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Cataratta: Quando è Necessario l’Intevento

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  • 10 Giugno 2011

Quando la cataratta comincia a dare i primi segni di sè, gli occhiali, le lenti a contatto possono solo in parte e temporaneamente migliorare la vista del paziente. L’operazione chirurgica è l’unica terapia necessaria perché né i colliri, né il laser né altra terapia possono guarire una cataratta costituita e il mancato intervento comporta, in tempi variabili da soggetto a soggetto, la perdita pressoché totale della capacità visiva.

Inoltre il ritardato intervento può provocare un collegato peggioramento delle strutture interne dell’occhio, con un conseguente minor recupero. Si interviene con la facoemulsificazione e l’impianto di lentina intraoculare (IOL). L’intervento chirurgico si effettua mentre il paziente è appoggiato sulla schiena, in un ambiente chirurgico sterile e con il microscopio. E’ un atto chirurgico maggiore poiché consiste di un’incisione dell’occhio e dell’estrazione di uno degli elementi interni, il cristallino.

Normalmente l’intervento si esegue in regime ambulatoriale e l’ospedalizzazione non è necessaria: l’occhio è reso insensibile con la sola instillazione di gocce anestetiche. La rimozione della cataratta si realizza con l’aiuto di una sonda che emettendo ultrasuoni frantuma il cristallino i cui pezzi vengono recuperati con uno speciale aspiratore; la maggior parte dell’involucro del cristallino (la capsula) è lasciata al suo posto, perché serve da supporto al cristallino artificiale.

Segue l’inserimento di un cristallino artificiale (impianto intra-oculare): il cristallino umano opacato viene, cioè, sostituito da una lente sintetica posta dietro la pupilla. L’incisione dell’occhio può essere suturata oppure no.

Dott. Dario Surace
Direttore Unità Operativa di Oculistica
Ospedale S.Maria del Carmine di Rovereto (TN)
Tel. n. verde 848.816.816
www.dariosurace.it

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Corpi Mobili Vitreali o Miodesopsie: Cosa Sono, Come si Curano

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  • 17 Febbraio 2011

I Corpi Mobili sono macchie scure che galleggiano nel vitreo. Sono abbastanza comuni. In alcuni casi i Corpi mobili si riassorbono da soli in poche settimane o sono talmente piccoli da non arrecare fastidi visivi.

Se, invece, i corpi mobili causano un fastidio od un problema nella visione e non si localizzano troppo vicino ad altre strutture oculari, un laser può solitamente vaporizzarli o romperli in corpi mobili più piccoli e meno evidenti che sono più facilmente riassorbibili dal vitreo, oppure può farli spostare in una zona al di fuori dell’area visiva centrale.

La Procedura per il paziente è semplice, non dolorosa e dura dai 10 ai 30 minuti. Dopo alcune instillazioni di un collirio anestetico, viene posta sull’occhio una speciale lente a contatto. Il fascio dello Yag laser viene poi utilizzato per trattare i Corpi Mobili. Quando il laser colpisce il bersaglio si avverte un piccolo lampo di luce ed un suono a schiocco. Nello stesso momento, frequentemente, il paziente vede qualcosa che sembra cadere dentro l’occhio. Queste sono delle minuscole bollicine di gas create dal laser che si stanno spostando verso la parte superiore dell’occhio. Queste bolle se ne andranno entro 24 ore.

Non ci sono particolari precauzioni da seguire che possano pregiudicare le normali attività sportive o lavorative dopo il trattamento laser. Frequentemente può essere necessario più di un trattamento per ottenere il miglior risultato, ma il costo dell’intervento non cambia. In rari casi il Corpo Mobile (o i Corpi Mobili), non può essere vaporizzato, assottigliato o spostato.

Lo scopo della procedura è solo quella di eliminare le opacità presenti nel vitreo. Il vitreo stesso non viene rimosso. Se il vitreo del paziente è offuscato o striato, il laser non può cambiarlo.

Se il paziente ha molti corpi mobili, non si potrà rimuoverli tutti con un ragionevole numero di colpi. In questo caso l’obiettivo sarà quello di ottenere un miglioramento significativo.

Le Complicanze sono molto improbabili, ma possono capitare. Emorragia, rottura o distacco della retina, danneggiamento del cristallino con conseguente cataratta, glaucoma (pressione dell’occhio elevata), o altre complicanze sono possibili.

In via del tutto eccezionale dei corpi mobili che sono stati parzialmente vaporizzati o assottigliati o non trattati possono localizzarsi in una parte dell’occhio dove non possono essere più aggrediti successivamente e diventare più visibili rispetto a prima del trattamento laser. A tutt’oggi ogni lista di complicanze è comunque incompleta.

L’unico Studio di ricerca formale sull’efficacia e la sicurezza del trattamento dei corpi mobili con lo yag laser è stato condotto dal Dott. Karickoff. Sono stati seguiti 200 pazienti in un anno. Questo studio, certificato dalla U.S. Food and Drug Administration ed eseguito con le linee guida della FDA e sotto la supervisione dell’International Review Board of INOVA Fairfax Hospital in Virginia (USA), ha dimostrato un rischio non significativo di questo tipo di trattamento.

I Risultati sono stati: successo nel 95% dei pazienti e nessuna complicazione significativa.

L’unica alternativa per il trattamento dei Corpi Mobili è la Vitrectomia. In questo caso tre tubi sono inseriti dentro l’occhio ed i Corpi Mobili sono tagliati ed aspirati fuori dall’occhio. Con questa procedura l’insorgenza di una cataratta dopo l’intervento è molto frequente e possono instaurarsi rotture o distacchi di retina. Questa procedura, comunque, è raramente consigliata in caso di corpi mobili isolati.

Dott. Carlo Orione
Medico Oculista
Via Gozzellini, 3
14049 Nizza Monferrato (AT) – Italia
tel. 0141.721.427
www.orioneye.com

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Per la Festa della Mamma doniamo alle madri dei Paesi in Via di Sviluppo la gioia di vedere i propri figli

Torino, 7 maggio 2009 – Esistono madri, nei Paesi in Via di Sviluppo, che non possono vedere il proprio figlio perché affette da cataratta, malattia degli occhi risolvibile con un’operazione di soli 15 minuti e dal costo di soli 30 euro. Soldi che però sono troppi per chi non ha davvero nulla.
Esiste un’associazione senza fini di lucro, CBM Italia Onlus, che ha lanciato una campagna per donare a queste mamme il più grande dei regali: poter rivedere il proprio figlio. Tramite una donazione di 30 euro si potrà infatti provvedere all’operazione di una mamma affetta da cataratta.

In occasione della festa della mamma Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, invita tutte le mamme, le famiglie, i cittadini sensibili a questo problema, a donare a una mamma di un Paese in Via di Sviluppo il “miracolo” di rivedere il proprio figlio.

“Immagino come potrei sentirmi io se non potessi vedere i miei due figli – sottolinea Claudia Porchietto -. La gioia immensa di averli accanto sarebbe forse incrinata per il fatto di non poterli osservare nella loro crescita. Sono stata molto colpita dal problema di queste mamme che soffrono di cataratta, un problema che può essere risolto. Ritengo altamente meritorio l’obiettivo che si è posta CBM Italia, di fare in modo che questa malattia venga curata per il maggior numero di mamme dei paesi in via di sviluppo possibile. Tutti noi dovremmo contribuire. Esorto dunque tutti i torinesi a fare una donazione per far operare una mamma, un gesto che avrebbe un significato ancora maggiore in occasione della Festa della Mamma di domenica prossima e in considerazione del fatto che maggio è il mese dedicato a tutte le madri”.

Sul sito www.claudiaporchietto.it sarà attivo un link al sito www.cbmitalia.org dove si potranno trovare tutte le indicazioni per l’iniziativa di donazione.

Per donare si possono utilizzare i seguenti riferimenti:
conto corrente postale:
135 422 61
intestato a
CBM Italia Onlus
Piazza Santa Maria Beltrade, 2
20123 Milano

Conto bancario sempre intestato a CBM Italia Onlus
presso Credito Artigiano agenzia Milano IBAN IT22I 03512 01601 0000 0000 2926

Volendo, anche il 5×1000 potrà essere destinato alle attività di CBM Italia
Basta inserire nella dichiarazione il numero di
codice fiscale di CBM Italia Onlus: 972 995 20 151

www.cbmitalia.org
www.claudiaporchietto.it

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