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Roma: Iniziativa benefico solidale presso il Carcere di Rebibbia con Padre Enzo Fortunato e il manager Salvo Nugnes

Importante appuntamento culturale a scopo benefico solidale presso l’Istituto Penitenziario Femminile di Rebibbia a Roma, all’interno del Liceo Artistico E. Rossi, con protagonista Padre Enzo Fortunato, responsabile della sala stampa del Sacro Convento di Assisi e noto volto televisivo, che in data Venerdì 7 Novembre 2014, presenterà il suo libro di recente pubblicazione intitolato “Vado da Francesco” (Mondadori). Ad affiancarlo per l’occasione in qualità di relatore sarà il manager produttore Salvo Nugnes.

 

Sulle tematiche affrontate Padre Enzo spiega: “Il testo contiene dei racconti sulla ricerca di Dio. Si narra di uomini e donne, poveri e potenti, che visitano Assisi attratti dalla sua bellezza artistica e dalla corposa tradizione culturale, ma che poi in quel frangente riscoprono la spiritualità, che talvolta è rimasta sepolta dalle vicende dell’esistenza quotidiana“.

 

E prosegue sottolineando: “Questo libro nasce dalla consapevolezza di fare emergere la tensione spirituale presente in ogni uomo. Ci siamo accorti, accogliendo diversi pellegrini, non solo i vip e i personaggi famosi, ma anche gli uomini attratti dalla cultura, dall’arte e coloro che sono attratti dalla figura di San Francesco, che in tutti c’è questo grande desiderio di spiritualità. La cosa più bella è vedere quando arrivano i pellegrini ad Assisi, prima ancora dei pellegrini i turisti, che vengono solo per il patrimonio artistico culturale. Il mio intento è stato quello di -verbalizzare- quasi come un amanuense, questa tensione spirituale in modo che l’uomo di oggi potesse soffermarsi, riflettere e anche meditare su questo grande tesoro, che a volte è sepolto da tante cose e non emerge“.

 

Padre Enzo, che è anche Direttore degli editoriali della rivista “San Francesco Patrono D’Italia” dice: “Non esiste strada più solenne della vita di tutti i giorni per ridare bellezza alla nostra umanità, attraverso sani pensieri, nobili gesti e soprattutto una fede colorata di amabilità francescana. La vera rivoluzione antropologica non avviene fuori di noi, ma dentro di noi attraverso un percorso, che ci permette di essere uomini fraterni o come direbbe San Francesco uomini amabili. Un volto riverso verso Dio è necessariamente un volto rivolto verso un fratello“.

 

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Giovanni Gelmetti festeggia il compleanno assieme a Paolo Limiti, Francesco Alberoni, l’inviato di Striscia Max Laudadio e il manager dei vip Salvo Nugnes

Lunedì 1 Aprile 2014, si è tenuta la grande festa di compleanno del dinamico imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti, ideatore della Giax Tower, il grattacielo di moda a Milano, presso il Ristorante Da Berti, ubicato nello splendido capoluogo lombardo. Un ricco parterre di grandi amici, composto da numerosi personaggi noti del modo della cultura e dello spettacolo, hanno festeggiato Gelmetti, tra cui il noto manager Salvo Nugnes, il mitico Paolo Limiti, l’inviato storico di Striscia la Notizia Max Laudadio, il sociologo di fama internazionale Francesco Alberoni e il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi Padre Enzo Fortunato, oltre ai calorosi auguri telefonici ricevuti da personalità del calibro del Principe Alberto, Amanda Lear, Dalila Di Lazzaro, Alba Parietti e Silvana Giacobini, che tenevano particolarmente a far sentire la loro presenza al brillante imprenditore.

 

Giovanni Gelmetti tra le sue tante imprese, attualmente ha costruito nel cuore di Milano la Giax Tower, un palazzo ecosostenibile alto più 100 m, che mostra lo splendido skyline della città e in vendita a prezzi straordinari.

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Le parole di Padre Enzo Fortunato su “Vado da Francesco”, il suo nuovo libro

Intervistato Padre Enzo Fortunato, direttore della Rivista San Francesco d’Assisi, riguardo la sua ultima pubblicazione “Vado da Francesco” edito da Mondadori. In questo emozionante libro sono raccolti e raccontati numerose visite ufficiali ed incontri riservati, vissuti da personaggi famosi o da semplici donne, uomini e ragazzi arrivati fino alla soglia della Basilica di San Francesco per placare la loro ansia e cercare risposte non effimere ai loro interrogativi sul vivere.

1) Padre Fortunato ci racconta quali tematiche affronta nel suo nuovo libro?
Il tema principale è la tensione spirituale di Dio presente in ogni uomo, questa è la grande consapevolezza che emerge dagli uomini e le donne credenti e non credenti che hanno incontrato San Francesco, da questa tensione spirituale emergono tre stelle: la prima è quella del dialogo, pensando anche agli incontri che i Papi hanno vissuto in Assisi con i leader religiosi, la seconda è l’incontro, ove pensieri, parole e speranze si intersecano tra di loro divenendo di fatto crocevia, ove realtà e persone differenti si abbracciano e le mani si uniscono in un segno di pace e di operosità comune.  Questo incontro ci ricorda la celebre affermazione di John Donne “Nessun uomo è un’Isola completo in se, ciascuno di noi fa parte di un continente, è un pezzo di terra ferma”. E infine la terza stella, il cammino che descrive gli antichi pellegrinaggi verso i santuari che custodivano i corpi degli Apostoli e dei martiri.

2) Una riflessione su Papa Francesco e Giovanni XXIII?
Il volume si apre con Giovanni XXIII e si chiude con Papa Francesco, due Papi che si sono rifatti a San Francesco in maniera diversa. Giovanni XXIII era terziario francescano, Papa Francesco invece ha scelto proprio di farsi chiamare con il nome del Santo. L’uno e l’altro hanno tracciato sfaccettature diverse di uno stesso prisma. Giovanni XXIII ha parlato di Francesco come modello “del vivere bene”; Bergoglio, invece, ha accolto le istanze programmatiche del Santo di Assisi: “E’ per me l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato“.

4) Ci spiega cosa intende per comunicazione sull’esempio di San Francesco?
Era desiderio di San Francesco la possibilità di interagire e coesistere con tutti, un uomo accanto all’altro. La Chiesa è chiamata a partecipare nel mondo della comunicazione perché di essa fa parte l’uomo e dove c’è l’uomo c’è la Chiesa. Con quale stile? Con quale metodo? Le risposte le trovo sintetizzate profondamente nel discorso di Papa Benedetto XVI dell’8 dicembre 2009: «Quanto abbiamo bisogno di questa bella notizia! Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci  diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, per ché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono. Per questo la città ha bisogno di Maria, che con la sua presenza ci parla di Dio, ci ricorda la vittoria della Grazia sul peccato, e ci induce a sperare anche nelle situazioni umanamente più difficili».
5) Abbiamo avuto notizia di una sua intervista fatta ad Adriano Celentano. Cosa ha detto il noto cantante riguardo il Pontefice?
Celentano durante l’intervista ha affermato, quasi commosso, che si emoziona ogni volta che Papa Francesco parla di Gesù, “avverto due sensazioni fra di loro contrastanti: da un parte la gioia insaziabile di ascoltare qualunque cosa delle meravigliose gesta di Gesù, dall’altra una sorta di nostalgico dolore quasi come se Gesù l’avessero crocifisso ieri sera e io non avessi fatto in tempo ad incontrarlo prima“. Inoltre ha definito Papa Francesco come un’autentica svolta, sottolineando che credenti e non credenti ne sono attratti e le chiese si riempiono anche grazie a lui.

6) “Vado da Francesco” è la storia di uomini noti e di tanti invisibili, perché questa scelta?
Uno dei principi della filosofia francescana è “nulla è grande di fronte a Dio, ma tutto ugualmente degno“. Proprio da qui la mia scelta di includere nel racconto personaggi noti e non.

7) Qual è la storia, l’incontro che più l’ha colpita?
La storia di un signore che accompagnava la moglie paralizzata immobile sulla sedia a rotelle. Sul volto sprigionava un sorriso, che lasciava trasparire la grande speranza che era in lui, quasi come se  la sofferenza avesse impresso sul suo viso i tratti della bontà, tratti che difficilmente si dimenticano e facilmente segnano le nostre esistenze, facendole diventare più profumate, perché è il dono di sé agli altri che rende la vita bella.

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Alta qualità del nuovo olio biologico Casalino

il nuovo olio biologico Casalino
Il nuovo olio extravergine di oliva da coltivazione biologica dell’Antica Tenuta Il Casalino, prodotto dall’omonina azienda assisana durante l’ultima molitura, avvenuta durante lo scorso autunno, conferma la propria vocazione all’alta qualità.
Curato scrupolosamente in base ai parametri biologici ufficiali, il nuovo olio biologico Casalino sta già riscuotendo un significativo apprezzamento da parte dei consumatori: in modo particolare, è l’elevata affidabilità e tipicità del prodotto ad attirare sempre più gli amanti del life style ricercato a tavola.
Dopo la grande cura dedicata giornalmente alle nostre coltivazioni“, dichiara Mirco Ragni, responsabile commerciale dell’azienda umbra, “seguita dalle operazioni di raccolta, cernita, pesatura, stoccaggio, lavaggio e molitura, siamo particolarmente soddisfatti del prodotto ottenuto e che proponiamo ai nostri clienti, dal momento che il nostro nuovo olio biologico ha superato il già importante alto livello qualitativo raggiunto in passato“.
Osservare tutte le operazioni relative alla produzione dell’olio extravergine di oliva da coltivazione biologica dell’Antica Tenuta Il Casalino rappresenta uno dei più importanti esempi della elevata capacità del Made in Italy alimentare: il sapore fruttato, delicato e armonico fanno del prodotto un vero e proprio valore aggiunto per la tavola.
Ed è la molitura a rappresentare una ulteriore garanzia di qualità e di affidabilità: avviene sfruttando il sistema della linea continua, che permette di tenere efficacemente sotto controllo la qualità dell’olio, potendo intervenire nell’importante fase di estrazione, controllando la temperatura e la quantità dell’acqua.
Ma non solo“, sottolinea Mirco Ragni, “si tratta di un metodo che fa evitare qualsiasi tipo di contatto con altri olii, consentendo ogni volta il lavaggio accurato del macchinario“.

Ufficio Stampa Olio Biologico Casalino

Marco Mancinelli – [email protected] 
http://www.tenutailcasalino.com/ (sito web aziendale)
http://oliobiologicocasalino.wordpress.com (blog aziendale)
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Natale con Alessandro Scarlatti – Due Cantate di Natale a cura di ARS ET LABOR

Natale con Alessandro Scarlatti

 

 

Il Gruppo Strumentale ARS ET LABOR insieme al soprano Antonia Sfrangeu sarà ospitato per cinque concerti nelle città dell’Umbria: Todi, Assisi, Perugia, Spello e Montefalco. In programma due Cantate di Natale di Alessandro Scarlatti.

Queste due Cantate pastorali illustrano il mondo dell’Arcadia e sono un sublime esempio di quella purezza di stile che Scarlatti ha sempre mantenuto rifuggendo inutili e pomposi barocchismi.
La voce umana è posta in continuo dialogo con gli strumenti e viene usata dal compositore non come unica solista sovrana, bensì come parte di un complesso intreccio polifonico atto a dipingere con intima commozione gli stati d’animo dei pastori all’annuncio della nascita di Gesù.

La cantata Non so, qual più m’ingombra, di carattere riflessivo, è un viaggio di consapevolizzazione dell’affetto e del pensiero, una graduale rivelazione attraverso gli affetti dipinti dalla meravigliosa strumentazione di Scarlatti; dopo un’introduzione strumentale, in primo recitativo il narratore-pastore esprime gioia e stupore mentre descrive la trasformazione della natura che da aspra e fredda diventa rigogliosa e vivace. Segue un’aria che dipinge la felicità dell’animo e la pace che “alletta e tanto piace”, preannunciando la rivelazione della nascita di Gesù che prenderà corpo col secondo recitativo e la seconda e ultima aria pastorale.

La cantata Oh, di Betlemme altera povertà venturosa inizia con un’introduzione strumentale per continuare con un primo recitativo rivolto a Betlemme fortunata per essere stata scelta per accogliere la nascita di Dio; segue la prima aria sulla nascita di Gesù. Il secondo recitativo e la seconda aria sono incentrati sul bambino Gesù innocente nato per salvare la “humanità cadente” e per sciogliere le nostre catene. L’ultima aria, introdotta da un recitativo rivolto ai pastori, ci mette a parte di una bellissima rivelazione: proprio ai pastori è dato vedere per primi Gesù in quanto nasce per farsi “di Dio l’Agnello”.

Musicisti: Antonia Sfrangeu – soprano, Sara Gianfriddo, Christa Bützberger – violini, Luca Corda – viola, Héloïse Piolat – violoncello, Marina Rossi – spinetta.
Per maggiori informazioni sul Progetto Alessandro Scarlatti visitate il sito www.arsetlabor.eu.
I concerti avranno luogo a Todi nella Cattedrale domenica 18 dicembre alle ore 18, ad Assisi nella Chiesa di Santa Maria Maggiore mercoledì 21 dicembre alle ore 18:30, a Perugia nella Chiesa di San Filippo Neri sabato 24 dicembre alle ore 23, a Spello nella Chiesa di Sant’Andrea lunedì 26 dicembre alle ore 17 e a Montefalco nel Museo di San Francesco domenica 1 gennaio 2012 sempre alle ore 17. L’ingresso è libero.
Info: 328.825.89.44.

Questi concerti fanno parte del Progetto Alessandro Scarlatti: un progetto di studio e di ricerca a lungo termine intorno all’opera del più grande compositore italiano, avviato dall’Associazione ARS ET LABOR in occasione del 350° anniversario della sua nascita. Il progetto coinvolge giovani e giovanissimi cantanti e strumentisti italiani e stranieri col preciso intento di recuperare, con l’ausilio della fenomenologia, l’estetica proposta dall’Accademia dell’Arcadia, della quale Scarlatti fece parte, tra i pochissimi musicisti accolti in tale cerchia di intellettuali aristocratici.

ARS ET LABOR, che da oltre 10 anni si occupa della formazione professionale di musicisti provenienti da tutto il mondo, ha realizzato a partire dal 2009 concerti con musiche di Alessandro Scarlatti in tutta Italia: a Vicenza l’oratorio Il Primo Omicidio, a Perugia e Assisi la Passio D.N. Jesu Christi secundum Joannem, a Perugia, Assisi, Firenze e Varese le due Cantate di Natale che sentiremo quest’anno in Umbria, oltre a concerti con cantate profane ed estratti dall’opera Il Pompeo.

I concerti si svolgono sotto il patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Fondazione PerugiAssisi 2019 e con il contributo dei Comuni di Assisi, Montefalco, Todi e Spello, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, di Banca Marche e della Fabbriceria della Cattedrale di Todi.

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Diego Antolini Viene Nominato Ambasciatore di Pace nel Mondo da Assisi for Peace TV

Il Prof. Augusto Ancillotti, noto linguista e famoso per aver scoperto e tradotto le Tavole di Gubbio, ha annunciato in
conferenza stampa la nomina di Diego Antolini come Ambasciatore di Pace nel Mondo, una carica delicata e ufficiale che
apre di fatto la missione internazionale di Assisi for Peace TV, quella cioe' di comunicare i principi del vero
Francesco al mondo, e di costruire un network planetario di informazione e azione sul tema della Pace, del dialogo
interculturale, e dell' Amore universale tra popoli della Terra.

Il Presidente ha specificato che Diego Antolini "rappresentera' ufficialmente Assisi for Peace TV in ogni luogo della
Terra, comunicando ai soggetti, alle istituzioni pubbliche e private, e ad ogni gruppo culturarle e sociale, il nostro
invito a unirsi al lavoro che Assisi for Peace TV sta portando avanti, quello della divulgazione dei principi
Francescani come mezzo per una migliore convivenza civile tra popoli, e per il raggiungimento di una pace universale e
duratura"
Diego Antolini (a sinistra) con il Presidente di AfPtv Prof. Ancillotti







Come primo atto ufficiale, l'Ambasciatore ha letto la lettera tradotta che Charlene Imperatrice ha inviato all'
attenzione dei Presidenti Provinciali
e dei Sindaci delle citta' Umbre coinvolte nel Sentiero Francescano.
Una lettera passionale, che descrive perfettamente la visione di Charlene del suo Giardino di Pace, e di come esso
si inserisca perfettamente all'interno del progetto di Assisi for Peace TV.
La conferenza stampa si conclude con la d
omanda del giornalista Elioclero Bertoldi al Presidente Ancillotti: come si

inserisce un Giardino di Pace in una terra, l'Umbria, dalle forti connotazioni spirituali e religiose.
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DIEGO ANTOLINI INTERVIENE DALLA WEBTV PLANETARIA DI ASSISI FOR PEACE TV

Diego Antolini ha recentemente parlato dalla WebTV Planetaria del sito di Assisi for Peace TV circa la miniserie
“La Missione di Francesco” che ha scritto per il circuito di internet e per quello televisivo.
La distribuzione del documentario, ha sottolineato Diego, e’ cruciale per la realizzazione di un progetto piu’ ampio,
che coinvolge lo sviluppo dell’Area Francescana in Umbria, e la creazione del primo Giardino di Pace nel mondo.
Il Sentiero Francescano, che si esende lungo il territorio Umbro da Spoleto (citta’ dove Francesco fu per la prima
volta toccato dalla sua missione spirituale) fino al Monte Verna (luogo della sua ultima visione, quella del Serafino),
passando per Assisi, Valfabbrica, e Gubbio.
E’ a Valfabbrica, un paese che sorge sulla cresta di dolci colline, che Francesco fuggi’ dopo aver abbandonato la sua
famiglia e le sue ricchezze; e sara’ a Valfabbrica che sorgera’ il primo Giardino di Pace del mondo.
Charlene Imperatrice, la donna che e’ dietro il concetto dei Giardini, ha incontrato Diego pochi mesi fa nel Nevada,
e i due hanno trovato un’immediata affinita’ nella loro visione di Pace, di dialogo tra le Nazioni, e dello sviluppo
di una cultura di rispetto e comprensione per le culture e le religioni del mondo.
Queste sono le fondamenta del progetto che Diego ha introdotto dalla WebTV Planetaria, un sistema di network
comunicativo per divulgare i principi chiave di una rinascita della coscienza spirituale e sociale dell’uomo voluta
per iniziativa del Presidente Onorario di Assisi for Peace TV, dott. Gianmario Gubbiotti.
Diego Sta lavorando in parallelo con il regista Stefano Torrese per preparare le riprese de “La Missione di Francesco”,
e con Charlene per rendere la sua visione dei Giardini di Pace una realta’ tangibile.
In un secondo intervento, Diego ha precisato che sono con una collaborazione di piu’ persone, unite da una stessa visione
del messaggio di pace e del dialogo aperto, si puo’ realizzare un tale progetto con successo.
In particolare, sono stati chiamate in causa le comunita’ Italo-Americane di San Francisco, Santa Barbara, New York,
e Chicago, con un appello a dare qualsiasi tipo di supporto, da un’ideale collaborazione a un concreto aiuto economico.
“In questi tempi oscuri – ha detto Diego – ci sono persone che portano la luce. Abbiamo bisogno loro, abbiamo bisogno di
voi, per rendere la nostra visione vera e concreta, e cambiare il mondo”
Si attendono altri interventi sulla WebTV Planetaria di assisiforpeacetv.com

Diego Antolini ha recentemente parlato dalla WebTV Planetaria del sito di Assisi for Peace TV circa la miniserie”La Missione di Francesco” che ha scritto per il circuito di internet e per quello televisivo.La distribuzione del documentario, ha sottolineato Diego, e’ cruciale per la realizzazione di un progetto piu’ ampio, che coinvolge lo sviluppo dell’Area Francescana in Umbria, e la creazione del primo Giardino di Pace nel mondo.
Il Sentiero Francescano, che si esende lungo il territorio Umbro da Spoleto (citta’ dove Francesco fu per la primavolta toccato dalla sua missione spirituale) fino al Monte Verna (luogo della sua ultima visione, quella del Serafino), passando per Assisi, Valfabbrica, e Gubbio.E’ a Valfabbrica, un paese che sorge sulla cresta di dolci colline, che Francesco fuggi’ dopo aver abbandonato la suafamiglia e le sue ricchezze; e sara’ a Valfabbrica che sorgera’ il primo Giardino di Pace del mondo.
Charlene Imperatrice, la donna che e’ dietro il concetto dei Giardini, ha incontrato Diego pochi mesi fa nel Nevada,e i due hanno trovato un’immediata affinita’ nella loro visione di Pace, di dialogo tra le Nazioni, e dello sviluppodi una cultura di rispetto e comprensione per le culture e le religioni del mondo.Queste sono le fondamenta del progetto che Diego ha introdotto dalla WebTV Planetaria, un sistema di networkcomunicativo per divulgare i principi chiave di una rinascita della coscienza spirituale e sociale dell’uomo voluta per iniziativa del Presidente Onorario di Assisi for Peace TV, dott. Gianmario Gubbiotti.
Diego Sta lavorando in parallelo con il regista Stefano Torrese per preparare le riprese de “La Missione di Francesco”, e con Charlene per rendere la sua visione dei Giardini di Pace una realta’ tangibile.
In un secondo intervento, Diego ha precisato che sono con una collaborazione di piu’ persone, unite da una stessa visionedel messaggio di pace e del dialogo aperto, si puo’ realizzare un tale progetto con successo.In particolare, sono stati chiamate in causa le comunita’ Italo-Americane di San Francisco, Santa Barbara, New York, e Chicago, con un appello a dare qualsiasi tipo di supporto, da un’ideale collaborazione a un concreto aiuto economico.
“In questi tempi oscuri – ha detto Diego – ci sono persone che portano la luce. Abbiamo bisogno loro, abbiamo bisogno divoi, per rendere la nostra visione vera e concreta, e cambiare il mondo”
Si attendono altri interventi sulla WebTV Planetaria di assisiforpeacetv.com

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Assisi : Scoprire la Cittadina

Assisi : Notizie e Curiosità.

Meravigliosa cittadina del centro dell’Umbria, Assisi è un paesino della provincia di Perugia famoso in particolar modo per essere il luogo della nascita di a San Francesco e Santa Chiara.

Il borgo è indiscutibilmente uno dei più soprendenti dell’Umbria, noto sia per quanto riguarda il turismo religioso che per quello storico-architettonico, data la ricchezza di edifici sacri e monumenti.

Numerosi sono i edifici che si trovano nella parte centrale della cittadina di Assisi e che meriteranno una scoperta, in modo particolare : Chiesa di Santa Maria Maggiore, Palazzo dei Priori e Museo Civico.

Assisi rappresenta sicuramente una delle principali destinazioni turistiche, località di pellegrinaggi spirituali e destinati alla scoperta delle bellezze architettoniche nel borgo custodite.

Passeggiare tra le vie del centro storico di Assisi significherà scoprire la storia del paesino, gli eventi, la storia, ma anche scoprire le usi enogastronomiche e tanto altro…

Una vacanza nella incantevole cittadina di Assisi sarà l’occasione ideale per scoprire la magia della regione umbria ed apprezzare il fascino di questo territorio puro ed incontaminato, i monumenti antichi, le chiese e le architetture che risalgono ad epoche storiche differenti, testimonianza reale e tangibile della storia antica del paese.

Sarà un’esperienza sicuramente indimenticabile, occasione imperdibile per vivere la bellezza di una cittadina dell’Umbria.

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Ròseo Hotel Assisi registra un inizio 2011 veramente straordinario!

Il Ròseo Hotel Assisi, pur non avendo ancora superato il primo anno di attività, a gennaio 2011 ha già raggiunto il quorum delle presenze rispetto alla precedente stagione 2010.

Ciò dimostra che tour operators e clienti individuali hanno risposto più che positivamente alla qualità dei servizi offerti confermando la loro fiducia. E’ previsto pertanto un incremento di presenze per la stagione 2011 pari al 30-40%.

Anche le altre strutture della Ròseo Hotels registrano risultati straordinari:

“E’ il risultato straordinario di un lavoro quotidiano e professionalmente qualificato svolto in ogni singolo reparto della nostra Azienda – afferma il proprietario ed Amministratore Unico Dr. Giovanni Ròseo – E’ la giusta ricompensa per i costanti sacrifici volti ad un miglioramento continuo che i nostri clienti chiedono e che noi ricerchiamo con grande determinazione e volontà. La soddisfazione, tuttavia, deve lasciare il posto alla voglia di migliorare la nostra offerta turistica. Occorre ristrutturare le aziende ricettive, trasformare le vecchie mentalità, promuovere le idee vincenti, i progetti, le evoluzioni tecnologiche per presentare un Paese nuovo. Occorre costruire spazi nuovi per le famiglie e per i bambini: sono e saranno lo spirito trainante della futura economia turistica del nostro Paese. Oltre all’offerta artistico-culturale-religiosa già presente nel territorio, saranno un ulteriore punto di forza per la futura economia turistica della città di Assisi.”

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Assisi, Festival Internazionale per la Pace 2010

L’Assisi Festival edizione 2010, organizzato dall’Associazione Culturale “United Artists for Peace”, in collaborazione con il Comune di Assisi, quest’anno si terrà dal 14 al 21 Settembre. La manifestazione, che comprende il XV Festival Internazionale per la Pace e il X Weekend Ecologico, si avvale di numerosi riconoscimenti, tra i quali l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e il Patrocinio di numerosi Ministeri. Il Festival si propone di promuovere la cultura della pace, della cooperazione internazionale e dell’educazione ambientale e alimentare attraverso seminari, tavole rotonde, mostre di arte visiva e concerti serali di alto livello artistico-culturale nella città di Assisi, testimonial mondiale del dialogo e della fratellanza tra i popoli. Come nelle precedenti edizioni, la musica verrà presentata nei vari generi, dal classico all’etnico e al jazz, con artisti nazionali e internazionali accomunati dalla condivisione dei valori di Pace, Solidarietà ed Ecologia. L’edizione 2010 si aprirà Martedì 14 Settembre, con la mostra fotografica multimediale “Musica, Pace e Ambiente”, itinerario artistico-culturale del Festival Internazionale per la Pace, in occasione del XV anniversario. Il Festival si inaugurerà Mercoledì 15 Settembre con un concerto classico dell’ensemble d’archi internazionale Trio Broz, dedicato a Johann Sebastian Bach. Venerdì 17 Settembre è previsto il concerto etnico “Global Arts Around the World” con la partecipazione di Gabin Dabiré – Burkina Faso e Rashmi Bhatt – India, che presenteranno composizioni originali ispirate a sonorità tradizionali africane. Sabato 18 Settembre è in programma il concerto “World Jazz for Peace”, con l’esibizione dello straordinario duo Belinda Riquelme e Amedeo Nicoletti, artisti che proporranno brani di musica afrocubana e brasiliana con influenze jazzistiche. Anche quest’anno, l’Assisi Festival focalizzerà l’attenzione sulla celebrazione del 21 Settembre, IDP – United Nations International Day of Peace, Giornata mondiale dedicata alla Pace in cui l’ONU invita tutte le nazioni e i popoli a fermare le guerre e ogni forma di ostilità. Nella mattina, verrà realizzato il V convegno “Pace, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale”, in sintonia con la proclamazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, del 2010 quale “Anno Internazionale per l’avvicinamento delle culture”. Alle ore 12.00, in occasione della “Peace Bell special ceremony” delle Nazioni Unite, in cui il Segretario Generale Ban Ki-moon suonerà la Campana della Pace, per inaugurare a New York la Giornata mondiale della Pace, anche in questa edizione, ad Assisi verrà suonata la campana della torre del Palazzo Capitano del Popolo, sede dell’Ufficio per il Sostegno alle Nazioni Unite e della Biblioteca depositaria dei documenti dell’Onu. A conclusione della giornata, avrà luogo il “Concerto straordinario per la Pace e l’Ambiente”; nella prima parte è previsto un recital pianistico dedicato a Frederic Chopin, in occasione della celebrazione del bicentenario della nascita del musicista, con l’esibizione della pianista Donatella Carlotti. Ospite speciale della serata Vittorio Nocenzi, leader storico e fondatore della band “Banco del Mutuo Soccorso” al quale verrà conferito il premio “Artista per la Pace 2010” per il suo notevole impegno sociale e umanitario. Nell’ambito dell’Assisi Festival, si terrà la X edizione del Weekend Ecologico, evento che promuove l’educazione ambientale e alimentare in un’ottica di sviluppo sostenibile. Ai seminari, previsti nelle mattine di Venerdì 17 e Sabato 18 Settembre, parteciperanno delegazioni di studenti degli Istituti Scolastici della Regione, al fine di proporre stili di vita salutari, promuovere corrette abitudini alimentari e sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. Tra gli argomenti che verranno affrontati: “Etica ambientale e sostenibilità”, “Biodiversità e cambiamenti climatici” (2010: Anno Internazionale della Biodiversità), “Alimentazione, prevenzione e salute”, “Qualità e sicurezza degli alimenti in Europa”. Tra le iniziative collaterali finalizzate alla salute pubblica, è in programma l’allestimento di stand espositivi di prodotti tipici e biologici del territorio. Il Weekend Ecologico si avvale del supporto di un Comitato Scientifico presieduto dal Prof. Vittorio Silano, presidente della Commissione Scientifica Europea EFSA – European Food Safety Authority, oltre che della collaborazione di esperti, ricercatori e docenti universitari. La manifestazione si concluderà con la IX edizione della “Passeggiata Ecologica” sul Monte Subasio, evento finalizzato alla difesa dell’ambiente, alla valorizzazione del territorio e alla promozione dell’attività fisica, con la partecipazione di numerose associazioni sportive e ambientaliste.

United Artists for Peace

Via XX Settembre, 92/d

06124  Perugia (PG)

Tel. 075 5720066

Fax 075 5717481

http://www.peacefestival.com

[email protected]

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Norcia, una delle più belle cittadine del centro italia

Norcia, è celebre per aver dato i natali, nel 480, a due delle figure più importanti nella storia della Chiesa cattolica: San Benedetto e la sua gemella Santa Scolastica. La cittadina è distesa nella piana di Santa Scolastica ed ha origini antichissime e può gareggiare turisticamente con i giganti vicini del centro Italia quali il Lago di Bolsena, il Lago Trasimeno o il bellissimo comune di Cascia.

Tutti i monumenti più importanti sono concentrati attorno al cuore della città: Piazza San Benedetto.

Uno di questi è senza dubbio la chiesa di San Benedetto, edificata sopra la casa natale dei santi gemelli in Norcia. La chiesa risale alla fine del XIV secolo ma già nel VI secolo vi fu edificato un tempio. La facciata è abbellita da un portale, recante ai lati le statue dei due santi e un rosone. Diverse opere d’arte sono custodite nel suo interno dalla pianta a croce latina. La cripta fu realizzata utilizzando un’antica costruzione romana preesistente.

Accanto alla rocca della Castellina è possibile ammirare il Duomo di Norcia, dedicato a Santa Maria Argentea e costruito nel 1560, dopo che la chiesa originaria dedicata alla santa fu abbattuta per far spazio alla Castellina. Della chiesa ci rimane il portale laterale, in stile gotico-rinascimentale.

Poco distante dal Duomo, in via Battisti, è la chiesa di San Francesco, risalente al XIV secolo.

Per finire, non può mancare una visita alla singolare costruzione sita in via Umberto: l’Edicola. L’Edicola è una cappelletta votiva, costruita nel 1354 prendendo a modello i tempietti funebri di epoca romana.

Lasciando la città di Norcia, incamminandosi lungo la tortuosa via che dalla città porta a Visso, tra suggestivi panorami montuosi di indicibile bellezza, troviamo i piani di Castelluccio, uno dei più grandi bacini corsici chiusi di tutta Italia.

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Assisi Festival 2009, 14 – 21 Settembre

L’Assisi Festival edizione 2009 è organizzato dall’Associazione Culturale “United Artists for Peace”, in collaborazione con il Comune di Assisi.
La manifestazione comprende il XIV Festival Internazionale per la Pace e il IX Weekend Ecologico, eventi di alta importanza socio-culturale, come sottolineato dal riconoscimento dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nonché dal Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato e della Camera dei Deputati, oltre quello di numerosi Ministeri.
Il Festival si svolgerà dal 14 al 21 Settembre ad Assisi, città gioiello dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, non unicamente per la bellezza e l’importanza del paesaggio e dell’architettura, ma anche per il forte messaggio di pace e tolleranza universali che da San Francesco in poi non ha smesso di incarnare. Da non dimenticare, inoltre, l’alto compito che la città è stata chiamata a svolgere: dal 1999, Assisi è “Biblioteca depositaria”di tutti i documenti dell’ONU.
La Manifestazione si fa carico di diffondere la cultura della Pace, della Cooperazione Internazionale e dell’educazione ambientale e alimentare, attraverso convegni e tavole rotonde, come attraverso l’arte e la musica, linguaggi universali e da sempre veicolo privilegiato per la comunicazione interculturale.
Per l’apertura, che avverrà Lunedì 14 Settembre, è prevista l’inaugurazione dell’installazione multimediale “L’impegno di conoscersi” dell’artista Franco Picciafoco, da sempre impegnato nella ricerca interiore attraverso l’arte della fotografia e la sperimentazione di nuove tecniche.
Durante la serata avverrà la proiezione video “Il profumo del Tulipano Rosso” – Un viaggio alla conoscenza dal Marocco – realizzato da Michela Meloni e Paolo Paoloni, che da anni si dedicano alla fotografia artistica, e, durante l’intervallo, i presenti potranno partecipare alla Cerimonia del Tè, tenuta da Mustapha El Azzab, Presidente della Comunità Marocchina Umbra.
Mercoledì 16 Settembre, in occasione della serata Guitar Night, Paolo Giordano, già premio InSound come miglior chitarrista acustico italiano, si esibirà in un concerto dal vivo nella Sala della Conciliazione del Palazzo Comunale di Assisi.
Venerdì 18 Settembre si aprirà il Weekend Ecologico, evento giunto alla sua nona edizione. Tema della giornata sarà il “Rapporto Uomo-Ambiente”.  Nella mattina, si svolgerà il Convegno “Educazione ed Etica Ambientale”, quest’anno incentrato sul tema “Astronomia e Ambiente”, in sintonia con la proclamazione del 2009 quale “Anno Internazionale dell’Astronomia” da parte delle Nazioni Unite. Tra i numerosi partecipanti, si segnala la presenza del Prof. Mario Salomone, membro del World Environmental Education Association, oltre che docente all’Università di Bergamo. Seguirà la proiezione del video “Il fascino del cielo buio”, al termine del quale sarà effettuata la visita agli stands espositivi allestiti con prodotti tipici e biologici presso l’Ex Pinacoteca del Palazzo Comunale di Assisi, con degustazioni guidate, realizzate in collaborazione con l’IPSSAR – Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Assisi.
In serata, il Festival Internazionale per la Pace proporrà il concerto “Jazz for Peace” con il “Daniele Malvisi Jazz Quartet” che presenterà un lavoro musicale ispirato e dedicato ai grandi personaggi della Pace come M.L. King, Nelson Mandela, Madre Teresa di Calcutta, Mahatma Ghandi, oltre ad alcuni brani del suo nuovo lavoro discografico “Storie Nascoste”, omaggio alle grandi personalità del giornalismo internazionale.
La giornata di Sabato 19 Settembre, la seconda del Week-End Ecologico, sarà dedicata ad Alimentazione, Prevenzione e Salute. Nella Sala della Conciliazione del Palazzo Comunale di Assisi, si terrà il terzo convegno “Guadagnare Salute – La Salute Conviene”, con la partecipazione di delegazioni studentesche degli istituti scolastici della Regione. Tra gli illustri partecipanti ricordiamo il Prof. Vittorio Silano, Presidente della Commissione Scientifica Europea EFSA – European Food Safety Authority e il Dott. Giuseppe Ambrosio, Capo di Gabinetto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e i Professori Tommaso Sediari e Roberto Coli, dell’Università degli Studi di Perugia. Farà seguito la visita agli stands espositivi e le degustazioni guidate delle “Ricette per la Salute”, introdotte dalla Prof.ssa Bianca Maria Tagliaferri, Dirigente Scolastico dell’IPSSAR di Assisi.
In serata, la manifestazione prevede l’ormai classico concerto “Artisti Uniti per la Pace”, che attraverso una selezione di giovani talenti e differenti generi musicali offrirà uno spettacolo di alto livello. Sul palco del Teatro Pro Civitate Christiana-Cittadella Paola Venturini, si esibiranno il “Jazz Duo” formato da Sergio Corbini e Luciana Petti, i “Path of Destiny”, duo costituito da Massimo Onofri e Jacopo Bazzarri, il duo acustico “Less is more”con Michele Rosati e Sara Belia e la cantante Arianna Rossetti. Ospite speciale sarà Marco Masini, che riceverà il premio  “Artista per la Pace 2009” quale riconoscimento al suo costante impegno sociale.
La terza giornata del Weekend Ecologico, Domenica 20 Settembre, propone l’VIII Passeggiata Ecologica sul Monte Subasio, per promuovere l’attività fisica, valorizzare il territorio e la difesa dell’ambiente. I partecipanti saranno accompagnati da esperti escursionisti, botanici e geologi, che durante il percorso illustreranno le peculiarità naturalistiche del territorio.
Il Festival Internazionale per la Pace si concluderà Lunedì 21 Settembre, con la celebrazione della Giornata Mondiale dedicata alla Pace e alla Non violenza indetta dalle Nazioni Unite. Durante la mattinata, nell’ambito della Tavola Rotonda sul tema “Pace – Diritti Umani – Cooperazione Internazionale” si terrà il IV Convegno “Immigrazione, Integrazione e Dialogo Interculturale”, con la partecipazione del Dott. Damiano Stufara, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Umbria, della Prof.ssa Stefania Giannini, Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, della Prof.ssa Anna Baldinetti, della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia e del Dott. Alfonso Campana, Responsabile del Coordinamento Rifugiati e Migranti di Amnesty International.
Alle ore 18, contemporaneamente alla “Peace Bell Special Ceremony” delle Nazioni Unite, nella quale il Segretario Generale Ban Ki-moon suonerà la Campana della Pace, in Assisi verrà suonata la Campana della Torre del Palazzo del Capitano del Popolo, sede dell’Ufficio per il Sostegno alle Nazioni Unite e della Biblioteca depositaria dei documenti dell’ONU.
La manifestazione si chiuderà con il “Concerto Straordinario per la Pace e l’Ambiente”, con l’esecuzione dell’oratorio drammatico in tre parti “Angela da Foligno”, per voci recitanti, cori e orchestra, del Maestro contemporaneo Carlo Pedini, che avrà luogo nella magnifica Basilica Superiore di San Francesco.

 
Per ulteriori informazioni:
 
United Artists for Peace
http://www.peacefestival.com
[email protected]
Via XX Settembre, 92/d  – 06124  Perugia
Tel. 075 5720066 – Fax 075 5717481

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Rivivere la Bottega d’Arte dell’età dell’oro Toscana

Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento.

http://www.bottegadartetoscana.it/

Icone Arte Senese. Icone Medievali

Con la loro scuola Silvia Salvadori crea una continuità ideale, facendo rivivere nella propria mano un sapere pressoché perduto. Il caldo riflesso degli ori, dei broccati delle vesti, il rapimento estatico dei santi, il mistico scambio di sguardi fra la Vergine e il Bambino, la ricchezza della simbologia cristiana, ricreati con il talento, la raffinatezza e la dedizione tornano a vivere nelle opere che Silvia Salvadori riesce a riprodurre, attraverso lo stesso “saper fare” artistico dei Maestri medievali e l’utilizzo di tavole di pioppo e di tiglio, dell’oro zecchino in foglia e in polvere, decorato e inciso per mezzo di bulini appositamente forgiati dagli ultimi mastri incisori, dei pigmenti naturali legati al tuorlo d’uovo, seguendo le ricette tratte dal libro dell’arte di Cennino Cennini (1370-1440).

Riproduzione Icone Sacre di Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Piero della Francesca.

Nascente da un interesse che è prima di tutto studio accurato e sapiente e continua sperimentazione, che si estende all’intera Toscana del tempo, da Arezzo coi tesori nascosti delle sue chiese, a Firenze e al suo medioevo dell’arte, forse per troppo tempo oscurato dai fasti del Rinascimento, per tornare a Siena con l’arte sacra delle sue icone e la pittura civica delle Biccherne, le copertine in legno istoriato dei registri contabili della stagione comunale. L’opera di Silvia Salvadori è forse quell’ultima, preziosa testimone in grado di conservare e tramandare una Cultura che è storia di un popolo di una terra e dell’anima, ancora capace di suscitare in noi la Meraviglia.
Silvia Salvadori realizza riproduzioni Icone Sacre di pregio dei più importanti artisti medievali toscani: Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino e Piero della Francesca.

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Rivivere la Bottega d’Arte del periodo d’oro dell’arte Toscana

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Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento.

Con la loro scuola Silvia Salvadori crea una continuità ideale, facendo rivivere nella propria mano un sapere pressoché perduto. Il caldo riflesso degli ori, dei broccati delle vesti, il rapimento estatico dei santi, il mistico scambio di sguardi fra la Vergine e il Bambino, la ricchezza della simbologia cristiana, ricreati con il talento, la raffinatezza e la dedizione tornano a vivere nelle opere che Silvia Salvadori riesce a riprodurre, attraverso lo stesso “saper fare” artistico dei Maestri medievali e l’utilizzo di tavole di pioppo e di tiglio, dell’oro zecchino in foglia e in polvere, decorato e inciso per mezzo di bulini appositamente forgiati dagli ultimi mastri incisori, dei pigmenti naturali legati al tuorlo d’uovo, seguendo le ricette tratte dal libro dell’arte di Cennino Cennini (1370-1440).
Nascente da un interesse che è prima di tutto studio accurato e sapiente e continua sperimentazione, che si estende all’intera Toscana del tempo, da Arezzo coi tesori nascosti delle sue chiese, a Firenze e al suo medioevo dell’arte, forse per troppo tempo oscurato dai fasti del Rinascimento, per tornare a Siena con l’arte sacra delle sue icone e la pittura civica delle Biccherne, le copertine in legno istoriato dei registri contabili della stagione comunale. L’opera di Silvia Salvadori è forse quell’ultima, preziosa testimone in grado di conservare e tramandare una Cultura che è storia di un popolo di una terra e dell’anima, ancora capace di suscitare in noi la Meraviglia.

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Medieval workshop http://www.bottegadartetoscana.it/

Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento

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Medieval workshop – Bottega d’Arte medievale

 Medieval workshop

Bottega d’Arte medievale

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Silvia Salvadori was born in 1978 in Sinalunga, in the heart of Tuscany.  She’s a graduate of the “Duccio  di Buoninsegna” Art Institute and holds a degree in Art Conservation from the University of Siena.  Living in the city of the Palio, she has established a spiritual and material ties with the surviving art workshops which preserve the pictorial traditions of the best artists of the Tuscan schools of the middle ages and the Renaissance.    

Silvia Salvadori creates an ideal continuity by resurrecting through her hands a tradition and know-how on their way to oblivion.  The warm reflections of gold, the brocades of clothes, the ecstatic rapture of the saints, the mystic exchange of glances between the Virgin Mary and Infant Jesus and the richness of Christian symbolism, all recreated with talent, refinement and dedication, come to life in the works that Silvia Salvadori is able to reproduce using  the same artistic wisdom and skills of the medieval masters.  She makes use of poplar and linden panels, dust and leaves of pure gold (in order to make incisions through the use of burins purposefully created by the latest master engravers),  and natural pigments mixed with egg yolk, following the instructions contained in Cennino Cennini’s Book of Art (1370-1440).  
Silvia Salvadori’s work is probably the last precious testimonial that preserves and passes on a culture that represents the history of a people whose land and spirit can awaken a sense of wonder in our souls.  Her works of art emanate from an interest which is, above all, accurate, masterly and characterized by ongoing  research and experimentation. It reaches in time throughout  the entire Tuscan region, starting from Arezzo, with the hidden treasures of its churches, moving onto Florence’s medieval art, which was perhaps overshadowed by the splendour of the renaissance, and finally reaching Siena, with the sacred art of its icons and Bicchernes civic paintings with historical decorations on wooden covers containing the accounting records of the municipal era.

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Bottega d’arte medievale – Medieval workshop

Medieval Workshop   

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Art reproduction

Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento.

Con la loro scuola Silvia Salvadori crea una continuità ideale, facendo rivivere nella propria mano un sapere pressoché perduto. Il caldo riflesso degli ori, dei broccati delle vesti, il rapimento estatico dei santi, il mistico scambio di sguardi fra la Vergine e il Bambino, la ricchezza della simbologia cristiana, ricreati con il talento, la raffinatezza e la dedizione tornano a vivere nelle opere che Silvia Salvadori riesce a riprodurre, attraverso lo stesso “saper fare” artistico dei Maestri medievali e l’utilizzo di tavole di pioppo e di tiglio, dell’oro zecchino in foglia e in polvere, decorato e inciso per mezzo di bulini appositamente forgiati dagli ultimi mastri incisori, dei pigmenti naturali legati al tuorlo d’uovo, seguendo le ricette tratte dal libro dell’arte di Cennino Cennini (1370-1440).

Riproduzione Icone Sacre di Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Piero della Francesca.

Nascente da un interesse che è prima di tutto studio accurato e sapiente e continua sperimentazione, che si estende all’intera Toscana del tempo, da Arezzo coi tesori nascosti delle sue chiese, a Firenze e al suo medioevo dell’arte, forse per troppo tempo oscurato dai fasti del Rinascimento, per tornare a Siena con l’arte sacra delle sue icone e la pittura civica delle Biccherne, le copertine in legno istoriato dei registri contabili della stagione comunale. L’opera di Silvia Salvadori è forse quell’ultima, preziosa testimone in grado di conservare e tramandare una Cultura che è storia di un popolo di una terra e dell’anima, ancora capace di suscitare in noi la Meraviglia.
Silvia Salvadori realizza riproduzioni Icone Sacre di pregio dei più importanti artisti medievali toscani: Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino e Piero della Francesca.

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Arte Medievale Bottega d’arte riproduzioni

Una bottega d’Arte nel cuore di Arezzo

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Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento.

Con la loro scuola Silvia Salvadori crea una continuità ideale, facendo rivivere nella propria mano un sapere pressoché perduto. Il caldo riflesso degli ori, dei broccati delle vesti, il rapimento estatico dei santi, il mistico scambio di sguardi fra la Vergine e il Bambino, la ricchezza della simbologia cristiana, ricreati con il talento, la raffinatezza e la dedizione tornano a vivere nelle opere che Silvia Salvadori riesce a riprodurre, attraverso lo stesso “saper fare” artistico dei Maestri medievali e l’utilizzo di tavole di pioppo e di tiglio, dell’oro zecchino in foglia e in polvere, decorato e inciso per mezzo di bulini appositamente forgiati dagli ultimi mastri incisori, dei pigmenti naturali legati al tuorlo d’uovo, seguendo le ricette tratte dal libro dell’arte di Cennino Cennini (1370-1440).

Riproduzione Icone Sacre di Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Piero della Francesca.

Nascente da un interesse che è prima di tutto studio accurato e sapiente e continua sperimentazione, che si estende all’intera Toscana del tempo, da Arezzo coi tesori nascosti delle sue chiese, a Firenze e al suo medioevo dell’arte, forse per troppo tempo oscurato dai fasti del Rinascimento, per tornare a Siena con l’arte sacra delle sue icone e la pittura civica delle Biccherne, le copertine in legno istoriato dei registri contabili della stagione comunale. L’opera di Silvia Salvadori è forse quell’ultima, preziosa testimone in grado di conservare e tramandare una Cultura che è storia di un popolo di una terra e dell’anima, ancora capace di suscitare in noi la Meraviglia.
Silvia Salvadori realizza riproduzioni Icone Sacre di pregio dei più importanti artisti medievali toscani: Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino e Piero della Francesca.

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Lago Trasimeno lo specchio dell’Umbria!

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  • 19 Gennaio 2009

Il Lago Trasimeno è una delle più importanti mete naturalistiche dell’Italia. Il Lago è un’interessante oasi naturalistica ricchissima di pesci, uccelli, fauna e flora tipiche della macchia mediterranea. È l’unico rimasto dei tanti laghi che costellavano la terra d’Umbria in epoca preistorica. È poco profondo, circa 8 metri, e riceve acqua per lo più da piccoli torrenti di scarsa portata. La sua condizione bioclimatica lo rende habitat ideale per anguille, carpe, lucci o per bellissimi uccelli quali marti pescatore, cormorani, aironi, folaghe e falchi.

Il Parco naturale del Trasimeno vanta ben 13.200 ettari di suolo ed è il maggiore dei sei parchi regionali dell’Umbria. Ultimamente è stato oggetto di vari progetti di salvaguardia, come il ripristino delle “scese”, cioè le antiche vie che conducevano alle sponde del lago, che oggi consentono al visitatore di immergersi nel pieno della natura del parco.

L’unica isola abitata del lago è l’Isola Maggiore, da visitare assolutamente. Qui si tramanda la secolare tradizione dei pizzi D’Irlanda, introdotta dalla famiglia dei Marchesi Guglielmini, che sull’Isola avevano la propria dimora.

L’altra isola è Polvese, oasi naturale di indicibile bellezza. È visitabile grazie a due distinti sentieri che consentono al visitatore di inoltrarsi nella vegetazione, a stretto contatto con la flora e la fauna locali. È di proprietà della Provincia di Perugia ed è destinata a Parco pubblico in cui è stato di recente implementato un interessante “Parco scientifico-didattico”, allo scopo di ospitare un centro di documentazione e di studi finalizzati alla ricerca e alla didattica in campo ambientale. L’isola è dotata di un “centro soggiorno studi” dove è possibile alloggiare. Polvese però è stata abitata fino agli anni ’50 e conserva ancora numerose testimonianze del passato come la Chiesa di S. Giuliano, un castello risalente al XIV secolo (restaurato di recente) e il Monastero di S. Secondo.

L’Isola Minore è la meno estesa delle tre che sorgono sul lago. Fa parte, dal punto di vista amministrativo, del Comune di Passignano sul Trasimeno ma è di proprietà privata e attualmente disabitata. È detta anche “isoletta”.

Due invece sono i centri più importanti che si affacciano sulle rive del Lago Trasimeno: Castiglion del Lago e Passignano. Entrambi di enorme interesse storico e artistico ma offrono al turista estivo le tipiche e amene vacanze sul lago di antica tradizione.

Poco distante dal lago è Città della Pieve, cittadina di aspetto graziosissimo. La città è situata in una ottimale posizione, cioè su un dorsale che domina buona parte della Valle di Chiani. Nel centro di Città della Pieve è possibile ammirare lo stupendo Duomo, la Chiesa di S. Francesco, l’oratorio di Santa Maria dei Bianchi. Tutta la città è edificata secondo il caratteristico impianto urbano medievale.

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Città di Castello… cuore dell’Umbria!

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  • 12 Dicembre 2008

Situata nella parte più settentrionale dell’Umbria, lungo la strada che dalla regione di S. Francesco porta in Emilia-Romagna, Città di Castello è adagiata al centro di una pianura ove il Tevere disegna ampie anse.Il centro fu fondato dagli Umbri per poi divenire Municipio romano col nome di Civitas Castelli.

Dopo un periodo di dominio della Chiesa, dalla seconda metà del XIV divenne Signoria di varie famiglie, tra le quali la famiglia Vitelli.

Proprio i Vitelli determinarono il carattere architettonico della città, di matrice prevalentemente toscana. I maggiori palazzi della città, per i quali vennero chiamati architetti del calibro del Sangallo e del Vasari, sono infatti costruiti in arenaria gialla.

Addentriamoci ora nell’affascinante e prezioso centro di Città di Castello.

La piazza centrale della città dell’Umbria, P.zza Matteotti, è dominata dal suggestivo palazzo del Podestà, risalente al XV sec. e la cui costruzione è attribuita a Angelo da Orvieto. L’odierno aspetto della facciata è frutto di un rifacimento barocco ma l’originario aspetto di stile gotico è rintracciabile lungo la facciata laterale, tutta in pietra e alleggerita da bifore.

Angelo da Orvieto è l’autore anche del palazzo Comunale, in P.zza Gabriotti. Sormontato dalla torre Civica, il palazzo non fu mai portato a termine per la travagliata storia del libero comune ma l’influsso toscano è rintracciabile nel bugnato, nel portale e nelle bifore.

Nella stessa piazza è possibile ammirare il fianco sinistro del Duomo, la cui costruzione risale all’XI sec. ma dell’epoca rimane solo il campanile. La facciata principale è in stile barocco ed è opera di Francesco Lazzari. La facciata laterale sinistra invece risale invece al XIV sec. e presenta un bellissimo portale con rilievi e colonne tortili.

L’interno presenta una pianta a croce latina con unica navata e cappelle laterali. Il tutto è di chiara ispirazione fiorentina.

Annesso al duomo vi è il Museo, in cui è custodito il preziosissimo tesoro di Camoscio, di età paleocristiana.

Assolutamente da non perdere è Palazzo Vitelli alla Cannoniera, che sorge vicino al tratto murario a sud della città. Realizzato nel XVI sec. dal Sangallo, Palazzo Vitelli alla Cannoniera è oggi sede della Pinacoteca Comunale che custodisce opere pregevoli come “L’incoronazione di Maria” del Ghirlandaio e un gonfalone del XVI dipinto da Raffaello.

In Piazza Raffello Sanzio è possibile ammirare il Tempio di San Francesco, risalente al 1273 ma ristrutturato successivamente secondo il gusto barocco. Al suo interno vi è la Cappella Vitelli, progettata dal Vasari e completata da una “incoronazione della Vergine con Santi“, dipinta dallo stesso Vasari nel 1540.

Poco distante troviamo il Palazzo Albizzini, al cui interno è ospitata una importante raccolta di opere donata dal pittore alla città assieme al palazzo: la collezione Burri.

Nelle vicinanze è possibile ammirare il più grande e ricco palazzo signorile della città: Palazzo Vitelli a porta Sant’Egidio, costruito nel 1540 su progetto del Vasari.

I vestiboli, i saloni, i soffitti e le scale sono adornati da ricchi affreschi di Prospero Fontana e Cristoforo Gherardi. All’interno vi trova sede il Museo Preistorico-Paleontologico.

A via XI Settembre troviamo la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel XIV sec. ma quasi interamente rimaneggiata nel 1587. Dell’originale impianto gotico rimane solo il portale del lato sinistro. All’interno possiamo ammirare l’affresco del “Transito della Vergine” eseguito nel 1436 dal pittore Ottavio Nelli.

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Spello: un’antico gioiello nel cuore dell’Umbria

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  • 15 Novembre 2008

Non lontano da Assisi e Foligno, nel cuore dell’Umbria, situata su uno sperone del Monte Subasio, nasce la cittadina di Spello. Quasi 8mila gli abitanti di questa località che più delle altre della Valle Umbra mostrano le preziose testimonianze storico – culturali dell’antica Hispellum.Tra queste spiccano l’anello murario, le Porte Consolare, Urbica, Vetere, le rovine di un anfiteatro, un tempio e delle terme. Il borgo si presenta come incastonato tra le mura risalenti all’epoca augustea per poi estendersi lungo l’asse centrale che dalla Porta Consolare conduce alla zona più elevata dello sperone, la Porta dell’Arce.

Dagli albori del Cristianesimo fino ai giorni nostri Spello si è sempre distinto come il centro più importante della religiosità regionale.

Sul piano topografico, esaminando l’evoluzione urbanistica che ha subito la cittadina, possiamo affermare che Spello avesse il suo insediamento principale nella parte più alta. Soltanto nei secoli successivi l’agglomerato abitativo si sposta nella zona della città romana fino ad inglobare tutta la cittadina così come la vediamo oggi.

Il rione più antico si chiama Posterula ed è individuabile tra la Porta Arce e piazza Umberto I. La zona del Mezota, invece, è racchiusa tra le chiese dedicate a San Lorenzo e a Santa Maria Maggiore. L’altro cosiddetto “terziere” in cui è suddivisa la cittadina si trova nella parte più bassa e prende il nome di Porta Chiusa. Le mura che ancor’oggi circondano Spello sono quelle dell’età romana, restaurate nel corso degli anni laddove si sono presentanti preoccupanti segni di cedimento.

La storia di questa cittadina umbra, lontana dai flussi di turismo di altre città vicine, racconta di un’espansione abitativa che con il passar degli anni supera l’area delle mura per raggiungere via Giulia, lasciando così numerose aree libere all’interno delle mura. Strutture che nel loro circuito più esterno vengono completate nel 1360 dopo una serie di pause intorno alla metà del XIV secolo.

Spello risentirà del controllo diretto da parte della Chiesa. Sarà proprio l’organizzazione religiosa a predisporre la realizzazione di un imponente struttura in una piazza cittadina, testimonianza evidente della presenza della Chiesa in questa porzione dell’Umbria.

L’edificio fu costruito nel 1358 da Filippo D’Antella. Il governo pontificio, intento a sottrarre potere al governo locale, utilizza lo strumento delle nuove infeudazioni per garantirsi alleanze quanto più sicure, ma soprattutto per disporre di un efficace controllo territoriale.

In quest’ottica dal 1368 Spello viene affidata ai Baglioni. Dalla prima metà del XVI inizia, invece, la fase dei vicariati o signorie. Michelotti, Visconti, Fortebraccio, Montefeltro e di nuovo i Baglioni, solo per citare i nomi più illustri di questo lungo periodo che precede il recupero diretto ad opera della Chiesa.

La Santa Sede pone il territorio sotto il suo controllo a partire dal XVI secolo e fino all’Unità d’Italia. Ma cosa succede in questo arco di tempo all’interno della cittadina la cui storia continua ad intrecciarsi con quella della Chiesa?

Gli interventi urbani non trasformano l’assetto di Spello. Le modifiche più evidenti riguardano edifici di natura ecclesiastica, che corrisponde ad un vero e proprio boom di opere nel campo. Gli altri tipi di interventi non mutano la struttura cittadina.

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