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Vacanze golf in Toscana: ecco le mete ideali

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  • 20 Luglio 2012

Per quanti desiderando trascorrere una vacanza all’insegna del golf, ma lo vogliono fare in un luogo che possa offrire anche altre attrazioni, la Toscana potrebbe essere la scelta ideale.

La Toscana è sicuramente una regione che non ha bisogno di presentazioni, né in Italia né all’estero, e il suo patrimonio artistico e culturale, così come i meravigliosi paesaggi e le prelibatezze eno-gastronomiche che la contraddistinguono, sono conosciuti a tutti. Quello che forse non tutti sanno, però, è che la Toscana può essere considerata come una meta perfetta anche per gli amanti del golf: in tutta la regione si trovano infatti dei campi, alcuni dei quali situati in dei contesti molto suggestivi, che possono davvero soddisfare anche il golfista più esigente. Senza dimenticare che, in una regione così ricca di ogni tipo di attrazione, ad una vacanza all’insegna dello sport si possono aggiungere molte altre componenti, creando così la situazione ideale soprattutto se si viaggia in compagnia anche di persone che non sono così appassionate di golf, o se semplicemente da una vacanza ci si aspetta qualcosa di più.

Tra i tanti campi da golf presenti nella regione, ne segnaliamo in particolare tre: il Golf Club Montecatini, il Golf Club Versilia e il Drago Golf Club di Castiglion del Bosco. Il primo, costruito nel 1987, si trova a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, e conta 9 buche. Situato in una posizione strategica per raggiungere senza troppe difficoltà le città di Firenze, Lucca e Pisa, questo golf club è immerso nella campagna toscana, non lontano dalla costa della Versilia. La zona di Montecatini è inoltre conosciuta per la stazione termale che ospita, e che attira ogni anno molti turisti alla ricerca di un’oasi di benessere e relax. Il Golf Club Montecatini potrebbe dunque essere la scelta migliore se desiderate alternare qualche tiro in buca con dei trattamenti benessere o di bellezza, e dedicarvi quindi alla salute e al benessere della vostra persona. Il tracciato del Golf Club Montecatini è stato costruito seguendo la conformazione collinare del luogo, e lungo il percorso si trovano de laghi, oltre che alcuni punti molto pregevoli non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello paesaggistico.

Molto suggestivo è anche il Golf Club Versilia, situato a Pietrasanta, in provincia di Lucca. La posizione di questo Golf Club, un resort in cui si nota una certa attenzione ai dettagli, è davvero eccezionale: situato tra le Alpi Apuane e il Terreno, si trova a breve distanza dal mare, in una zona, quella della Versilia, universalmente conosciuta anche come meta turistica per vacanze al mare, oltre che per la sua vivace vita mondana. Gli appassionati di vacanze al mare, oltre che di golf, potrebbero quindi trovare in questo resort il proprio rifugio ideale. Entrando nel dettaglio del campo da golf, il percorso è stato disegnato da Marco Croze ed inaugurato nel 1990. Consta di 18 buche distribuite in un paesaggio caratterizzato da bunker di sabbia ed ostacoli d’acqua.

Ultimo, ma non meno importante, il Castiglion del Bosco Golf Club, in provincia di Siena. Progettato da Tom Weiskopf, già vincitore del British Open, il percorso consta di 18 buche, tra cui la buca più lunga d’Europa (la buca 13, di 685 yard). Da segnalare la particolarità delle bandiere sui green, dotate di un misuratore laser che permette di calcolare la distanza esatta della palla dalla bandiera. Immerso in un paesaggio di per sé affascinante, il percorso è stato costruito in armonia con la cornice che lo ospita, ed è perfetto anche per chi decide di godersi delle vacanze all’insegna della natura e a poca distanza dalla bellissima città di Siena, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’Umanita dell’UNESCO nel 1995.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – web marketing agency

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I campi da golf in Italia

Semplice, completo ed immediato questo sito dedicato ai campi da golf in Italia.

Suddivise per regione si trovano le schede della maggior parte dei campi da golf italiani; è quindi possibile procedere alla ricerca geografica a seconda della vostra residenza o del luogo dove avete deciso di trascorrere un fine settimana o le ferie per decidere qual’è il Golf Club più comodo ed adatto alle vostre esigenze.

Su ogni pagina sono specificati l’indirizzo ed i recapiti della struttura, le principali caratteristiche tecniche del percorso ed i servizi complementari offerti (alcuni club infatti dispongono anche di piscina, campi da tennis, ristorante, oltre che di servizio noleggio attrezzatura, club-house, shop, etc.).

Il sito è poi arricchito da approfondimenti che raccontano ai neofiti qualche curiosità su questo sport sempre più conosciuto ed amato e sempre meno elitario, con l’intento di tracciare un panorama delle sue proprietà salutari, della storia, dei concetti base della tecnica e del regolamento e sulle meravigliose località dove, nella maggior parte dei casi, i campi da golf sono situati.

Links a tema e recensioni di altri siti dedicati allo sport, alla salute ed al turismo e notizie su campionati e tornei svolti o in procinto di iniziare, completano il quadro.

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Come è costituito un campo da golf

Il golf finora è sempre stato considerato un sport praticato solo dall’èlite, ma negli ultimi anni si sta diffondendo e la sua popolarità tra le persone sta crescendo.
I fattori positivi sono molti, per esempio è rilassante e benefico, privo di rischi per la salute e praticamente senza alcuna controindicazione, non richiede preparazione atletica se non un po’ di stretching prima della partita o dell’allenamento, consente di trascorrere alcune ore all’aria aperta e ben si addice a qualunque età, esistono scuole che accolgono piccoli allievi già dai 5 anni e non vi sono limiti superiori d’età per le sua pratica. I campi da golf sono in genere costituiti da 9, 18, 27 o 36 buche: questo perché una partita di golf si svolge in genere su 18 buche. Ogni buca è costituita da varie zone, alcune sempre presenti; altre invece sono difficoltà che esistono solo in buche specifiche, e vengono perciò definite ostacoli.

L’area di partenza (tee) è una zona con erba accuratamente rasata, da cui i golfisti partono per il gioco di una buca. I giocatori devono colpire per la prima volta entro o dietro degli speciali paletti: se partono oltre rischiano una penalità o il loro colpo può essere annullato. Da questo punto in genere si supporta la pallina con uno speciale strumento chiamato tee, che consiste in un piccolo pezzo di legno o plastica che si conficca nel terreno. In ogni buca esistono più aree di partenza, per uomini e per donne che, essendo in media più corte nei tiri lunghi, partono con un vantaggio; inoltre, i tee per i professionisti sono arretrati rispetto a quelli per i dilettanti.

Nella costruzione campi golf, si deve tener presente il disegno d’insieme, dalle buche ai possibili vari ostacoli. Molte buche possiedono qualche ostacolo, per rendere il gioco della stessa più difficile ma anche avvincente. Esistono i bunkers, in genere ai lati del fairway o prima di un putting green, che rendono difficoltosa l’uscita essendo pieni di sabbia. Gli ostacoli d’acqua frontali, indicati da paletti gialli, e laterali, segnalati invece con paletti rossi, sono costituiti da fiumi, mari, laghi, ruscelli ma anche pozze profonde e vuote, da cui è sempre difficile giocare ed è invece comune perdere una palla. È possibile giocare da un ostacolo d’acqua, ma senza toccare il terreno prima di effettuare il colpo. Se invece si preferisce estrarre la palla al di fuori dell’ostacolo oppure se la palla è persa all’interno dell’ostacolo, è possibile droppare la palla secondo alcune regole, con la penalità di un colpo.

Nel momento della progettazione campi golf, un momento importante è quello del putting green, l’area con erba più rasata, entro la quale si trova la buca con la bandierina.

Il fairway è un’area estesa costituita da erba rasata in modo da rendere facile il gioco della palla. Di norma, si estende da poco oltre l’area di partenza fino ad arrivare nei pressi del putting green della buca, e orizzontalmente per qualche decina di metri. Ai lati del fairway c’è il rough, ovvero erba molto alta che rende difficile il gioco della palla, designato per punire quei giocatori che non tirano dritti. Il fairway di una buca non è sempre diritto: può curvare a destra o a sinistra nel corso della buca: questo viene definito come dogleg.

A cura di Martina Meneghetti
Posizione Srl – Società Consulenza Marketing

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