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Prima visita ufficiale dei Crow in Italia

E’ prevista per i primi di giugno la prima visita ufficiale in Italia di una delegazione della tribù nordamericana dei Crow,
la stessa che nel 2008 ha adottato Barack Obama.
Il legame dei Crow con l’Italia parte da lontano, quando nel 1921 il Generale Armando Diaz fu adottato come membro della Tribù
( cit New York Times http://query.nytimes.com/mem/archive-free/pdf?res=F30813F73B5810738DDDAE0994D9415B818EF1D3 )
Seconda italiana ad essere adottata è stata nel 2010 invece Raffaella Milandri, scrittrice, fotografa  e nota attivista per i diritti umani dei popoli indigeni.
Proprio in virtù di questa recente adozione della Milandri, Cedric Black Eagle, Presidente uscente della Crow Nation, la moglie Audrey e la madre Mary Walks on Ice
verranno in Italia, invitati dai  Comuni della Riviera delle Palme, San Benedetto del Tronto e Grottammare, dove la Milandri risiede, ad una visita ufficiale che oltre ad
avere lo scopo di uno scambio culturale che porrà in primo piano storia e costumi dei Nativi Americani, culminerà con la cittadinanza onoraria assegnata al capo Black Eagle.
Ma la tribù dei Crow e in particolare la famiglia Black Eagle vantano una altra adozione molto prestigiosa: quella del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Nel maggio del 2008 infatti, durante la sua prima corsa al seggio presidenziale, l’allora senatore Barack Obama visitò la riserva Crow.
In quell’occasione, Obama fu adottato nella tribù Crow da Hartford “Sonny” Black Eagle e la moglie Mary.
(cit La Repubblica: http://www.repubblica.it/2008/01/speciale/altri/2008primarie/indiani-obama/indiani-obama.html  )
Dopo il 2008, Obama divenne Presidente degli Stati Uniti, e suo fratello Cedric divenne Presidente della Crow Nation;
i due si sono incontrati in seguito alla Casa Bianca, insieme al padre Hartford e a Mary Walks on Ice Black Eagle.
Ha detto Mary, madre adottiva di Obama: “Quando lo adottammo, gli chiesi di ricordarsi di noi se fosse arrivato alla Casa Bianca.
E lui mi disse:”Mamma, sarai là con me.”” Obama è stato fedele alla sua promessa: la famiglia Black Eagle ha visitato molte volte la Casa Bianca in molte occasioni.
La storia dei Crow e della adozione di Obama, nonchè della autrice stessa è narrata nell’emozionante libro di Raffaella Milandri “La mia Tribù”.
Chiediamo alla Milandri, sorella adottiva di Cedric Black Eagle: ” Possiamo quindi dire che lei è sorella anche del Presidente Obama?”
che risponde: “Nel senso che i Nativi AMericani danno alla adozione, sì, facciamo parte della stessa famiglia. Ma non ho ancora avuto modo di incontrarlo.
Il senso reale della adozione è una fratellanza universale, per me un grande onore.”
Si prevede una grande affluenza all’evento, che prevedendo un ampio spazio dedicato alla cultura nativa americana richiamerà molti appassionati.

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Attivista per i diritti umani dei popoli indigeni adottata nella tribù dei Crow: ora è Raffaella Black Eagle

Tornata dal suo ultimo viaggio in solitaria e fuoristrada in Montana,
incentrato sulla visita alle riserve indiane,
Raffaella Milandri, fotografa umanitaria e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni,
è stata adottata come sorella da Cedric Black Eagle, il Presidente della Nazione della Tribù dei Crow.
Dice la Milandri: “Sono fiera di essere ora  Raffaella Black Eagle.Poichè il padre di Cedric ha adottato Barack Obama,
simbolicamente ora sono sorella anche del  Presidente americano.”
Anche il popolo di Facebook che segue in diretta i suoi viaggi è andato in visibilio.
Qui il link dove, durante la firma del Tribal Law and Order Act, che va a migliorare
il sistema di giustizia nella riserve indiane, il Presidente Obama racconta anche della
sua adozione come Barack Black Eagle.
http://www.youreporter.it/video_STOP_AI_CRIMINI_NELLE_RISERVE_INDIANE_1
Dice la Milandri : “L’adozione da parte dei Crow è stata molto commovente;
è uno dei loro rituali , ma è un privilegio riservato a pochi. Il mio impegno è e
sempre sarà affiancare i Crow, e tutti i popoli indigeni, nella lotta per i diritti umani e per la giustizia.”
La Milandri ha visitato i popoli dei nativi americani
Crow, Blackfeet e Salish e Kootenai, e anche l’ufficio del Governatore del Montana.
Per raccogliere dati e testimonianze sulla situazione dei nativi americani nelle riserve,
oggi. ” Vi sono nelle riserve indiane molte problematiche che si trascinano da decine di anni:
la disoccupazione, che arriva al tasso del 70%, l’alcolismo, e molte terre all’interno delle riserve che
sono state cedute tanti anni fa a non-indiani, creando alle volte un monopolio sfavorevole alle risorse
turistiche e del territorio. I governi tribali stanno cercando di  riacquistare queste terre,
ma ora il prezzo di queste terre che dovrebbero essere loro di diritto è esorbitante” aggiunge la fotografa umanitaria.
In Canada, invece, nelle riserve indiane non è permesso vivere a persone che non siano
membri riconosciuti delle tribù aventi diritto.
Il quotidiano più popolare del Montana, il Great Falls Tribune, ha dedicato alla viaggiatrice solitaria un
articolo speciale. ( visibile anche on line al link http://www.greatfallstribune.com/apps/pbcs.dll/article?AID=20109050308)
In modo del tutto autonomo e a scopo umanitario, la viaggiatrice porta
avanti una campagna di sensibilizzazione e di denuncia e ha avuto
contatti anche con il CERD(Commissariato per l’Eliminazione delle Discriminazioni razziali)
dell’ONU grazie al materiale raccolto.
Dice Raffaella Milandri:
“Sono a chiedere supporto e visibilità per la mia
campagna per i diritti umani dei popoli indigeni.
Sto anche divulgando alcune mie produzioni multimediali
(sui Boscimani del Kalahari e sugli Adivasi dell’Orissa), in modo
gratuito, per poter fare opera di sensibilizzazione. Con raccolta di
testimonianze e di denuncia per discriminazione dei diritti umani.”
Pochi giorni fa, la fotografa ha donato ben 140 sue foto per una iniziativa
internazionale a supporto di Save the Children,
curata dalla associazione Quarta Dimensione.

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