collegamenti sul piano esistenziale e spirituale, che l’occhio sensibile dello spettatore deve saper recepire e interpretare.

 

Aida concepisce l’arte come un filtro allusivo per veicolare e rispecchiare desideri, vicende, segreti, tormenti, problematiche, che supera il magnetismo spettacolare e quasi teatralizzato dello scenario e diventa portavoce simbolico di sguardi indagatori, che nel silenzio meditativo della suggestione impongono domande e attendono risposte.

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Dopo il grandissimo successo ottenuto a “Spoleto Arte”, le opere di Miriam Covielli Lucchini verranno esposte nell’imperdibile mostra di “Spoleto incontra Venezia”

Una presenza molto significativa quella di Miriam Covielli Lucchini, conosciuta con lo pseudonimo di Mi.co.lu. nel novero dei nomi importanti designati per partecipare alle grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” previste dal 27 Settembre al 24 Ottobre nella magnifica città lagunare, all’interno di un edificio di secolare tradizione, il Palazzo Falier, affacciato lungo il corso del Canal Grande. L’evento è affidato all’esperta curatela di Vittorio Sgarbi e diretto dal manager Salvo Nugnes.

 

Mi.co.lu. inizia il suo percorso nel mondo dell’arte a metà degli anni Ottanta, riversando in questa innata passione l’eco delle precoci esperienze esistenziali, dure e forti da affrontare e superare. Frequenta la scuola d’arte e si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Successivamente consegue la specializzazione in discipline plastiche all’Accademia di Brera.

 

Il recupero, attraverso il filtro razionale, dei ricordi e delle memorie delle vicende di vita pregresse, diventa il fulcro portante, il pilastro cardine sul quale si orienta la propria ricerca stilistica, esprimendosi in svariati ambiti applicativi. La pittura, il disegno e la scrittura tracciano e accompagnano simbolicamente con profonda incisività la sua formazione evolutiva, artistica e umana.

 

Nella sua produzione si delinea il messaggio di riflessione, che la guida, recuperando l’antica concezione, diffusa tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, per cui gli artisti stanchi di indirizzarsi verso la natura e il mondo naturale, tendevano a rivalutare e rivalorizzare la posizione dell’uomo e dell’umanità, approfondendo e scandagliando l’analisi interiore e psicologica, per individuare i motivi scatenanti del mal d’essere e del mal di vivere, così fortemente radicato in essi.

 

E’ nell’impronta di Van Gogh e di Munch, che si può collocare l’ispirazione di Miriam Covielli Lucchini. Che spiega “Pittura e scrittura dialogano insieme, si accompagnano, si sorreggono in reciproca sinergia per tacito accordo. La mia pittura si impone, non è sommessa, ma volutamente urlata e gridata con vigoroso e prorompente slancio, attraverso la distorsione, la deformazione, la lacerazione della realtà operata mediante segni crudi e colori urlanti”.

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La straordinaria arte di Alba D’Alpaos in esposizione a “Spoleto incontra Venezia” con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi e il Manager Salvo Nugnes

Le attesissime mostre di “Spoleto incontra Venezia” con la curatela di Vittorio Sgarbi, si terranno dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso il Palazzo secolare Falier, ubicato nel suggestivo capoluogo Veneto, affacciato sul Canal Grande. Il direttore dell’evento è il noto manager Salvo Nugnes, che di recente ha organizzato anche “Spoleto Arte” ricevendo ottimi consensi generali. Nella corposa carrellata di importanti presenze, ci sarà la pittrice Alba D’Alpaos, con i suoi emozionanti quadri d’ispirazione cosmopolita, esposti insieme a nomi di spicco come Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì e altre illustri personalità.

 

La D’Alpaos viaggia molto fin da piccola. In ogni Stato in cui si reca prosegue lo studio della lingua italiana. Tuttavia, sviluppa man mano l’esigenza di individuare una forma di linguaggio comunicativo universale, che trova nella pittura, privilegiando quella di tipo figurativo. Da cittadina del mondo, con mentalità aperta e versatile, assorbe le varie culture diverse e le trasporta nelle opere. Parlando del suo percorso iniziatico dice “Ho approcciato il linguaggio universale della pittura, avendo compreso, che non ha bisogno di traduzioni, perché arriva prima al cuore e poi alla mente. In ogni luogo in cui sono stata imparo qualcosa, lo assimilo, lo metabolizzo, fino a farlo diventare una parte del mio patrimonio culturale, spirituale e umano, da recuperare e rielaborare in ambito pittorico”.

 

Il suo lavoro è una ricerca sperimentale. Davvero suggestive e originali sono le creazioni ottenute con l’uso di tela e rete, dove i contorni dei soggetti raffigurati sembrano avvolti da un’aura evanescente e conferiscono all’insieme un tocco di enigmatico mistero. I suoi dipinti sono inconfondibili e trasmettono una spiccata sensibilità nell’amalgamare e coniugare tonalità e sfumature cromatiche forti in equilibrata fusione. È un’artista completa con un talento espresso a tutto tondo, dall’impronta moderna e trasformista.

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Immancabile appuntamento a “Spoleto incontra Venezia” con l’esposizione delle visioni pittoriche dell’artista Elisabetta Marangoni

In occasione delle prossime mostre di “Spoleto incontra Venezia” allestite dal 27 Settembre al 24 Ottobre nella storica cornice veneziana di Palazzo Falier, ubicato sul coreografico Canal Grande, la pittrice Elisabetta Marangoni è inserita nel novero esclusivo dei selezionati artisti. L’evento di forte portata mediatica è curato da Vittorio Sgarbi e diretto del manager produttore Salvo Nugnes. Sarà possibile ammirare la produzione di rinomati esponenti del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altre note personalità, in una collettiva di consistente livello.

 

La Marangoni si è formata all’Accademia di Belle Arti a Roma e in Venezuela. Fin dalla tenera età percepisce la radicata passione per l’arte, per la bellezza, per l’armonia delle forme e dei colori. I suoi dipinti ad acquerello sono ricchi di speciali luminosità e trasparenze, che trasportano lo spettatore in una dimensione trascendente piena di luci e colori ammalianti.

 

Sul suo percorso di ricerca stilistica racconta “L’obiettivo principale, che cerco di perseguire quando prendo in mano un pennello, è quello di creare qualcosa di unico e di interessante, capace di suscitare emozioni. Per riuscire ad ottenere questo risultato ho bisogno di guardare il mondo in modo, che mi emozioni. Debbo essere capace di riconoscere immediatamente ciò che può trasformarsi in grande dipinto, per poi scegliere quali tonalità cromatiche più congeniali usare e finalmente elaborare la mia magica interpretazione personalizzata”.

 

In riferimento alla tecnica da lei preferita spiega “Sono innamorata dell’acquerello. In passato, non avevo approfondito bene questa tecnica per mancanza di occasioni pratiche, ma proprio per questo amore davvero intenso ho poi deciso di conoscerlo e sperimentarlo. L’acquerello mi soddisfa più di ogni altra tecnica. É innanzitutto simbolo di luce e nel contempo di trasparenza. In esso persino le ombre diventano elementi radiosi, che sprigionano bagliori di luce e colore” e aggiunge “Inoltre, ritengo sia divertente e stimolante anche la stesura dei colori sulla carta, al posto della tela tradizionale”.

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“Spoleto incontra Venezia” mette in luce la straordinaria arte mistica dell’artista Monika Mecarelli

Si preannuncia un’iniziativa altisonante la corposa esposizione artistica di “Spoleto incontra Venezia” presso il prezioso contesto di Palazzo Falier, a Venezia, affacciato proprio davanti al Canal Grande, che avrà l’egida curatoriale del critico Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes. L’evento sarà inaugurato in data Sabato 27 Settembre e resterà in loco fino al 24 Ottobre 2014. Nel novero degli artisti scelti per partecipare, spiccano nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì, accanto a esponenti di talento del panorama attuale, come Monika Mecarelli, che porterà in visione la sua arte ispirata dal misticismo simbolico, rivisitato in formula di originale personalizzazione.

 

La Mecarelli si dedica all’ambito figurativo spaziando dall’acquerello alla grafica, dalla decorazione per arredo di alto design alla pittura, incluso quella su tessuto sul quale realizza opere con soggetti derivanti dalle immagini sacre, con particolare riferimento all’iconografia ortodossa russa. Di recente, ha orientato la sua ricerca sperimentale verso uno stile d’impronta più moderna e contemporanea.

 

Nelle sue creazioni si delineano tragitti ordinati o di complessa articolazione, che le fitte trame metalliche imprimono sulle tele ancora intatte. Questi incroci vogliono esprimere insieme il concetto di dilemma e quello di soluzione, come se una delle due forze superasse l’altra, in una sfida simulata virtualmente. Il metallo racconta e descrive l’energia di un periodo, nel quale risultava quasi necessario e imprescindibile attribuire una chiave interpretativa di esercizio esistenziale irrinunciabile.

 

Le sequenze d’intreccio, senza opporsi tra loro, generano emozioni transitorie e bloccano rendendo definitivo l’attimo sublime della casualità, fermandolo nel suo moto mai scontato. Talvolta, comprimono e danno ordine al variabile fluire del tempo, del suono, dello sguardo, nell’intento di formare connessioni di armonico equilibrio per inglobare l’elemento mutevole all’interno di una memoria inconfutabile e ben tangibile. In tale prospettiva l’uso del colore diventa quasi sempre superfluo, nel percorso di traduzione dell’attimo istantaneo, che lo trasforma in -cose- accorpando visioni essenziali, ma ricche di profondi contenuti comunicativi, da condividere con il fruitore.

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L’avvenieristica arte di Mario Tonino sarà esposta a Venezia dopo lo splendido successo a Spoleto Arte

Spoleto incontra Venezia” è un appuntamento imperdibile, previsto dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, nell’incantevole cornice veneziana, che convoglierà in esposizione nomi illustri, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì. La curatela è affidata al professor Vittorio Sgarbi, mentre del comparto organizzativo si occupa il manager produttore Salvo Nugnes.

Tonino ha ideato e sviluppato una ricerca personale, riguardante l’espressività della materia, nel suo essere energia, che lo stimola a fondare nel 2010 un movimento artistico denominato “Dunstschleier Kunst“, concepito come simbolico contenitore di innovative e avveniristiche esperienze. Il termine “Dunstsclheier” è composto dall’unione dei sostantivi “Dunst” che significa vapore e “scleier” che significa velo. Nel linguaggio comune viene utilizzato per indicare quella foschia luminosa delle mattine estive o tardo-primaverili e per sintetizzare la luminosità diffusa, leggera e vibrante. Ricondotto alla sperimentazione di Tonino, si traduce nella rappresentazione della luce, considerata come protagonista assoluta e dominante.

 

Le opere rifulgono e splendono avvolte e pervase da suggestiva luminescenza. Non è la luce intesa in pittura nel senso più tradizionale, ma una speciale “luce nella luce” che in un ambiente aperto attraverso la sua intensità variabile, scandisce i movimenti dinamici dell’insieme, infondendo forza e leggerezza. Tonino riscopre l’essenza dell’unione tra uomo e contesto materico circostante, ristabilendo un equilibrio, poiché l’uomo non è un maestro, che sottomette la materia, ma interagisce con essa, studiandone le caratteristiche distintive e le potenzialità. Si instaura un nuovo approccio, nella profonda coscienza della finitudine del genere umano e nella consapevolezza del potenziale razionale e spirituale da indirizzare nelle scelte migliori.

 

Nel commentare il suo originale percorso l’artista dice, quasi declamando in versi poetici “Attratti ruotiamo fagocitando dolore e luce, niente ci resiste mentre molli ruotiamo nel mondo. Fuoco di colore arde il volto di plastica, brucia l’ipocrisia, che ci fa da cornice”.

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Il premio Nobel Dario Fo presto alla “Milano Art Gallery” dopo lo strepitoso successo ottenuto a Spoleto Arte

L’esimio maestro Dario Fo reduce dal grande successo ottenuto nel contesto delle mostre di “Spoleto Arte” curate dal professor Vittorio Sgarbi, sarà presto alla storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, in fondo Corso Genova, a Milano, per inaugurare una straordinaria esposizione pittorica di suoi dipinti inediti, organizzata dal manager Salvo Nugnes. L’iniziativa, che vedrà esposte opere, foto, materiale di scena e video, si svolgerà dal 2 al 24 Settembre, con inaugurazione ufficiale in data Martedì 2 Settembre, alle ore 18.30 in presenza di tanti nomi di spicco del panorama attuale, nonché di illustri esponenti istituzionali, TV e giornalisti.

 

Descrivendo la sua formazione artistica a Brera, risalente al primo dopoguerra e i rinomati personaggi di cui è stato allievo, rivela “Achille Funi era un insegnante straordinario, Carrà era molto simpatico, Aldo Carpi, il direttore, una personalità di eccezionale apertura mentale. Mi capitava ogni tanto di assistere alle lezioni di Marino Marini. Una volta riuscì a farmi accettare nell’Atelier di Manzù, ad impastare creta. Davvero stavamo vivendo un momento irripetibile per la storia civile e culturale del nostro Paese. Non solo dentro le stanze dell’Accademia, ma anche fuori, nei bar e nelle trattorie di Brera, ci si trovava a discutere e fare progetti”.

 

Il suo itinerario creativo è contraddistinto dal rapporto stretto e sinergico tra teatro-pittura, con un continuo gioco di rimandi. Fo è arrivato al disegno per estendere e tradurre il nobile linguaggio del proprio corpo, per dargli forma stabile e nel contempo per mettere e trasportare sulla scena il proprio corpo, esternando il progetto racchiuso nelle sue opere e nel suo peculiare stile espressivo. I soggetti raffigurati appaiono sciolti e svincolati da legami, in assoluta libertà. Fo spiega “Il corpo è fatto per agire, per muoversi. È fatto per raccontare, con ognuna delle proprie parti. Parlerei d’influenza in ambito scenico e no soltanto scenografico. Perché, il disegno, la pittura, mi consentono di predefinire molto di più, che le mere strutture ambientali oppure le entrate e le uscite degli attori”.

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La Milano Art Gallery rende omaggio a Margherita Hack durante la mostra di Giuseppe Santonocito, insieme a Francesco Alberoni e Don Mazzi

Giovedì 31 Luglio 2014, il prestigioso Spazio Culturale “Milano Art Gallery” ha ospitato un toccante incontro in ricordo della straordinaria Margherita Hack, alla quale hanno partecipato Francesco Alberoni, sociologo di fama mondiale, Don Mazzi, fondatore della Comunità Exodus, e l’organizzatore e manager Salvo Nugnes, in qualità di relatore.

A fare da splendida cornice al grande evento, la mostra dell’eclettico artista fiorentino Giuseppe Santonocito, che fino al 9 Agosto, presenta numerosi dipinti ispirati all’Universo cosmico e al mondo onirico, sfondo perfetto per commemorare la rinomata “amica delle stelle”.

In riferimento al suo esordio nel mondo dell’arte e alla sua formazione in ambito, Santonocito racconta “Ho cominciato a dipingere circa 35 anni fa a livello professionale e sono totalmente autodidatta. Ho studiato esclusivamente per mio conto. Durante il percorso esistenziale ho affrontato tanti problemi e momenti difficili e quando ho capito, che la mia strada doveva orientarsi verso la pittura ho approcciato e approfondito la conoscenza dei grandi maestri del ‘500, facendo tutto per mio conto in modo graduale e progressivo. Poi, ho individuato il mio stile espressivo personale e ho sviluppato il tipo di pittura attuale, a cui mi dedico ormai da 25 anni”.

Il talentuoso pittore ha recentemente partecipato a “Spoleto Arte” l’osservatorio sull’arte contemporanea curato da Vittorio Sgarbi, a Palazzo Leti Sansi, situato nel cuore della suggestiva città umbra, allestita dal 27 Giugno al 24 Luglio.

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Expo 2015: Intervistato il manager dell’arte Salvo Nugnes

Dall’1 maggio al 31 ottobre 2015, la città di Milano ospiterà l’Expo 2015. Intervistato in merito ai progetti dell’Esposizione Universale che coinvolgerà più di 147 Stati del mondo, il manager dell’arte Salvo Nugnes, molto attivo nell’organizzazione di eventi nel milanese e in Italia, dalla forte valenza culturale e artistica.

 

1) Cosa pensa dell’intesa stipulata tra Lombardia e Piemonte per la creazione di un’apposita “Carta unica museale” che permetterà l’accesso a Musei e luoghi di cultura durante l’Expo e anche per un periodo successivo?

Mi sembra un ottimo compromesso d’accordo raggiunto tra le due Regioni confinanti, perché diventa un ulteriore stimolo ad approfondire le numerose iniziative e manifestazioni, correlate all’Expo, che si svolgeranno anche fuori dal comprensorio lombardo. Rappresenta dunque un sinergico ponte di collegamento per unire realtà culturali e territoriali diverse, in nome di un messaggio universale a favore della diffusione dell’arte e della cultura. Inoltre, questa carta fungendo da speciale strumento “anti crisi” avrà un’efficace funzionalità, in virtù dei vantaggi economici permessi tramite il suo utilizzo, favorendo delle categorie sociali più deboli, gli studenti, gli anziani e le persone non abbienti in generale.

 

2) Pensa di proporre iniziative di tipo artistico culturale connesse all’Expo durante il suo svolgimento?

Certamente, occupandomi a largo raggio di eventi e manifestazioni artistico culturali ad alto livello, sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale, intendo convogliare diversi appuntamenti prestigiosi nel contesto dell’Expo, organizzando appuntamenti con personalità illustri e ospiti di spicco del panorama attuale. Verranno utilizzate varie location esclusive, tra cui lo storico Spazio Culturale “Milano Art Gallery” che si trova in via G. Alessi 11, in posizione centrale, nel cuore di Milano, che già è sede del Festival Artistico Letterario “Cultura Milano” da me ideato, e di numerose mostre espositive di forte risonanza.

 

3) Come vede il programma “Made of italians” riservato agli italiani nel mondo, che diventerà operativo nel periodo dell’Expo?

Considero un’idea davvero significativa, dal sapore patriottico, questo programma offerto ai nostri connazionali residenti all’estero. Il poter rientrare in Italia e visitare per la prima volta la loro terra d’origine ha una valenza, che va ben oltre il semplice supporto logistico e organizzativo, perché tocca quella sfera intima dei ricordi e delle memorie più care, che esprime forte calore d’umanità. È un programma di stampo etico-sociale molto valido e lodevole.

 

4) Una riflessione sul progetto “Expo in città”;

Assolutamente favorevole a questo progetto e tutto quanto possa agevolare al meglio l’intreccio interattivo all’azione svolta da enti, associazioni, fondazioni e imprese private, che si muovono durante l’Expo. C’è bisogno di sostegno attivo e concreto e di instaurare solidi rapporti collaborativi. È necessario rafforzare il lavoro in squadra, proiettato all’obiettivo comune della miglior riuscita dell’Expo e di ciò che ruota attorno e dentro questo prezioso “contenitore” multiforme.

 

5) Expo 2015, non solo a Milano. Quali sono gli altri fulcri nevralgici in cui poter sviluppare un rilancio turistico positivo, sulla scia del grande evento?

Oltre a Torino, che già si è si congiunta al programma Expo con la “Carta museale” direi, che c’è quasi l’imbarazzo della scelta. L’Italia ha un potenziale enorme da investire per rivalutare e rivalorizzare a livello turistico l’inestimabile patrimonio, che possiede e che ha conquistato il mondo intero. Però se devo fare un elenco più specifico penserei a Roma, Firenze, Venezia, come a tre poli doc e poi Genova, Spoleto, Padova, Napoli, Bologna dove hanno tantissime risorse da sfruttare e ottimizzare, nel modo più adeguato e congeniale.

 

6) Come concepisce i risultati contenuti nel rapporto 2014 “Io sono cultura- L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”? Quanto il peso della cultura influisce positivamente sull’incremento turistico?

Sono decisamente rassicurato da quanto emerso da questi autorevoli studi di settore, che evidenziano una buona tenuta in generale del sistema produttivo culturale italiano, che nonostante la crisi galoppante, continua a rimanere uno dei pilastri primari di fondamento del “Made in Italy”. Questi dati sono la prova tangibile, di quanto ancora la cultura riveste una portata consistente nel nostro “Bagaglio” formativo. È palese, che l’elemento culturale incida anche nella crescita turistica, poiché l’Italia racchiude contesti unici di straordinario interesse, che i turisti amano visitare e rivedere addirittura più volte, con vivace propensione e coinvolgimento.

 

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Fashion Vip Magazine, la rivista del settore Lusso che stavi cercando!

Fashion Vip Magazine è una rivista semestrale focalizzata esclusivamente sul mercato del lusso ed articolata nei vari settori che ne fanno parte, tra cui le boiseries, l’arredamento più prestigioso, e il mondo dei luxury hotels e resorts in Italia.

Questi tre settori sono tra di loro legati indissolubilmente in quanto gli hotels e i resorts di lusso oltre a fornire servizi di livello eccellente, sono anche un esempio di ambienti raffinati ed esclusivi. I luxury hotels e resorts presentano infatti location con interni sfarzosi creati anche attraverso l’uso di boiseries, che creano un’atmosfera unica ed esclusiva.
Lusso, vintage, unicità ed artigianalità si ritrovano così in uno stile barocco e rococò impreziosito da colori vittoriani come l’oro, il beige e il blu petrolio e da raffinati intarsi in marmo e altri materiali pregiati.

Fashion Vip Magazine rappresenta una reale vetrina esclusiva internazionale per il settore degli interni di lusso e per i luxury hotels e resorts, grazie anche alla pubblicazione in 3 lingue: italiano, russo e arabo.


Nella prossima edizione 2014/2015, Fashion Vip Magazine, con le sue esclusive rubriche, presenterà le migliori aziende nel settore della gastronomiainterior designmodaartegioiellisposa.

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Spoleto Arte abbraccia l’essenza e la commozione esponendo le opere di Alberto Pistoresi, insieme a quelle di Dario Fo, Eugenio Carmi e Josè Dalì.

Non potevano mancare nel novero delle opere fatte dagli artisti di spicco in esposizione alle mostre di “Spoleto Arte” una ricca serie di pregiati dipinti appartenenti al maestro fiorentino Alberto Pistoresi, in ricordo antologico e commemorativo della vasta produzione, da lui realizzata nei tanti anni di carriera. “Spoleto Arte” è curata da Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, nella nobile dimora di Palazzo Leti Sansi, situata nel centro storico spoletino, in Piazza del Mercato. Il vernissage inaugurale in data 27 giugno ha riscosso grandi consensi di pubblico e ha visto la presenza di vip, personaggi illustri e rappresentanze istituzionali di alto livello. Accanto alle creazioni pittoriche di Pistoresi, sono collocati quadri di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì figlio del celebre Salvador, Max Laudadio e altri prestigiosi esponenti del panorama contemporaneo. L’esposizione è visitabile con ingresso libero fino al 24 luglio.

 

Nel commentare lo stile di Pistoresi Sgarbi spiega “Vedutista di spazi urbani e di paesaggi nella sua Toscana, Pistoresi è un pittore di luoghi non disturbati dall’uomo. La sua visione è distante, a tratti ovattata. L’uomo più, che esserci è stato. Se ne sente l’impronta, l’eco della voce e una solitudine immensa, incolmabile”.

 

L’arte di Pistoresi si colloca nella tradizione del novecento, con una speciale connotazione distintiva di lirismo poetico e fiabesco, che supera le barriere temporali e resta sempre attuale. Allievo del famoso Pietro Annigoni, rappresenta un eccellente modello di figurativo e paesaggista, la cui variegata produzione pittorica giunta fino ai giorni nostri, ne testimonia il geniale talento ideativo, congiunto alle consolidate competenze tecniche e strumentali, che l’hanno stimolato a innescare un’avvincente ricerca sperimentale di raffinata e innovativa evoluzione.

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Spoleto Arte rende omaggio ad Alberto Pistoresi

Nel contesto delle rinomate mostre di “Spoleto Arte” attualmente allestite nello storico Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato a Spoleto, con la curatela di Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes, è possibile ammirare una carrellata di splendidi dipinti appartenenti ad Alberto Pistoresi, noto artista fiorentino non più vivente, che ha lasciato un segno marcato e indelebile con la sua vasta produzione e una lunga carriera coronata da numerosi riconoscimenti di prestigio e positivi encomi da parte di critici ed esperti di settore. L’esposizione è visitabile con ingresso libero dal 27 Giugno al 24 Luglio.

 

In particolare Pietro Annigoni, soffermandosi sulle peculiari doti stilistiche di Pistoresi, lo definì un artista vero, con opere mature e significative, in cui poter scorgere giochi di contrasti violenti inseriti in una composizione elementare e vigorosa, dove ci sono toni sonori, ma profondi ed altri luminosi, ma vibranti e impregnati di un sapiente e vissuto chiaroscuro, che li pone in opposizione e nel contempo li unisce, in forma di composizione poetica.

 

Il curatore Sgarbi spiega “Vedutista di spazi urbani e di paesaggi nella sua toscana, Pistoresi è un pittore di luoghi non disturbati dall’uomo. La sua visione è distante, a tratti ovattata. L’uomo più, che esserci è stato. Se ne sente l’impronta, l’eco della voce e una solitudine immensa, incolmabile”.

 

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PROMOTER ARTE LANCIA IL SITO INTERNET DEDICATO ALL’ILLUSTRE PITTORE TOSCANO ALBERTO PISTORESI

É imminente il lancio del sito internet dedicato all’illustre pittore toscano Alberto Pistoresi, come significativo omaggio celebrativo alla memoria di un grande esponente di spicco dell’arte italiana del Novecento. Promoter Arte, affermata società leader specializzata in mostre, editoria e comunicazione, si sta occupando della gestione del progetto e sta predisponendo un sito completo e di funzionale consultazione, con una vasta carrellata di quadri catalogati in stile galleria espositiva online, correlata da interessanti testi critici, riflessioni, articoli, comunicati stampa realizzati a commento.

In Pistoresi emerge la spiccata sensibilità e la fervida passione per la natura, per gli scorci di paesaggio più suggestivi, che riesce a cogliere e raffigurare con acuta intuizione. La sua pittura stupisce per la spettacolare cornice coreografica, che regala alle rappresentazioni un’incantevole e magica atmosfera, trasportando l’osservatore dalla realtà al sogno, in una dimensione di visione quasi onirica.

L’intensa esperienza esistenziale e la forte carica di propensione umanitaria, lo inducono a cimentarsi anche con tematiche più complesse e delicate, come il mondo degli anziani, dei derelitti, dell’umanità sofferente, fornendo un’interpretazione di pragmatico e genuino realismo molto toccante e coinvolgente.

Piero Bargellini, sindaco di Firenze nel 1968 scrisse su Pistoresi “È un pittore, che usa come mezzo espressivo il colore ad olio o ad acquerello. Nei suoi dipinti non c’è nulla di pleonastico, di ripetuto, nulla di gravoso o di pesante. L’artista parte da una suggestione spontanea e giunge, quasi di volo, ad un’espressione sincera. Si potrebbe anche parlare di -felicita’- la quale, sul piano dell’arte, consiste nel superamento della fatica sorda e nella spoliazione da ogni elemento retorico”.

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Expo e Arte: L’assessore Filippo Del Corno apprezza l’arte del maestro di Giuseppe Santonocito in mostra alla Milano Art Gallery

Il pittore fiorentino Giuseppe Santonocito ormai ha già una sua fama nazionale, in quanto ha già fatto fare un tour, di grande successo mediatico, alle sue opere, dall’elegante contesto di “Spoleto Arte” a Palazzo Leti Sansi, con la curatela di Vittorio Sgarbi, alla rinomata “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, in un’esposizione onirica che porta chi la osserva, in un viaggio nell’infinito universo. La personale ha inaugurato lo scorso Mercoledì 9 Luglio e sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 24 Luglio.

 

L’evento artistico organizzato dal manager Salvo Nugnes ha fatto da preziosa cornice alla conferenza “Expo e Arte”, che ha visto la presenza dell’Assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno e il noto psichiatra Alessandro Meluzzi, popolare volto televisivo Mediaset della trasmissione “Quarto Grado”. Entrambi hanno espresso particolari apprezzamenti sulle opere originali di Santonocito.

 

Ho cominciato a dipingere circa 35 anni fa professionalmente” afferma il noto artista e continua “Sono totalmente autodidatta. Quando ho capito che la mia strada sarebbe stata la pittura, ho iniziato a studiare i maestri del ‘500, ma ho fatto tutto da me e piano piano ho trovato poi la mia strada in questo modo di dipingere, in questo stile, che continuo da circa 25 anni”. E dando un suggerimento agli artisti emergenti dichiara “Esprimete sempre ciò che sentite. L’unico insegnamento che posso dare alle nuove generazioni è quello di essere sempre sé stessi”.

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I MAESTRI DEL PAESAGGIO – INTERNATIONAL MEETING OF THE LANDSCAPE AND GARDEN 2014

Milano, 3 luglio 2014– Benessere della mente, del corpo, dell’individuo e della collettività. “I Maestri del Paesaggio – International Meeting of the Landscape and Garden”, tra le manifestazioni più significative al mondo in tema di paesaggio, torna ad animare Bergamo Alta dal 6 al 21 settembre 2014. Una magia green attraverserà la città con un focus incentrato sul potere rilassante e curativo delle piante, vere amiche dell’anima, capaci di guidare ognuno di noi in un universo nuovo, immerso in una terapeutica follia.

Healing Landascape è il tema dell’edizione 2014 che – come spiega Giulio Senes, docente e ricercatore presso la Facoltà di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano e Direttore del Corso di Perfezionamento in Healing Gardens –  “vuole approfondire il tema del verde come fonte di benessere (cioè “healing”). I “benefici” del verde sono molteplici e afferiscono a tutte e tre le “sfere” della definizione di salute dell’OMS: fisico, mentale, e sociale. I motivi per cui il contatto con la natura incrementa il benessere e favorisce i processi di guarigione si rifanno all’essenza profonda dell’uomo come “essere vivente” in perenne stretto rapporto con l’ambiente che lo circonda e con gli altri esseri viventi. Un healing garden è uno spazio esterno (e talvolta un’area verde interna) progettato per promuovere e migliorare la salute e il benessere delle persone, cioè un’area verde specificamente progettata per essere “healing”. Ciò risulta ancora di più fondamentale importanza se ci si riferisce a tutti quei luoghi destinati alla cura (ospedali, in primis, ma non solo), cioè ad essere “healing”.

La scelta del tema segue il percorso intrapreso nella passata edizione: “Feel the water”, continuando l’avvicinamento al tema di Expo 2015: “Nutrire il pianeta, energia per la vita” con l’intento sinergico di promuovere la cultura del verde, educare alla sostenibilità ambientale.

Attraverso la cura di orti e giardini, l’uomo attira a sé il potenziale energetico delle piante, lasciando fluire liberamente stati d’animo e pensieri, secondo quel bisogno recondito che gli antichi chiamavano: bio-filia. Si ripartirà, infatti, dal giardino dei semplici, ovvero varietà vegetali con virtù medicamentose, nato nel periodo medioevale e conservato dai monaci nei secoli, per arrivare fino a noi come un vero e proprio dono della natura.

Per due settimane, eventi itineranti, seminari, workshop, appuntamenti culturali e enogastronomici, mostre, aperitivi del paesaggio e concorsi racconteranno un mondo diverso, più verde, conducendo il pubblico in un alveo di benessere e architettura green.

Manifesto del paesaggio urbano sarà, anche quest’anno l’allestimento temporaneo di Piazza Vecchia, per l’occasione ribattezzata Piazza Verde. Una passeggiata in parte provocatoria e irriverente, sicuramente onirica, alla scoperta del valore (fisico e mentale, individuale e collettivo) della natura in città.

La storica Piazza, che quest’anno porta la firma internazionale di Peter Fink  in team con Lucia Nusiner e Maurizio Quargnale, si trasforma nei quindici giorni dell’evento in un salotto all’aria aperta, incantevole attrazione per migliaia di persone, capace di far riscoprire l’unicità di un paesaggio tra i più apprezzati in Italia.

La rosa di relatori dell’edizione 2014 include le più autorevoli firme tra Paesaggisti, Garden Designers, Landscape Architects selezionati e invitati da Arketipos per questa quarta edizione: da Stig L. Andresson a Fergus Garrett, da Marco Bay a Peter Fink, progettista del nuovo volto di Piazza Verde. E ancora: Pablo Georgieff, Mikyoung Kim, Luciano Giubbilei, Ugo Morelli, Ulf Nordfjell e molti altri ancora per una manifestazione che fa della vocazione internazionale e multidisciplinare il suo elemento distintivo. E le occasioni per confrontarsi con tali maestri del paesaggio saranno davvero tantissime, grazie ai Workshop, ai Seminari e agli Aperitivi del Paesaggio. Per la prima volta, inoltre, in occasione della IV edizione dell’International Meeting del 20-21 settembre, Arketipos coinvolgerà il Best in Show 2014 Luciano Giubbilei per un tête a tête con Fergus Garrett, notissimo capo giardiniere di Great Dixter. I due verranno intervistati dalla direttrice della rivista britannica Gardens Illustrated, Juliet Roberts e dal pubblico presente in teatro.

Attesa la Summer School a cui parteciperanno sedici studenti provenienti da tutto il mondo, supervisionati dai Visiting Professor, Andy Sturgeon e Gianni Pettena. Con il singolare approccio learning by doing, i ragazzi lavoreranno divisi in team per favorire il confronto di idee e opinioni e la realizzazione di due allestimenti paesaggistici i cui frutti saranno visibili in occasione di Expo 2015, ovvero: una piazza storica di Bergamo Alta e la Piazza Città di Lombardia di Milano, ingresso del grattacelo sede della Regione Lombardia. Sarà la genialità creativa dei ragazzi a plasmare il nuovo volto di entrambe le aree, progettandole a Bergamo durante la Summer School 2014 e realizzandole nell’estate del 2015, entrando così di tutto diritto a far parte della programmazione degli eventi di Expo 2015.

“Saranno giorni di fermento artistico e creativo per promuovere, diffondere e valorizzare la cultura del paesaggio e l’ambiente della nostra città – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Claudia Terzi –  In questa edizione 2014 del meeting internazionale sarà protagonista Il verde come fonte di benessere. Bergamo diventerà a settembre la capitale del verde richiamando in questa splendida città   architetti, progettisti e star mondiali per un appuntamento che coinvolgerà cittadini, turisti e appassionati, continuando il cammino intrapreso nelle edizioni precedenti e con uno sguardo verso Expo 2015. La costruzione o, meglio, la ricostruzione di una cultura del paesaggio alla scala urbana e non solo è quello che Regione Lombardia sta cercando stimolare anche attraverso iniziative importanti e riconosciute a livello internazionale come questa”

Ma a coinvolgere i giovani e gente di ogni età, penseranno anche le iniziative Green Fashion e Green Food e gli Chef del Paesaggio in collaborazione con il Gruppo Editoriale L’Espresso e D Repuublica, nel primo caso in co-working con l’Istituto Europeo Del Design, Maliparmi e Martinelli Ginetto spa per spingere i creativi emergenti a confrontarsi in un contest di Textile design e di Fashion/Accessories Design; nel secondo caso lavorando con Le Tavole di Bergamo Alta per selezionare la ricetta di un primo piatto green che meglio tradurrà le eccellenze territoriali rivisitate in chiave nature, aggiudicandosi il titolo di Ricetta Madrina della Manifestazione.

Altra novità attesissima è Green Design, iniziativa che rinnova il rapporto con Mondadori e le testate Grazia Casa e Interni per riscoprire le unicità di Città Alta attraverso prodotti outdoor di design.

Tra le novità del 2014 la mostra organizzata in collaborazione con GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e Allianz Bank, dedicata al fotografo Long Chin – San (Zhejiang 1892-1995) dal titolo “Long Chin San-Mario Finazzi. La fotografia di paesaggio tra tecniche moderne e antica tradizione.”. Trentadue scatti originali per raccontare la poetica visiva del paesaggio d’Oriente.

La nuova amministrazione – sottolinea Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente, al Verde Pubblico e alle Politiche energetiche del Comune di Bergamo – sostiene in modo convinto la rassegna I Maestri del Paesaggio, poiché – stante il respiro internazionale della manifestazione e la validità dei contenuti proposti – la ritiene di grande interesse per la città di Bergamo. L’allestimento volutamente provocatorio di Piazza Vecchia esprime il punto di vista soggettivo di un artista come Peter Fink che ragiona sul significato del colore nel paesaggio urbano”.

Parole confermate dai numeri che testimoniano un successo in divenire. “La manifestazione – sottolinea il presidente di Arketipos, Maurizio Vegini,  che insieme al Comune organizza la manifestazione – ha portato a Bergamo centinaia di migliaia di visitatori, centinaia di partecipanti all’International Meeting, relatori internazionali di prestigio e un’attenzione europea senza precedenti”. Un evento d’eccellenza, unico al mondo, che con un’organizzazione complessa ed efficiente da parte del Comune di Bergamo grazie all’attenta regia dell’associazione Arketipos, riesce a produrre risultati straordinari.

La manifestazione, oltre che dal Comune di Bergamo, è patrocinata da Regione Lombardia, EXPO 2015 e da numerose associazioni nazionali e internazionali.

 

Ufficio stampa – Informa adv   Via Zelasco, 18   –   24122  Bergamo   –   Tel. 035 19910405

Claudia Rota Cell. 348 5100463 – [email protected]

Arketipos (associazione culturale)

via A. Cifrondi, 1 – Bergamo, 24128  – Tel.  035 259355     www.arketipos.org[email protected]

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IL TOUR DELLE GRIGNE, A UN PASSO DAL CIELO SUL PARADISO DEI ROCCIATORI II seconda edizione de “Il Viaggio sulle Orobie”

Lecco – Dal 10 al 13 luglio, con un pre-evento sabato 5, professionisti e neofiti dei monti volgeranno lo sguardo alle Grigne, il massiccio più famoso tra le Prealpi Lombarde; aspre e rocciose, si stagliano sul versante lecchese del Lago di Como, sulle cui pareti si sono cimentati personaggi leggendari come Cassin, Comici, Bonatti e dove sono nati i celebri Ragni. In sedici, tra alpinisti, scrittori, fotografi e chef, le attraverseranno per onorare montagne, storia e territorio. È il “Viaggio sulle Orobie” giunto alla seconda edizione, organizzato dalla rivista Orobie in collaborazione con il Club Alpino Italiano Centrale.

 

Tra splendide creste di roccia dolomitica, scortati dalla guida alpina Fabrizio Pina, si avventurerà un gruppo di personaggi molto vari, dove spiccheranno monumenti dell’alpinismo come Giuseppe Alippi, Nives Meroi e Romano Benet, assieme all’attore e scrittore Giuseppe Cederna, il giornalista di Repubblica Leonardo Bizzaro, il fotografo Mauro Lanfranchi, l’esperto di storia dell’alpinismo Alberto Benini, l’artista Leonardo Sangiorgi, lo storyteller e snowboarder Emilio Previtali, la fondista Awa Tometi, i musicisti Martin Mayes e Saul Casalone, la promotrice di Immagimondo Silvia Tantardini e gli chef Michele Sana e Nicola Esposito. Perché il racconto della montagna non sia univoco, ma passi da occhi, esperienze e culture diverse.

 

Quattro tappe, tra paesaggi mozzafiato e accoglienti rifugi, per conoscere ambiente, arte, cultura e tradizioni locali anche grazie a concerti, scatti fotografici, conferenze e letture, organizzati durante le soste. Il tour delle Grigne sarà, dunque, occasione preziosa per celebrare l’incontro con la natura, promuovendone eccellenze e unicità anche in vista di Expo 2015.

Il tour sarà a disposizione di quanti vorranno cimentarsi nel trekking, essendo possibile unirsi al gruppo dei viaggiatori montani, sia nei rifugi che durante il percorso. La speciale anteprima avrà luogo il 5 luglio con ritrovo presso il Comune di Lecco alla volta dei Piani dei Resinelli, lungo l’itinerario descritto da Silvio Saglio con letture di Luca Redaelli. Dopo la presentazione del Tour, la serata si concluderà incontrando i protagonisti della «Patagrigna», le spedizioni lecchesi in Patagonia.

Le location raggiunte nelle tappe successive saranno: i Piani dei Resinelli, il rifugio Riva, il rifugio Brioschi, il rifugio Rosalba e di nuovo Piani dei Resinelli. Si traccerà in questo modo un anello, entrando nel cuore di quel grande universo rappresentato dalle Grigne. “Non una cima, ma un mondo intero”, come sosteneva l’indimenticato Riccardo Cassin.

Il gran finale, previsto per domenica 13 luglio ai Piani dei Resinelli, sarà accompagnato da un evento eccezionale. In collaborazione con l’associazione Genti in viaggio, avrà luogo la nomina ufficiale ad Ambasciata del Terzo Paradiso ottenuta dal distretto culturale del Barro per le attività svolte da due anni a questa parte. A presentarla, Michelangelo Pistoletto, artista e ideatore del Terzo Paradiso, esempio di presidio e tutela di uno sviluppo territoriale sostenibile.

Dopo il primo Viaggio nell’estate 2013, quando la rivista Orobie guidò un gruppo di personaggi molto vario, una specie di “compagnia di giro” lungo il Sentiero delle Orobie che si snoda tra la natura intatta e i bellissimi panorami  della montagna bergamasca, il Tour delle Grigne é la seconda tappa di un progetto che si propone di per avvicinare un pubblico sempre più vasto alle montagne lombarde e al loro ambiente.

Per questa iniziativa Orobie è affiancata dai suoi sponsor istituzionali (Fondazione Credito Bergamasco, Italcementi Group, Sacbo e Oriocenter), ai quali si aggiungono il Cai nazionale con diverse sue sezioni (prime fra tutte quelle di Lecco, Bergamo e Milano), l’Unione bergamasca CAI, il Comune di Lecco, le Comunità montane del Lario orientale-Valle San Martino e della Valsassina, la Camera di commercio di Lecco, Confcommercio Lecco, il Collegio regionale delle Guide alpine lombarde e Sport Specialist.

 

 

Per i dettagli: www.orobie.it

 

 

 

UFFICIO STAMPA

 

Claudia Rota

Cell. 348 5100463

[email protected]

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La suggestiva arte pittorica di Giuseppe Santonocito esposta alle prestigiose mostre di “Spoleto Arte”

I suggestivi dipinti del maestro Giuseppe Santonocito sono stati inseriti nella prestigiosa esposizione delle mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager produttore Salvo Nugnes, che si terranno dal 27 Giugno al 24 Luglio, all’interno del rinomato Palazzo Leti Sansi, nel cuore del centro storico spoletino.

 

La ricca e variegata produzione di Santonocito attraversa un percorso di originale ricerca stilistica da autodidatta, che l’ha portato dapprima ad approcciare con passione lo studio degli illustri artisti dell’epoca rinascimentale, per poi approdare ad una dimensione espressiva di assoluta unicità ed esclusività, distaccandosi dal figurativo di matrice tradizionale e reinterpretando in chiave personalizzata la visione della realtà e del mondo circostante. La rielaborazione offre al fruitore un impatto emozionale davvero stimolante e coniuga il radicato talento innato alla volontà di farsi portavoce di messaggi subliminali di elevato spessore etico e sociale.

 

Santonocito, che è anche virtuoso poeta, esprime attraverso versi lirici di spiccata sensibilità le sue intense riflessioni esistenziali impresse sulle tele e scrive “Perché non andiamo fuori da queste fibre false?! Siamo troppo poveri per dare vita alla ricchezza. Puntiamo i nostri occhi verso la trasparenza dei nostri pensieri e colpendo gli specchi con le nostre pupille, vergogniamoci del nostro fare“.

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La società SoleVista Occhiali spicca come sponsor ufficiale a “Spoleto Arte”

La rinomata società leader nel settore “SoleVista Occhiali” spicca nella partnership commerciale alle attesissime mostre di “Spoleto Arte” curate dal Professor Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes, che si terranno dal 27 Giugno al 24 Luglio, nello storico contesto di Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato, centro nevralgico di Spoleto. Nel novero degli illustri personaggi in esposizione ci sono nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, Max Laudadio, José Dalì e molti altri artisti importanti del panorama attuale.

 

“SoleVista Occhiali” si pone come azienda ottica altamente specializzata, al passo con i tempi e le continue evoluzioni legate alla moda, alle nuove originali tendenze e alle più svariate ed eterogenee esigenze del mercato nazionale e internazionale. Offre qualità garantita, consolidata competenza in materia, ampia gamma di scelta per rispondere a qualunque specifica preferenza della corposa clientela, con un target di costi assai vantaggioso nel rapporto qualità-prezzo, che soddisfa anche l’elemento di competitività e concorrenzialità.

 

Un team di esperti professionisti, capitanati dal presidente Stefano Di Bella, è pronto a fornire un servizio studiato nei minimi dettagli e personalizzato al meglio. Il trattamento ad personam permette di diversificare la formula applicata e modularla, adeguandola volta per volta, per dare il massimo supporto ad ogni singolo cliente e soddisfarlo pienamente.

 

L’occhiale da indossare viene metaforicamente concepito in “Stile sartoriale” come fosse un abito perfettamente cucito addosso, con impeccabile funzionalità. Non a caso il motto aziendale testimonial è “Per vedere da un altro punto di vista” proprio per interpretare la finalità innovativa e non standardizzata dei prodotti proposti e l’azione progettuale e realizzativa ben mirata.

 

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Simbologia dell’arte funeraria del Cimitero Monumentale di Torino

CAUS: Tour Luglio 2014

Torino, giugno 2014 * * * Il Caus Centro Arti Umoristiche e Satiriche è un associazione culturale no profit, laica e apolitica, che da oltre 30 anni propone tour artistico-culturali nel capoluogo piemontese e nella regione. Il Caus vanta un calendario di ben 25 percorsi Tematici, legati alla scoperta della simbologia nei decori architettonici e nei monumenti. Tutti i tour, patrocinati dalla Città di Torino e dalla Provincia di Torino, sono visibili sul sito: www.caus.it, alla voce Torino/Piemonte Tours. Nel mese di Luglio il Caus arricchisce la propria ricerca con un tour integrativo e complementare, che intende raffrontare le simbologie sino ad ora trattate con quelle delle architetture funerarie del Cimitero Monumentale.

L’ingresso all’area cimiteriale è assolutamente gratuito.

Ogni tour del CAUS compreso in calendario, prevede un contributo d’euro 10,00 a persona, per la guida, che da diritto al tesseramento associativo valido per l’anno in corso. Tale quota, per ogni escursione, potrà essere scontata del 50% per i possessori delle tessere convenzionate, da esibire prima del tour: Carta Musei, Gran Tour, Teatro Stabile, AICE, Università Popolare di Torino, FITEL Piemonte, Biblioteca Civica e Biblioteca Nazionale di Torino.

Il tour nel Cimitero Monumentale si snoda attraverso varie aree tra viali e arcate, da quelle classiche alle moderne. Osserveremo l’evoluzione architettonica delle edicole e lo sviluppo dell’arte funeraria nei vari stili: neoclassico, liberty, eclettico, razionalista e contemporaneo.
La simbologia funeraria sarà vista e interpretata attraverso sculture, bassorilievi e mosaici di vetro, legno e bronzo, realizzati dai geniali maestri di ‘800 e ‘900, come Calandra, Reduzzi, Della Vedova, Rubino, Casanova, Betta, Canonica, Bistolfi, Ginotti. Una visita rapida sarà effettuata anche ad alcune tombe di noti personaggi che vissero ed operarono nel capoluogo piemontese, ad esempio Silvio Pellico, Edmondo De Amicis, Erminio Macario, Tamagno,ecc. Altrettanto veloce la visita all’ingresso dei sotterranei. Il tour sarà sempre condotto in modo simpatico, informale ed esaustivo, non utilizzando un linguaggio tecnico ed accademico, spesso compreso solo da esperti del settore. La visita, effettuata esclusivamente a piedi, è consigliata a persone che non hanno problemi di deambulazione.

Le visite proporranno itinerari diversi, nei quattro lunedì di Luglio, dalle 14.30 alle 17.00. Chi non può partecipare al tour nel giorno di lunedì, potrà usufruire di una visita straordinaria, fissata il giorno sabato 12 luglio, dalle ore 9.30 alle 12.00. Tale visita corrisponde esattamente a quanto descritto nel tour del primo lunedì di luglio – 07/07/2014.

Primo Lunedì di Luglio – 07/07/2014
Campo primitivo (Mezze Lune, area storica), quarta e quinta ampliazione, sesta ampliazione (Tempio Crematorio)

Secondo Lunedì di Luglio – 14/07/2014
Terza e sesta ampliazione.

Terzo Lunedì di Luglio – 21/07/2014
Prima e seconda ampliazione; settima ampliazione (campi israeliti – obbligo per tutti di usare un copricapo – e acattolico).

Quarto Lunedì di Luglio – 28/07/2014
Settima e ottava ampliazione (area nuova).

Le prenotazioni devono essere effettuate entro il sabato della settimana antecedente la visita, via mail, [email protected] o telefonando al numero 3396057369.

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L’artista della realtà utopica Eugenio Carmi presente a “Spoleto Arte”

Presenza eccelsa alle mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi, quella del geniale maestro astrattista Eugenio Carmi, che porterà alcune tra le sue più significative opere. Il prestigioso “Osservatorio sull’arte”, organizzato dal manager Salvo Nugnes di Promoter Arte, si terrà dal 27 Giugno al 24 Luglio 2014, presso lo storico Palazzo Leti Sansi, in via Arco di Druso 37, affacciato sulla suggestiva Piazza del Mercato e inaugurerà Venerdì 27 Giugno, alle ore 18.30.

 

Carmi è tra i maggiori esponenti dell’astrattismo italiano e la sua fama si è ampiamente consolidata in ambito internazionale. Ha ricevuto premi e riconoscimenti prestigiosi in tutto il mondo. Si autodefinisce “Fabbricante di immagini”. Nella multiforme ricerca sperimentale si è cimentato nella produzione di creazioni utilizzando tele e carte, ferro e acciaio saldati insieme. Ha realizzato anche cartelli antinfortunistici e segnali elettrici immaginari, specchi, vetrate e installazioni scultoree. L’espressione artistica accanto alla mente cosmopolita, fatta di rigore e coerenza, è in continua e graduale evoluzione.

 

Sul concetto di arte ha dichiarato “L’arte è quell’attività, tuttora sconosciuta, prodotta dal perfetto computer, che sta nel nostro cervello e che, a nostra insaputa, traduce l’inconscio in realtà. Forse è il desiderio del mito della bellezza, forse è il desiderio di un colloquio con il nostro Dio, forse è il desiderio di scoprire il mistero dell’Universo”.

 

Umberto Eco di lui ha scritto “Animale eminentemente urbano, Carmi parla polemicamente di una civiltà della visione e del rumore, che lo ossessiona, lo disturba e lo affascina. Un suo moralismo e una sua tendenza alla fuga campestre si combinano con una sorta di salutare ottimismo, per cui non riesce e non gioire delle sollecitazioni, che il paesaggio urbano, nella sua insopportabilità, gli propina quotidianamente. Diciamo, che egli ha raggiunto una sorta di equilibrio, ritraducendo il paesaggio esterno in una sorta di paesaggio personale, pacificato e sottratto alle contraddizioni, che lo generano”.

 

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Luigi Piccioni con il suo estro creativo in mostra a “Spoleto Arte”

Nella pregiata cornice delle mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes, saranno presenti le splendide creazioni del noto pittore spoletino Luigi Piccioni, che esporrà alcune tra le opere più originali e significative nel suo percorso di ricerca e sperimentazione stilistica.

“Spoleto Arte” si svolgerà dal 27 Giugno al 24 Luglio all’interno dell’elegante Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato, nel fulcro nevralgico del centro storico di Spoleto.

 

Piccioni vive e interpreta la cultura pittorica e la passione per l’arte con la radicata e vivace energia appartenente ai “Figli” dell’Umbria. È cresciuto e si è formato dapprima in un ambiente di stampo figurativo tipico di Spoleto, poi è entrato in contatto con l’ambito artistico romano degli anni settanta, approcciandone i canoni e le tematiche distintive.

 

Il suo racconto biografico è assimilabile a un romanzo narrato su tela, il suo modo di esprimere l’estro creativo e di concepire l’elaborazione dei dipinti suscita immediato coinvolgimento emozionale nel fruitore e trasmette un variegato universo interiore, traducendolo in visioni spettacolari, che sembrano rievocazioni di attimi e istanti di caos, che si sta evolvendo e trasformando gradualmente in una dimensione di cosmo armonioso, avvolto da bellezza pura e sublime.

 

Possiede l’innata e rara capacità di coloro, che sanno comprimere nel proprio intimo la sofferenza, i giorni di sole e quelli di buio per dare sfogo attraverso le rappresentazioni a quella forza cosmica prorompente, che solo chi è dotato di autentico talento e geniale intuito progettuale riesce a raffigurare e rielaborare, riproducendo immagini dal fascino intrigante, di magica atmosfera e intensa suggestione.

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Il mondo dell’Arte e del Design a portata di Click !

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  • 19 Giugno 2014

E’ nato il nuovo portale interamente dedicato al mondo dell’ Arte e del Design !

Ltwid.com è la Community degli amanti del Lusso dove migliaia di appassionati, collezionisti, professionisti di settore come designer, decoratori di interni e architetti possono trovare oggetti esclusivi e unici e mettersi in diretto contatto con i Galleristi più importanti del mondo.

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Nell’esclusivo complesso del Lido Nettuno di Anacapri grande attesa per la conferenza sull’arte di Vittorio Sgarbi

Il corposo calendario di importanti iniziative previste nell’esclusiva struttura del Lido Nettuno, che si trova nel cuore della splendida isola, in via Grotta Azzurra ad Anacapri, si arricchisce di un evento di forte prestigio, con la conferenza del noto critico Vittorio Sgarbi “Spoleto Arte – Da Pier Paolo Pasolini a Dario Fo”, prevista per Domenica 3 Agosto 2014, alle ore 21, che regalerà agli spettatori una coinvolgente lectio magistralis, affrontando un’eterogenea carrellata di interessanti argomenti e intavolando anche un vivace dibattito aperto con il pubblico. L’incontro è organizzato in collaborazione con il manager produttore Salvo Nugnes.

 

Sgarbi approfondirà la tematica delle Mostre di Spoleto Arte, da lui curate, che si svolgono, dal 27 giugno al 24 luglio, nello storico Palazzo Leti Sansi, con protagonisti nomi di spicco ed illustri esponenti del panorama attuale, tra cui il Premio Nobel Dario Fo, maestro indiscusso del teatro italiano e Pier Paolo Pasolini, il celebre regista visto tramite un incredibile reportage fotografico.

 

“Spoleto Arte” costituisce una sorta di osservatorio sull’arte attuale, voluto da Sgarbi, per onorare la memoria e celebrare il ricordo dell’esimio Giancarlo Menotti e per valorizzare al meglio le preziose creazioni esposte. Al riguardo Sgarbi afferma: “Spoleto Arte è un modo per dare continuità di prosecuzione alle numerose iniziative di rilievo già realizzate in questi anni nella famosa città umbra, considerata un riferimento primario e imprescindibile a livello artistico-culturale e un fondamentale contenitore per accogliere molteplici manifestazioni prestigiose“.

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La raffinata artista Grazia Massa esporrà i suoi quadri cromatici nelle sale dello storico Palazzo Leti Sansi, in occasione delle prestigiose mostre di Spoleto Arte

È prossimo l’inizio delle straordinarie mostre di “Spoleto Arte” curate dal professor Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes, previste dal 27 giugno al 24 luglio, all’interno dello storico palazzo Leti Sansi, situato in Piazza del Mercato, nel cuore di Spoleto. In esposizione anche le cromatiche geometrie pittoriche di Grazia Massa.

 

La Massa, fin da giovane età ha sentito l’esigenza di esprimere i suoi sentimenti attraverso l’arte. Le tematiche affrontate negli anni di formazione sono varie: paesaggi en plein air, nature morte, figurative con una particolare attenzione alla figura umana. Le tecniche usate sono varie: acquerello, olio, tempere, pigmenti vinilici, a fresco, gouaches, smalti. Successivamente passa all’astratto di matrice concettuale, dove esterna emozioni e sensazioni tramite il colore, dipingendo forme semplici, segni ed elementi della geometria, linee pulite ed essenziali.

 

Nei quadri si individuano percorsi, che si intrecciano, si fondono, si interrompono, cercano di uscire dagli spazi predefiniti, lasciando stupito e quasi attonito l’osservatore, che nel contempo è invogliato a cogliere nell’intricata tortuosità il proprio cammino esistenziale, talvolta bruscamente bloccato da forzature e costrizioni esterne. Queste rappresentazioni riconducono ad un piano di profonda realtà interiore, lasciando trapelare significati e messaggi rivolti al fruitore.

 

Connotazione qualitativa molto rilevante, delineabile nelle opere astratte, è la non ripetitività di se stessa, poiché l’artista rinnova ogni volta le componenti segniche e materiche delle sfumature e tonalità utilizzate con fantasiosa capacità di rigenerazione. Ogni raffigurazione non è un discorso finito e concluso a se’ stante, ma si ricongiunge ad una visione ampia e aperta, seppur contenuta in una concezione di unicità ed esclusività elaborativa e progettuale.

 

La pittrice commenta “le opere della mia ricerca artistica sono un transito, un passaggio. Ogni fruitore può cercare di scoprire il proprio percorso di vita, avvicinarsi ai quadri e attraverso un’osservazione partecipe e consapevole, può individuare il suo percorso più congeniale, sintonizzandosi sui pensieri e con lo sguardo seguendo la strada, sulla sequenza virtuale immaginaria, che risulta più vicina e affine al suo modo di essere, all’ego introspettivo più intimo. In sintesi, questo è il processo, che mi ha stimolato nell’approccio all’astrattismo e che desidero condividere”.

 

Prosegue sottolineando “quali e quanti percorsi riusciamo a compiere nella nostra esistenza? Quante volte abbiamo sbagliato strada o direzione e abbiamo dovuto cambiare direzione e orientamento, per poterci ritrovare in pace con noi stessi? Non c’è vita, che non sia tortuosamente vissuta e, che non abbia dato l’opportunità di creare occasioni e tappe -nodali- che hanno segnato per sempre il nostro cammino. Con i miei lavori desidero focalizzare l’essenza primaria del nostro vivere, affinchè ne comprendiamo l’importanza e l’incidenza sostanziale, con sensibile e ispirata propensione”.

 

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