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Calici da vino: la qualità del materiale influisce sulla degustazione?

Il ruolo rivestito dai calici da vino, spesso sottovalutato anche da chi seleziona accuratamente la qualità dei vini da portare in tavola, può essere ben compreso prendendo in considerazione la capacità di alcuni materiali di esaltare le capacità organolettiche delle bevande.

Come sappiamo la forma del calice influenza il passaggio di odori e sapori durante la degustazione. Quello che invece spesso di dimentica è che la qualità dei materiali di costruzione riveste un ruolo fondamentale in questo senso. Ecco perchè sul mercato si può trovare un’ampia proposta di calici da degustazione con notevoli differenze di prezzi.

I calici più utilizzati sono quelli appartenenti alla categoria del vetro cristallo, ovvero le denominazione stabilita dalla CEE per i vetri al piombo. I calici da vino fabbricati con questo vetro devono necessariamente essere provvisti dell’apposita etichetta che indica la categoria di appartenenza. La categoria è a sua volta definita dalla quantità di piombo che contiene. Esistono poi dei vetri senza piombo definiti “ecologici” perchè non inquinanti.

Per quel che riguarda i calici da degustazione non va poi sottovalutata la forma: “a tulipano” è indicata per vini bianchi e leggeri e per vini rosati; i vini rossi, ed anche quelli bianchi più corposi, di vecchia annata, vanno serviti in calici ampi, che consentono l’ossigenazione del vino e la diffusione degli aromi. Le coppe vanno bene per gli spumanti aromatici e i calici piccoli, infine, sono perfetti per i vini liquorosi.

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