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Acquisto casa: periferia o centro città, quali sono i pro ed i contro?

Acquistare una casa è uno dei passi più importanti della nostra vita, soprattutto se decidiamo che quella dovrà essere la nostra abitazione per molto tempo. Ad ogni modo, anche se decidessimo di acquistarla per rivenderla o affittarla, è sempre opportuno considerare diversi fattori prima dell’acquisto. Pertanto, dobbiamo innanzitutto decidere se optare per un immobile in periferia o in centro città. Per fare la scelta giusta, ecco una breve panoramica grazie alla quale potrete analizzare i pro e i contro di ogni opzione.

Nelle province di Pordenone e Udine ci sono tantissimi immobili di varie metrature da poter valutare. Tuttavia, se state pensando di acquistare una casa in periferia, probabilmente lo state facendo perché puntate alla tranquillità della zona e anche ai prezzi più bassi. Sicuramente, questi sono i preziosi vantaggi di un immobile fuori città, ma prima di concentrarvi su una specifica area o su una determinata casa, ricordate che la periferia può presentare anche diverse problematiche, come ad esempio la scarsa possibilità di usufruire dei mezzi pubblici e il numero limitato di negozi e altri servizi utili nella nostra quotidianità (come strutture sanitarie e uffici comunali).

Perciò, prima di acquistare una casa a pordenone o udine, analizzate il vicinato e le opportunità offerte dal quartiere. Questo potrà essere utile anche nel caso voi o il vostro eventuale affittuario siate automuniti, in quanto sicuramente non desidererete utilizzare l’auto per ogni evenienza. Nel caso invece non abbiate un mezzo con il quale spostarvi, purtroppo le case in periferia potrebbero non rivelarsi la scelta più adatta a voi, sopratutto se lavorate nella zona centrale di Pordenone o di Udine o se avete dei figli da portare a scuola.

L’altra opzione è ovviamente quella di acquistare una casa in centro città. In questo caso, i prezzi potrebbero rivelarsi più alti e potreste avere difficoltà nel posteggiare l’auto, ma i livelli di comodità saranno decisamente più elevati. Infatti, abitare in centro significa avere tutto (o quasi) a portata di mano: dai negozi alle strutture pubbliche, dal posto di lavoro a tutti i luoghi di maggiore interesse. Pertanto, nonostante ci siano da considerare i contro relativi al prezzo e al posto auto, acquistare una casa in vendita a pordenone e precisamente nel centro di Pordenone o di Udine può rivelarsi davvero un’ottima scelta.

Naturalmente, per prendere la decisione più giusta per voi, la soluzione migliore è quella di analizzare non solo questi pro e questi contro, ma anche le vostre specifiche esigenze e preferenze. Facendo chiarezza su quello di cui avete bisogno e considerando le indicazioni che avete trovato in questo articolo, saprete con certezza qual è la soluzione migliore per voi. Dopodiché, potrete affidarvi ad un’agenzia immobiliare o, ancora meglio, iniziare a fare una ricerca approfondita visionando i vari annunci di case in vendita a pordenone reperibili sui siti appositi o sui giornali free press che potrete trovare all’interno o all’esterno di alcuni punti vendita, ma in alcune aree pubbliche di Pordenone e Udine.

In entrambe le eventualità potrete analizzare diverse inserzioni, sia per quanto riguarda l’acquisto della casa sia in periferia che in centro città. In seguito potrete contattare gli inserzionisti e andare a vedere gli immobili: con le idee chiare ed una ricerca accurata, potrete sicuramente trovare la casa più adatta alle vostre esigenze e preferenze.

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Immobiliare.it: ora gli utenti disegnano su mappa la propria area di ricerca

Nei mesi passati, con le sue App per i dispositivi mobile (iPhone ed iPad), Immobiliare.it ha rivoluzionato il modo di cercare gli immobili permettendo la selezione tramite il disegno della propria area di interesse direttamente sulla mappa. Dato il successo raccolto, adesso questa modalità di ricerca è anche disponibile sul sito www.immobiliare.it.

«Oggi il 72% di chi cerca gli annunci tramite le nostre apps per iPhone e iPad lo fa utilizzando la ricerca su mappa – ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it. – Da qui abbiamo capito che dare la possibilità all’utente stesso di definire la propria area di ricerca rappresenta davvero un valore aggiunto; così abbiamo portato questa sofisticata funzionalità anche nel nostro portale immobiliare.»

Immobiliare.it è il primo portale immobiliare in Italia ad introdurre la ricerca in un’area disegnata su mappa dall’utente ed anche in Europa i portali che hanno questa funzionalità si contano sulle dita di una mano. Con la nuova funzionalità, l’esperienza di ricerca è ulteriormente migliorata ed il sistema è ancor più fruibile.

«Chi cerca un immobile desidera averne una visione chiara e completa. Immobiliare.it da sempre considera fondamentale la qualità dell’informazione che rende disponibile ai sui utenti: foto dell’immobile, localizzazione, prezzo e caratteristiche sono elementi indispensabili per una sua valutazione. Grazie a questa nostra attenzione oggi più dell’80% delle proposte immobiliari sul sito sono collocate sulle mappe, ciò significa che su Immobiliare.it si può cercare tra oltre 600.000 annunci immobiliari geolocalizzati» conclude Giordano.

Data la quantità di ricerche effettuate simultaneamente sul sito, è stato necessario sviluppare una nuova architettura tecnologica che permettesse di fornire i risultati corretti senza rallentare i tempi di risposta. Anzi la nuova tecnologia, grazie ad un nuovo approccio, offre una velocità superiore del 35% al sistema precedente.

Altro beneficio di questa funzionalità è quello di generare un archivio di aree di interesse con una granularità e una precisione unica, potendo così fornire un nuovo strumento per la valutazione del mercato immobiliare.

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Indagine Immobiliare.it: quasi un milione di italiani cercano casa su… Facebook

Chi cerca un appartamento in vendita o in affitto lo fa sempre più online: secondo i dati diffusi da Immobiliare.it, leader del settore con oltre 3.000.000 di annunci attivi ogni giorno, il mercato degli immobili sul Web è cresciuto, anno su anno, del 39%. Ciò che stupisce, però, è scoprire che quasi un milione di italiani alle prese con questo tipo di ricerca non cominciano la loro indagine dai siti di operatori specializzati, bensì da Facebook.

Secondo un’indagine compiuta da Immobiliare.it su un campione di oltre 500 persone impegnate nell’acquisto o affitto di casa, il 21% di chi sceglie il web come canale di ricerca o vendita preferisce affidarsi al Social Network più popolare. «Chi cerca casa partendo da Facebook – ha commentato Carlo Giordano, AD di Gruppo Immobiliare.it – ha un approccio molto diverso rispetto a chi lo fa sui portali immobiliari. Si tratta di persone che, di fatto, portano online il consueto modello del passaparola o la ricerca attraverso la propria cerchia di conoscenze».

Stando all’analisi di Immobiliare.it chi pubblica o cerca annunci immobiliari sul social network è generalmente un utente alle sue prime esperienze online, che tende a voler stabilire un rapporto personale e, nella maggior parte dei casi, ha un’età superiore ai 35 anni.

«Nell’ultimo anno il traffico proveniente da Facebook su Immobiliare.it è letteralmente triplicato, ma guardando alla figura emersa dall’indagine una percentuale così alta di persone che usano il social network per trovare un immobile – ha proseguito Giordano – si spiega col fatto che in Italia la popolazione è mediamente più anziana che altrove e molti individui si sono approcciati ad Internet proprio con l’avvento dei Social Network. Spesso arrivano alle pagine immobiliari presenti su Facebook attraverso un annuncio condiviso sul profilo di qualche amico o dietro consiglio di persone di cui si fidano.»

Proprio per venire incontro alle esigenze di utenti come questi, Immobiliare.it ha annunciato oggi anche il lancio di un servizio (http://www.immobiliarewebagency.it/pagina-agenzia-facebook/) che, unico nel panorama immobiliare italiano, permette di visualizzare gli annunci di compravendita senza muoversi da Facebook e a cui si accede utilizzando i dati di accesso del profilo attivo sul Social Network.

Grazie al nuovo servizio creato per la prima volta in Italia da Immobiliare.it, e presumibilmente destinato a dare nuovo slancio al mercato, i venditori potranno creare su Facebook un nuovo profilo in cui pubblicare gli annunci, oppure utilizzarne uno già attivo per rendere visibili e consultabili sul Social Network le proprie offerte immobiliari.

«Siamo molto orgogliosi – conclude Giordano – di essere i primi nel nostro Paese a sviluppare un sistema di questo tipo che evidenzia come quella di Immobiliare.it sia non solo una leadership numerica, ma anche di innovazione.»

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Genova: il mercato immobiliare cresce e ogni metro quadro costa 2.870€. E le case sono più piccole della media italiana


All’ombra della lanterna i costi non sono bassi, anzi. Il mercato immobiliare genovese ha fatto segnare un importante incremento (+5,2% nel settore residenziale secondo i dati dell’Agenzia del Territorio) e, non una sorpresa, anche i prezzi degli affitti cominciano a salire.

Immobiliare.it ha analizzato il mercato immobiliare del capoluogo ligure, scoprendo che il costo medio di vendita è di 2.870 euro per metro quadro e che, sempre in valore medio, la superficie dei quasi 305.000 appartamenti censiti in città è approssimativamente pari a 80 metri quadri, 10 meno rispetto al valore italiano.

La zona di Nervi è risultata essere la più cara in assoluto (5.445 euro a metro quadro il prezzo richiesto) seguita, ma a notevole distanza da Albaro (5.090€), Carignano e Quinto, entrambe assestate su una richiesta media di 4.278€.

Nella zona del Centro i prezzi migliori si spuntano a Corso Magellano o a San Fruttuoso dove per comprare si spendono rispettivamente una medi di 2.600 e 2.750 euro; stando all’Ufficio Studi di Immobiliare.it, nella zona di Ponente è il quartiere Prà a far registrare i prezzi più alti (3.500 euro al metro quadro) seguito da Pegli dove i prezzi oscillano fra i 3.480 euro a metro quadro per le case che si affacciano sul lungomare e i 3.285 euro per quelle nell’interno.

In dettaglio, continuando nell’esame degli oltre 4.300 annunci di vendita pubblicati su Immobiliare.it e relativi a Genova si evidenzia come nella zone di Levante i prezzi siano sensibilmente più alti che negli altri quartieri della città. Se, come detto, la media cittadina è di poco inferiore ai 2.900 euro, nel Levante genovese si arriva, sempre in media, ai 4.400 euro.

A vincere la palma della zona più economica, l’area a Nord della città; qui la media è di 2.450 euro al metro quadro, con gli estremi nell’area Molassana-San Gottardo (2.960 euro) e in quella di Pontedecimo (1.960 euro). Il quartiere in assoluto risultato più economico per comprare casa a Genova è risultato essere Sampierdarena (zona Via Buranello) dove le case costano poco più di 1.500 euro al metro quadro.

Secondo Immobiliare.it meritano un discorso a parte gli immobili dati in affitto. Come detto, nello scorso anno le compravendite immobiliari sono cresciute, a Genova, più del 5% e questo ha alimentato anche il mercato degli affitti.
Nuovi acquisti hanno generato necessità di incasso e, complice anche il presumibile ingresso sul mercato di immobili in stato migliorato, oggi i canoni di locazione sono aumentati di circa 350 euro annui. Per affittare un bilocale a Genova servono mediamente 630 euro al mese che diventano 800 euro se abbiamo bisogno di un trilocale.

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Prezzi, quotazioni e locazioni: analisi del mercato immobiliare a Verona

È davvero molto ampio il divario dei prezzi per comprare casa nelle diverse zone di Verona, secondo l’Ufficio Studi di Immobiliare.it, che oggi ha reso noti i propri dati. Se la media è di oltre 2.500 euro al metro quadro, la zona in assoluto più cara è quella del Centro Storico e di via Filippini, dove la media del costo è di 4800 euro al metro quadrato; guardando solo tra gli appartamenti signorili, nuovi o ristrutturati, il costo sale ulteriormente, fino a 5.500€.

In dettaglio, partendo dall’analisi degli oltre 1.200 annunci di vendita relativi alla città di Verona presenti su Immobiliare.it, vediamo come Via Golosine e Ca’ di David risultino le zone in assoluto più economiche, per l’acquisto di immobili, dove il costo medio supera di poco i 1800 euro; in generale Borgo Roma risulta essere il quartiere più a buon mercato.

Salgono poco sopra i 2.000 euro i costi medi a Borgo Venezia, se prendiamo in considerazione un immobile di pregio i costi arrivano intorno ai 2.500€ al metro quadro; si arriva a 2.210€ nel quartiere intorno allo stadio, dove la parte più cara sembra essere quella di Ponte Catena, dove per un appartamento signorile ristrutturato la cifra richiesta supera i 2.800 euro.

Questo per quel che concerne il mondo delle compravendite; sul fronte degli affitti, analizzando i 500 annunci presenti su Immobiliare.it vediamo come l’affitto medio per un bilocale sia di 420 euro al mese, mentre per un trilocale vengano chiesti 100 euro in più.
Salgono di molto i costi degli affitti nel Centro storico, dove per un trilocale la richiesta di canone può essere anche di 750 euro al mese, mentre la media dell’affitto di un bilocale è di 660€; Borgo Venezia è invece il quartiere di Verona dove le locazioni sono più economiche: in media la richiesta per un appartamento di tre locali è di 550 euro al mese, che scende a 450 se invece si è interessati ad un bilocale.

Il costo medio per l’affitto di un bilocale in zona Musicisti e a Montorio, fra le zone più economiche di tutta la città, è di 440 euro mensili; poco più cari gli affitti, sempre per la stessa metratura, a Quinzano e Borgo Venezia, rispettivamente 460€ e 450€.

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A Taranto le case costano in media 1.440 euro al metro quadro.

Comprare casa a Taranto può costare anche molto caro. Secondo i dati dell’indagine dell’ Ufficio Studi di Immobiliare.it, sito leader del settore, se il costo medio di un appartamento in città è di circa 1.440€, in alcune zone, sempre considerando i valori medi fra nuovo e usato, si arrivano a sfiorare anche i 2.000€.
Nello specifico, secondo l’analisi degli oltre 500 annunci di vendita pubblicati su Immobiliare.it e relativi alla sola città di Taranto, il quartiere più caro è il Centro Storico dove per comprare casa servono 1.975€ al metro quadro è se la scelta riguarda i soli immobili di pregio (siano essi nuovi oppure ristrutturati) si sale ancora, fino a 2.400€ al metro quadro.
Nella classifica dei quartieri più cari di Taranto, la medaglia d’argento va alla zona sud occidentale del capoluogo, Virgilio. Qui il prezzo medio di un appartamento è di 1.905€ al metro quadro. Terzo è il Rione Italia in cui, come a Montegranaro, i prezzi medi arrivano a 1.885€ per ogni metro quadro.
Le aree più economiche sono risultate essere invece il quartiere Paolo VI (903 €/mq), Tamburi e Croce (1.100€/mq) e il rione Trecarrare (1.483 €/mq).
Per chi è impegnato nella ricerca di una casa da affittare i costi sono oggettivamente piuttosto alti se paragonati a quelli di altre città simili. Per prendere in affitto un bilocale la richiesta media a Taranto è di 420€ al mese che diventano 470€ nei rioni San Vito, Lama e Carelli e 450€ a Salinella. Diventano molto bassi invece in alcune aree della città; nel già citato quartiere Paolo VI si spendono 280€ al mese, a Solìto 370€.
Anche per i trilocali si spende. In media il costo mensile del canone di locazione di un immobile di questo tipo a Taranto è pari a 520€. Questa volta la palma della zona più cara è assegnata ai quartieri Talsàno e San Donato (620€) seguiti a brevissima distanza da Salinella. Qui per affittare due camere, cucina, salotto e bagno servono 610€ al mese.

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Immobiliare.it: comprare casa ad Aosta costa in media 2.800 euro al metro quadro.

Comprare casa ad Aosta costa, e non poco. Secondo i dati resi noti oggi dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it, il sito leader delle vendite immobiliari italiane, il costo medio al metro quadro di un appartamento nella città è di oltre 2.800€.

A guidare la classifica delle zone più care è il Centro Storico dove il prezzo medio al metro quadro arriva a superare i 3.100€ e se si guarda ai soli immobili signorili (nuovi o ristrutturati) si sale ancora, quasi fino a 3.900€ al metro quadro ( 3.880€/mq).

Dopo il Centro Storico, le case più care di Aosta sono quelle di Piazza della Repubblica, dove servono quasi 270.000€ per comprare un immobile di 100 metri quadrati. Prezzi molto simili a quelli di Piazza della Repubblica sono quelli della zona dell’ospedale (2.525€/mq).

I quartieri più economici sono invece St.Christophe (2110 €/mq), periferia Ovest (2.115€/mq) e la zona di Gressan (2.247 €/mq).

Non va tanto meglio a chi cerca casa in affitto. Per un bilocale la richiesta media ad Aosta è pari a 430€ al mese, si arriva addirittura a 580€ al mese per un trilocale.

Anche per quel che riguarda l’affitto, sia per bilocali che per trilocali, le aree più care sono le stesse: ad esempio nel Centro Storico le richieste sono di 630 euro per un trilocale e di 490 per un bilocale; mentre gli affitti più economici sono ad esempio nella zona della Periferia Ovest dove la richiesta per un bilocale è di 380 euro al mese.

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Immobiliare.it lancia la versione 2.0 dell’applicazione iPhone e supera i 100.000 download

Dopo aver lanciato l’applicazione per iPad e Nokia, Immobiliare.it, sito leader del settore immobiliare, ha annunciato oggi il varo della versione 2.0 della sua applicazione per iPhone.
“La nostra applicazione per iPhone sta riscuotendo un successo enorme, sia in termini di download sia di commenti da parte di utenti e professionisti del settore. Abbiamo superato i 100.000 download, e il tempo che ogni utente dedica alla navigazione di Immobiliare.it per iPhone è veramente notevole; in media oltre 30 minuti al giorno.” dichiara Carlo Giordano, AD del Gruppo.
La versione 2.0 di Immobiliare.it per iPhone non è una rivisitazione dell’applicazione già presentata, ma un prodotto totalmente nuovo; per assicurare una navigazione ancora più fluida, una visualizzazione degli annunci su mappa più completa e soprattutto la possibilità di sincronizzare le ricerche preferite con il portale Immobiliare.it, il codice è stato riscritto e con Immobiliare.it per iPhone, oltre a salvare le ricerche effettuate, ora è possibile ricevere via email o con notifiche push (cioè con un piccolo messaggio che ci avverte anche se non si sta utilizzando l’applicazione in quel momento) i nuovi annunci pubblicati e corrispondenti alle nostre ricerche.
“La prima versione dell’applicazione per iPhone” continua Giordano “è stata pubblicata nel Novembre 2009 e in questo anno e mezzo abbiamo imparato molto sull’utilizzo che ne fa chi cerca immobili. La ricerca su iPhone è complementare a quella del sito web; gli utenti ne prediligono l’uso nel primo mattino o la sera dopo il lavoro, e registriamo il picco delle ricerche il sabato e la domenica.”
Come detto, le novità della versione 2.0 sono tante e importanti: con la nuova applicazione le informazioni degli immobili sono più ricche e dettagliate, la galleria fotografica dispone di foto in alta risoluzione e la visualizzazione su mappa ora prevede anche la vista da satellite e ibrida. Su ogni annuncio si possono inserire note o commenti personali (molto utili nella fase di revisione degli annunci preferiti) ed è ora possibile navigare anche nella sezione degli immobili di nuova costruzione.
“Abbiamo ricevuto centinaia di suggerimenti inviati direttamente dall’applicazione e oltre 800 recensioni nell’App Store dove siamo stati premiati con una valutazione media di 4 su 5 stelle su 2.000 valutazioni. Un grande risultato, e vogliamo condividerlo con le persone che ogni giorno ci aiutano a capire come migliorare” conclude Carlo Giordano.
La nuova versione dell’applicazione Immobiliare.it per iPhone segue il recente lancio dell’applicazione specifica per Nokia, l’applicazione per iPad e il sito mobile Immobiliare.it visibile anche su smartphone Blackberry e dotati di sistema operativo Android.

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Addio Balcone, evviva la cucina over size

La società cambia e con essa la casa in cui viviamo. Immobiliare.it, il principale sito del settore, ha analizzato le mode che hanno trasformato le nostre abitazioni negli ultimi 50 anni scoprendo (o riscoprendo) delle cose piuttosto curiose.

Dalle richieste degli oltre 6 milioni di italiani che ogni mese cercano casa sul web, è emerso che il balcone è il primo grande escluso dalle necessità della casa moderna. Il sempre maggiore bisogno di spazi e il minor tempo a disposizione per darsi alla cura delle piante, lo stanno trasformando via via in stanza con vetrate o giardino d’inverno e, numeri alla mano, oggi meno del 18% degli italiani cerca una casa col balcone.

Nel corso degli ultimi 50 anni, però, sono tanti i casi di stanze o ambienti che in poco tempo sono passati dall’essere considerati irrinunciabili all’essere evitati come se fossero il peggior errore possibile nel progettare una casa.

Il primo e più lampante esempio è quello del corridoio. Assolutamente importante, a livello di spazio occupato, in ogni casa costruita fino agli anni ottanta, è poi scomparso da tutte le planimetrie delle nuove abitazioni diventando il sinonimo di “spazio sprecato”.

Altrettanto si può dire per l’ingresso che, soprattutto negli immobili costruiti a cavallo degli anni ’60 e ’70, non rappresentava solo una zona di passaggio per entrare in casa, ma era il biglietto da visita dell’appartamento ed era esso stesso una stanza.

Fra la fine degli anni ’80 e, soprattutto, nei ’90 questo concetto muta radicalmente, la porta d’ingresso introduce subito nel salotto, il cuore della casa, che difficilmente viene separato e diventa, per dirla all’inglese, living.

Un’altra evoluzione importante nella distribuzione della stanze è quella vissuta dalla cucina; fulcro e cuore della casa nell’Italia dei decenni scorsi, è pian piano diventata sempre più piccola per poi scomparire ed essere inglobata in altre stanze. Oggi vive una seconda giovinezza e diventa grande, anzi, grandissima.

Stando ai dati di Immobiliare.it, se a livello totale il 16% di chi cerca casa richiede esplicitamente una cucina ad “isola”, nella fascia medio alta questa percentuale arriva al 38% e il 14% di queste richieste arriva addirittura a specificarne la marca.

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it, “Alla base di queste modifiche risiedono ragioni economiche, ma sono intervenute anche variazioni di carattere sociale; il numero crescente di single, la madre sempre più spesso lavoratrice e, non ultima, la fame di spazi. Le  cucine ”tradizionali”, ad esempio, resistono soprattutto nel Sud d’Italia mentre al Nord la cucina assume spazi enormi e diventa oggetto di arredamento vero e di design con l’Isola” fuochi o i banconi all’americana. Anche questi ultimi un must negli anni ’80.”

Il progresso tecnologico, anche se può sembrare strano, spesso rende inutili alcuni ambienti. E’ stato così per lo studio, una stanza che veniva usata fino agli anni ‘90 come luogo di lettura, di ascolto della musica o di relax ma anche, per i professionisti soprattutto, come luogo dove svolgere parte dell’attività lavorativa.

Questa stanza, tipica delle case delle famiglie socialmente medio – alte, ha avuto periodi di grande richiesta soprattutto negli anni ’80, ma oggi, in un momento in cui, le connessioni wi-fi, la tecnologia e la sua portabilità permettono di lavorare in qualsiasi stanza, è quasi del tutto scomparsa dalle planimetrie italiane.

Si può dire che anche il ripostiglio abbia rappresentato una moda immobiliare. Soprattutto al Nord aveva la funzione di lavanderia e dato che era già presente la predisposizione per tutti gli attacchi necessari, veniva ricavato sacrificando un pezzo della cucina. Nel ripostiglio si stipava di tutto;  non solo le cose necessarie alla pulizia e al riordino della casa, ma anche valigie, giochi in disuso, vestiti di carnevale o scatoloni con decorazioni natalizie e statuine del presepe.  Negli anni a cavallo fra i ’90 e il 2000, però, la lavatrice “esce” dal ripostiglio per entrare (sia pure con forme di design meno classiche) nei bagni o, addirittura, nella cucina stessa, mentre scatoloni e valigie “prendono il volo” e vengono stipati nei controsoffitti (la “fame di metri quadri” è talmente grande che si comincia a pensare come sfruttare i soffitti, e ci si riesce) o si “inabissano” in cantine e garage nelle parti comuni dei condomìni.

Un’altra moda immobiliare (anche questa volta soprattutto “femminile”) è stata quella della cabina armadio.  In questo caso (il periodo in cui si comincia a diffondere e la fine degli anni ’90, per poi imporsi prepotentemente negli anni 2000 e resistere tutt’oggi in molti contesti) non sempre è necessaria una stanza in più: grazie a sistemi modulari che si adattano a ogni esigenza si possono comporre soluzioni “su misura” che sfruttano le pareti al centimetro.  Possono quindi bastare pochi metri quadrati per avere uno spazio per gli abiti (e le scarpe!) comodo e ben organizzato.

È stata poi la volta dei secondi bagni ciechi (inconcepibili negli anni ’60), ma oggi una vera e propria risorsa (anche per il venditore che può vantare un secondo bagno, magari di soli 4 metri quadrati). Anche qui non ci sono vie di mezzo e se il secondo bagno può essere cieco, soprattutto nelle case di fascia medio alta, il primo diventa veramente enorme con dimensioni spesso comprese fra i 12 e i 15 metri quadri.

Ci sono poi delle mode che riguardano gli elementi di rifinitura;  dai pavimenti alle pareti, dagli infissi ai soffitti. Partendo dai pavimenti, fino agli anni ‘70 ogni stanza aveva un tipo di piastrelle diverso da quello della stanza attigua, poi è stata la volta delle moquette (oggi considerate il paradiso dell’acaro e dello sporco) mentre ora viene usato quasi ovunque il parquet, ormai diffusissimo persino negli uffici.

Analoga considerazione può essere fatta per l’idea di soppalcare le stanze: pochi decenni fa non era un’abitudine in uso, ma gli ambienti limitati e le necessità di avere maggior spazio a disposizione senza potersi permettere una casa più grande, ne ha diffuso la consuetudine. Non solo si opera un abbassamento del soffitto dove collocare valigie e oggetti di uso non frequente, ma si va a creare, dove un’altezza adeguata lo permette, una vera e propria stanza.

Un’ultima nota va fatta riguardo alle pareti. Questo è l’elemento della casa più assimilabile al suo “vestito” e quindi, più influenzato dalla moda del momento: dalla tappezzeria che adornava le pareti delle case fino agli anni 70, al monocolore dei decenni successivi fino allo spugnato, lo stucco veneziano e le tinte trendy proprie dei nostri tempi.  Chi ormai non ha almeno una parete della casa colorata?

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Case in vendita con o senza agenzia immobiliare ?

agenzia immobiliare firenze

Riuscire a trovare un compratore per una casa in vendita disposto a portare a buon termine la trattativa accettando le richieste economiche iniziali non è un operazione facile per persone inesperte del mercato immobiliare e senza esperienze di vendita in generale, spesso si commettano errori sia nella valutazione sia nel proporre in modo corretto l’immobile valorizzando i suoi punti di forza riuscendo a farli presenti ai potenziali compratori. Spesso si perdano anni nella ricerca della persona realmente interessata, finendo per abbassare notevolmente il prezzo iniziale per riuscire a realizzare la transazione, perdendo così grosse somme di denaro per la necessità di ottenere una liquidità che sarebbe stata raggiunta molto più agevolmente e convenientemente se avessero anche solo segnalato l’immobile ad un’ agenzia immobiliare. Il mercato immobiliare è in continuo movimento e varia offerte prezzi e trend di richieste in base sia a fattori locali sia a fattori economici nazionali che finiscano per influire in decisione importanti come possano essere l’acquisto di una casa, per questo motivo soprattutto in un momento di stagnazione e di difficoltà economiche per gran parte delle persone, riuscire a promuovere le case in vendita in modo proficuo è un’operazione sempre più esclusiva di operatori professionisti come le agenzie immobiliari che investano cifre importanti per la promozione delle proprie offerte immobiliari. Le trattive immobiliari presentano varie fasi da affrontare in modo preciso e consapevole per evitare errori che potrebbero portare a perdite di tempo e di soldi anche per queste fasi è necessario farsi affiancare da varie figure professionali di fiducia che supporteranno la trattiva nelle fasi del rogito e del contratto.

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Immobiliare.it amplia l’offerta mobile con l’applicazione iPad e il sito web mobile.

Dopo il successo dell’applicazione per iPhone, che con oltre 70.000 download è la più utilizzata in Italia per le ricerche di case in mobile, Immobiliare.it estende l’offerta di applicazioni sviluppate ad hoc con l’introduzione dell’applicazione Immobiliare.it per iPad: disponibile da appena una settimana, è già nelle prime posizioni della categoria “Produttività iPad”.

“Alcuni mesi dal lancio dell’iPad da parte di Apple, sono emersi studi che ne dimostravano l’utilizzo in luoghi, tempi e modalità diversi dai tradizionali smartphone. Il tablet della Apple viene spesso usato come alternativa al notebook per fini di consultazione e di lettura.” ha dichiarato Carlo Giordano, AD di Gruppo Immobiliare.it. “Abbiamo constatato che l’utilizzo di Immobiliare.it da iPad stava crescendo rapidamente e abbiamo perciò deciso di sviluppare un’applicazione dedicata a questo dispositivo, sfruttandone al meglio le caratteristiche tecniche per offrire a chi cerca casa uno strumento unico in Italia.”
Con la nuova applicazione lanciata da Immobiliare.it è possibile effettuare ricerche di immobili residenziali, commerciali e nuove costruzioni su tutto il territorio Italiano, indicando il comune, le zone della città dove si ricerca oppure andando a visualizzare gli annunci vicini alla posizione in cui ci si trova. Questa caratteristica è uno dei fattori chiave di utilizzo da parte degli utenti, che effettuano ricerche per prossimità nel 65% dei casi.
Usando Immobiliare.it per iPad è possibile salvare le ricerche effettuate e ricevere annunci via email, oppure con le notifiche push, per essere sempre aggiornati sulla pubblicazione di nuovi annunci corrispondenti alla propria ricerca. Gli annunci preferiti possono essere salvati e tanto gli annunci quanto le ricerche possono essere sincronizzate con il sito web Immobiliare.it grazie all’area personale myImmobiliare, così da non correre il rischio di perdere il lavoro salvato solo per aver usato diversi dispositivi.
Nella nuova applicazione iPad sviluppata da Immobiliare.it risulta particolarmente curata la scheda annuncio con la visualizzazione su mappa. Per rendere l’applicazione più utile per chi cerca casa, si è sfruttato appieno il grande schermo: è possibile visualizzare i risultati della ricerca e contemporaneamente i dettagli di ogni annuncio e la posizione su mappa. Inoltre la galleria di immagini permette di vedere tutte le foto dell’immobile a tutto schermo, migliorando notevolmente l’esperienza di ricerca della propria casa ideale.
Per gli smarphone targati Nokia, Android, Blakberry e Windows Phone 7, è stato sviluppato il sito web mobile m.immobiliare.it “Immobiliare.it è stato il primo portale immobiliare in Italia ad essere lanciato in versione mobile, nell’Ottobre del 2010, con l’obiettivo di permettere una facile consultazione a tutti i possessori di smartphone. Crediamo molto nella diffusione delle applicazioni mobile, quindi continueremo a investire risorse in questa direzione, anche per altri dispositivi” – ha continuato Giordano.
Per visualizzare il video dimostrativo del funzionamento dell’applicazione iPad, e avere maggiori informazioni sulle piattaforme mobile di Immobiliare.it, è possibile collegarsi alla versione aggiornata della pagina dedicata www.immobiliare.it/mobile.
L’applicazione Immobiliare.it per iPad è scaricabile a questo indirizzo:
http://itunes.apple.com/it/app/id406671013

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Immobiliare.it: la presenza dell’ascensore fa salire il valore di un immobile anche del 20%

A Palermo 13%, 16% a Roma, 10% a Torino e addirittura 21% a Bolzano: ecco, secondo i dati rilevati dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it, quanto la presenza di un ascensore può aumentare il valore di un immobile.
Sono stati resi noti oggi i dati di un’indagine compiuta dal principale sito di annunci immobiliari online che ha analizzato quanto vari il costo di un immobile a seconda del piano in cui si trova e considerando la presenza o meno dell’ascensore. Immobiliare.it ha svolto la sua indagine su diverse città campione e, ad esempio, ha rilevato che a Milano, considerando un appartamento situato al terzo piano, la presenza dell’ascensore ne aumenta il valore di circa 30.000 euro rispetto ad un appartamento uguale situato in uno stabile in cui si possa salire al piano solo con le scale.
L’Italia non è certo un Paese di grattacieli e le case più alte, in media, si trovano a Milano e Genova, con un’altezza di cinque piani, mentre a Roma si superano di poco i quattro piani e a Palermo non si raggiungono, sempre in media, i tre.
Questi dati, rilevati dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it, trovano la loro motivazione sia nella storicità delle nostre città, sia nella piccola imprenditorialità dei  costruttori: la realizzazione di stabili di maggior sviluppo verticale richiede, evidentemente, cantieri più strutturati. Ed è proprio questa minore crescita in verticale delle città italiane ad aver reso meno necessaria la presenza dell’ascensore nei palazzi.
Minore presenza, ma non certo minore apprezzamento. A cercare casa con ascensore sono oggi soprattutto le famiglie con bambini e chi ha più di 40 anni.
L’indagine di Immobiliare.it ha voluto analizzare anche quanto muta il valore di un immobile se si cambia “piano”. Si è così scoperto che se si confrontano un appartamento senza ascensore con uno identico che si trova in uno stabile con l’ascensore, già al secondo piano il valore dell’immobile aumenta di una percentuale compresa fra il 3% (Napoli e Palermo) e l’8% (Milano), mentre un’ulteriore rampa di scale (evitata), fa levitare il prezzo del 7% a Palermo, del 10% a Roma e dell’11% a Torino.
Negli stabili censiti dall’indagine di Immobiliare.it è risultato evidente che più si scende lungo lo Stivale, più cala la presenza di ascensori ( il 92% degli immobili ristrutturati negli ultimi 10 anni a Bolzano ha l’ascensore rispetto al 64% dello stesso campione a Palermo). La differenza si accorcia se prendiamo in considerazione le sole nuove costruzioni, dotate di ascensore almeno per il 90% su tutto il territorio nazionale.
Se nel Sud del nostro Paese le case sono in media più basse è evidente che sia quindi meno attesa o avvertita come necessaria la presenza dell’ascensore; di contro a Milano, su un totale di 70.000 immobili presenti in città, ne sono ancora privi solo circa 14.000 e questa, forse, è la vera notizia.

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Gli italiani cercano casa online. Soprattutto il lunedì e…mentre sono in ufficio

Per trovare casa occorrono mediamente 6-7 mesi, molto tempo e tanta pazienza. Per questo motivo il web diventa uno strumento sempre più utilizzato nel mondo immobiliare (+32% rispetto al 2009) e, ogni mese, oltre 3 milioni di italiani se ne servono per comprare o affittare casa. Ad affermarlo è uno studio condotto da Immobiliare.it, sito leader del settore, che ha stabilito anche che il maggior numero di ricerche avviene il lunedì e durante gli orari di ufficio.

Sempre secondo quanto reso noto da Immobiliare.it, chi cerca casa online visita virtualmente almeno 500 immobili riuscendo ad operare una scrematura che gli consente di recarsi di persona solo in 9 immobili contro i circa 27 necessari per trovare quello perfetto per vie “tradizionali”.

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, “Grazie alla ricchezza di informazioni, i portali immobiliari sono un aiuto concreto per chi cerca casa. Nulla è più frustrante di aver preso un permesso di lavoro e corso nel traffico cittadino per vedere un appartamento che già dal primo sguardo sappiamo non fa per noi. Cercare casa sul web permette di avere a disposizione un’enorme quantità di immobili visitabili e giudicabili in qualunque momento della giornata e con pochissimo sforzo. ”

L’analisi di Immobiliare.it ha tracciato anche un quadro preciso dei momenti in cui si cerca casa online. Stando a quanto rilevato, gli utenti internet prediligono visitare le pagine degli annunci online durante gli orari di ufficio. I picchi si hanno in corrispondenza di quelle che sono le pause di lavoro e quindi fra le 10:30 e le 11:00 e fra le 16:00 e le 17:00. Va comunque segnalato che, in questi orari, la durata media della connessione è molto ridotta (8 minuti rispetto ai 17 che si raggiungono negli orari di pausa pranzo o in quelli serali).

Gli italiani che cercano casa online sembrano avere anche chiare preferenze per quanto riguarda il giorno della settimana in cui compiere la propria indagine. Il lunedì raccoglie quasi un quarto dei contatti totali (23%), fanno eccezione solo Sicilia, Toscana, Puglia e Sardegna. In queste quattro regioni si preferisce cercare casa durante il fine settimana.

Continua Giordano: “Spesso nel week-end vengono svolte le visite reali degli immobili, ci si confronta con il partner e si dà sfogo alla progettualità che poi si traduce in nuove ricerche a partire dal lunedì”

Se si passa dal mondo internet a quello degli smartphone, il quadro cambia. I tempi di connessione dall’ufficio diventano molto brevi, in media 3 minuti, mentre diventano molto lunghi quelli che si registrano nella fascia oraria 18:00 – 19:00, tipicamente legata al trasferimento da lavoro a casa.

Se si esclude la Sardegna, dove il 62% di chi cerca casa online è uomo, nel resto d’Italia è il gentil sesso a occuparsi di questo compito. Il 58% di chi visita i portali immobiliari, sempre secondo i dati di Immobiliare.it è donna; e la percentuale sale ulteriormente al nord dove si arriva a superare il 60% in Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige.

Cercare casa è un lavoro faticoso, per questo motivo quando si è in vacanza si ferma anche la ricerca della casa e i momenti di minor traffico per l’immobiliare online sono Agosto e la seconda metà di Dicembre, subito bilanciati dai periodi di picco assoluto: Settembre e Gennaio.

Ecco in fine qualche curiosità; secondo quanto rilevato dall’indagine di Immobiliare.it, la regione italiana che detiene il primato di ricerche notturne è l’Emilia Romagna (5% fra la mezzanotte e le 08:00). Le prime ore del mattino sono appannaggio della Lombardia (28% fino alle 12:30). I Siciliani cercano casa durante le ore del pranzo (21% fra le 12:30 e le 14:30), mentre i Sardi lo fanno nel pomeriggio (38% fra le 14:30 e le 18:00). Il Trentino Alto Adige si aggiudica il primato delle ricerche nell’orario compreso fra le 18:00 e le 20:00 ( 20%) e la Campania quello fra le 20:00 e le 24:00 (23%).

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