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La ripresa post Covid-19 parla il linguaggio della natura al Parco Ittico Paradiso

Dopo i due mesi di lockdown, è tempo di rinascere. A pochi chilometri da Milano sorge un’oasi unica di biodiversità. Per ripartire insieme alla Natura ogni weekend, dal 5 giugno, appuntamento con gli Happy Hour “green style”

La Fase 3 si colora d’azzurro al Parco Ittico Paradiso. L’oasi naturale a meno di 30 km da Milano è pronta ad accogliere gli amanti della Natura dopo il lungo periodo di lockdown. Una riapertura in piena sicurezza per dare la possibilità ai visitatori di immergersi negli oltre 13 ettari di parco e ammirare da vicino circa 20 specie di pesci d’acqua dolce, tra cui alcuni esemplari unici in Italia, immersi in un bosco di oltre 6 mila piante e tanti altri ospiti da animali da fattoria e uccelli tipici della riserva naturale.

Una vitalità che va di pari passo con le leggi della natura: è proprio quando la primavera si appresta a lasciare il posto all’estate, infatti, che le specie si rigenerano. Si schiudono le uova, sbocciano i fiori, i colori diventano più accesi. E ogni cosa brilla di luce propria. Uno spettacolo che mai come quest’anno aiuta grandi e piccini a riscoprire lo stupore della natura alla vista degli storioni Beluga, anche detto Ladano, i più grandi tra tutti gli storioni, e degli storioni Cobice, considerati “fossili viventi” in quanto immutati da milioni di anni. Nonostante siano specie difficilissime da trovare poiché minacciate dall’attività umana, al Parco vivono serenamente, facendo sfoggia della loro particolare corporatura. Si pensi che una delle femmine con i suoi 30 anni di vita è arrivata a 3 metri di lunghezza: più lunga di un adulto sdraiato!

Lo stupore lascia il posto all’ammirazione davanti alle voliere con cicogne e pavoni. La prima, volatrice di lunghe distanze, è abituata a spostarsi di stagione in stagione, arrivando in Africa in inverno per poi tornare al Parco con l’arrivo delle temperature miti. Estintasi in Italia nel 1700, vi ha infatti fatto ritorno dalla metà del secolo scorso, facendo avvertire la sua presenza non solo con grandi nidi – al momento nel Parco ce ne sono 3 con rispettive coppie e nuovi nati – ma anche “battibeccando” con gli altri esemplari della sua specie. Essendo muta, infatti, per comunicare batte ritmicamente il becco ogni qual volta incontra un suo simile. I pavoni, invece, noti per la loro bellezza: il maschio ha capo e collo blu elettrico, con corpo castano e coda verde che si apre a ventaglio per fare la ruota, mentre la femmina si distingue per la testa bianca, il collo bruno e verde, il resto del piumaggio grigio-marrone e la coda corta.

I più curiosi potranno invece dilettarsi con le damigelle blu, affascinanti insetti, appartenenti all’ordine degli odonati, come le libellule, dalle quali si distinguono perché tengono le ali chiuse sul corpo una volta posate. Amanti dei corsi d’acqua pulita e ben ossigenata, sono bravissime nella caccia e facilmente riconoscibili: i maschi sono di colore blu, con ali dai riflessi metallici, mentre le femmine sono verdi con le ali brune. Quando si incontrano, è spettacolo di colori e amore a prima vista: le femmine depongono le uova su una foglia sott’acqua e il maschio le feconda. Dalla loro unione, nasce una piccola ninfa dalle sembianze molto simili a quelle degli adulti, ma senza ali.

Ma non è tutto perché al Parco è possibile osservare molte altre specie: dall’airone guardabuoi, noto per il cambio di “guardaroba” a seconda della stagione (in inverno veste un tipico piumaggio bianco che in estate, durante la fase riproduttiva, diventa arancione in prossimità di nuca e dorso) allo scoiattolo rosso, il roditore che utilizza la sua folta coda sia come mezzo per mantenersi in equilibrio durante i salti da un ramo all’altro, sia come sciarpa termica per riscaldarsi durante il sonno. E ancora fra gli uccelli: le gallinelle d’acqua e le folaghe, i germani reali e i fagiani. Più difficili da vedere fra gli insetti: i tricotteri, bioindicatori di acqua pulita che normalmente vivono nei torrenti di montagna e le lucciole, quest’anno già arrivate a illuminare i cespugli del Parco, a testimonianza della straordinaria salubrità dell’aria e delle temperature invernali più miti.

Il Parco Ittico è un’area protetta in cui piante e animali si integrano perfettamente. Qui, un caratteristico bosco umido di pianura fa da cornice a laghetti, ruscelli, canali, stagni, risorgive e fontanili che ospitano anche una nutrita colonia di piante acquatiche come le ninfee e i giunchi. Un ambiente affascinante e privo di barriere architettoniche che sorge all’interno dell’area protetta del Parco Adda Sud, rispettando tutte le normative per la salvaguardia delle specie. Un luogo in cui apprendere tante piccole, grandi, verità sul mondo animale visto che il Parco è anche una Fattoria Didattica, in cui i bambini possono conoscere da vicino anche animali di taglia più grande, come pony, maiali, daini, capretti e anche conigli.

E per chi volesse utilizzare la visita al Parco non solo come momento didattico ma anche come occasione di relax, dal 5 giugno, tutti i venerdì, i sabati e le domeniche, è possibile concedersi un Happy Hour “green style” assaggiando le proposte dello chef Fabrizio Camer rigorosamente servite con piatti e posate sostenibili. Un aperitivo da godere immersi nel verde, lontani dalle città, e nel pieno rispetto delle norme sanitarie anti Covid-19. Tutto il Parco, infatti, applica le nuove normative che prevedono: l’utilizzo di dispenser igienizzanti all’ingresso e all’uscita, la sospensione del servizio navetta – con la possibilità di avvicinarsi al Parco in auto, percorrendo l’ultimo tratto a piedi –, e l’obbligo di mascherina. Chi, invece, volesse festeggiare il proprio compleanno in questa location unica, potrà ancora farlo. Per tutte le info: www.parcoittico.it 02/9065714 – [email protected]

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Eventi

Parco Ittico Paradiso: immergersi nella natura per ritrovare il benessere

Immergersi nella natura è il primo passo per purificare la mente. È con questo spirito che Parco Ittico Paradiso inaugura la stagione 2020, accogliendo i visitatori in un’oasi naturale di 13 ettari in cui ripararsi dal caos cittadino e godere appieno del benessere generato dal meraviglioso mondo animale e vegetale.

Immerso in un bosco di circa 6.000 piante, circondato da canali d’acqua, Parco Ittico Paradiso è l’unica struttura in Italia in cui è possibile passeggiare per diverse aree tematiche osservando oltre 20 specie di pesci d’acqua dolce, dalle bellissime carpe koi ai grandi storioni, passando per i salmonidi, la famiglia delle trote, i pesci gatto, i siluri e tanti altri. Ma non solo specie ittiche: fra il sottobosco e le rive dei canali del parco, si rifugiano anfibi e rettili, mentre alzando lo sguardo, si osservano in volo tantissime specie di uccelli, stanziali e di passo, come il germano reale e l’airone cinerino. E tra l’acqua e il cielo: la terra, con mammiferi selvatici e domestici, dalle pernici rosse ai daini.

Un universo con cui i visitatori possono entrare in diretto contatto attraverso gli osservatori subacquei, che permettono di ammirare i pesci nel loro ambiente naturale senza disturbarli, le vasche tattili, in cui accarezzare i giovani storioni e la valle delle cicogne dove osservare da vicino questi stupendi uccelli migratori. Ma non è tutto, perché Parco Ittico Paradiso ha ricreato anche una fattoria didattica attraverso la quale, soprattutto i più piccoli, possono avvicinarsi agli animali da campagna.

A meno di 30 km da Milano, Parco Ittico Paradiso diventa così il luogo ideale per rilassarsi e ritrovare quella connessione primordiale con la terra che, come dimostrato da numerosi scienziati, assicura una notevole riduzione dello stress psicofisico. Un effetto positivo che riguarda sia gli adulti che i bambini: passeggiare nel verde rende più sereni, favorisce la capacità di reagire agli stress, fa normalizzare la pressione e la frequenza car­diaca e riduce le sensazioni legate ad ansia, rabbia e depressione. Benefici che derivano dai fitoncidi, ovvero dalle molecole rilasciate dalle piante che esercitano un’azione diretta sul sistema immunitario. E, come dimostrato da numerose ricerche di neuroimaging, la contemplazione della natura e delle sue specie, produce un effetto calman­te anche sul cervello, rigenerando le risorse psicoemotive.

Visitare Parco Ittico Paradiso può quindi rivelarsi un vero e proprio toccasana, nel nome della biodiversità, della sostenibilità e del benessere psicofisico individuale.

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Eventi Scienza e Tecnologia

Piante aliene invasive: giornata di approfondimento a Bergamo

In Italia sono presenti più di 3000 specie aliene, di cui oltre il 15% invasive. Negli ultimi 30 anni il numero delle specie aliene nel nostro Paese è aumentato del 96%. Piante e animali alloctoni invasivi possono causare l’estinzione delle specie autoctone, alterando la composizione delle specie presenti in una certa area, portando alla degradazione totale degli habitat che occupano o modificando le dinamiche di erosione del suolo.

Questo fenomeno rappresenta una delle maggiori minacce globali alla biodiversità, con un impatto economico e sociale sempre più rilevante: nella sola Unione Europea si stima che gli impatti causati da queste specie determinino perdite superiori ai 12 miliardi di euro.

La diffusione incontrollata riguarda in particolare le piante aliene, specie esotiche che si naturalizzano nel nostro territorio dopo essere arrivate con i sistemi più disparati, attraverso la compravendita nei vivai di piante ornamentali che poi disseminano ovunque, casualmente con il trasporto delle merci o nelle valige dei viaggiatori, accidentalmente come semi trasportati nei residui di terra delle scarpe da trekking, tra le granaglie usate in agricoltura e molto altro ancora.

I loro effetti possono essere disastrosi quando le specie autoctone vengono sopraffatte o quando sono ostacolate nella crescita, come accade in presenza di ailanto, buddleia, paulonia, ambrosia ecc., al punto che la Commissione Europea ha provveduto a stilare liste ufficiali delle specie aliene invasive di rilevanza unionale con il divieto di utilizzo, vendita e movimentazione di queste specie.

Per limitare l’introduzione di nuove specie vegetali invasive e contrastare la diffusione di quelle presenti “è essenziale aumentare la consapevolezza di tutti i settori della società, dai più piccoli, con attività e laboratori di educazione ambientale, ai professionisti, pubbliche amministrazioni e a tutti coloro che sono coinvolti direttamente o indirettamente nell’utilizzo di specie animali e vegetali alieni potenzialmente invasivi” sostiene la dott.ssa Alessandra Caddeo, del team di lavoro per progetto europeo Life ASAP per l’Università degli studi di Cagliari. A tale scopo l’Ateneo cagliaritano, l’Orto Botanico di Bergamo e la Rete Orti Botanici della Lombardia organizzano una giornata a tema dal titolo “Specie aliene invasive: regolamento europeo e codici di condotta tra informazione, commercio e gestione”, Venerdì 22 Novembre 2019, dalle ore 9:15 alle ore 16:00 presso la Sala Curò e Sala Viscontea dell’Orto Botanico di Bergamo in Piazza Cittadella.

L’Università di Cagliari, infatti, è partner del progetto europeo Life ASAP (Alien Species Awareness Program, LIFE15 GIE/IT/001039), progetto di formazione, informazione e comunicazione sulle specie aliene invasive e ha scelto Bergamo come uno dei luoghi target in cui comunicare i risultati del progetto e incidere sul fenomeno.

 

La città di Bergamo vede grandi flussi di turisti e di merci grazie alla presenza dell’aeroporto, fenomeno che riguarda anche gli organismi vegetali che involontariamente, in violazione delle leggi o in maniera del tutto involontaria, sono trasportati da un continente all’altro. Qui è attivo un presidio integrato all’Aeroporto stesso, ma sono attivi anche i Carabinieri Forestali e la Regione Lombardia che nell’incontro del 22 novembre presenteranno un secondo progetto europeo, LIFE GESTIRE 2020 che ha punti di contatto con ASAP.

“Le norme non bastano a fermare l’arrivo delle specie aliene invasive: è necessario l’aiuto di tutti. È fondamentale incoraggiare l’adozione di buone pratiche e di comportamenti responsabili di tipo volontario” afferma il Dott. Gianluca Iiriti, del gruppo di lavoro Life ASAP.

Per tale motivo l’incontro di Bergamo è aperto alla partecipazione di chiunque sia coinvolto dal tema, dai professionisti del verde ai cittadini, dai progettisti ai committenti interessati ad approfondire un tema delicato, a conoscere le recenti modifiche normative materia e i principi fondamentali dei codici di condotta. La partecipazione è libera e gratuita.

Per informazioni sulle specie aliene invasive: www.lifeasap.eu

 

***

 

Il programma prevede i seguenti interventi:

10:00 Esotiche ed antropocene, un’introduzione ai lavori –  Gabriele Rinaldi, Orto Botanico di Bergamo

10:10 Il progetto Life ASAP e le normative vigenti sulle specie aliene invasive – Lucilla Carnevali, ISPRA.

10:30 Codici di condotta e buone pratiche per la gestione della flora aliena invasiva nelle attività degli Orti Botanici e del florovivaismo – Gianluca Iiriti, Orto Botanico dell’Università degli Studi di Cagliari.

10:50 Formazione, comunicazione e sensibilizzazione nell’ambito del Progetto Life ASAP (Alien Species Awareness Program) – Alessandra Caddeo – Università degli Studi di Cagliari.

11:30 La strategia di Regione Lombardia – Il progetto LIFE IP GESTIRE 2020 dal generale al particolare – Il presidio integrato all’Aeroporto di Bergamo – Anna Rampa ed Elisabetta Rossi – Regione Lombardia, Paolo Colombo – Carabinieri Forestali.

12:00 Discussione

POMERIGGIO (Sala Viscontea dell’Orto Botanico) ORE 14:00 Workshop

14:00 Liste nere e codici di condotta europei sul verde ornamentale – specie da eradicare, specie alternative esotiche e alternative autoctone, il portale della Flora d’Italia. Riconoscere ed intervenire (gruppi di lavoro) – Gianluca Iriti, Lucilla Carnevali, Alessandra Caddeo, Gabriele Rinaldi

15:00 Specie invasive in ambito naturale, esperienza, buone pratiche, successi ed insuccessi – Sessione plenaria.

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Eventi

Appuntamenti con la natura nella valle della biodiversita’

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  • 6 Giugno 2019

Educare generazioni future e sensibilizzare il pubblico adulto su temi urgenti per la nostra vita attuale e futura: questa la missione dell’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Nelle giornate del 7, 8 e 9 giugno la Valle della Biodiversità, sezione di Astino dell’Orto Botanico di Bergamo, si accinge ad accogliere numerosi green lovers di tutte le età con un calendario di appuntamenti gratuiti volti ad avvicinare a questi temi urgenti e, perché no, divertire e rilassare mente e corpo.

Si inizia venerdì 7 giugno con le due ospiti d’eccezione: Marina Clauser, curatrice dell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici” dell’Università di Firenze, alle 17 sarà protagonista di un interessante science café sul tema del giardinaggio sostenibile. Alle 18.30 Lorenza Zambon, giardiniera e attrice della compagnia Casa degli Alfieri teatro e natura, intratterrà il pubblico con lo spettacolo teatrale “Semi di futuro. Terza lezione di giardinaggio per giardinieri planetari”.

L’indomani, sabato 8 giugno, alle 11 conversazione di Marina Clauser su “Orti urbani, orti di prossimità e orti botanici”, alle 14 visita guidata in inglese sugli ecosistemi naturali in collaborazione con Wall Street English, alle 16 incontro con volontari e apicoltori sulla biodiversità e le api con laboratorio di costruzione di un BeeHotel.

La domenica tutto ha inizio alle 10 con asta biodiversa (Raccogli, conosci e gusta), mentre nel pomeriggio alle 17 una passeggiata culturale nel Bosco dell’Allegrezza in collaborazione con Fondazione Mia e alle 18.30 uno spettacolo teatrale “Professor pseudoamore. Uomo e natura, un amore impossibile” a cura della compagnia Bric a Brac.

Un weekend fittissimo di eventi realizzato grazie alla collaborazione con l’Orto Botanico “Giardino dei semplici” – Università di Firenze, la Casa degli Alfieri teatro e natura, l’Associazione Produttori Apistici della Provincia di Bergamo, l’Associazione Amici dell’Orto Botanico, l’Associazione Rete degli Orti Botanici della Lombardia, Wall Street English Bergamo, Erasmus Student Network Bergamo, Fondazione Mia e Valle d’Astino srl. E ancora Sweet Irene che al Chiosco dell’Orto Botanico proporrà centrifugati, estratti e cibi biodiversi.

La partecipazione agli eventi è libera e gratuita. In caso di maltempo, gli eventi si terranno presso l’Ex Monastero di Astino. Nel corso dell’incontro con Marina Clauser verranno donate, a esaurimento, le copie del libro GETTA UN SEME. Idee, tecniche ed esperienze per coltivare giardini, orti e balconi in modo sostenibile.

Per informazioni e prenotazioni: e-mail [email protected] telefono 035 286062 sito www.ortobotanicodibergamo.it

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Comunicati

EOLICO SELVAGGIO: L’ARS APPROVA LEGGE PER LIMITARE GLI IMPIANTI «STOP AL DEGRADO PAESAGGISTICO E AGLI AFFARI ILLECITI»

Plauso di Amici della Terra: «Azione in linea con le nostre storiche posizioni»

Stop all’eolico selvaggio e allo sfruttamento indiscriminato in nome della produzione di energia: è notizia di questi giorni l’approvazione della legge regionale che imporrà nuovi paletti per la concessione degli impianti. «L’associazione Amici della Terra ha avviato in Sicilia una serie di iniziative per sensibilizzare le istituzioni e la comunità alla tutela e alla valorizzazione delle bellezze paesaggistiche siciliane – sottolinea il presidente regionale dell’Associazione Ettore Barbagallo – tra queste una maggiore attenzione alle aree degradate e compromesse dall’azione antropica finalizzata alla produzione di energia. Esprimiamo la nostra soddisfazione per questo primo importante passo verso la tutela del patrimonio siciliano: pur essendo, ovviamente, favorevoli alle energie rinnovabili, dobbiamo convincerci che anche queste vanno ricondotte nell’alveo di un chiaro programma di sviluppo sostenibile. Come Associazione abbiamo espresso più volte questa posizione e abbiamo chiesto alla Regione Siciliana di adoperarsi in tal senso. Con questa legge, approvata quasi all’unanimità dei parlamentari, registriamo un atteggiamento coraggioso e in linea con le nostre istanze».

 

L’approvazione del provvedimento legislativo del 17 novembre 2015, pone di fatto un freno alle concessioni per la realizzazione di impianti eolici nell’Isola – che spesso compromettono anche i delicati equilibri della biodiversità – e, in alcuni casi, anche al malaffare e alle speculazioni della criminalità organizzata.

«Le richieste dell’associazione Amici della Terra alla Regione Sicilia sul tema del paesaggio non si esauriscono qui – continua Barbagallo – le “patologie” del territorio siciliano, dissesto idrogeologico, illeciti ambientali e edilizi, discariche abusive, purtroppo non mancano. Bisogna prevedere l’azione sinergica di tutte le parti sociali e istituzionali coinvolte nelle politiche per lo sviluppo sostenibile del territorio, sensibilizzando l’opinione pubblica e cercando di stimolare una consapevolezza “dal basso” che può tradursi in azioni legislative concrete».

 

In questa cornice s’inserisce la proposta di istituire la Giornata del Paesaggio Siciliano, «inteso come concetto che va al di là del puro senso estetico – conclude il presidente – quale sintesi di completezza dell’identità di un territorio, come stabilito nella Convenzione Europea del Paesaggio». L’iter è già stato avviato dalla Commissione Ue dell’Ars, insieme a una serie di azioni concrete per far aderire la Regione alla rete europea degli Enti locali per l’attuazione della Convenzione.

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Flavio Cattaneo: Terna attenta alla tutela della biodiversità

Con il progetto ‘Nidi sui tralicci’, la società che gestisce le linee elettriche ad alta tensione, ha installato sui propri tralicci del Lazio, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna oltre 500 nidi artificiali per la nidificazione dei rapaci. E con ‘Birdcam’ ha acceso le webcam sull’attività riproduttiva di alcune specie di uccelli. E così ogni anno oltre 1.000 nuovi nati prendono il volo.

Può suonare strano ma anche le linee elettriche possono contribuire positivamente alla tutela della biodiversità. Lo dimostrano le iniziative sostenute da Terna in collaborazione con l’associazione Ornis Italica.

Con il progetto ‘Nidi sui tralicci’, la società che gestisce le linee elettriche ad alta tensione, ha installato sui propri tralicci del Lazio, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna oltre 500 nidi artificiali per la nidificazione dei rapaci. E con ‘Birdcam’ ha acceso le webcam sull’attività riproduttiva di alcune specie di uccelli. E così ogni anno oltre 1.000 nuovi nati prendono il volo.
Il 16 febbraio 2011 nel Parco della Riserva Naturale Valle dell’Aniene è stata liberata una splendida femmina di falco pellegrino di circa 2 anni, reduce da un periodo di cure e rieducazione al volo presso la Riserva Naturale del Lago di Vico.

Il falco pellegrino è un rapace che, assieme a gheppi, assioli e ghiandaie marine, sceglie i nidi artificiali posti sui tralicci dell’alta tensione di Terna e monitorati dai ricercatori dell’associazione ornitologica Ornis italica per riprodursi. Contrariamente a Pellegrina, la femmina liberata un anno e mezzo fa, questo esemplare non era inanellato, ossia monitorato, al momento del suo ritrovamento: non si tratta quindi di una figlia di Aria e Vento, la coppia ‘storica’ di falchi che nel 2005 ha scelto come dimora il tetto della Facoltà di Economia dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma e seguita da anni grazie ad una webcam.
Il successo di questa iniziativa che offre la possibilità di seguire in diretta, 24 ore su 24 (www.birdcam.it), la vita all’interno di un nido fornendo alla comunità scientifica una serie di informazioni altrimenti difficili da reperire, ha spinto Terna e Ornis italica a potenziarla ulteriormente.

Fonte (AdnKronos)

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Roma Italia
Alessandra Camera
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