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Osservatorio Findomestic annuale del 2010

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  • 23 Dicembre 2010

Questi sono i principali risultati della diciassettesima edizione dell’Osservatorio annuale di Findomestic Banca, società attiva nel settore dei prestiti personali e finanziamenti on line, presentato oggi a Milano presso il Centro Svizzero di Via Palestro.

Secondo lo studio, le difficoltà in cui ancora versano i consumi delle famiglie italiane sono chiaramente evidenziate dall’andamento della spesa alimentare, che dopo due anni di calo dei volumi, continua a mantenersi debole, riflettendo i nuovi modelli di consumo adottati dalle famiglie in risposta a condizioni di difficoltà economica persistente. Alla base di tali modelli vi è selettività delle scelte che sono fortemente orientate alla riduzione degli sprechi, unita ad un progressivo spostamento verso i canali distributivi che offrono maggiori possibilità di risparmio.

Per i beni durevoli, dopo il risultato positivo del primo trimestre 2010, già a partire dal secondo il contributo all’andamento dei consumi è diventato negativo nelle stime dell’Osservatorio. La domanda di questi beni ha risentito sensibilmente del venire meno, a partire da aprile, del sostegno degli incentivi al settore dell’auto. Le stime dell’Osservatorio evidenziano infatti che la domanda di beni durevoli si è assestata sui volumi del 2009, a fronte di una dinamica dei prezzi negativa. La domanda non subisce un ulteriore calo grazie alle buone performance dei beni caratterizzati da forte innovazione tecnologica e da dinamiche di prezzo favorevoli, quali la telefonia e l’elettronica di consumo.

Il bilancio della crisi risulta particolarmente negativo per la spesa dedicata ai veicoli. Dopo la contrazione del biennio 2008-2009, anche il 2010 si chiude con una diminuzione degli acquisti da parte delle famiglie. Per il 2010 l’Osservatorio stima infatti una significativa contrazione del mercato (-6.2% in valore), interamente imputabile al calo dei volumi domandati (-11.7%), mentre i prezzi medi sono tornati a crescere del 6.2%. Le forti difficoltà incontrate nell’ultimo triennio dalle famiglie italiane hanno penalizzato tutti gli acquisti non necessari, soprattutto se d’importo unitario elevato. Pertanto, venuto meno lo stimolo degli incentivi ad anticipare la sostituzione, gli acquisti di veicoli sono crollati. È comunque possibile contare su altri aiuti finanziari, come i prestiti auto.

Si stima che, per la prima volta dal 1996, il numero di immatricolazioni di auto nuove (-10,4%) risulti inferiore a 2 milioni. Nemmeno il mercato dell’auto usata è riuscito nel 2010 a invertire il trend negativo. Per quanto concerne il settore delle due ruote la ricerca rileva come anche gli incentivi concessi nel 2010 al settore dei motocicli sia stato del tutto insufficiente a riportare su un trend positivo le immatricolazioni, che chiudono l’anno con una netta contrazione, anche nei segmenti interessati dal bonus. La flessione maggiore interessa il comparto degli scooter. Fa invece eccezione il risultato positivo delle moto di cilindrata maggiore e delle moto da “turismo”, segmenti destinati a fasce di italiani meno colpite dalla crisi dei redditi e dell’occupazione.

L’Osservatorio evidenzia che nel 2010 la spesa degli italiani per i beni durevoli per la casa è tornata ad aumentare: l’andamento dei volumi è stato favorito da dinamiche dei prezzi favorevoli, che hanno registrato mediamente cali del 6.5%. Tutti i comparti analizzati hanno mostrato un andamento positivo delle quantità, sebbene abbiano fatto da traino i settori caratterizzati da più forte innovazione e da dinamiche di prezzo favorevoli, come l’elettronica di consumo e la fotografia.

Nel 2010 sono tornati a crescere anche gli acquisti di elettrodomestici bianchi, sorretti da sostituzioni rinviate negli ultimi anni e ormai non più procrastinabili e dagli incentivi governativi. I consumatori stanno inoltre rispondendo positivamente all’innovazione tecnologica introdotta nel comparto negli anni scorsi, volta a una maggiore efficienza energetica che non si è tradotta in significativi aumenti di prezzo.

Nel complesso il comparto dei durevoli per la casa ha messo a segno nel 2010 un parziale recupero delle perdite subite nel biennio precedente, restando su livelli di mercato ancora del 4% inferiori a quelli pre-crisi.

Nel 2010 il settore del mobile ha mostrato un debole segnale di recupero rispetto ai bassi livelli di consumo raggiunti nel 2009. Secondo l’Osservatorio i volumi sono cresciuti dell’1.1%, a fronte di prezzi che hanno mostrato una crescita (+1.8%) in linea con quella dell’anno precedente. Il mercato in valore è aumentato del 3% rispetto al 2009: un dato del tutto insufficiente a riportare i livelli in prossimità di quelli raggiunti nel 2008.

Dopo un biennio in cui gli effetti della crisi si sono riflessi in una pesante contrazione della domanda di elettrodomestici bianchi, nel corso del 2010 sono emersi segnali di risveglio in questo mercato: i dati per il 2010 mostrano, infatti, una domanda in buona crescita. In media l’Osservatorio calcola un aumento dei volumi di vendita del +4.4%.

Dopo la forte contrazione scontata durante la fase più acuta della crisi (la flessione delle vendite a prezzi costanti nel 2009 è stata prossima al -6%), anche il mercato dei piccoli elettrodomestici ha mostrato qualche debole segnale di risveglio nel corso del 2010 (+0,6% in termini di pezzi venduti).

Il comparto degli elettrodomestici bruni si conferma, anche nel 2010, tra i più dinamici. Nei primi otto mesi dell’anno si è riscontrato un aumento dei volumi prossimo al 21% rispetto al corrispondente periodo del 2009. Il risultato è eccezionalmente positivo anche in termini di valore degli acquisti (+9.9% nello stesso periodo). Il settore è stato trainato dagli apparecchi “video” (in particolar modo tv e decoder), che pesano per circa l’80% delle vendite di elettronica di consumo.

Gli acquisti di questi prodotti stanno beneficiando dell’importante impulso alla sostituzione proveniente dal progressivo switch off della televisione analogica nelle regioni italiane, per il passaggio al segnale di trasmissione digitale. Nei primi otto mesi dell’anno si registra, infatti, un aumento del valore degli acquisti di tv e decoder del 18%, grazie a un aumento dei volumi del 29%.

Va tuttavia segnalato che le ottime performance del segmento video stanno cannibalizzando gli altri prodotti di elettronica di consumo, che riducono costantemente il proprio peso sugli acquisti di prodotti tecnologici come audio portatile (-19% in valore), videocamere (-13%), lettori dvd (-14%), car audio (-15%) e audio domestico (-9%).

Nel 2010 il settore della fotografia inverte il trend negativo del 2009 e registra una crescita marcata di vendite (+13,2%) e fatturato (+11,0%). L’andamento positivo interessa sia le fotocamere reflex, sia quelle compatte. Il segmento reflex, benché più dinamico, non riesce a incrementare significativamente la propria quota a valore a causa del peso crescente dei modelli “entry level”, che permettono ai consumatori di accedere a un prodotto avanzato ad un prezzo accessibile.

Anche il 2010 si conferma un anno di contrazione del valore degli acquisti di prodotti di telefonia (-6,1%), più accentuata rispetto all’anno precedente, nonostante la crescita dei volumi in accelerazione (+12.7%). La dinamica cedente dei prezzi provoca una nuova contrazione del fatturato del comparto. Si confermano invece in forte crescita le vendite trainate dal segmento smartphone, che sono cresciuti a tre cifre e costituiscono il 40% del mercato. Il lancio di nuovi modelli e l’offerta di prodotti evoluti a prezzi accessibili sono alla base del successo di questi apparecchi, che nel 2010 mostrano una crescita a tre cifre arrivando a pesare circa il 40% del mercato della telefonia mobile. Crolla invece, nonostante un forte calo dei prezzi, la domanda di cellulari meno evoluti.

Secondo i calcoli dell’Osservatorio di Findomestic nel 2010 il mercato dell’informatica è rimasto in lieve sofferenza, non riuscendo ancora ad invertire il trend negativo che ha caratterizzato il valore degli acquisti nell’ultimo biennio. L’ulteriore moderata contrazione del 2010 (-0.7%) è imputabile alla dinamica cedente dei volumi (-1,7%), a fronte di una sostanziale stabilizzazione dei prezzi sui livelli raggiunti nel 2009. Si segnala una battuta d’arresto in termini di valore per i “PC Mobile”, mentre registrano una tendenza positiva i “Desk Computers”, grazie anche al successo del segmento All in One, ossia dei PC con monitor integrato.

Il mercato del fotovoltaico è stato interessato da un rapido sviluppo negli ultimi anni grazie all’efficacia delle politiche di incentivazione. Nel periodo 2000-2007 l’energia elettrica prodotta da fonte fotovoltaica è cresciuta a un ritmo del 14% medio annuo, mentre dal 2008, grazie allo stimolo del Nuovo Conto Energia che ha definito un quadro normativo chiaro ed efficace di incentivazione, le crescite sono state esponenziali.  La stima di chiusura per il 2010 è di una produzione di 1414 GWh, in crescita del 110% rispetto al 2009.

Passando all’analisi qualitativa del campione è interessante notare come, secondo l’Osservatorio, in un contesto di precarietà le famiglie italiane sono intenzionate a continuare ad acquistare, ma sono consapevoli che occorra farlo con maggiore prudenza e dopo essersi informate adeguatamente senza abbandonarsi alle emozioni.

Le difficoltà economiche dell’ultimo periodo favoriscono l’emergere di nuove forme di risparmio quali la banca del tempo, il car pooling e i gruppi di acquisto solidali (GAS). La banca del tempo, che è una sorta di baratto di servizi per lavori di manutenzione, cucina, ripetizioni, baby sitting ecc., è vista con interesse dai giovani e dalle donne. Il car pooling è considerato sempre più positivamente e ha superato la dimensione dei luoghi di lavoro ed ora, grazie ai social network, conosce una più ampia possibilità di diffusione. I GAS sono invece visti con favore dalle donne tra i 35 e i 55 anni e sono utilizzati per entrare in contatto con una rosa selezionata di produttori che offrono una qualità di beni migliore, in alcuni casi anche dal punto di vista ecologico, limando i costi di trasporto e di stoccaggio. Accanto a questa tipologia la crisi sta anche facendo emergere forme di cooperazione tra famiglie più orientate al risparmio che alla qualità. Si tratta di pool d’acquisto che mirano ad ottenere dai fornitori i prezzi all’ingrosso.

La necessità di ridurre i costi ha anche aumentato la richiesta dell’usato, che ormai non è più gestito all’interno della famiglia ma si è allargato a conoscenti e amici. Anche in questo il web è stato determinante per facilitare lo scambio non solo di oggetti, ma anche di case in luoghi di vacanza. In un contesto di precarietà, le famiglie italiane sono quindi intenzionate a continuare ad acquistare cercando modalità aggreganti, che consentano di risparmiare pur non rinunciando alla qualità.

Si tratta di dati e analisi che Findomestic effettua e raccoglie ogni anno sui consumi di beni  durevoli, forte del suo posizionamento nel settore del credito al consumo che la colloca tra i primi player in Italia nel fornire credito alle famiglie, tramite prestiti personali, con finanziamenti erogati nel 2009 per 4.092 milioni di euro e un utile lordo di 62 milioni di euro.

Findomestic fa parte del gruppo BNP Paribas, che è il primo gruppo per depositi nella zona euro con oltre 14 milioni di clienti e oltre 4000 sportelli in Europa.
Per ulteriori informazioni:

AD HOC Communication Advisors:

Daniele Biolcati 02 7606741

[email protected]

Findomestic

Stefano Martini

[email protected]
Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

http://www.adhoccommunication.it – http://www.osservatorio.findomestic.it

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Osservatorio Findomestic di dicembre 2010: la fiducia continua a calare

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  • 7 Dicembre 2010

Nell’analisi di novembre condotta da Findomestic, leader nell’offerta di prestiti personali on line e finanziamenti on line, è emerso che la fiducia degli italiani continua a calare ed è la più bassa registrata nel corso del 2010, oltre che il valore minimo se rapportato al medesimo periodo dall’inizio delle rilevazioni. La fascia più pessimista comprende chi ha un’istruzione universitaria e superiore; mentre gli ottimisti risiedono tra coloro che hanno l’istruzione dell’obbligo.

Se si prende in esame l’andamento di questa variabile per aree geografiche, è interessante notare come il pessimismo accomuna tutte le aree del Paese, eccezion fatta per il Centro Italia, che tuttavia da solo non riesce a imprimere una svolta positiva al dato complessivo.

Le previsioni sulla situazione italiana nei prossimi dodici mesi restano stabili ed in linea con lo stesso periodo del 2007 e 2008.

La possibilità di riuscire ad aumentare il risparmio è in leggera crescita, ma non riesce a recuperare l’andamento negativo del calo di ottobre e settembre: solo un italiano su dieci pensa che riuscirà ad aumentare il proprio risparmio nei prossimi dodici mesi.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: resistono solo i bruni. A novembre, solo gli elettrodomestici bruni resistono mantenendosi stabili rispetto al mese precedente e con valori simili ai mesi di novembre 2007 e 2008. Gli elettrodomestici piccoli e bianchi sono in calo. Si registrano delle flessioni anche per quanto riguarda le previsioni di spesa in tutti e tre i comparti.

Elettronica di consumo: “benino” le intenzioni di acquisto di PC e accessori, lieve flessione nei cellulari. Complessivamente il settore dell’elettronica di consumo è a livelli più bassi rispetto allo stesso periodo del 2009: anche la cifra massima prevista per l’acquisto di prodotti informatici è in calo, con una flessione da 450 a 414 euro, mentre la telefonia è stabile. È interessante notare come un lieve incremento nelle intenzioni d’acquisto nel comparto informatico sia stato accompagnato da un calo della cifra media che si intende spendere.

Autoveicoli e motoveicoli: novembre soltanto il comparto a due ruote evidenzia un andamento in crescita, con valori di previsione addirittura superiori rispetto all’auto. Calano le previsioni d’acquisto sia dell’auto nuova, sia dell’auto usata. Certamente il periodo di fine anno non è mai stato favorevole alle immatricolazioni di auto nuove e all’erogazione di prestiti auto. In particolare le cifre medie previste per l’auto nuova sono di 18.992,00 Euro (stabile), per quella usata di 4.396,00 Euro (in calo) e per il motociclo e lo scooter di 2.056,00 Euro (lieve calo).

Intenzioni di acquisto nel tempo libero: cresce lievemente il comparto viaggi; mentre sono in calo le attrezzature, l’abbigliamento sportivo e il fai da te. All’interno del macrosettore del tempo libero, l’unico comparto che evidenzia un’andatura positiva, anche in previsione del periodo natalizio, è quello dei viaggi e delle vacanze che cresce di 1,2%, mentre le attrezzature per il tempo libero segnano un modesto calo (-0,3%). Decisamente maggiore la contrazione che riguarda le attrezzature e il fai da te (-2,1%).

Nel mese di novembre sono in flessione le previsioni d’acquisto che riguardano l’arredamento e la ristrutturazione della casa. Scendono in maniera più consistente sia le ristrutturazioni sia gli acquisti di mobili, mentre l’acquisto di case resta praticamente stabile; per contro in aumento la cifra media dedicata ai mobili.

Per ulteriori informazioni:

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Daniele Biolcati 02 7606741

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Osservatorio Findomestic di novembre 2010: la fiducia tocca il valore minimo del 2010

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  • 3 Novembre 2010

Di seguito le statistiche presentate nell’ultima indagine di Findomestic, azienda da anni presente nel mercato per prodotti quali prestiti on line e carte di credito.

La fiducia degli italiani, a ottobre, è la più bassa registrata nel corso del 2010: si tratta di un valore in linea con la fiducia espressa dagli italiani nello stesso periodo del 2008, anche se si deve risalire addirittura ad aprile 2008 per ritrovare un livello di soddisfazione così basso espresso dal campione degli intervistati.

Tutti gli italiani, indipendentemente dal livello d’istruzione, esprimono un grado di fiducia in calo: la fascia più pessimista è costituita da quanti hanno un’istruzione universitaria. I più ottimisti – nonostante un calo nel grado della fiducia espressa – restano gli italiani con istruzione superiore.

In tutte le aree geografiche del Paese si rileva un grado di soddisfazione in calo: il Nord Ovest è la zona con la fiducia più elevata, superiore alla media nazionale. Tutte le altre zone d’Italia registrano valori in netto calo.

Anche la previsione per la situazione italiana dei prossimi 12 mesi subisce una decisa scossa negativa a ottobre. Mentre a settembre, dopo diversi mesi di risultati negativi, essa aveva riacquistato segno positivo, a ottobre 2010 si ritorna agli stessi livelli negativi di ottobre 2008.

Per quanto riguarda, infine, la propensione personale all’aumento del risparmio a 12 mesi, nel bimestre settembre-ottobre la previsione di aumento del risparmio arresta la sua crescita, facendo registrare nell’ultimo mese il valore più basso dall’inizio della rilevazione. A ottobre meno di un Italiano su dieci riteneva di essere in grado di poter aumentare il proprio risparmio nell’arco dei prossimi 12 mesi.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: in crescita i bianchi e i bruni, calano i piccoli.

In crescita le intenzioni di acquisto di elettrodomestici bianchi (dall’8,5% del mese precedente al 10,8% di ottobre), per i quali resta sostanzialmente stabile la cifra massima di spesa prevista, che passa da 1.065 € di settembre ai 1.011 € di ottobre.

In leggera crescita anche le intenzioni di acquisto di elettrodomestici bruni (TV, Hi-Fi o Video), a quota 10,1% (contro il 9,4% del mese precedente), per i quali è, però, in calo la cifra massima di spesa prevista, che si attesta a 611€ di ottobre, contro i 930 € di settembre.

A ottobre le previsioni di acquisto per i piccoli elettrodomestici perdono tutto il vantaggio ottenuto attraverso la crescita registrata a settembre: passa, infatti dal 17,2% al 13,1% la percentuale degli intervistati che progettavano, a ottobre, di effettuare acquisti in questo segmento nei tre mesi successivi. In leggera crescita la cifra massima di spesa prevista, che passa da un valore di 154 €, registrato a settembre, a 165 € in ottobre.

Elettronica di consumo: calano le intenzioni di acquisto di PC e accessori, lieve flessione nei cellulari.

Dopo la crescita registrata nel bimestre agosto-settembre, l’elettronica di consumo a ottobre ha fatto registrare un calo nelle previsioni di acquisto a tre mesi. In calo sono soprattutto le previsioni per PC e accessori, che a ottobre fanno registrare un valore del 10,3% (contro il 15,9% di settembre). Stabile la spesa massima prevista per l’acquisto di beni in questo segmento, che si attesta a 556 € di ottobre, contro i 579 € di settembre.

Anche la telefonia fa registrare una contrazione, anche se lieve: il 9,5% del campione a ottobre prevedeva di fare acquisti in questo segmento di spesa nei successivi tre mesi (era l’11,4% a settembre). Sostanzialmente stabile la cifra massima per l’acquisto di beni nel settore telefonia, che si attesta a 199 € contro i 198 € del mese precedente.

Autoveicoli e motoveicoli: timidi segnali di ripresa per auto nuove, moto e scooter

La situazione nel settore automotive continua a essere stagnante e complessivamente inferiore allo stesso periodo degli anni precedenti, anche se a ottobre, le previsioni di acquisto di auto nuove, motocicli e scooter, sono in leggera crescita.

Le intenzioni di acquisto di auto nuove a ottobre si sono attestate su un valore pari al 3,7% (contro il 3,4% di settembre). Stabile la cifra massima di spesa prevista, che si attesta a 18.553 € (erano 18.668 € a settembre). Cresce leggermente anche la previsione di acquisto di motocicli e scooter (dall’1,5% di settembre all’1,8% di ottobre). Cala invece in modo sensibile la cifra massima di spesa prevista, che passa dai 5.597 € di settembre ai 2.884 € di ottobre.

In calo, infine, la previsione di acquisto per le automobili usate (dal 3,7% di settembre al 2,8% di ottobre). Anche in questo segmento si registra una contrazione della spesa massima prevista, che si attesta a quota 6.421 € (contro gli 8.931 € di settembre).

Intenzioni di acquisto nel tempo libero: torna a crescere il comparto viaggi, in calo attrezzature e abbigliamento sportivi e il fai da te

All’interno del macrosettore del tempo libero, come negli anni precedenti, il bimestre settembre-ottobre si caratterizza per la maggiore propensione all’acquisto di attrezzature e abbigliamento sportivi rispetto agli altri beni e servizi della categoria. A ottobre si registrava, perciò, ancora un’elevata propensione all’acquisto di attrezzature sportive (a quota 24,6%), ma in netto calo rispetto a 33,6% di settembre.

In leggera crescita l’intenzione di fare viaggi e vacanze: a settembre 2010 erano il 17,6% degli intervistati, a ottobre questa percentuale è passata al 19,6% del campione, tuttavia il dato è inferiore rispetto allo stesso mese nel 2008 e 2009.

In calo anche le previsioni di acquisto per attrezzature dedicate al fai da te, che fanno registrare una flessione dell’1,8% rispetto al dato di settembre (14,7%) e si attestano in ottobre a quota 12,9% del campione.

Prosegue la crescita delle intenzioni di acquisto nel settore immobiliare, in calo nei mobili

La casa continua a rappresentare la forma d’investimento più popolare per gli italiani e le previsioni relative sia all’acquisto che alla ristrutturazione immobiliare sono in crescita ormai da un trimestre (anche se con valori inferiori rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti). A ottobre era, infatti, il 3,6% del campione a prevedere l’acquisto di una nuova casa (contro il 3,3% del mese precedente).

Cresce in ottobre la voglia di fare lavori di ristrutturazione con il 10,3% degli intervistati, che hanno dichiarato di avere intenzione di farlo nei prossimi tre mesi, contro l’8,4% di settembre.

In calo invece le intenzioni di acquistare mobili che a ottobre hanno fatto registrare un valore pari al 9,9% del campione (2,1% punti percentuali in meno rispetto al mese precedente, passando dal 12% di settembre al 9,9% di ottobre). In deciso calo anche la cifra prevista per il loro acquisto, che si attesta a 3.743 € (contro i 4.427 € di settembre).

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