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L’Olio della riserva dell’Angimbè, un tesoro nascosto nella Sicilia occidentale

Scopri l’olio dell’Angimbè, prodotto dalle celebri olive di Nocellara del Belice, coltivate all’interno di una meravigliosa riserva naturale incontaminata.

L’Angimbè è un fitto bosco di querce da sughero situato a 4 kilometri a nord del comune di Calatafimi (Trapani), un’area collinare caratterizzata da rilievi argillosi e calcarei, tra cui scorrono piccoli corsi d’acqua. Si tratta di un territorio incontaminato ricco di flora e fauna rappresentative della biodiversità siciliana, frequentato da cinghiali e uccelli migratori. La presenza a poca distanza delle terme naturali Segestane a cielo aperto, di un anfiteatro romano con vista panoramica, e del noto tempio di Segesta, vi conferiscono un fascino e una bellezza misteriosa che lo rendono unico anche all’interno di un’area ricca di storia e di attrattive naturali qual’è il trapanese.

Il nome “Angimbè” deriva dalla dominazione degli arabi, che vollero denominare il territorio come “luogo benedetto da Dio”.

 

Tutelato come riserva naturale e come S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria), l’Angimbè è una delle zone boschive meglio conservate di tutta la Sicilia occidentale. Il richiamo della natura e le numerose attrattive in loco ne fanno una delle mete più visitate della provincia, anche grazie alla posizione strategica a circa un’ora di distanza da Palermo, Trapani, Marsala e da altre rinomate mete turistiche della zona, quali l’arcipelago delle Isole dello Stagnone, il monte Erice e la riserva naturale orientata dello Zingaro.

 

I Prodotti del territorio

I vini prodotti nel Bosco dell’Angimbè sono rinomati per la loro qualità e il loro aroma. Utilizzando vitigni autoctoni come il Catarrato, l’Insolia e il Grecanico, i vigneti di questa riserva producono vini bianchi corposi, dal carattere marcato e dagli aromi intensi.

Ma soprattutto, all’interno della riserva sono presenti degli antichi oliveti dove crescono delle varietà di olive (dette “cultivar”) particolarmente apprezzate per la produzione di olio extravergine di oliva: Cerasuola, Biancolilla e le rinomate olive Nocellara del Belice, considerate una delle migliori varietà di olive per olio in Sicilia e note per essere particolarmente grosse e gustose.

La produzione di olio di oliva è legata a doppio filo alla storia della regione: le prime coltivazioni di cui si è trovata traccia risalgono al periodo della dominazione Fenicia del secolo VIII a.C., e vennero proseguite sia dai Greci prima, che dai Romani poi. Durante il XV secolo d.C. la produzione era legata alla comunità ebraica, e venne poi aumentata durante la dominazione Borbonica nel XVIII secolo. Celebre è anche la battaglia avvenuta in zona tra i Borboni e l’esercito dei “Mille” di Giuseppe Garibaldi nel 1860, ricordata dal sacrario di Pianto Romano.

Oggi i prodotti del territorio sono protetti dal marchio DOP Valli Trapanesi (Denominazione di Origine Protetta): per presentare questo marchio l’olio  deve essere composto da almeno l’80 % di olive Cerasuola e Nocellara del Belice (da sole o congiuntamente).

 

L’Olio Extravergine Di Oliva Angimbe

L’Olio Angimbe è un autentico Olio Extravergine Biologico Siciliano, un prodotto di qualità eccellente realizzato al contempo con grande rispetto per l’ambiente. È ottenuto da olive raccolte a mano quando sono ancora prevalentemente verdi e non hanno iniziato il processo ossidativo. Le olive in questo stato rendono un quantitativo minore di olio, ma garantiscono la miglior qualità possibile per l’olio.  La molitura avviene a freddo con metodi tradizionali entro poche ore dalla raccolta, in modo da conservare intatte tutte le sue caratteristiche organolettiche e le proprietà benefiche per la salute.

Infine, l’olio così ottenuto viene conservato a  temperatura controllata in assenza di ossigeno e imbottigliato in base alle richieste, in modo da far passare meno tempo possibile tra la conservazione nei contenitori di acciaio INOX e la tavola del consumatore.

Si ottengono così un gusto e un aroma superiori, che riflettono la loro origine. Il suo colore verde intenso ne testimonia la purezza, mentre il suo sapore riunisce tutte le migliori qualità delle numerose varietà di olive siciliane: corposo ma fruttato, burroso ma pungente.

La gamma di olio biologico Angimbe si compone di due oli differenti per soddisfare ogni palato:

 

NATURES BIO

Natures Bio è un olio autenticamente Biologico, frutto di un prezioso mix di olive di Nocellara, Biancolilla e Cessuola. Si caratterizza per un gusto fruttato con note di mandorla e carciofo, che lo rende particolarmente indicato per l’uso sia a crudo che in cucina.

 

N-TONE

Angimbe N-Tone è un prestigioso olio extravergine di oliva Monocultivar, ricavato interamente da olive di Nocellara del Belice. e per la perfetta armonia di piccante, amaro e floreale. N-Tone è un olio EVO di altissima qualità che viene scelto da chef e buongustai per esaltare piatti di cucina sofisticata,  e regalare un’esperienza culinaria unica. Da provare su verdure grigliate e in insalata, per arrosti e pesce al forno, o come pinzimonio.

 

L’Olio Evo Fa Bene Alla Salute

L’olio extravergine di oliva è uno degli alimenti più importanti e caratterizzanti della dieta mediterranea. Dal punto di vista nutrizionale, apporta trigliceridi, acidi grassi essenziali e vitamina E, ed è noto per essere ricco di polifenoli e fotosteroli, che sono dei potenti antiossidanti naturali.

Oltre a essere uno degli oli con la maggior concentrazione degli elementi sopracitati, l’olio extravergine ottenuto dalle olive di Nocellara del Belice garantisce anche un buon apporto di acido alfa linoleico, omega 3 e acido linoleico, appartenente al gruppo degli Omega 6; tutti nutrienti essenziali in quanto non sintetizzabili dal corpo umano.

 

Un’Azienda Bio-Etica

Incastonata all’interno della riserva dell’Angimbè, a 500mt slm si trova l’Azienda Agricola Angimbe, una piccola azienda artigianale che si è data un grande obiettivo: produrre non un semplice olio bio, bensì il miglior olio extravergine siciliano. Si tratta di un’attività a conduzione familiare che per le modalità operative può definirsi “bio-etica”: la dedizione per il rispetto della natura e della tradizione si manifesta infatti in ogni singola bottiglia marchiata Angimbe.

 

I Riconoscimenti

Grazie al loro terroir unico e al processo di produzione attento a ogni dettaglio, questi i due oli prodotti dall’azienda si possono di diritto iscrivere tra i prodotti più pregiati della Sicilia, e infatti i riconoscimenti non sono tardati ad arrivare.

Angimbe N-Tone Monocultivar è stato insignito del bronzo ai Global Olive Oil Awards di Berlino del 2021, mentre dal 2022 Natures Bio è stato inserito nella guida “Oli d’Italia” del Gambero Rosso.

Entrambi i prodotti possono inoltre fregiarsi del marchio BIO e della DOP Valli Trapanesi.

 

Una Bottiglia Di Design

Ma un prodotto italiano d’eccellenza deve distinguersi non solo per qualità e tradizione, ma anche per design. L’azienda agricola Angimbe rende disponibile il proprio olio all’interno di eleganti bottiglie di design in vetro trasparente, disponibili in diversi formati e particolarmente apprezzate anche come bomboniere d’olio personalizzabili per matrimoni, comunioni ed eventi aziendali.

 

Per maggiori informazioni visita il sito olioangimbe.it

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Dieta e Alimentazione

BARONE PIZZINI: BIOLOGICO PER SCELTA

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  • 15 Aprile 2018

La storia della Barone Pizzini inizia agli inizi dell’800 quando gli eredi della casata asburgica Pizzini Piomarta von Thumberg si traferiscono a Timoline, una frazione di Corte Franca, per occuparsi dell’azienda di famiglia. Vari componenti della famiglia si susseguono nella gestione fino ad arrivare alla fine del Novecento quanto la cantina passa sotto la guida del Barone Giulio Pizzini che gioca un ruolo determinate nello sviluppo del Franciacorta divenendo uno dei fondatori della DOC nel 1967.
All’inizio degli anni ‘90, il barone coinvolge un piccolo numero di imprenditori appassionati di vino e, nel 1993, cede a loro l’azienda.

Precursore dei tempi, la cantina Barone Pizzini è stata la prima realtà franciacortina a produrre Franciacorta da viticoltura biologica certificata dopo aver cominciato la conversione dei vigneti dal 1998.

Come ricorda Silvano Brescianini, vicepresidente e socio “Il biologico è il mezzo, il fine è la qualità”; quindi attenzione al territorio, all’ambiente e all’uomo.
Avere una vigna in equilibrio significa lavoro costante, coltivazione del terreno per arricchirlo di materia organica con sovesci, compost, foglie, tralci di vite e poi ancora inerbimenti per ricreare un ambiente ospitale per insetti, gestione della biodiversità e cura della parte fogliare della vite.

Per Barone Pizzini biologico significa anche essere una cantina realizzata con architettura ecocompatibile: la nuova cantina, realizzata nel 2006, prevede numerosi accorgimenti per limitare il consumo energetico e ridurre l’impatto ambientale: le acque sono fitodepurate, è presente un sistema naturale di raffrescamento e sul tetto è installato un impianto fotovoltaico che garantisce una parte rilevante dell’energia elettrica necessaria per le attività aziendali.

Ma no solo: è stata la prima cantina italiana a potersi fregiare, nel 2012, della certificazione ISO 14064 con il sistema Ita.Ca (Italian Wine Carbon Calculator), il primo calcolatore di impronta carbonica specifico per la filiera vitivinicola.

Barone Pizzini è inoltre parte del progetto Biopass (acronimo di Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Suolo e Società) messo a punto dallo Studio Agronomico Sata di cui fanno parte il prof. Leonardo Valenti e il dott. Pierliugi Donna, rispettivamente consulenti enologo ed agronomo, della cantina.
Il progetto prevede la valutazione di tutti gli elementi presenti sul territorio che vanno a comporre la biodiversità n tutte forme di vita (animali, piante, funghi o batteri) nei loro habitat (bosco, acque, campi) per individuare gli eventuali interventi su cui focalizzare gli sforzi aziendali per una maggiore sostenibilità.

I riconoscimenti per questo grande sforzo non sono mancati e nel 2012 l’International Wine Challenge ha proclamato il Franciacorta Rosé 2008 miglior vino biologico al mondo. Nel 2015 Barone Pizzini ha ottenuto lo speciale premio per la Viticoltura sostenibile del Gambero Rosso e, sempre nello stesso anno, anche l’attestato Biodiversity Friend, primo standard per la certificazione della biodiversità in agricoltura, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e di proprietà della WBA – World Biodiversity Association onlus.

di Paolo Valente

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Notizie dal mondo

Finanziamenti per 1,1 miliardi di euro agli agricoltori francesi che vogliono passare al biologico

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  • 15 Aprile 2018

Il governo francese ha stanziato 1,1 miliardi di euro per gli agricoltori che vogliono passare alla produzione biologica, a fronte di una domanda di prodotti in forte aumento.

Al momento la Francia non è in grado di soddisfare la richiesta nazionale di prodotti biologici e, di conseguenza, il 30% viene importato a prezzi più bassi possibile e questo danneggia la posizione competitiva degli agricoltori francesi.

A tal proposito, si vuole evitare che la Francia finisca con l’importare prodotti su larga scala, meglio piuttosto supportare gli agricoltori in questa transizione verso la coltivazione biologica.

Il governo teme che, senza un intervento, i volumi d’importazione continueranno ad aumentare.

Al momento la superficie agricola francese coltivata in regime biologico ammonta al 6,5% del totale. Grazie agli aiuti economici, nel 2022 aumenterà fino al 15%.

Secondo il ministero la sovvenzione da 1,1 miliardi di euro messa a disposizione per la produzione biologica corrisponderà a un aumento del 62% rispetto al piano di sostegno finanziario precedente.

Fonte: http://www.suoloesalute.it

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Almaverde Bio Market arriva a Bologna

Ad appena sei mesi dall’apertura del primo  punto vendita  Almaverde Bio Market a Milano,  il progetto comincia a correre e i risultati sono molto positivi  con  una crescita del 25% del fatturato dai primi mesi di attività e percentuali di crescita di oltre il 40% per l’area degustazione /bistrot.

Risultati  in linea con le tendenze attuali della distribuzione di biologico in Italia che vede la presenza di  oltre 1200 negozi specializzati e 150 supermercati con oltre 4500 referenze alimentari in vendita a cui si  vanno ad aggiungere  le 450/  500 referenze biologiche  presenti nelle catene della Gdo  con incrementi degli acquisti  costanti,superiori al 17 % annuo. (Fonte: Federbio e Ismea).

Ed è in tale contesto che nasce Almaverde Bio Market, un progetto industriale di Organic Food Retail Srl, Società specializzata nel retail controllata dalla KI Group SpA, azienda leader nel settore del biologico con oltre 40 anni di esperienza.

Organic Food Retail è socia del Consorzio Almaverde Bio Italia ed è licenziataria del marchio per la realizzazione di negozi specializzati.

Da questo incontro nasce un Progetto innovativo e originale che si presenta con Almaverde Bio Market, un negozio che abbina le caratteristiche funzionali del supermercato rigorosamente dedicato al biologico, alla componente esperienziale data dalla possibilità di scoprire i valori del bio nelle sue diverse sfaccettature merceologiche e degustarne i sapori nell’accogliente area bistrot, all’interno del punto.

La spesa diventa quindi  un momento dove imparare i valori del benessere e della salute scegliendo con consapevolezza i prodotti selezionati con cura e massima attenzione per freschezza,qualità e rispetto dell’ambiente .

Almaverde Bio Market  offre circa 3700 articoli, dall’acqua, alle birre, ai prodotti per l’infanzia, a quelli senza glutine, all’intera gamma dei freschi,  con una ampia scelta  modulata anche  dall’obiettivo della convenienza.

E sul fronte convenienza non mancano le attività promozionali messe a punto  ogni mese su 100 prodotti in rotazione.

I clienti, monitorati dal marketing dell’azienda, sono per 70% donne, di età compresa tra i 35 e i 55 anni e manifestano un profondo interesse per i temi che riguardano l’alimentazione e la salute, come attesta anche  il successo delle iniziative che costantemente vengono organizzate all’interno del Market con presentazioni, degustazioni a base di ricette originali,  frutto della  collaborazione con la Food Genius Academy di Milano e con lo  Chef stellato Luciano Monosilio.

Natale Mainieri, Consigliere Delegato di Organic Food Retail, commenta i risultati del primo semestre e anticipa le novita’ per i prossimi mesi:

” dopo aver messo a punto il format a Milano – dichiara Mainieri- già da  fine dicembre arriveranno le aperture degli Almaverde Bio Market a  Parma, Reggio Emilia e Bologna  con la stessa impostazione di Milano.La scelta di queste tre location è strategica e mira a valorizzare il nostro sistema di offerta e raccogliere consensi nella “ food valley” italiana e nelle sue capitali dell’eccellenza gastronomica.

Ritengo – conclude Mainieri – che la formula innovativa dei nostri negozi ,fortemente caratterizzati dal punto di vista dell’esperienza d’acquisto e di consumo e trainati dall’identità di un marchio ad elevata notorietà e reputazione come Almaverde Bio, saranno l’arma vincente per il successo del nostro Progetto in Italia”.

I primi risultati del progetto Almaverde Bio Market  –  dichiara Renzo Piraccini – Presidente di Almaverde Bio Società Consortile – confermano la validità di questa iniziativa che mette in evidenza l’importanza e la valenza commerciale della marca come elemento trainante per le vendite nel segmento del biologico.”

 

 

 

Ufficio Stampa : RP Circuiti Multimedia sas di Alessandra Ravaioli &C

Piazza  della Resistenza 9/2 40122 Bologna

Tel. 348 5241954 – email : [email protected]

 

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La storia del pomodoro, simbolo della cucina italiana

Quando l’esploratore Cristoforo Colombo attraversò l’Atlantico nel 1492, non si aspettava di cambiare le abitudini alimentari quotidiane della maggior parte delle persone su questo pianeta. Senza rendersene conto mise in moto un grande interscambio biologico: se l’Europa ha dato cavalli, suini, bovini, mentre l’America ha dato al mondo arachidi, tacchino, zucca, cacao e soprattutto il pomodoro. Questo traffico ha alterato la vita delle persone ai livelli più fondamentali, e forse il suo effetto più positivo è stato quello di offrire nuovi sapori e sensazioni.

Che cosa sarebbe il mondo mediterraneo senza pomodoro? Oggi è difficile immaginare la cucina italiana senza il “pomo d’oro”, eppure Giulio Cesare, Dante, Michelangelo, Leonardo da Vinci, tutti i papi prima di Alessandro VI, e di fatto stesso Colombo, non avevano mai sentito parlare di lui.

Il pomodoro, infatti, è un nativo del Messico, dove le popolazioni locali lo coltivavano e lo consumavano sia crudo che cotto. Gli europei hanno impiegato molto tempo prima di introdurlo nella propria dieta quotidiana. Fino ai secoli XVI e XVII, infatti, cresceva prevalentemente come una curiosità, da ammirare piuttosto che da consumare. I primi riferimenti al sugo di pomodoro si rintracciano in alcuni testi di cucina napoletani della fine del XVII, quando Napoli si trovava sotto il dominio spagnolo. Da lì in poi fu un crescendo di ricette e variazioni che vedevano il pomodoro combinato con altri ingredienti, tra i quali anche la pasta. La prima vera consacrazione del pomodoro come ingrediente tipico dell’alimentazione degli italiani è legata a un episodio avvenuto poco dopo l’Unità d’Italia: nel giugno 1889, in onore della visita a Napoli della Regina d’Italia, Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito realizzò una pizza guarnita con pomodoro, mozzarella e basilico, ingredienti che riprendevano i colori della nuova bandiera Italiana, e chiamò la sua specialità “Pizza Margherita”.

I sughi e le passate di pomodoro cominciarono a conquistare il mondo quando tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento vi fu un’emigrazione di massa dalle regioni del sud Italia verso l’altra sponda dell’Atlantico. Gli italiani, attraverso pizzerie e trattorie, esportarono le proprie salse a base di pomodoro prima in America e poi in Australia, tanto che oggi questo prodotto viene riconosciuto in tutto il mondo come tipico della “cucina italiana”.

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Verdure: una dieta bilanciata a casa tua

Da sempre i nutrizionisti privilegiano e decantano la “dieta mediterranea” perché basata su alimenti naturali, con il tempo e le sempre maggiori acquisizioni sulla nutrizione è stato confermato una volta di più che frutta e verdura contengono non solo elementi nutritivi ma anche fattori protettivi legati al colore.

Proprio a seguito di una campagna comunicativa costante che continua tuttora da anni, tutti sanno che frutta e verdura sono alla base della salute ma pochi sanno il perché.

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PIU’ BIO A ROMA

Roma, 31 ottobre 2013

PIU’ BIO A ROMA

Terra fertile e viva che produce cibo che è nutrimento, rispetto per la natura e per l’ambiente, tutela per la salute dell’uomo: il bio cresce anche a Roma con Cuorebio

A Roma cresce il biologico. La voglia di servire prodotti sani, coltivati in modo naturale e di trasmettere i valori dell’agricoltura biologica, l’amore per la terra e per i suoi frutti hanno ispirato giorno dopo giorno il progetto Cuorebio “Più Bio”, che venerdì 8 novembre apre le sue porte a tutti gli appassionati di prodotti bio e ai curiosi che si vogliono avvicinare a questo mondo, offrendosi come punto di riferimento per i residenti e per i turisti.

“Più Bio” da venerdì 8 novembre in via Tuscolana 1241 offre uno spazio di 300 metri quadri dove poter trovare prodotti provenienti da realtà selezionate, da produttori che rispecchiano l’identità stessa del negozio bio e che ne condividono i valori, con l’obiettivo di fornire i migliori prodotti possibili in termini di qualità e di sicurezza alimentare; produttori che hanno scelto di dire sì alla natura, che con impegno e dedizione lavorano la terra escludendo prodotti chimici di sintesi e tutelando quindi le falde acquifere e il terreno, adottando la tecnica della rotazione colturale e dei sovesci, scegliendo varietà, sementi e materiale vivaistico idonei, a seconda della vocazione della zona, rispettando i cicli naturali di maturazione.
Ciascun prodotto esprime la passione, l’amore, l’impegno per la tutela della terra, dai prodotti freschi – latte, frutta e verdura – ai confezionati – pasta, riso, frollini, ai succhi e alle composte di frutta.

“Più Bio” permette inoltre di prestare attenzione al benessere del proprio corpo, con un angolo dedicato alla cosmesi. Il nostro corpo, infatti, trae beneficio non solo da ciò che mangiamo, ma anche attraverso la pelle che rappresenta l’organo più grande del corpo umano. La pelle è il confine che separa e al tempo stesso unisce il nostro essere al mondo esterno e diventa quindi importante rispettarla e trattarla nel migliore dei modi, scegliendo prodotti che la mantengano in buono stato, la detergano delicatamente e la proteggano difendendola dagli agenti esterni dannosi.
Il Cuorebio “Più Bio”, per filosofia e per passione, offre cosmetici rispettosi verso l’ambiente, la natura e il ciclo della vita, attenti al mantenimento del naturale equilibrio della pelle, in grado di donare preziosi momenti per prendersi cura e “coccolare” dolcemente il corpo ogni qual volta lo si desideri.

Venerdì 8 e sabato 9 novembre “Più Bio” apre le sue porte a tutti per festeggiare il suo arrivo. Per le due giornate si potranno assaporare degustazioni adatte ad ogni momento della giornata, dalla colazione all’aperitivo, dal pranzo alla merenda sino alla cena, tutte realizzate con prodotti bio.

Più Bio
Via Tuscolana 1241 – Roma
Tel. 06 72673098
www.piubio.it

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Mercato dei prodotti bio a Milano

 

Il “Verziere Bio” a Milano, mercato contadino dei produttori biologici, è il primo a Milano ad avere una cadenza settimanale fissa: seppur in fase sperimentale, il “Verziere Bio” ha infatti l’obbiettivo di diventare un mercato contadino dei prodotti biologici, promuovendo in questo modo il settore dell’agricoltura biologica, i suoi produttori e i vantaggi del “mangiar sano rispettando l’ambiente”.

Il “Verziere Bio” a Milano è organizzato dall’associazione AIAB (associazione italiana per l’agricoltura biologica), che da anni dà voce a tutti coloro che desiderano relazionarsi con il mondo del biologico, sia produttori che consumatori, fornendo risposte con promozione sociale, culturale e politica da ormai 25 anni.
Fra le ultime novità c’è il “Verziere Bio” a Milano, mercato contadino dei produttori biologici, che l’AIAB ha iniziato a proporre dal mese di ottobre 2013. Il “Verziere Bio” si terrà tutti i sabati in zona Isola a Milano in via G. De Castilla 26, presso la Stecca 3.0., dalle 9.00 alle 17.00

Sabato 19 ottobre, durante “Il Verziere Bio”, mercato contadino dei produttori biologici, si potranno visitare le mostre e partecipare alle attività culturali organizzate dal comitato Expo dei popoli con il patrocinio del comune di Milano, in occasione della prima edizione del “Food People Festival” che si terrà presso la Stecca 3.0.
È interessante il fatto che il mercato biologico “Verziere Bio” sia ospitato in una zona di Milano che da anni rappresenta un esempio di vivace riqualifica urbana. L’utilizzo di spazi inutilizzati per promuovere attività rivolte ai cittadini è senza dubbio il miglior modo per apprezzare una città dai mille volti come Milano. Il “Verziere Bio” a Milano, mercato contadino dei produttori biologici, può essere un’interessante opportunità per incontrare i produttori del biologico e conoscere i loro prodotti alimentari e cosmetici da vicino.

Durante il “Verziere Bio” si possono esporre e vendere solo prodotti certificati biologici: si può quindi stare tranquilli sulla qualità e l’origine dei medesimi; AIAB non accetta il “biologico truffaldino” e il mercato il “Verziere Bio” a Milano sarà composto da aziende che hanno deciso, di sposare l’agricoltura biologica non solo come metodo di produzione, ma anche come scelta a favore della biodiversità, della tutela dell’ambiente e del rispetto delle condizioni di vita degli animali allevati.

Il “Verziere Bio” per molti aspetti può essere considerato un mercato a filiera corta, dove i produttori vendono direttamente ai consumatori senza intermediari. Spesso la filiera corta viene identificata come chilometro zero, anche se è bene precisare che ogni spostamento del prodotto dal luogo di produzione fa venire a meno questa caratteristica. Sicuramente il “Verziere Bio” a Milano, mercato contadino dei produttori biologici, è a basso impatto ambientale e la sua filosofia di fondo è di avere prodotti di alta qualità, nel rispetto della natura e con prezzi vantaggiosi. I mercati del biologico, in particolar modo in una città come Milano che avrà a breve un Expo basato sull’ecosostenibilità, permettono di promuovere il patrimonio agroalimentare locale, distrutto in questi anni dalle logiche della grande distribuzione. Il mercato biologico “Verziere Bio” a Milano garantisce prodotti freschi, sani e stagionali, permettendo anche la rinascita nella città più metropolitana d’Italia del rapporto consumatore-produttore.

Il “Verziere Bio” a Milano si può inserire di diritto fra i primi mercati bio della Lombardia, sia per la sua frequenza settimanale che per la location fortemente strategica. Isola è da molti anni un nodo urbano strategico ed collegata molto bene dai mezzi di trasporto di superficie. Inoltre il suo passato popolare, ricco di tradizioni di una Milano passata, è un interessante trait d’union con quello che il mercato contadino “Verziere Bio” desidera trasmettere.

Se si ricerca la qualità, il “Verziere Bio” a Milano, mercato contadino dei produttori biologici, è la scelta giusta.
Per maggior informazioni sul “Verziere Bio” a Milano, mercato contadino dei produttori biologici, si può scrivere a:

[email protected]

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È ORA ONLINE PHYTOSEFAK.COM, IL NUOVO SITO DI PRODOTTI NATURALI E BIOLOGICI DERIVATI DALLA FITOTERAPIA

Sul sito phytosefak.com è disponibile una vasta gamma di prodotti composti da ingredienti naturali da agricoltura biologica, provenienti dalla fitoterapia, pensati per il benessere delle donne, ma anche degli uomini e dei bambini.

Apre sul mercato italiano phytosefak.com; il nuovo sito offre prodotti per il benessere della persona, integratori alimentari, prodotti di cosmesi e per la colorazione dei capelli, realizzati completamente con ingredienti naturali e biologici, che rispondono con fermezza alle severe specifiche delle etichette bio, ecologiche e alle certificazioni in materia.

Oltre a tutti i prodotti per la bellezza e la salute delle donne, un’intera sezione del sito è dedicata alla cura dell’uomo, con articoli di cosmesi bio e per i problemi specifici maschili; molto interessante risulta il reparto specifico per i più piccoli, dove si possono trovare articoli certificati prodotti con ingredienti biologici per la cura della cute dei più piccoli, anche neonati, oltre a moltissimi accessori, selezionati tra i migliori sul mercato europeo, per offrire il meglio ai vostri figli.

“Oltre ad assicurarci che i nostri prodotti abbiano molti benefici per chi li utilizza, di qui la scelta di trattare solo prodotti naturali e biologici, una delle nostre grandi preoccupazioni è la salvaguardia dell’ambiente, perché niente va lasciato al caso”, spiega la responsabile del sito. Infatti, nessuno dei prodotti in vendita è stato testato sugli animali, i composti sono tutti completamente biodegradabili, non lasciano residui e le confezioni sono realizzate con materiali riciclabili.

Da sottolineare, inoltre, il fatto che la maggior parte degli articoli provengono da case francesi, paese in cui la fitoterapia è molto diffusa: lo scopo di phytosefak.com è proprio quello di offrire la qualità di questi prodotti, i migliori in Europa, al pubblico italiano, offrendo assistenza e spiegazioni ai clienti per qualsiasi dubbio.

A proposito di noi

Sefa Nature è una realtà dinamica ed innovativa con sede a Torino, specializzata nella vendita a distanza di prodotti tratti dalla fitoterapia, dall’agricoltura biologica, ecologica ed equosolidale.
Attraverso il sito phytosefak.com si è voluto non solo mettere a disposizione di tutti la nostra passione ed il nostro amore per la natura, ma anche cercare di sensibilizzare le persone al suo rispetto e protezione.

Alla realizzazione del progetto Phytosefak hanno partecipato appassionati specialisti del bio, tutti con un unico credo e motto: mettere a disposizione di tutti le meraviglie della natura.
Ulteriori informazioni su www.phytosefak.com o sul nostro blog

Oppure contattate il nostro ufficio stampa a: [email protected]

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NASCE DIETAECAFFE.IT PER UNA DIETA SANA E GENUINA

E’ nato pochi mesi fa un portale e-commerce di vendita di prodotti tipici italiani. L’idea nasce da una giovane ragazza torinese con origini salentine che decide di selezionare il meglio delle due terre e proporlo in Italia e all’estero sul portare www.dietaecaffe.it. Tutti i prodotti proposti dal sito eccellono in diversi settori, o per il basso impatto ambientale dei loro involucri, o per essere eccellenze nei settori biologici, dietetici e dei cibi integrali, o per essere prodotti di nicchia raffinati, ma che non hanno ancora avuto la possibilità di farsi conoscere al di fuori del loro territorio di produzione. I marchi più conosciuti sono Acqua Sant’Anna di Vinadio (Cuneo – Piemonte), si punta sulla pubblicizzazione della prima bottiglia biodegradabile e dei nuovi bicchierini di thè Santè; Caffè Vergnano, tipico caffè piemontese dalle discusse cialde compatibili con le macchinette nespresso; Alimentazione Fior di Loto, prodotti biologici, dietetici, integrali, per celiaci ed allergici; e ancora, Vini Teo Costa, eccellenti vini delle langhe piemontesi, ottimo il Barolo Monroj; poi le Grappe ed elixir Bernard dell’Alta Val di Susa in cui viene prodotto il famoso genepy piemontese; per Pasqua vengono proposte le Colombe Artigianali di Gilber Piemonte. Per quanto riguarda i prodotti mediterranei si è scelta una gamma di cibi e bevande salentine, da segnalare l’Olio Extra Vergine d’Oliva Salentino, proposto in vari marchi Labbate, Feudo San Giacomo, Unione Agricola di Melissano, le cui qualità benefiche sono indiscusse e risapute in tutto il mondo; e ancora vini salentini il migliore Primitivo e Negramaro direttamente da Melissano e Leverano; una chicca tutta pugliese sono i vari patè ai pomodori secchi e alla diavola, ma come non citare le 40.000 piante di fichi in provincia di Brindisi da cui vengono prodotti i Fichi Secchi del Feudo San Giacomo con caratteristiche uniche e di assoluto pregio.

Insomma il portale dietaecaffe.it offre le migliori scelte per una dieta sana e genuina, sicuramente diventerà un punto di riferimento per molti.

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Finalmente on-line il sito why not?

Treviso, 21 Marzo 2013.

Finalmente è on-line il nuovo sito con e-commerce del brand di abbigliamento biologico Why Not?

Si tratta di un progetto giovane e frizzante che vuole avvicinare il mondo dei prodotti organici a quello della moda proponendo capi in cotone bio dalla Tanzania certificati 100% GOTS con stampe dal design accattivante e create da bambini per bambini.

Oltre all’abbigliamento per neonati composto da body, pigiami, cappellini, bavaglini e kimoni propone anche t-shirt per ragazzi e adulti.

Nella sezione gallery del sito potrete vedere anche le vostre foto con l’abbigliamento Why Not?, basta inviare i vostri scatti alla mail che trovate nel sito e verranno scelte le migliori.

Le prime disponibilità nello shop on-line inizieranno da Aprile 2013.

Ogni mamma vuole il meglio per il suo bambino, Why Not? assicura che il cotone organico e la stampa ad acqua non provocano nessun tipo di allergia o irritazione perché durante tutto il processo vengono trattati senza l’usa di sostanze chimiche o pesticidi, questo aiuta le popolazioni dell’Africa che coltivano il cotone a non inquinare e non ammalarsi ma anche chi indossa i capi ad essere sicuro che ciò che ha a contatto con la propria pelle sia completamente naturale e biologico.

Why Not? è un nuovo stile di vita non solo un brand.

Per visitare il sito internet e da Aprile 2013 fare i primi acquisti on-line www.whynotshirt.com

 

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II Edizione di Vival: festival del vivere bene

VIVAL aprirà la seconda edizione il 19 aprile per una tre giorni dedicata al benessere nella sua accezione più ambiziosa: star bene in modo naturale. Una vetrina dei luoghi e dei modi dello star bene, dei prodotti, dei servizi, delle discipline utilizzate per ritrovare e mantenere l’equilibrio mente-corpo.
La scorsa edizione si è conclusa con un passaggio di oltre 5.000 presenze e con le riprese televisive di RAI Tre in onda al TG regionale.
Questo festival non vuole essere il classico appuntamento commerciale, ma vuole promuovere un messaggio specifico e diretto, creare un legame con il territorio e le aziende partecipanti indirizzando l’attenzione verso la consapevolezza della necessità del vivere bene fuori dalle mode del periodo, ma come obiettivo naturale.
VIVAL vuole proporre un nuovo modo di stare insieme ricercando principi che portano a sentirsi bene con se stessi, vivere in armonia con l’ambiente circostante, andare alla ricerca di un concetto diffuso di condivisione del benessere. Un luogo dove rapportarsi con la tradizione e l’innovazione, per esplorare tutti gli aspetti di una precisa scelta di qualità di vita.
L’attenzione sarà rivolta verso le nuove tendenze consapevoli, l’alimentazione bio, le discipline olistiche e alternative, i trattamenti e le cure termali, passando per tutto cio’ che è tradizione del benessere, in evoluzione per tenere il passo con i tempi.
La manifestazione sarà ospitata nella nuova struttura fieristica sorta a Pinerolo, il Palared, struttura polivalente di grande richiamo, che con i suoi 3.000mq accoglierà questa kermesse.
All’interno troveranno dislocazione gli stand espositivi, gli allestimenti dedicati ai prodotti e servizi per il pubblico, sarà dato spazio alla dimostrazione delle varie discipline e dei trattamenti, ci saranno momenti di condivisione e di incontro con i professionisti del settore e workshop sulle tematiche di maggior interesse (vedi alimentazione, diete, tecniche di rilassamento, rispetto ambiente, ecologia, ecc).
La kermesse è rivolta ad un pubblico attento ed interessato che vuole avvicinarsi sempre di più al mondo natural a chi vuole modificare il suo stile di vita per renderlo più sano e consapevole, a chi lavora nel vasto settore del benessere e vuole tenersi informato e al passo con le nuove tendenze o con discipline lontane dalla sua formazione, ma anche a chi è semplicemente incuriosito dal mondo dello star bene.
Gli argomenti trattati:
WELLNESS & BEAUTY: prevenzione, discipline tradizionali, olistiche e alternative, cure termali, trattamenti curativi, cosmesi naturale, la cosmeceutica, i trattamenti estetici specifici, i soggiorni nelle spa.
FOODIE: cibi biologici, certificati e naturali, la tracciabilità e la filiera corta, la qualità dei prodotti, la tendenza vegana, intolleranze alimentari, l’esigenza di una corretta alimentazione, il bio per animali.
GREEN ECONOMY: energie rinnovabili ed alternative, eco house, combustibili, nuove abitazioni consapevoli, macchine elettriche e ibride.
ENJOY & RELAX : eco-turismo, sport, attività ricreative, editoria specializzata di settore, intrattenimento.
KIDS: abbigliamento, arredo, giochi, alimenti, prodotti per l’igiene personale e cura del bambino. Angolo di intrattenimento con laboratori e giochi realizzati con materiali ecologici.
L’evento verrà promosso con una campagna pubblicitaria su testate giornalistiche di tutto il Piemonte, affissioni, radio, TV locali, internet, un magazine che affronta tutti i temi presentati nell’expo.
Tutti gli operatori partecipanti avranno l’opportunità di presentare i loro servizi o prodotti nell’area incontri per poter interagire direttamente col pubblico,

L’evento fa parte di un più ampio progetto che intende coinvolgere anche la città di Pinerolo e la sua cintura.

Nella giornata di sabato 20 è in programma la prima edizione di VIVAL Running, corsa podistica non competitiva di 6 Km. che partirà dal centro di Pinerolo con arrivo al Palared (Abbadia Alpina)
La corsa sviluppandosi per le vie del centro storico darà l’opportunità di animare tali zone e far intravvedere le attività commerciali creando quindi un legame tra il cento città e il polo espositivo.

Verrà realizzato un innovativo strumento promozionale il “Vival box” dove verranno presentati un serie di itinerari del benessere, proponendo percorsi in centro città e nella prima cintura che portano alla scoperta di monumenti, musei, chiese e quant’altro di interesse storico, legato anche a promuovere attività commerciali situate in loco.
Turismo e commercio si propongono unitamente in modo da presentare un’unica offerta per un turismo di prossimità e non solo.

L’evento è unico in tutto il Piemonte.

Per informazioni: www.vivalfestival.it
Giuliana Falca tel. 3318625976

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Pasta Toscana partecipa a BioFach 2013

Dal 13 al 16 febbraio 2013 si svolgerà, a Norimberga, BioFach 2013, esposizione di livello mondiale per produttori, distributori e consumatori di prodotti biologici. Pastificio Fabianelli parteciperà all’evento con il marchio Pasta Toscana, accogliendo partner e visitatori presso il proprio stand Hall 4 – Stand 111.

L’edizione Biofach 2012 ha contato 2420 espositori che hanno presentato i loro prodotti a più di 40.000 buyers provenienti da 130 paesi di tutto il mondo: Germania, Austria, Italia, Olanda e Francia, i 5 paesi che hanno registrato una maggior presenza.

Promuovere il marchio Pasta Toscana Biologica, questo l’intento di Pastificio Fabianelli con la sua partecipazione al Biofach 2013 che si terrà a Norimberga dal 13 al 16 febbraio. Visitatori, professionisti, distributori e partner potranno scoprire e apprezzare le caratteristiche di Pasta Toscana presso lo stand Hall 4 – Stand 111. Una pasta a filiera corta, 100% toscana, realizzata con materie prime di assoluta qualità, provenienti da agricoltura controllata e biologica a garanzia e tutela della salute dell’uomo e del pianeta.

BioFach è una fiera di alto profilo, giunta alla sua 24ema edizione, che ha assunto un ruolo di assoluto rilievo per il settore biologico. Sempre più persone scelgono alimenti biologici e non soltanto per la cucina casalinga. Il biologico è simbolo di ecologia e sostenibilità, ma altrettanto di gusto e varietà, proprio per questo si registra una crescente attenzione anche da parte della ristorazione professionista. Tutti i prodotti biologici esposti sono certificati EU Organic Regulation o dalle direttive di accreditamento IFOAM.

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Pasta Maltagliati apre al biologico e all’integrale

MaltagliatiPasta Maltagliati estende la sua linea produttiva al mondo “biologico” ed “integrale”, un’esperienza per il momento riservata al mercato statunitense, molto più all’avanguardia in queste tematiche di quanto non lo sia il pubblico italiano. Chissà che tra poco non si possano trovare sugli scaffali dei negozi e supermercati del Bel Paese anche le linee Maltagliati biologica e Maltagliati integrale.

Il brand Maltagliati apre al mondo del biologico e dell’integrale, una nicchia di mercato in cui i clienti, informati e consapevoli, selezionano con cura e attenzione i prodotti al consumo. Un’esperienza che vede le nuove linee di Pasta Maltagliati integrale e biologica protagoniste delle vendite negli Usa e in Canada.

“E’ molto più di un test quello che stiamo effettuando nell’America del Nord. I riscontri sono molto positivi e per noi è un banco di prova importante per poter valutare in modo appropriato ed esaustivo l’impatto che i nostri prodotti hanno su consumatori attenti e beninformati. La nostra pasta è prodotta con il migliore grano duro biologico, certificato USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti”.

Maltagliati non ha ancora rilasciato indiscrezioni circa la futura commercializzazione delle nuove linee in Italia dove i settori bio ed integrali cominciano a produrre un business interessante e di qualità. Tuttavia il percorso è iniziato e i presupposti fanno ben sperare per il successo del brand italiano, sempre più attento a proporre una pasta in armonia con l’ambiente.

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Pasta Toscana promuove l’alimentazione bio

Pasta Toscana BiologicaUn pensiero filosofico afferma “Sei ciò che mangi”. Da questa consapevolezza ed in risposta alle esigenze di consumatori sempre più attenti ed orientati a scelte salutistiche in campo alimentare, Pasta Toscana promuove, non solo in Italia ma in tutto il mondo, il consumo della Linea Biologica.

“Viviamo nella natura, con la natura, della natura e dovremmo tuttavia non essere derivati da essa? Quale contraddizione!”. Questo è quanto affermava Ludwig Feuerbach grande filosofo tedesco che ha scritto Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia nel quale si asserisce l’esistenza di un’unità inscindibile fra psiche e corpo e che per pensare meglio e necessario alimentarsi meglio. A questo principio si ispira un pubblico sempre più numeroso di consumatori che guardano all’alimentazione in un’ottica di salute e benessere.

Proprio a questo pubblico si rivolge Pasta Toscana con la sua linea Biologica, un prodotto che ha un forte valore aggiunto, che è curato e seguito in ogni singolo passaggio, a partire dalla selezione delle migliori materie prime ottenute da agricoltura biologica certificata e rigorosamente toscana.

Pasta Toscana Biologica è una Pasta in armonia con la natura, che può porsi alla base di uno stile alimentare sano, senza pesticidi, erbicidi, fertilizzanti, additivi, conservanti e altri composti chimici che quotidianamente si rischia di assumere con gli alimenti che vengono serviti a tavola.

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Pasta Toscana conferma i trend positivi del settore Bio

Il primo quadrimestre del 2011 ha fatto registrare una crescita del 35% nei consumi di pasta biologica (a fronte di un aumento del 16,01% dell’intero comparto bio). Quest’analisi trova conferma nei trend positivi registrati da Pasta Toscana Biologica, una pasta di qualità, trafilata al bronzo e prodotta con grani, rigorosamente toscani, provenienti da agricoltura biologica e sottoposti a rigorosi controlli.

L’anno appena trascorso riporta un deciso incremento nel consumo di prodotti con contenuto salutistico +13,3% e di prodotti di qualità. Secondo un’indagine Coldiretti-Swing il 14% degli italiani sceglie il biologico mentre un italiano su tre sceglie cibi a denominazione di origine.

Durante la recente fiera Biofach a Norimberga è stato siglato, proprio in questo ambito, un importante accordo tra Unione Europea e Stati Uniti che stabilisce che “A partire dal 1° giugno 2012 i prodotti biologici certificati nell’Ue o negli Usa possono essere venduti come prodotti biologici nei rispettivi territori”. Si tratta di un considerevole passo in avanti a sostegno del settore e che consentirà una più libera circolazione dei prodotti Bio, anche se a questo proposito Pasta Toscana può vantare una duplice certificazione valida per entrambi i mercati.

I consumatori esprimono un sempre crescente interesse per alimenti capaci di coniugare con efficacia gusto, salute e salvaguardia ambientale. Da questa attenzione scaturisce il successo di Pasta Toscana con la sua linea Biologica e con quella Integrale con Omega 3. La prima realizzata da una selezione dei migliori grani biologici toscani, la seconda arricchita di Omega 3, acidi grassi, essenziali per il nostro organismo ma assimilabili solo attraverso il cibo.

Una sfida che vede Pasta Toscana impegnata su molteplici fronti con lo scopo preciso di trasmettere una cultura basata su un’alimentazione sana, tipica e tradizionale e che vede il marchio toscano conquistare spazi sempre più ampi anche nella gdo e nelle mense, a fronte di una fiducia sempre più diffusa nei confronti dell’approccio al biologico.

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Bema cosmetici: la passione per la pelle

Salute, Benessere, Natura: sono concetti di cui spesso si fa largo uso nel mercato della cosmetica allo scopo di presentare al meglio un prodotto, una linea, un’azienda. Ma troppo spesso l’uso di sostanze dannose per la salute, indicate sulle confezioni in termini tecnici e poco comprensibili, rendono molti prodotti cosmetici un cocktail che crea irritazioni, allergie e, non di rado, problemi e patologie più serie. Sono quindi poche le aziende nella cosmetica che fanno della salute e del benessere i veri pilastri della propria mission, con attenzione a tutta la filiera produttiva, all’uso di sostanze e metodi di lavorazione assolutamente naturali.

Una di queste ha sede a Rovigo: BEMA Cosmetici, azienda nata come laboratorio di ricerca che, dal 1968, è presente nel mercato della produzione e commercializzazione di prodotti biologici cosmetici e per uso topico.

Da sempre, BEMA COSMETICI utilizza non solo sostanze esclusivamente naturali, ma controlla tutta la tracciabilità di tali sostanze attentamente selezionate e controllate, e impiega metodi di lavorazione senza nessun impiego di elementi chimici o sintetici. Una realtà nata come laboratorio di ricerca, votata allo studio di soluzioni naturali, alternative all’uso di sostanze sintetiche troppo spesso impiegate in cosmesi. Gli innumerevoli brevetti e la certificazione BIO testimoniano il grande lavoro intrapreso da BEMA COSMETICI per la ricerca e l’innovazione, e la grande professionalità del proprio staff. Una realtà quindi che ha fatto del biologico e dell’attenzione alla salute del consumatore la propria filosofia.

 

Le linee in catalogo di BEMA COSMETICI sono:

 

BemaBio:

BioDeo: deodorante che, grazie a piccole quantità di olii essenziali, agisce con una funzione batteriostatica per diminuire l’attività batterica

 

BioEcoMan: linea per uomo, pensata apposta per la pelle di LUI. Grazie all’emulsione di cristalli liquidi permette un’idratazione costante per 24 ore

 

BioFeet: Linea per la cura e il benessere di tutti i tipi di piedi, soprattutto per piedi diabetici, cioè con problemi di cicatrizzazione. La presenza di zinco agevola la cicatrizzazione.

BemaBioHair: linea per capelli testata contro lo smog e le impurità dell’aria, con l’utilizzo di TRICOBEMA con estratto di Moringa. Ideali contro la forfora, per lavaggi frequenti, per riequilibrare il sebo e anticaduta.

Extratissima Bio: con ippocastano, ideale per combattere ritenzione idrica e cellulite

Linea Viso Antiage: per contrastare gli effetti negativi causati dai radicali liberi.

Natur&Sun: Linea di protezione solare, l’unica al mondo che usa filtri solari naturali (alghe). Contro effetti dannosi dei raggi UVA sulla pelle

Linea Baby: Linea per bambini, la cui pelle ha bisogno di ancora più attenzione

BemaBioBody – BreastPlus: kit per il trattamento del seno, con effetto assolutamente naturale aumenta il volume del seno e lo alza. E’ un prodotto che sta avendo un grande successo

 

 

Bema Cosmetici, da più di quarant’anni, produce cosmetici di qualità, ricercando le soluzioni migliori per il nostro corpo. Negli anni ‘80, Bema Cosmetici sceglie la strada dei prodotti naturali e biologici, decidendo, con coraggio, di eliminare dai suoi prodotti tutti i componenti allergizzanti e inquinanti. La fitocosmetica e lo studio continuo delle piante hanno portato Bema Cosmetici ad ottenere soluzioni assolutamente naturali, senza rischi per la nostra pelle. Certificata ICEA, Bema Cosmetici garantisce prodotti bio certificati, senza coloranti; senza tensioattivi aggressivi, SLS e SLES; dermatologicamente testati; microbiologicamente controllati; sicuri nei test per nichel, cromo e cobalto; senza l’utilizzo di OGM e solventi polari quali alcool e glicoli; escludendo qualsiasi test sugli animali. Un’azienda che guarda al futuro e punta al nostro benessere e a quello del pianeta.

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Pasta Toscana Integrale con Omega 3 “corre” per un’alimentazione sana

Unire il gusto e la soddisfazione, che un piatto di pasta sa dare al nostro palato, alla capacità di nutrire in modo salutare e sano il nostro corpo è la sfida raccolta da Pasta Toscana Integrale con Omega 3, prodotta con semole integrali di grani rigorosamente toscani, per un’alimentazione che va di pari passo con lo sport.

L’alimentazione per chi fa sport ha un’importanza fondamentale, dal momento che consente di sfruttare al meglio le proprie potenzialità e di raggiungere uno stato psicofisico ottimale. Mangiare in modo sanoed equilibrato è il primo, ma indispensabile step, che permette di arrivare preparati e di esprimersi al massimo durante la competizione, sia essa amatoriale o professionista.

Pasta Toscana Integrale con Omega 3 accompagnata da un condimento semplice, leggero ed altrettanto genuino rappresenta un apporto giusto ed equilibrato di energia, fibre, oligoalimenti, vitamine, Sali minerali e Omega 3, ideale per tutti, indispensabile per chi fa sport.

Gli Omega 3 sono nutrienti essenziali che l’organismo umano non è in grado di produrre da solo ma che devono essere integrati attraverso l’alimentazione. Studi scientifici evidenziano l’azione antiossidante e preventiva degli omega 3 contro le malattie cardiovascolari e metaboliche, infatti essi riducono i trigliceridi, proteggono le membrane delle cellule, ne favoriscono l’elasticità e l’ossigenazione.

Lo sport è una scelta di vita dedicata alla tutela della salute, sia a breve che a lungo termine, che deve essere supportata da un’alimentazione consapevole, in cui sappiamo cosa mangiamo e quali nutrienti esso apporti. Pasta Toscana Integrale con Omega 3 soddisfa pienamente questa necessità di equilibrio e genuinità, esaltando, al contempo, un sapore ricco e apprezzato anche dai palati più difficili.Pasta Toscana Integrale con Omega 3 “corre” per un’alimentazione sana

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“Pizzata” il 20 Ottobre a Chioggia!

La degustazione delle migliori pizze di Gianni Calaon, con i migliori e più freschi prodotti di stagione, in abbinamento con vini selezionati.

Sei spicchi di pizza che vi accompagneranno in un percorso enogastronomico senza eguali, i sapori tipici dei mesi di Ottobre e Novembre sulla miglior pizza del mondo.

Ecco il menu:

– prima pizza: Pizza Regina (una rivistazione della classica margherita con mozzarella di bufala e pomodorini freschi, il tutto a fine cottura)

-seconda pizza: Pizza Nicoletta (la pizza campione del mondo 2010! con mozzarella, crema di zucchine aromatizzata al salmone, capesante e gamberoni marinati nel prosecco, mousse di ricotta al basilico) una prelibatezza!

-terza pizza: Pizza Laguna (una pizza con i migliori prodotti del luogo!)

-quarta e quinta pizza: Pizza Gianni e Fabio (due nuove pizze stagionali che ci accompagnano, questa volta, dall’estate all’autunno. Gli ingredienti delle due pizze verranno svelati durante la serata)

-sesta pizza: La pizza dessert millefoglie di pizza!


Con un menù così non si può mancare!
Ed infatti noi vi aspettiamo!

LAGUNA – Pizza a Nastro
Viale Trieste 31 – Chioggia (VE)
Tel.: 041 – 5541174
www.pizzanastro.it
[email protected]

La degustazione delle migliori pizze di Gianni Calaon, con i migliori e più freschi prodotti di stagione, in abbinamento con vini selezionati.

Sei spicchi di pizza che vi accompagneranno in un percorso enogastronomico senza eguali, i sapori tipici dei mesi di Ottobre e Novembre sulla miglior pizza del mondo.

Ecco il menu:

– prima pizza: Pizza Regina (una rivistazione della classica margherita con mozzarella di bufala e pomodorini freschi, il tutto a fine cottura)

-seconda pizza: Pizza Nicoletta (la pizza campione del mondo 2010! con mozzarella, crema di zucchine aromatizzata al salmone, capesante e gamberoni marinati nel prosecco, mousse di ricotta al basilico) una prelibatezza!

-terza pizza: Pizza Laguna (una pizza con i migliori prodotti del luogo!)

-quarta e quinta pizza: Pizza Gianni e Fabio (due nuove pizze stagionali che ci accompagnano, questa volta, dall’estate all’autunno. Gli ingredienti delle due pizze verranno svelati durante la serata)

-sesta pizza: La pizza dessert millefoglie di pizza!


Con un menù così non si può mancare!
Ed infatti noi vi aspettiamo!

LAGUNA – Pizza a Nastro
Viale Trieste 31 – Chioggia (VE)
Tel.: 041 – 5541174
www.pizzanastro.it
[email protected]

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Ambrogio Robot il tagliaerba partecipa a Sana 2011, salone internazionale del naturale

Il benessere fisico e mentale dell’individuo, il rispetto dell’ambiente, l’attenzione all’ecologia sono i presupposti che da sempre si celano dietro la filosofia imprenditoriale che ha portato alla progettazione di Ambrogio Robot, il rasaerba automatico. In questo contesto prende vita la partecipazione a Sana 2011 che si terrà a Bologna dall’8 all’11 di settembre presso il centro fieristico.

“Gli addetti al settore robotica e giardinaggio conoscono ormai molto bene il robot tagliaerba Ambrogio, piccolo efficiente e performante. È giunto dunque il momento di raggiungere nuove platee, di farsi apprezzare da chi è alla ricerca di strumenti che gli consentano di vivere in modo armonioso con il proprio tempo e con l’ambiente circostante”. Con queste poche, ma incisive, parole è stata presentata la partecipazione di Ambrogio alla fiera Sana 2011, una manifestazione a livello internazionale che trova ispirazione nel buon vivere, concetto che sempre più persone cercano di fare proprio per sottrarsi alla vita frenetica di oggi.

Un’edizione quella di quest’anno che ha tutte le caratteristiche per rappresentare una vera svolta per il salone, che diviene un punto di incontro e scambio dedicato al biologico e al naturale, nelle più ampie accezioni dei termini.

Ambrogio Robot ha fatto di sé un paladino del rispetto ambientale, non solo perché si prende cura dei prati e dei giardini, migliorandone l’aspetto ma soprattutto la vitalità in modo del tutto naturale. Sua prerogativa fondamentale è il ridotto impatto ambientale in fase produttiva così come durante lo svolgimento delle sue mansioni quotidiane: ridotti i consumi e i conseguenti costi, 0 l’inquinamento e le emissioni tossiche, diminuito l’impiego di concimi, diserbanti grazie all’effetto mulching che sminuzza l’erba durante il taglio e che la rende il fertilizzante ideale per conservare il manto erboso nelle migliori condizioni.

Con questi presupposti Ambrogio si guadagna a pieno titolo il diritto di partecipare a questo evento, mostrando a professionisti e non le sue indiscusse qualità tecnologiche e comunicando il profondo rispetto per l’ambiente in cui si trova ad operare.

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Il Ferrone e il Cotto tradizionale fatto a mano: pavimenti in cotto di pregio assoluto

Il cotto fatto a mano tradizionale di Il Ferrone è il materiale preferito per realizzazioni ricercate, di pregio e dal carattere esclusivo. Un cotto senza compromessi che porta in sé il fascino di una tradizione millenaria che lo ha condotto al di fuori dei limiti spazio-temporali e dei rigidi dettami di moda e design, divenendo così un prodotto dal valore estetico eterno e universale.

Il cotto fatto a mano esprime amore per la propria terra, per l’artigianalità e per i materiali naturali, è prodotto secondo processi rispettosi dell’ecosistema, a bassissimo impatto ambientale che danno la garanzia di acquistare un prodotto “biologico” e green ai massimi livelli. La terra l’acqua l’aria e il fuoco sono gli elementi di cui si nutre, perché il cotto di Il Ferrone vive e respira, è il cuore pulsante che irradia il suo “calore” fatto di tradizione, di intimità e di amore per il bello. Un’armonia di elementi naturali che si sublima in un manufatto concepito per comunicare l’essenza stessa dell’abitare in un equilibrio perfetto con l’ambiente circostante.

La tradizionale pianella fatta a mano, disponibile in una molteplicità di formati e pezzi speciali, può anche essere fornita  semilevigata in fabbrica, procedimento che non intacca le sfumature naturali di colore del manufatto per riproporre un pavimento già “vissuto”. Il risultato é un’alternanza di lucido e opaco che, assieme alla leggera stonalizzazione, valorizza gli ambienti e ne esalta le peculiarità conferendo loro l’atmosfera che appartiene solo ad un tempo “splendidamente” trascorso.

Il Ferrone da sempre proteso alla ricerca di soluzioni che sappiano interpretare i tempi e andare incontro alle esigenze dei committenti propone esclusivi centri pavimentali fatti a mano; pavimenti in cotto disegnati, anche su specifiche richieste, che attraverso le originali forme e le particolari colorazioni accostate ed armonizzate, sono una risposta alla fantasia progettuale di chi ama ambienti personali e ricchi di fascino.

La migliore argilla che esista al mondo si pone al servizio di una terracotta dalle qualità indiscutibili, dal prestigio e dal fascino riconosciuto ovunque. Il cotto Il Ferrone è diventato così negli anni un materiale amato e apprezzato dalle Soprintendenze, dagli architetti e dai tecnici sia nella progettazione privata che pubblica tanto da affermarsi protagonista delle pavimentazioni interne dell’Ambasciata tedesca presso il Vaticano, del restauro delle antiche terme di Perpignan in Francia e di migliaia di realizzazioni in tutto il mondo.

Il cotto Fatto a Mano di Il Ferrone è, dunque, un prodotto dal carattere forte e deciso, che sa trasmettere energia, luce e colore risolvendo con eleganza e stile ogni soluzione costruttiva.

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TRE NOVITA’ FRESCHE E SALUTARI A MARCHIO ALMAVERDE BIO!

TRE NOVITA’ FRESCHE E SALUTARI A MARCHIO ALMAVERDE BIO!
Il Brodo di verdure , il purè di patate e la vellutata di zucca e carote

Troppo spesso il ritmo della quotidianità rende difficile trovare il tempo per dedicarsi a lunghe preparazioni in cucina ma oggi grazie alla ricerca di innovazione anche nel settore dei prodotti biologici ci si può permettere di avere, sempre pronti ,prodotti freschi e genuini con la fragranza e il sapore della tradizione..
Parliamo delle tre novità a marchio Almaverde Bio proposte da Canova, la società del Gruppo Apofruit specializzata nelle produzioni biologiche, e disponibili da oggi sul mercato.
Si tratta del brodo di verdure fresco e pronto, solo da scaldare, preparato secondo la ricetta tradizionale della cucina italiana , con tutte le verdure biologiche e senza aggiunta di aromi artificiali, conservanti e coloranti; a questa novità assoluta nella scelta dei preparati si aggiunge il purè biologico fresco, invitante, ricco e salutare, pronto in tre minuti e la vellutata di zucca e carote,una deliziosa e aromatica crema di verdura freschissima e tutta naturale.
Questi nuovi prodotti vanno ad arricchire la gamma dei piatti pronti freschi Almaverde Bio già presente sul mercato con il minestrone di verdure, la zuppa di cerali e legumi e la passata di verdura.
I prodotti vengono offerti in confezioni da 420 g e si conservano in frigorifero per dodici giorni .
Con queste tre novità, si conferma la particolare attenzione che i prodotti a marchio Almaverde Bio dedicando all’innovazione, elemento oggi determinante per competere sul mercato e soddisfare le esigenze dei consumatori.
La gamma di piatti freschi e pronti Almaverde Bio è commercializzata da Canova, l’azienda del Gruppo Apofruit che grazie all’elevato livello di specializzazione nel settore del biologico presenta un assortimento completo di prodotti biologici freschi in grado di soddisfare i segmenti di offerta del comparto dell’ortofrutta: dalla frutta e verdura fresca ai piatti pronti passando per la IV gamma di verdura e la IV gamma di frutta. Una attività che nel 2010 ha superato i 52 milioni di euro di fatturato.

Info e Ufficio Stampa di Alessandra Ravaioli 348 5241954

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La buona alimentazione…ovunque!

Sempre più diffusa sia in ambiti aziendali che in ambiti privati è la tendenza ad appoggiarsi ad aziende che offrono servizi di catering di svariati tipologie.
In molti casi le aziende di catering possono offrire servizi che spaziano dal banchetto sobrio a quello sontuoso soddisfacendo tutte le tipologie di allergie alimentari, peculiarità come celiachia o intolleranze e gusti particolari che vanno dal pesce alla carne fino ad arrivare alle verdure. Il catering, termine inglese che definisce l’approvvigionamento e la preparazione di cibarie, in Italia viene considerato un tutt’uno con il banqueting che consiste nella somministrazione di cibi e bevande in luoghi diversi da quello della cottura e di rifornimento. Solitamente le aziende che offrono servizi di catering ricevimenti sono in grado di accontentare anche i clienti più esigenti attraverso allestimenti particolari e su misura anche attraverso la collaborazione con fioristi e allestitori professionisti che sono in grado di valutare tutte le necessità e prevedere anche il più piccolo inconveniente.
Solitamente con un sopraluogo all’interno dell’ambiente in cui si deve svolgere il banchetto il responsabile di tali servizi è in grado di elaborare numerose alternative da far poi scegliere al committente. In molti casi l’allestimento e la preparazione delle vivande è talmente particolare e rispettoso delle esigenze da divenire addirittura preferibile ad un ristorante o agriturismo specializzato.
Uno dei servizi che è sempre più richiesto grazie alle nuove tendenze alimentari e le nuove salutari abitudini che vengono ricordate e incentivate sia dai nutrizionisti che dai dietologi ed altri esperti del settore sono i menù cosiddetti “biologici”. In realtà questi menù propongono piatti della tradizione solo che vengono utilizzati prodotti di certificata provenienza biologica il che riporta alla stagionalità dei prodotti e mira alla loro freschezza sia nella cottura che nel trasporto dal luogo di produzione al luogo di preparazione. Proprio nella preparazione entra in gioco la competenza e il servizio del catering aziende la cui peculiarità è quella di mantenere la freschezza e la bontà del cibo per tutta la durata del banchetto.
Esistono anche catering che propongono menù originali ed etnici e che sono adattissimi per un particolare ricevimento matrimonio o per un particolare avvenimento come può essere un anniversario, un’inaugurazione, o diversi avvenimenti che meritano di essere festeggiati a dovere. Proprio nel versante delle ricorrenze i catering riescono ad accontentare tutte le necessità grazie alla loro innata capacità di adattarsi a qualsiasi tipo di location, sia essa classica come una villa o un castello, fino alle più moderne o di fortuna come show room o magazzini che vengono allestiti solo per l’occasione.
Una delle peculiarità che contraddistingue e rende preferibile la scelta di un’azienda che si occupa di catering è la possibilità di adattarsi a qualsiasi tipo di esigenza economica del cliente plasmando la proposta gastronomia e di allestimento in base alla precise richieste del richiedente e occupandosi di tutto dall’inizio alla fine compresi addobbi, location per ricevimenti, musica e intrattenimento liberando così da ogni preoccupazione l’interessato o gli interessati che sempre più spesso non riescono a mantenere il controllo su tutto per mancanza di tempo o di specializzazione nel settore in questione.

A cura di Martina Celegato
Prima Posizione srl
Ufficio stampa

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Nasce il portale che fa incontrare nel web consumatori e produttori a filiera corta.

E’ nato un portale dedicato alla vendita diretta, una piattaforma per far incontrare le aziende agricole e i consumatori attenti alla qualità.

Prodotti-a-km-zero.it è stato creato senza scopo di lucro per facilitare i consumatori nella ricerca dei prodotti e per dare modo ai produttori con vendita diretta di creare un profilo della propria azienda indicando i prodotti e i servizi offerti.

Il portale è un primo punto di incontro nel web tra consumatori e produttori volto alla crescita di un rapposto reale che incentivi la vendita diretta e l’acquisto di prodotti locali, freschi e di stagione.

La ricerca è divisa per prodotti e servizi (come mercati a filiera corta, fattorie didattiche, servizi di ristorazone e pernottamento) ed è facilitata da mappe che sfruttano la geolocalizzazione aiutando i consumatori a trovare i punti di interesse intorno a loro.

La registrazione da parte delle aziende è gratuita: è possibile fare una descrizione dell’azienda, essere geolocalizzati, elencare i prodotti in vendita e aggiungere delle icone per gli altri servizi offerti.

Per maggiori informazioni:
www.prodotti-a-km-zero.it
[email protected]

costa meno
Perchè la merce per arrivare al consumatore non deve essere trasportata, imballata e posta su uno scaffale, questi sono passaggi che fanno aumentare il prezzo dei prodotti e che alla fine paghi tu!
è sostenibile
Scegliendo i prodotti a chilometro zero fai risparmiare anche l’ambiente:
– co2 perchè i prodotti non devono essere trasportati lontano
– acqua ed energia dei processi di lavaggio e confezionamento
– plastica e cartone sull’imballaggio
i prodotti sono più freschi
In cascina trovi solo i prodotti di stagione, naturalmente freschi senza bisogno di conservanti!
si può visitare l’azienda produttrice e avere più controllo sul prodotto
Puoi trascorrere dei bei momenti in fattoria con amici e familiari vedendo da vicino i prodotti che acquisti e la loro produzione, raramente un acquisto può essere tanto trasparente!
Si riaquistano i profumi e i sapori delle diverse stagioni
Ogni stagione è diversa per il palato, la vista e l’olfatto: riscopri i sapori tipici dei prodotti che nascono e crescono secondo natura!

Acquistando prodotti a kilometro zero hai un ottimo rapporto qualità/prezzo e dai un contributo per sostenere i produttori locali!

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Nutrizione e tossicità alimentare: salubrità del cibo, benefici e patologie del vino e uve biologiche in apertura del congresso AIPaCMeM

Baudelaire: “il sesto senso è il buon gusto”.

Con la sessione dedicata a nutrizione e tossicità alimentare si è aperto il sessantesimo congresso dell’AIPaCMeM (Associazione Italiana di Patologia Clinica e Medicina Molecolare) in corso a Montesilvano (PE) fino al 21 maggio 2010. Il corso, coordinato dal dr. Henos Palmisano, ha sviluppato i rapporti tra chimica, biologia, medicina ed alimentazione spiegando come lo studio coordinato di queste discipline possa da un lato garantire la qualità e la salubrità dei prodotti e dall’altro conoscere i limiti e gli aspetti positivi dell’agrifood italiano, ivi compresa la bevanda nobile che è il vino.

La domanda più frequente in materia di nutrizione da parte dei consumatori è se sia sicuro ciò che mangiamo” ha appuntato sin dall’inizio il dott. Fabrizio Conti, esperto di sicurezza alimentare. Ma l’analisi ha innanzitutto messo in evidenza come la percezione di ciò che sia potenzialmente rischioso non corrisponda, spesso nel sentore comune, ai reali dati scientifici. Il problema, però, è fortemente sentito non solo dai singoli cittadini ma anche da parte delle strutture sanitarie e dei governi. A fronte di una dichiarata alta attenzione, i dati, illustrati dal dott. Conti, parlano di “circa 130 milioni di persone che hanno ogni anno delle affezioni connesse alla tossicità alimentare. Con un incremento nell’ultimo decennio nei Paesi occidentali”.  Sono infatti più di 200 malattie trasmesse tramite gli alimenti (tra quelle tramite le infezioni veicolate da alimenti, le intossicazioni alimentari e le tossinfezioni alimentari in “sensu strictu”) quindi affianco alle più famose salmonella e botulino, molte altre magari scarsamente conosciute. Per rispondere a questa esigenza sono nate una serie di regolamentazioni e protocolli internazionali (sotto la dicitura Food Low) volti a garantire la salubrità from farm to fork, ovvero dal produttore al consumatore con una serie di aggiornamenti nati anche dopo fenomeni quali il dopo crisi della diossina o BSE. Di qui la nascita dell’European Food Safety Authority per la sicurezza alimentare per vigilare sul rispetto della normativa europea nonché meccanismi quali la tracciabilità e l’etichettatura chiara e arricchita con una serie di informazioni necessarie. In ordine ai provvedimenti da prendere per ridurre al minimo il rischio, le disposizioni prevedono una regolamentazione concernente “la gestione della temperatura, dell’umidità, la tensione di ossigeno, il PH, la composizione chimica dell’alimento correttamente gestiti possono prevenire la tossicità dell’alimento in quanto si prevengono i fattori che sono legati all’habitat del germe” ha specificato Conti.

Tra gli strumenti maggiori messi in campo internazionale, il più efficace è l’HACCP ovvero Analisi del Rischio e dei punti critici di controllo ideato nel 1969 dalla NASA che consente di studiare un processo di produzione dell’alimento, i pericoli, mettere in atto le misure preventive, monitorare ed intraprendere misure preventive se mi rendo conto di essere andato fuori controllo.

Una delle novità di maggior rilievo è stata sicuramente per tutti gli operatori del settore alimentare l’adozione, oltre che le procedure HACCP, l’obbligatorietà di controlli microbiologici almeno semestrali.

Baudelaire: Una tetra stamberga diventa lussuosa come il vino come proprio fa il sole al tramonto in una giornata tenebrosa.

La seconda parte della sessione è stata dedicata a vizi e virtù del vino spiegata dal dr. Ugo Zampetti e dal dott. Romano d’Amario.

Negli ultimi anni si è assistita a una flessione notevole del consumo di vino in Italia, dimezzatosi più che dimezzatosi in circa 50 anni. A fronte di ciò, però, una crescita delle patologie legate all’abuso di alcool, specie superalcoolici.

Ma il vino rimane il migliore degli alimenti alcoolici possibili” ha precisato in apertura il dr. Zampetti medico e sommelier.

Medicina, chimica ed enologia devono andare a stretto contatto per garantire la qualità del prodotto, il gusto ma anche la sicurezza alimentare e per sapere cosa ogni persona può bere e in che quantità”, ha rilevato il dr. Palmisano a commento.

I dati, scientifici, hanno quindi chiarito molti dubbi degli astanti. Così dal lato degli abusi è risultato che la mortalità dei giovani alla guida aumenta del 14% se abbiano superato la soglia di 0.5 g/l, oggi limite legale. O come per calcolare i tempi di smaltimento (medio) sia necessaria un’ora per bicchiere ingerito di vino.

Gli effetti (negativi) dell’alcolismo possono andare dal’epatite, al deterioramento sociale, la fase psicologica della negazione e le conseguenze nei rapporti familiari e di lavoro, la demenza, il delirium tremens fino a gravi neuropatie” ha illustrato il dr. Zampetti, il quale ha proseguito presentando anche il profilo medio dell’alcoolista determinato spesso essenzialmente da 3 fattori: biologici (disfunzioni del sistema dopaminergico mesolimbico), psicologici e familiari.

“Bere però, salvo particolari patologie, ed entro le dosi consigliate, ha dei forti benefici, oltre al valore in sé del gusto” ha proseguito nell’illustrazione Zampetti. Quali le proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie. Benefici del vino anche in relazione al cancro in quanto il resveratrolo del vino interferisce positivamente sull’iniziazione, la promozione e la promozione del cancro. Il vino rosso, in particolare, si presta anche ad essere un ottimo vasoprodettore. E per i diabetici, sconfessato che faccia male. “L’effetto ipoglicemizzante dell’alcool ne garantisce un uso moderato, il cui abuso, al contrario sarebbe chetogenico generando problemi ai diabetici”, ha proseguito l’oratore.

L’alcool poi ha alcuni effetti sui tremori, tanto da essere vietato in alcuni sport di tiro in cui è richiesta la precisione.

Il consesso si è quindi chiuso con l’intervento del Dott. Romano d’Amario, Agronomo ed enologo, esperto di vini da uve biologiche. Con un’esperienza maturata vinificando circa 6 milioni di quintali d’uva., il dott. d’Amario, fu – grazie ad una collaborazione italo tedesca – tra i primi a lavorare sul biologico molto prima della normativa europea.

“Citando il prof. Italo Eynard: L’uomo di fronte a qualsiasi problema di salute preferisce farsi prescrivere una compressa o un’altra forma di medicinale piuttosto che sentirsi consigliare di cambiare certe abitudini (alimentazione, sport, fumo, orario di lavoro, tempo libero, ecc…). Già 40 anni prima del biologico Eynard poneva in evidenza come chi sia in equilibrio con la natura si difenda meglio dalle patologie. Così ha aperto il dott. d’Amario il quale, prima di illustrare i vantaggi del biologico ha però tenuto a precisare come la normativa vertente sul Regolamento europeo 20/92/91 CEE – sebbene ripresa e riaggiornata – abbia dei dati di cui sia necessario un maggior dettaglio ed approfondimento. Come indirettamente evidenziato dalle stesse revisioni del legislatore comunicatio in particolar modo su quanto normato in merito a fertilizzanti ed antiparassitari.

Come spiegato dal dott. Conti, il dott. d’Amario ha ribadito il profondo scollamento, in materia delle paure alimentari, tra i rischi percepiti e quelli reali. “In ordine i reali sono infatti microrganismi, nutrizionali, contaminanti ambientali, sostanze tossiche naturali, residui di pesticidi ed additivi”, quasi ribaltando la classifica del sentire comune. “Dal lavoro congiunto delle discipline scientifiche, dell’agronomia e dell’enologia possono nascere soluzioni legate a questi pericoli” ha tenuto a ribadire l’enologo-agronomo. Alcune di queste risposte sicuramente possono leggersi nei dati positivi dei prodotti biologici illustrati da d’Amario quali: l’assenza di contaminazioni esterne (e quindi la necessaria lontananza da strade di grande traffico, da insediamenti produttivi inquinanti, ecc… ma anche l’esigenza che l’area biologica sia più grande possibile); il rispetto dell’equilibrio vegeto-produttivo (che comporta nutrizione mirata e assenza di pratiche di forzature); lo studio degli indici climatici favorevoli (e quindi attenzione alle colture, scelta delle rotazioni e forme di allevamento). “La vera essenza del biologico è la motivazione di chi lo fa”. Ha tenuto a precisare d’Addario il quale ha poi specificato “come egli debba anche essere un tecnico per controllare lo stato sanitario e la pressione di infezione. Per trovare i modi per tagliare i costi, specie dei passaggi. E grande valore aggiunto è l’aumento delle difese endogene nella pianta su cui l’interesse è primario.

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Aumenta la preferenza per il biologico da parte dei consumatori italiani


La vendita diretta, in particolare di prodotti biologici, contagia nuovi settori e fasce sociali: è quanto emerge dalla sedicesima edizione dell’Annuario del Comparto Biologico Italiano che censisce oltre 8.000 operatori del settore, dei quali 3.100 legati alla vendita diretta. Nel triennio considerato dallo studio, dal 2007 al 2009, il dato più significativo riguarda la crescita dei gruppi d’acquisto solidale, passato da 356 a 598, pari ad un aumento del 68%. I cittadini si organizzano, mettono in comune conoscenze e risorse e fanno la spesa direttamente nelle aziende, prediligendo i prodotti biologici: si tratta di una tendenza confermata anche dalla crescita pari al 32% delle aziende con vendita diretta (passate da 1.645 a 2.176). Sembrano non conoscere crisi i ristoranti e gli agriturismi che offrono prodotti biologici, cresciuti, rispettivamente, del 31% e del 22%. Ma, in tale contesto, il biologico non è solo una scelta che gli italiani fanno nei fine settimana “fuori porta”: secondo i dati, si consolida l’attenzione rivolta ai cibi biologici anche nelle scuole, dove il numero delle mense dedicate al biologico è aumentato del 23% (da 683 a 837). Crescono, infine, anche gli ordini effettuati via web: la voce e-commerce è aumentata del 25%, mentre i negozi non virtuali, localizzati in città e paesi, sono cresciuti del 2% e i mercatini biologici del 10%. I dati in questione dimostrano, chiaramente, che il settore del biologico alimentare rappresenta per i consumatori del nostro Paese qualcosa che va ben oltre il ricorso all’acquisto di prodotti di “nicchia”: in altri termini, si tratta di un’evoluzione del life style ispirato ai valori dell’affidabilità alimentare e del conseguente benessere.




Fonte: http://oliobiologicocasalino.wordpress.com

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Equalway, nasce il “social-marketplace” per Gruppi di Acquisto Solidale

Il 14 Ottobre alle ore 11,30 presso la Città dell’Altra Economia verrà presentato alla stampa il progetto www.equalway.org, il “social-marketplace” dedicato all’incontro di gruppi d’acquisto e produttori agricoli.
Un mercato equo per tutti. Questa è l’idea di Equalway, il nuovo framework dedicato ai Gruppi di acquisto e dei piccoli produttori che lavorano nell’ambito biologico e a tutela dei prodotti tipici. Idea concretizzata in un sito internet che mette in comunicazione acquirenti e produttori, al fine di offrire prodotti di alta qualità ad un prezzo contenuto (non lievitato dai soliti intermediari scrupolosi).

Grazie ad Equalway è possibile creare dei gruppi d’acquisto di amici e acquistare un determinato tipo di merce in comune, suddividendo successivamente l’acquisto nelle giuste parti. In questo modo anche l’ambiente ne beneficerà grazie alla diminuzione di produzione di CO2, dovuti ai vari trasporti che le macchine aziendali devono sostenere per i spostamenti del prodotto.

Equal way è uno spazio concreto per far crescere forme di scambio economicamente sostenibili e vantaggiose che pongano in rilievo il rispetto delle persone e dell’ambiente – ecco come parla la nota del servizio – crediamo che un mondo “altro” può essere raggiunto solo passando attraverso la valorizzazione di concetti quali equità, ambiente, tipicità, lavoro senza sfruttamento, relazioni umane e conoscenza.

Il commercio equo-solidale, la filiera corta, la promozione dei prodotti tipici realizzati nel rispetto dell’ambiente e delle persone, l’affermazione dei prodotti a km zero e del biologico possono infatti diventare gli strumenti attraverso cui impostare un altro modo di produrre, rapportarsi, consumare e vivere.

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