Quali sono i rischi della blefaroplastica? La blefaroplastica è uno degli interventi maggiormente eseguito in chirurgia estetica e permette di offrire risultati ottimali per i pazienti e può essere considerato un intervento “sicuro”. Tuttavia come tutti gli interventi chirurgici deve essere eseguito secondo delle norme precise che vanno dalla sede appropriata (sala operatoria certificata), dalla presenza dell’anestesista e dalla preparazione preparatoria adeguata con esami e profilassi antibiotica, fino alla corretta esecuzione della tecnica. Ne parliamo con il Dr. Francesco Bernardini rinomato chirurgo oculoplastico italiano.
Dr Bernardini quali sono i rischi più gravi a seguito di un intervento di blefaroplastica? “I rischi peggiori sono rappresentati da un’emorragia o da un’infezione: entrambe possono compromettere la funzione visiva in maniera seria e sono le situazioni nei confronti delle quali il chirurgo dovrebbe essere perfettamente preparato ad evitare. Infatti questi rischi sono gravi, ma estremamente rari in quanto facilmente evitabili. Eseguire gli esami preoperatori ed un’accurata storia medica del paziente permette di riconoscere possibili rischi; sospendere ogni farmaco che possa interferire con la coagulazione nei tempi appropriati e con il consulto del proprio medico curante; avere un controllo costante monitorando le funzioni cardiache e i valori pressori durante tutto l’intervento; avere a disposizioni tutti gli strumenti necessari per in controllo di eventuali sanguinamenti intraoperatori ed infine una buona preparazione post-operatoria istruendo i pazienti a comportamenti corretti rendono eventi come l’emorragia retrobulbare estremamente rari.”
“Le infezioni sono ancora più rare, basta seguire tutte le norme corrette, operando con tecnica sterile, in una sala operatoria attrezzata, e eseguire una corretta profilassi antibiotica intra e post-operatoria. Emorragie ed infezioni sono rischi comuni a qualsiasi chirurgia, vanno analizzati, discussi con il paziente, ma in realtà non dovrebbero mai accadere, per cui i rischi veri, quelli che succedono, riguardano l’occorrenza di risultati non programmati tra cui il principale è rappresentato dall’occhio tondo. L’occhio tondo è la complicanza peggiore di una blefaroplastica e specificamente di una blefaroplastica inferiore e si verifica per un’eccessiva rimozione di cute dalle palpebre inferiori, con successivo abbassamento delle palpebre inferiori con perdita del normale taglio degli occhi. L’effetto dell’occhio tondo è un effetto esteticamente rilevante in maniera negativa in quanto il paziente non riconosce il proprio sguardo. Inoltre rappresenta il più delle volte un problema anche per l’occhio stesso, con secchezza corneale, senso di corpo estraneo, congiuntiviti ricorrenti e disturbi visivi. L’occhio tondo è definito in termini medici come ectropion cicatriziale, ed è caratterizzato da un abbassamento delle palpebre inferiori con visualizzazione della parte bianca dell’occhio tra la cornea ed il margine palpebrale (esposizione sclerale) e da un arrotondamento dell’angolo laterale delle palpebre che viene tirato in basso, causando l’effetto di un occhio tondo.
Teoricamente, visto che la complicazione è causata da una rimozione eccessiva di cute dalle palpebre inferiori, sarebbe sufficiente riportare pelle nelle palpebre inferiori per risolvere in problema. Purtroppo questa opzione chirurgica, nota come innesto cutaneo non è una soluzione esteticamente accettabile in quanto troppo visibile la pelle innestata. Per cui tutte le tecniche per la correzione delle complicazioni della blefaroplastica devono considerare anche e soprattutto la domanda di risultato esteticamente soddisfacente da cui il paziente è partito nell’avventura della blefaroplastica.”
Dott. Francesco Bernardini
Microchirurgia oculare
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