E’ un luogo comune pensare che le favole siano solo ed esclusivamente ad appannaggio dei bimbi, ma se verrete in Val d’Ega potrete scoprire che non è proprio così. Attorniati dalle vette dolomitiche del Catinaccio e del Latemar, che l’Unesco ha racchiuso tra le meraviglie naturali Patrimonio dell’Umanità, potrete vivere quelle favole e leggende nate in queste terre dei Monti Pallidi. Storie che descrivono un mondo popolato da uomini selvatici, strani minatori, fate bonarie, insidiose streghe, maghi e principi delle tenebre. Ma anche giganti, come Grimm o Ekke (da cui proviene il nome della valle – in tedesco Eggental). Favole e leggende che rispecchiano lo spirito della popolazione che vive in queste pacifiche terre e che, dal 22 giugno al 14 settembre 2013, verranno narrate a grandi e piccini nel progetto di pacchetti vacanza “Dolomiti, Favole e Leggende”. Alla ricerca delle orme di Re Laurino e dei suoi nani che vivono ai piedi del Catinaccio, avventurosa escursione dalla malga Frommeralm alla malga Heinzenalm in cerca di impronte dei nani e delle bambole pietrificate che danno forma al Latemar. Al Lago di Carezza troveremo la mappa nascosta per addentrarci nel bosco dove l’ometto veneziano ha nascosto il tesoro in un percorso che ci porterà, raccogliendo pietre preziose, fino a malga Frommer. Oppure l’elettrizzante escursione notturna che ci porterà ad addentrarci nel bosco di Nova Ponente con piccole streghe e stregoni per raggiungere il sasso delle streghe e al grande fuoco dove ci aspetterà una grande festa con magiche bevande, canti e balli.
Questi alcuni degli appuntamenti estivi dedicati ai bimbi, ma che cattureranno anche i genitori che da semplici accompagnatori si trasformeranno, per un giorno, nei “Peter Pan” che regnano all’interno di ognuno di noi.
Per i più tecnologici è stata creata un’App su Re Laurino e il Giardino delle Rose, forse la favola più famosa ed amata di queste terre dolomitiche, che narra del leggendario Dietrich von Bern (identificato con Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti) che liberò la principessa Similde dal suo rapitore Re Laurino nel suo Giardino delle Rose che per vendetta scaglio un maleficio contro il roseto, reo di averlo tradito: “né di giorno, né di notte alcun occhio umano potrà più ammirarti”. Ma nell’enfasi della rabbia Re Laurino si dimenticò dell’alba e del tramonto e così, da allora, accade che il Catinaccio, sia al tramonto che all’alba, si colori esattamente come un giardino di ineguagliabile bellezza.
Il pacchetto, proposto a partire da 390 euro, include 7 pernottamenti negli esercizi che aderiscono all’iniziativa. Per maggiori informazioni