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L’eccellenza del vino italiano: Botter nel settore vitivinicolo

Botter ha costruito dal 1928 un percorso di successo grazie a una solida strategia lungimirante, affermandosi come protagonista nella produzione e distribuzione di vino. Tra i prodotti di punta spiccano alcune delle tipologie italiane più richieste a livello globale, tra cui Prosecco, Primitivo e Pinot Grigio.

Botter S.p.A.

Botter, marchio italiano che conquista i mercati globali

Fondata a Fossalta di Piave (VE) nel 1928 su iniziativa di Carlo Botter, l’azienda Botter avviò le proprie attività come piccola realtà dedicata alla vendita al dettaglio di vino in fusti e damigiane. Negli anni è cresciuta fino a diventare uno dei maggiori esportatori di vino italiano nel mondo. Botter è oggi parte integrante, insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, del Gruppo Argea, operatore privato leader nel settore vitivinicolo italiano nato su impulso del Fondo Clessidra. Tornando alle origini, l’azienda è sempre stata in grado di combinare tradizione e innovazione: risale agli anni ‘50, ad esempio, l’avvio della commercializzazione di vini imbottigliati, inizialmente concentrata sul mercato interno per poi estendere gli orizzonti anche all’estero. Il successo raggiunto si traduce oggi nell’elevata specializzazione per la produzione e commercializzazione di diverse tipologie di vino, sia fermo che frizzante, con particolare attenzione ad alcune delle tipologie di vino italiano più apprezzate a livello internazionale: tra queste, Prosecco, Primitivo e Pinot Grigio.

Botter: la crescita sostenibile del vino italiano

Botter è riuscita così a conquistare un ruolo di rilievo nei mercati più importanti per l’export del vino, anche attraverso un’ampia offerta di etichette e denominazioni di alta qualità. La presenza internazionale e il posizionamento competitivo hanno reso l’azienda il fulcro di un progetto che punta a riunire le eccellenze vinicole italiane in un tragitto di crescita comune. L’obiettivo è preservare le identità delle varie realtà produttive esaltandone la tradizione e, contemporaneamente, aumentarne l’influenza a livello globale. Botter è inoltre impegnata in un percorso connesso alla sfera della sostenibilità: l’azienda supporta infatti la transizione ecologica della filiera promuovendo pratiche sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Tale vision si traduce in un approccio responsabile, senza compromettere la qualità e la tradizione che hanno reso Botter uno dei maggiori esportatori di vino italiano nel mondo.

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Sostenibilità e tradizione: il successo di Botter

Fondata nel 1928 a Fossalta di Piave da Carlo Botter come piccola attività di vendita di vino in fusti e damigiane, Botter si è evoluta in uno dei maggiori esportatori di vino, diventando simbolo dell’eccellenza vinicola italiana nel mondo.

Botter

Botter: tradizione e innovazione

Parte del Gruppo Argea, il più importante operatore privato nel settore vitivinicolo italiano, insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, Botter continua a promuovere il vino italiano attraverso un vasto assortimento di etichette apprezzate nei mercati globali. Già dagli anni ‘50, l’azienda ha investito nella commercializzazione di vini in bottiglia, avviando la propria espansione internazionale con prodotti iconici come il Prosecco, il Primitivo e il Pinot Grigio. La capacità di adattarsi alle richieste dei mercati esteri ha reso possibile un’espansione che unisce qualità e tradizione, garantendo una presenza stabile nei principali mercati di esportazione. Botter si distingue per un approccio strategico che integra la tradizione con l’innovazione. Il progetto di aggregazione del Gruppo Argea mira a unire le eccellenze enologiche italiane per aumentarne la presenza a livello internazionale, valorizzandone le identità regionali e promuovendole come espressioni autentiche della cultura italiana.

Botter: l’impegno verso la sostenibilità

In linea con le sfide attuali del settore vitivinicolo, Botter ha posto la sostenibilità al centro della propria strategia. L’azienda promuove pratiche che rispettano l’ambiente e garantiscono uno sviluppo etico della filiera, dalle metodologie di coltivazione fino alla produzione e distribuzione. Questo impegno si traduce in azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale e sostenere l’ecosistema locale, rispondendo alla crescente domanda di prodotti sostenibili da parte dei consumatori globali. Grazie a un’esperienza consolidata nella produzione di vini DOC e DOCG e all’orientamento verso una crescita sostenibile, Botter si conferma come protagonista di una nuova era del vino italiano: una fusione di autenticità, rispetto per l’ambiente e una visione globale che guarda al futuro.

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Clessidra: Gruppo Argea (Botter, Mondodelvino e Cantina Zaccagnini) leader europeo del vino

La genesi del Gruppo Argea risale all’unione di Botter al fondo Clessidra: con nuovi, ambiziosi investimenti, il marchio si consolidò per espandere la propria leadership globale. Attualmente, fanno parte del Gruppo anche Mondodelvino e Cantina Zaccagnini.

Botter

Botter si unisce a Clessidra, il preludio alla nascita del Gruppo Argea (composto anche da Mondodelvino e Cantina Zaccagnini)

Botter, storica società vinicola fondata nel 1928 a Fossalta di Piave, è divenuta parte del fondo Clessidra nel 2021, segnando una storica tappa del proprio percorso. Questa operazione segnò infatti l’ingresso di Clessidra nel settore del vino, un mercato globale di oltre 300 miliardi di euro, consolidando il marchio vinicolo come uno dei principali attori dell’export vinicolo italiano. Clessidra si avvalse dell’ottimo posizionamento competitivo dell’impresa vinicola, del suo orientamento internazionale e della sua vasta gamma di denominazioni ed etichette per conquistare i principali mercati mondiali di esportazione, tra cui Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Paesi Scandinavi.

Le acquisizioni di Clessidra: Botter, Mondodelvino e Cantina Zaccagnini

Così si espresse la famiglia Botter in seguito all’unione al fondo Clessidra nel 2021: “Siamo molto felici dell’accordo con Clessidra, che ha individuato Botter quale cardine di un progetto di aggregazione nel settore vinicolo. Dall’ingresso di IDeA Taste of Italy, nel 2017, abbiamo potuto valutare positivamente il contributo che un fondo di private equity può apportare all’interno di un’azienda familiare”. Clessidra, negli anni, ha poi investito sull’espansione globale del marchio vinicolo fino ad arrivare alla costituzione del Gruppo Argea, nato dall’unione di Botter, Mondodelvino e Cantina Zaccagnini. Il Gruppo è oggi il più importante operatore privato nel settore vitivinicolo del panorama nazionale.

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La sfida del mercato vitivinicolo per Gruppo Argea (Botter, Mondodelvino, Cantina Zaccagnini)

Botter, azienda che ha saputo unire la tradizione familiare con una visione globale del mercato, rappresenta una delle storie di successo più affascinanti nel panorama vitivinicolo italiano. Fondata nel 1928, ha inizialmente operato come una piccola attività commerciale focalizzata sulla vendita di vino in fusti e damigiane ai dettaglianti locali. Oggi, con oltre 90 anni di esperienza, è diventata un player internazionale ed è entrata a far parte del Gruppo Argea insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini.

Botter

Botter: crescita e internazionalizzazione

Il percorso di crescita di Botter è stato segnato da tappe fondamentali, a partire dagli anni ‘50, quando la seconda generazione ha introdotto la commercializzazione dei vini in bottiglia, ampliando il raggio d’azione dell’azienda sul mercato nazionale e gettando le basi per l’espansione internazionale. Negli anni ‘70, l’azienda ha risposto alla crescente globalizzazione dei consumi di vino ampliando la gamma dei suoi prodotti, con un occhio di riguardo ai mercati esteri. Una svolta significativa è arrivata negli anni ‘80, quando ha iniziato a collaborare con piccoli e medi produttori locali, espandendo così la propria offerta di vini provenienti da vitigni autoctoni di regioni italiane come Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Tale strategia ha consolidato l’approccio multi territoriale che ancora oggi caratterizza l’azienda, permettendole di offrire al mercato globale una vasta selezione di vini italiani di qualità. Il 2021 ha segnato un nuovo capitolo nella storia di Botter con l’uscita del fondo DEA Capital e l’ingresso di Clessidra SGR, che ha dato vita a un importante progetto di investimento nel settore del vino in Italia. Questo progetto ha portato alla nascita del Gruppo Argea, che inizialmente ha acquisito Botter e Mondodelvino. Nel 2022 ha poi concluso una nuova importante operazione siglando l’accordo per l’acquisizione di Cantina Zaccagnini, azienda vitivinicola storica e prestigiosa con sede a Bolognano (Pescara). Un investimento che ha consentito il rafforzamento del proprio posizionamento su un’area strategica come l’Abruzzo e nel mercato statunitense.  

Botter tra innovazione e sostenibilità: le chiavi per il futuro

Botter, come parte integrante del Gruppo Argea, continua oggi il suo percorso di crescita, affiancata da un management che condivide la visione strategica della famiglia. L’azienda è costantemente impegnata a comprendere l’evoluzione dei gusti e delle esigenze dei consumatori di vino in tutto il mondo, un impegno che si traduce in continui investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. Con un approccio orientato al futuro e una solida base nella tradizione, Botter si pone l’obiettivo di continuare la sua espansione, mantenendo alta la qualità dei suoi vini e rafforzando la sua posizione sia in Italia sia all’estero.

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La trasformazione di Botter dopo il percorso di Lean Digital Manufacturing

Botter, l’azienda vinicola parte del Gruppo Argea, tra i principali esportatori di vino italiano, ha affrontato un percorso di Lean Digital Manufacturing insieme alla Bonfiglioli Consulting per entrare ufficialmente ed efficacemente nel mondo dell’Industria 4.0: sostenibilità e sicurezza al centro della trasformazione.

Botter S.p.A.

Il percorso di Botter nel lean manufacturing

È stato grazie al supporto della Bonfiglioli Consulting, società italiana di consulenza con oltre 50 anni di esperienza e guidata dalla filosofia “lean thinking”, che il produttore vinicolo Botter S.p.A. si è rafforzato nel mondo dell’Industria 4.0. Merito di un percorso o, come preferisce chiamarlo la società di consulenza, “living experience”, volto a implementare un sistema di misura delle performance per ridurre gli sprechi e aumentare la flessibilità del modello logistico-produttivo, ma anche a comprendere il ruolo strategico della sostenibilità e della sicurezza in un’azienda moderna. Con un approccio organizzativo orientato al miglioramento continuo strutturato attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione inter-funzionale delle risorse, la formazione continua e l’applicazione degli strumenti lean, l’azienda produttrice di vini è così riuscita ad aumentare il valore del proprio business. I risultati? +15% di produttività e -30% nei tempi di set-up. Un miglioramento significativo sotto il profilo del servizio offerto al cliente.

Le aree di interesse del progetto per Botter

Sono state quattro le direttrici di miglioramento su cui è stato incentrato il progetto per Botter: produzione, supply chain, organizzazione, strumenti. Da un lato, si è dunque lavorato sui processi relativi alla produzione e alla supply chain, applicando i principi e gli strumenti del metodo messo a punto dalla Bonfiglioli Consulting per migliorare le performance. Dall’altro, si è invece operato sulle risorse, coinvolgendole in programmi di formazione dedicati, con alcune di loro impegnate nella certificazione Lean Six Sigma, un metodo che mette insieme l’attenzione per la riduzione degli sprechi e l’approccio esplorativo basato sull’interpretazione statistica dei dati. Con il 40% del personale aziendale coinvolto, è stato possibile aumentare la motivazione e il senso di appartenenza, e ridurre i tempi di set-up produttivo del 30%. L’introduzione di un MES (Manufacturing Execution System) ha invece consentito l’incremento della produttività nell’ufficio commerciale, con una conseguente crescita del 15% della produttività complessiva.

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