La cartomanzia è l’arte di predire il futuro consultando un mazzo di carte e interpretandone simbolicamente il significato. Le sue origini sono incerte e non esiste una datazione storica precisa, ma sappiamo che è più recente rispetto alle altre forme di divinazione.
Cerchiamo di individuare quale sia stato il percorso della cartomanzia in base a quello che la storia ci dice sull’utilizzo dei mazzi di carte. Ne esistono diversi a questo scopo, ma certamente i Tarocchi sono dotati di un simbolismo e di una complessità unici.
Sappiamo che a lungo, queste carte portatrici di saggezza e conoscenza, sono state usate come normali carte da gioco: proprio per questo motivo il mazzo dei Tarocchi è composto dai ventidue Arcani Maggiori, per i quali si pensa a un’origine remota, e dai cinquantasei Arcani Minori che non sono altro che il normale mazzo delle carte da gioco.
Le prime testimonianze documentate di cartomanzia risalgono al 1770, quando a Parigi Jean-Baptiste Alliette pubblicava un testo in cui spiegava come predire il futuro tramite l’uso delle normali carte francesi. Da allora la diffusione e l’interesse verso questo pratica sono cresciuti enormemente.
La cartomanzia può dirci moltissimo su chi siamo e sul nostro futuro: la combinazione delle carte parla e racconta infiniti aspetti del mondo. Solo l’orecchio attento del cartomante è capace di tradurre i suoi simboli e di svelarci il loro mistero.
Mese della Vergine
Le persone con posizioni di rilievo in questo segno zodiacale sono caratterizzate da un’intelligenza acuta e sottile e da una mentalità analitica e settoriale. La loro indole ipercritica e pignola può farli risultare pedanti. Di carattere timido e alle volte apparentemente remissivo, sono tuttavia dotati di una lingua tagliente, di una sensibilità acuta e di notevoli doti professionali e dialettiche.